gabapentin ran fl 50 capsule 300mg gabapentin sun pharma italia srl

Che cosa è gabapentin sun 50cps 300mg fl?

Gabapentin ran capsule rigide prodotto da sun pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Gabapentin ran risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiepilettici.
Contiene i principi attivi: gabapentin
Composizione Qualitativa e Quantitativa: gabapentin.
Codice AIC: 038346060 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Epilessia. Come terapia aggiuntiva nel trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e nei bambini dai 6 anni in poi. Indicato in monoterapia nel trattamento delle convulsioni parziali in presenza o in assenza digeneralizzazione secondaria negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di eta' in poi. Dolore neuropatico periferico. Negli adulti e' indicato per il trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica.

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Posologia

Uso orale. Il gabapentin puo' essere assunto con o senza cibo e la capsula deve essere deglutita intera con una sufficiente quantita' di liquidi (p.es. un bicchiere d'acqua). Per aggiustamenti individuali delle dosi possono essere utilizzate le capsule da 100 mg, 300 mg e 400 mg. Giorno 1: 300 mg una volta/die; giorno 2: 300 mg due volte/die; giorno 3: 300 mg tre volte/die. >>Epilessia. Generalmente richiede una terapia a lungo termine. Il dosaggio viene stabilito dal medico curante secondo la tollerabilita' e l'efficacia individuale. Quando e' necessaria una riduzione della dose, una sospensione o una sostituzione con unmedicinale alternativo, cio' dovra' avvenire gradualmente nell'arco di almeno una settimana. Adulti e adolescenti: l'intervallo posologico efficace e' stato 900-3600 mg/die. La terapia puo' essere iniziata conuna titolazione del dosaggio come descritto precedentemente o somministrando 300 mg tre volte/die (TID) al Giorno 1. Successivamente, in base alla risposta e alla tollerabilita' individuali del paziente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata con incrementi di 300 mg/die ogni 2-3 giorni fino ad un massimo di 3600 mg/die. Una titolazione piu' lenta del dosaggio puo' essere piu' appropriata in alcuni pazienti. Iltempo minimo per raggiungere una dose di 1800 mg/die e' di una settimana, per raggiungere 2400 mg/die e' di due settimane in totale e per raggiungere 3600 mg/die e' di tre settimane in totale. In studi clinicia lungo termine condotti in aperto, i dosaggi superiori a 4800 mg/diesono stati ben tollerati. La dose massima giornaliera deve essere suddivisa in tre singole somministrazioni, l'intervallo massimo tra le dosi non deve superare le 12 ore per prevenire la comparsa improvvisa diattacchi epilettici. Bambini di eta' uguale o superiore a 6 anni: la dose iniziale deve variare tra 10-15 mg/kg/die e la dose efficace e' raggiunta aumentando la titolazione in un periodo approssimativo di tregiorni. La dose efficace nei bambini di eta' uguale o superiore a 6 anni e' di 25-35 mg/kg/die. Dosi fino a 50 mg/kg/die sono state ben tollerate in uno studio clinico a lungo termine. La dose giornaliera totale deve essere suddivisa in tre singole dosi, l'intervallo massimo trale dosi non deve superare le 12 ore. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin per ottimizzare la terapia con gabapentin. Inoltre, il gabapentin puo' essere usato in combinazionecon altri medicinali antiepilettici senza il rischio di alterare le concentrazioni plasmatiche di gabapentin o le concentrazioni sieriche di altri medicinali antiepilettici. >>Dolore neuropatico periferico. Adulti: la terapia puo' essere iniziata attraverso una titolazione delladose come descritto precedentemente. In alternativa, la dose inizialee' di 900 mg/die suddivisa in tre somministrazioni uguali. Successivamente, in base alla risposta e alla tollerabilita' del paziente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata con incrementi di 300 mg/die ogni 2-3 giorni fino ad un massimo di 3600 mg/die. Una titolazione piu' lenta del dosaggio di gabapentin puo' essere piu' appropriata in alcuni pazienti. Il tempo minimo per raggiungere una dose di 1800 mg/die e'di una settimana, per raggiungere 2400 mg/die e' di due settimane in totale e per raggiungere 3600 mg/die e' di tre settimane in totale. Nel trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica, l'efficacia e la sicurezza non sono state esaminate in studi clinici per periodi di trattamento superiori ai 5 mesi. Se un paziente necessita di un trattamento superiore ai 5 mesi per il dolore neuropatico periferico, il medico curante deve valutare le condizioni cliniche del paziente e determinare lanecessita' di un prolungamento del trattamento. Istruzioni per tutte le indicazioni: in pazienti con precarie condizioni di salute generale, p.es. basso peso corporeo, pazienti sottoposti a trapianto d'organo,ecc., la titolazione del dosaggio deve essere effettuata piu' lentamente, utilizzando dosaggi piu' bassi o intervalli di tempo piu' lunghi tra gli incrementi di dosaggio. Uso nei pazienti anziani (eta' superiore a 65 anni): puo' essere necessario un aggiustamento della dose a causa di una riduzione della funzionalita' renale correlata all'eta'. Sonnolenza, edema periferico e astenia possono essere piu' frequenti neipazienti anziani. Uso nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: in pazienti con funzionalita' renale compromessa e/o in quelli sottoposti ad emodialisi, si raccomanda un aggiustamento della dose come descritto di seguito. Per seguire le raccomandazioni posologiche nei pazienti con insufficienza renale, possono essere utilizzate le capsuleda 100 mg. Dosaggio negli adulti in base alla funzionalita' renale. Clearance della Creatinina 80 ml/min somministrare 900-3600 mg/die; 50-79 ml/min 600-1800 mg/die; 30-49 ml/min 300-900 mg/die; 15-29 ml/min 150-600 mg/die; < 15 ml/min 150-300 mg/die. Uso nei pazienti sottopostia emodialisi: nei pazienti con anuria sottoposti ad emodialisi che non sono stati mai trattati con gabapentin, si raccomanda una dose di carico da 300-400 mg, seguita da 200-300 mg di gabapentin dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore. Nei giorni in cui il paziente non viene sottoposto a emodialisi, non deve essere effettuato il trattamento con gabapentin. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa sottopostia emodialisi, la dose di mantenimento di gabapentin deve basarsi sulle raccomandazioni posologiche riportate sopra. In aggiunta alla dose di mantenimento, si raccomanda un'ulteriore dose di 200-300 mg dopo ogni seduta di emodialisi di 4 ore.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse osservate nel corso degli studi clinici condotti nell'epilessia (in terapia aggiuntiva e in monoterapia) e nel dolore neuropatico sono stati riportati nella lista sottostanti suddivisi per apparati e per frequenza (molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100, =1/1000, =1/10.000; >Infezionie infestazioni. Molto comuni: infezioni virali; Comuni: polmonite, infezioni respiratorie, infezioni delle vie urinarie, infezioni, otite media. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: leucopenia; Rari: trombocitopenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni allergiche (p.es. orticaria). >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: anoressia, aumento dell'appetito. >>Disturbi psichiatrici. Comuni: ostilita', confusione e instabilita' emotiva, depressione, ansia, nervosismo, anomalie del pensiero; Rari: allucinazioni. >>Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: sonnolenza, capogiri, atassia; Comuni: convulsioni, ipercinesia, disartria, amnesia, tremori, insonnia, cefalea, sensazioni come parestesia, ipoestesia, coordinazione anomala, nistagmo, aumento, riduzione o assenza di riflessi; Rari: disturbi del movimento (p.es. coreoatetosi, discinesia, distonia). >>Patologie dell'occhio. Comuni: disturbi della vista come ambliopia, diplopia. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comuni: vertigini; Rari: tinnito. >>Patologie cardiache. Rari: palpitazioni. >>Patologie vascolari. Comuni: ipertensione, vasodilatazione. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: dispnea, bronchite, faringite, tosse, rinite. >>Patologie gastrointestinali. Comuni: vomito, nausea, anomalie dentali, gengivite, diarrea, dolore addominale, dispepsia, stipsi, secchezza delle fauci o della gola, flatulenza; Rari: pancreatite.>>Patologie epatobiliari. Rari: epatite, ittero. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: edema facciale, porpora piu' spesso descritta come lividi a seguito di traumi fisici, rash, prurito, acne; Rari: sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, eritema multiforme, alopecia. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: artralgia, mialgia, dolore alla schiena, contrazioni muscolari. >>Patologie renali e urinarie. Comuni: incontinenza; Rari: insufficienza renale acuta. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni: impotenza. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: affaticamento, febbre; Comuni: edema periferico o generalizzato, disturbi della deambulazione, astenia, dolore, malessere, sindrome influenzale; Rari: reazioni da sospensione (per la maggior parte ansia, insonnia, nausea, dolori, sudorazione), dolore al torace. Sono stati segnalati casi di morte improvvisa inspiegabili per i quali non e' stata stabilita una relazione di causalita' con il trattamento a base di gabapentin. >>Esami diagnostici. Comuni: riduzione dei globuli bianchi (conta dei globuli bianchi), aumento di peso; Rari: variazioni dei livelli di glucosio ematico in pazienti diabetici, aumento degli indici di funzionalita' epatica. >>Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comuni: ferite accidentali, fratture, abrasioni. Nel corso del trattamento con gabapentin sono stati segnalati casi di pancreatite acuta. Non e' chiaro il rapporto di causalita' con il gabapentin. Infezioni delle vie respiratorie, otite media, convulsioni e bronchite sono state segnalate solo nel corso degli studi clinici condotti nei bambini. Inoltre, negli studi clinici condotti nei bambini, sono stati comunemente segnalati comportamento aggressivo ed ipercinesia.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIl rischio di difetti della nascita e' aumentato di 2-3 volte nella prole di donne trattate con un medicinale antiepilettico. I difetti segnalati con maggiore frequenza sono labbro leporino, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. Una terapia multipla con diversi farmaci antiepilettici puo' essere associata ad un maggiore rischiodi malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto e' importante avvalersi della monoterapia ogni qualvolta sia possibile. Alle donne che probabilmente possono avere una gravidanza o che sono in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica e la necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Non deve essere effettuata una interruzione improvvisa della terapia antiepilettica perche' cio' puo' causare la comparsa di attacchi epilettici che possono avere conseguenze gravi sia per la mamma sia per il bambino. Raramente e' stato osservato un ritardo nello sviluppo dei bambini nati da donne epilettiche. Non e' possibile distinguere se il ritardo dello sviluppo sia causato da fattori genetici o sociali, dall'epilessia della madre o dal trattamento antiepilettico. Rischi correlati al gabapentin: non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di gabapentin in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo non e' noto. Il gabapentin non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi chiaramente il potenziale rischio peril feto. Non e' possibile trarre conclusioni definitive in merito alla possibile associazione tra gabapentin ed un aumento del rischio delle malformazioni congenite quando il medicinale viene assunto durante la gravidanza; cio' a causa dell'epilessia stessa e della presenza di farmaci antiepilettici usati in concomitanza durante ogni gravidanza esaminata. Il gabapentin viene escreto nel latte materno. Poiche' non siconoscono gli effetti sul bambino durante l'allattamento, e' necessario prestare attenzione quando il gabapentin viene somministrato alle donne durante l'allattamento. Il gabapentin deve essere usato durante l'allattamento solo se i benefici superano chiaramente i rischi.

Indicazioni

Epilessia. Come terapia aggiuntiva nel trattamento di attacchi epilettici parziali in presenza o in assenza di generalizzazione secondaria negli adulti e nei bambini dai 6 anni in poi. Indicato in monoterapia nel trattamento delle convulsioni parziali in presenza o in assenza digeneralizzazione secondaria negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di eta' in poi. Dolore neuropatico periferico. Negli adulti e' indicato per il trattamento del dolore neuropatico periferico, quale la neuropatia diabetica dolorosa e la nevralgia post-erpetica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Capsule: Mannitolo, Amido di mais, Talco, Magnesio stearato. Involucro delle capsule: Gelatina, Sodio laurilsolfato, Titanio diossido (E171), Ferro ossido rosso (E172), Ferro ossido giallo (E172). Inchiostro: Gommalacca, Ferro ossido nero (E172), Potassio idrossido, Glicole propilenico.

Avvertenze

Se un paziente sviluppa una pancreatite acuta durante il trattamento con gabapentin, deve essere presa in considerazione l'interruzione deltrattamento con gabapentin. Sebbene non vi siano evidenze di crisi dirimbalzo (rebound) con gabapentin, l'interruzione improvvisa degli anticonvulsivanti in pazienti epilettici puo' precipitare uno stato epilettico. Con gabapentin, come con altri medicinali antiepilettici, in alcuni pazienti puo' verificarsi un aumento della frequenza delle crisiepilettiche o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi. Come con altri antiepilettici, i tentativi di sospendere gli antiepilettici somministrati contemporaneamente in pazienti refrattari al trattamento con piu' farmaci antiepilettici, al fine di raggiungere la monoterapia con gabapentin, hanno una bassa percentuale di successo. Il gabapentin non e' considerato efficace nel trattamento degli attacchi epilettici in presenza di generalizzazione primaria, come ad esempio le assenze, e puo' aggravare queste crisi in alcuni pazienti. Pertanto, il gabapentin deve essere impiegato con cautela in pazienti con attacchi epilettici misti, incluse le assenze. Non sono stati condotti studi sistematici con gabapentin in pazienti di eta' superiore o uguale a 65 anni. In uno studio in doppio cieco in pazienti con dolore neuropatico, si sono verificati sonnolenza, edema periferico ed astenia in una percentuale leggermente maggiore in pazienti di eta' superiore o uguale a 65 anni rispetto a pazienti piu' giovani. A parte questi dati, le valutazioni cliniche in questo gruppo di pazienti non indicano un profilo di sicurezza diverso da quello osservato in pazienti piu' giovani. Gli effetti della terapia a lungo termine (superiore a 36 settimane) sull'apprendimento,l'intelligenza e lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti non sonostati studiati in modo adeguato. I benefici della terapia prolungata devono pertanto essere valutati rispetto ai potenziali rischi di tale terapia. Esami di laboratorio: nella determinazione semi-quantitativa della proteinuria totale con il dipstick test, si possono ottenere risultati falso positivi. Si raccomanda pertanto di verificare un risultato positivo al dipstick test con metodi che si basano su un principio analitico diverso, quale il metodo di Biuret, i metodi turbidimetrico o dye-binding, oppure di utilizzare questi metodi alternativi sin dall'inizio.

Gravidanza e Allattamento

Il rischio di difetti della nascita e' aumentato di 2-3 volte nella prole di donne trattate con un medicinale antiepilettico. I difetti segnalati con maggiore frequenza sono labbro leporino, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. Una terapia multipla con diversi farmaci antiepilettici puo' essere associata ad un maggiore rischiodi malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto e' importante avvalersi della monoterapia ogni qualvolta sia possibile. Alle donne che probabilmente possono avere una gravidanza o che sono in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica e la necessita' del trattamento antiepilettico deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Non deve essere effettuata una interruzione improvvisa della terapia antiepilettica perche' cio' puo' causare la comparsa di attacchi epilettici che possono avere conseguenze gravi sia per la mamma sia per il bambino. Raramente e' stato osservato un ritardo nello sviluppo dei bambini nati da donne epilettiche. Non e' possibile distinguere se il ritardo dello sviluppo sia causato da fattori genetici o sociali, dall'epilessia della madre o dal trattamento antiepilettico. Rischi correlati al gabapentin: non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di gabapentin in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo non e' noto. Il gabapentin non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superi chiaramente il potenziale rischio peril feto. Non e' possibile trarre conclusioni definitive in merito alla possibile associazione tra gabapentin ed un aumento del rischio delle malformazioni congenite quando il medicinale viene assunto durante la gravidanza; cio' a causa dell'epilessia stessa e della presenza di farmaci antiepilettici usati in concomitanza durante ogni gravidanza esaminata. Il gabapentin viene escreto nel latte materno. Poiche' non siconoscono gli effetti sul bambino durante l'allattamento, e' necessario prestare attenzione quando il gabapentin viene somministrato alle donne durante l'allattamento. Il gabapentin deve essere usato durante l'allattamento solo se i benefici superano chiaramente i rischi.

Interazioni con altri prodotti

In uno studio condotto su volontari sani (N=12), quando una capsula arilascio controllato di morfina da 60 mg e' stata somministrata 2 oreprima di una capsula di gabapentin da 600 mg, l'AUC media di gabapentin e' aumentata del 44% rispetto a quando gabapentin e' stato somministrato senza morfina. Pertanto, i pazienti devono essere attentamente osservati per segni di depressione del SNC, come sonnolenza e la dose di gabapentin o di morfina deve essere ridotta in modo adeguato. Non sono state osservate interazioni tra gabapentin e fenobarbital, fenitoina, acido valproico o carbamazepina. La farmacocinetica di gabapentin allo stato stazionario e' simile nei soggetti sani e nei pazienti con epilessia in trattamento con questi agenti antiepilettici. La somministrazione concomitante di gabapentin e contraccettivi orali contenenti noretindrone e/o etinilestradiolo non modifica la farmacocinetica allo stato stazionario di ciascun componente. La somministrazione concomitante di gabapentin e antiacidi contenenti alluminio e magnesio, riduce la biodisponibilita' di gabapentin fino al 24%. Si raccomanda di assumere gabapentin al piu' presto due ore dopo la somministrazione degli antiacidi. L'escrezione renale di gabapentin non viene modificata dal probenecid. Una lieve riduzione nell'escrezione renale di gabapentin osservata quando viene somministrato con cimetidina non dovrebbe essere di importanza clinica.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede particolari precauzioni per la conservazione.