furosemide teva 20 compresse 500mg furosemide teva italia srl

Che cosa è furosemide teva 20cpr 500mg?

Furosemide ger compresse prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Furosemide ger risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di diuretici ad azione diuretica maggiore.
Contiene i principi attivi: furosemide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: furosemide.
Codice AIC: 035206010 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Pazienti con filtrazione glomerulare molto compromessa (F.G. < 0,33 ml/s = 20 ml/min.). Pazienti con insufficienza renale acuta (oligoanuria), ad esempio nella fase postoperatoria nei processi settici. Pazienti con insufficienza renale cronica nello stadio predialitico e dialitico con ritenzione di liquidi, in particolare nell'edema polmonare cronico. Pazienti con sindrome nefrosica con funzionalita' renale fortemente limitata, ad esempio nella glomerulonefrite cronica e nel lupus eritematoso; sindrome di Kimmelstiel-Wilson. Nella sindrome nefrosica la terapia con corticosteroidi ha importanza predominante. E' comunque indicato in caso di insufficiente controllo dell'edema, nei pazienti refrattari alla terapia corticosteroidea o nei casi in cui quest'ultima e' controindicata. Pazienti con insufficienza renale cronica senza ritenzione di liquidi. In questi pazienti e' possibile il tentativo terapeutico con il medicinale; se la diuresi rimane insufficiente (meno di 2,5 l/die) si deve considerare l'inserimento del paziente nel programmadi dialisi. Pazienti con stato di shock; prima di iniziare la terapiasaluretica si devono risolvere con misure adeguate l'ipovolemia e l'ipotensione. Anche le gravi alterazioni degli elettroliti sierici e dell'equilibrio acido-base devono essere previamente corrette.

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Posologia

>>Soluzione per infusione. La velocita' dell'infusione deve sempre essere regolata in modo che non siano somministrati piu' di 4 mg di furosemide/min. Il pH della soluzione per infusione pronta per l'uso non deve essere inferiore a 7, perche' in soluzione acida la furosemide puo' precipitare. La soluzione di furosemide non deve essere infusa insieme ad altri farmaci. Se la dose test di 40-80 mg di furosemide, somministrata per via i.v. lenta (2-5 min. circa), non determina significativo incremento della diuresi entro 30 min., puo' essere iniziato il trattamento infusivo con 250 mg. Il contenuto di 1 flacone da 250 mg (250mg in 25 ml) deve essere diluito in 250 ml di soluzione isotonica di Ringer-glucosio (1:1) o di altra soluzione isotonica neutra od alcalina. Tenendo presente la velocita' di infusione prescritta, in questo caso (250 mg in 275 ml) la durata dell'infusione e' di circa 1 ora. Se il paziente risponde a questa dose si deve rilevare aumento della diuresi gia' durante l'infusione. Dal punto di vista terapeutico si cerchera' di ottenere l'aumento della diuresi di almeno 40-50 ml/ora. Se non si ottiene soddisfacente aumento della diuresi con la prima dose un'ora dopo la fine della prima infusione se ne pratichera' una seconda con2 flaconi da 250 mg (500 mg in 50 ml), diluendone il contenuto con appropriata soluzione per infusione ed adeguando il volume dell'infusione allo stato di idratazione del paziente. La durata dell'infusione verra' sempre regolata dalla possibilita' di infondere al massimo 4 mg/min. di principio attivo. Nel caso che anche con questa dose la diuresi non fosse quella desiderata, un'ora dopo il termine della seconda infusione se ne potra' effettuare una terza con 4 flaconi da 250 mg (1000 mg in 100 ml). Per il volume totale della soluzione di infusione, nonche' per la velocita' di somministrazione, valgono le direttive indicate in precedenza. Se anche con questa dose non si ottiene effetto diuretico soddisfacente, si dovra' considerare la possibilita' di passare alla dialisi. Nei pazienti ipervolemici e' preferibile, qualora la dosetest di 40-80 mg i.v. sia risultata inefficace, somministrare la preparazione da 250 mg senza diluirla od aggiungerla al volume di soluzione per infusione compatibile con lo stato di idratazione del paziente onde evitare iperidratazione. L'infusione diretta del contenuto del flacone puo' essere effettuata solo se e' garantita la velocita' di somministrazione non superiore a 4 mg di furosemide/min. (= 0,4 ml/min). Lesoluzioni per infusione contenenti furosemide devono essere impiegateimmediatamente dopo la preparazione. Somministrazione infusione: la furosemide e.v. deve essere iniettata od infusa lentamente, senza superare la velocita' di 4 mg/minuto. Nei pazienti, nei quali e' presente grave alterazione della funzionalita' renale (creatinina nel siero > 5 mg/dL si raccomanda di non superare una velocita' di infusione di 2,5 mg per minuto. >>Compresse. Nell'insufficienza renale cronica, in cui la dose test di 75-150 mg di furosemide sia risultata insufficiente, la terapia puo' essere iniziata con le compresse da 500 mg, somministrando come prima dose mezza compressa (= 250 mg). Se entro 4-6 ore dallasomministrazione non si verifica soddisfacente aumento della diuresi,la dose iniziale puo' essere aumentata di mezza compressa ogni 4-6 ore. Questo procedimento verra' ripetuto fino al raggiungimento della dose efficace, da stabilirsi sempre individualmente, che puo' oscillare fra 250 e 2000 mg (mezza - 4 compresse). L'eliminazione di almeno 2,5ldi urina al giorno rappresenta il parametro per definire efficace la dose di furosemide somministrata. Le compresse sono indicate anche perla terapia di mantenimento in pazienti che hanno risposto positivamente al trattamento con alte dosi di furosemide per via parenterale. A tal fine si somministrera' per via orale, come dose iniziale, quella difurosemide che era risultata efficace per infusione. Se entro 4-6 oredalla somministrazione della dose iniziale non si ottiene sufficienteaumento della diuresi, si puo' aumentare la posologia di mezza - 1 compressa (ad es. dose iniziale 1 compressa; seconda dose 1 e mezza - 2 compresse). Si consiglia di ingerire le compresse con un po' di liquido in coincidenza della colazione del mattino.

Effetti indesiderati

La furosemide determina una aumentata escrezione di ioni sodio e cloro e, conseguentemente, di acqua. Inoltre, risulta aumentata l'escrezione di altri elettroliti (in particolare: potassio, calcio e magnesio).Alterazioni sintomatiche degli elettroliti e alcalosi metabolica possono insorgere sotto forma di graduale aumento del deficit elettrolitico o di aumentata perdita acuta di elettroliti, ad esempio in caso di somministrazione di alte dosi di furosemide a pazienti con normale funzionalita' renale. I segni predittivi di alterazioni elettrolitiche consistono in aumento della sete, cefalea, stato confusionale, crampi muscolari, tetania, miastenia, alterazioni del ritmo cardiaco e disturbi gastrointestinali. L'insorgenza di alterazioni elettrolitiche e' influenzata da numerosi fattori, come le patologie di base (ad es. cirrosi epatica, insufficienza cardiaca), le terapie concomitanti e l'alimentazione. In particolare, vomito e diarrea possono provocare carenza di potassio. L'azione diuretica della furosemide puo' determinare o contribuire all'insorgenza di ipovolemia e disidratazione, specialmente nei pazienti anziani. Un'accentuata perdita di liquidi puo' determinare emoconcentrazione con tendenza alla trombosi. Il trattamento con furosemide puo' determinare transitori incrementi delle concentrazioni ematiche di creatinina ed urea, nonche' dei livelli sierici di colesterolo etrigliceridi. La stessa eventualita' puo' verificarsi per l'acido urico, con possibili attacchi di gotta. La tolleranza al glucosio puo' risultare ridotta in concomitanza con l'impiego di furosemide. Questo puo' condurre ad un peggioramento del controllo metabolico nei pazienti con diabete mellito che, se latente, puo' divenire manifesto. La furosemide puo' causare diminuzione della pressione arteriosa che, soprattutto se marcata, puo' determinare una sintomatologia, quale alterata capacita' di concentrazione e di reazione, confusione, cefalea, vertigini, sonnolenza, debolezza, disturbi visivi, secchezza delle fauci, incapacita' ad assumere la posizione ortostatica. L'aumentata produzione di urina puo' provocare od aggravare i disturbi nei pazienti con ostruzione delle vie urinarie. Pertanto, puo' presentarsi ritenzione urinaria acuta, con possibili complicanze, ad esempio, in pazienti con svuotamento vescicale alterato, iperplasia prostatica o stenosi dell'uretra.Rara e' la manifestazione di reazioni gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea. In casi isolati possono manifestarsi colestasi intraepatica, aumento delle transaminasi epatiche o pancreatite acuta. Disturbi a carico dell'udito e ronzio auricolare, sebbene di norma passeggeri, possono verificarsi in rari casi, specialmente in pazienti con insufficienza renale, ipoproteinemia (ad es. in presenza di sindrome nefrosica) e/o in caso di somministrazione endovenosa troppo rapida. Occasionalmente sono state osservate reazioni cutanee ed a carico delle mucose, ad es. prurito, orticaria, rash o lesioni bollose, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, porpora. Raramente possono verificarsi gravi reazioni anafilattiche od anafilattoidi (ad es. accompagnate da shock). Rara e' la comparsa di nefrite interstiziale, vasculite od eosinofilia. Febbre e parestesie possono verificarsi raramente e occasionalmente, fotosensibilita'. Parimenti occasionale e' stata l'insorgenza di trombocitopenia. In rari casi e' stata osservata leucopenia e, in casi isolati, agranulocitosi, anemia aplastica od anemia emolitica. Neineonati prematuri la furosemide puo' precipitare nefrocalcinosi/nefrolitiasi. Percio' se viene somministrata ai premautri durante le prime settimane di vita, puo' aumentare il rischio di ritardata chiusura deldotto arterioso. In seguito ad iniezione intramuscolare possono insorgere reazioni di tipo locale, come dolore nel punto di iniezione.

Indicazioni

Pazienti con filtrazione glomerulare molto compromessa (F.G. < 0,33 ml/s = 20 ml/min.). Pazienti con insufficienza renale acuta (oligoanuria), ad esempio nella fase postoperatoria nei processi settici. Pazienti con insufficienza renale cronica nello stadio predialitico e dialitico con ritenzione di liquidi, in particolare nell'edema polmonare cronico. Pazienti con sindrome nefrosica con funzionalita' renale fortemente limitata, ad esempio nella glomerulonefrite cronica e nel lupus eritematoso; sindrome di Kimmelstiel-Wilson. Nella sindrome nefrosica la terapia con corticosteroidi ha importanza predominante. E' comunque indicato in caso di insufficiente controllo dell'edema, nei pazienti refrattari alla terapia corticosteroidea o nei casi in cui quest'ultima e' controindicata. Pazienti con insufficienza renale cronica senza ritenzione di liquidi. In questi pazienti e' possibile il tentativo terapeutico con il medicinale; se la diuresi rimane insufficiente (meno di 2,5 l/die) si deve considerare l'inserimento del paziente nel programmadi dialisi. Pazienti con stato di shock; prima di iniziare la terapiasaluretica si devono risolvere con misure adeguate l'ipovolemia e l'ipotensione. Anche le gravi alterazioni degli elettroliti sierici e dell'equilibrio acido-base devono essere previamente corrette.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienti con allergia ai sulfamidici (ad es. antibiotici sulfamidici o sulfaniluree) possono manifestare sensibilita' crociata alla furosemide. Pazienti con ipovolemia o disidratazione. Pazienti con grave ipotensione. Pazienti con insufficienza renale anurica che non risponde alla furosemide. Pazienti con ipokaliemia. Pazienti con iponatriemia. Pazienti in stati di precoma o coma, associati ad encefalopatia epatica. Iperdosaggio da digitale. Gravidanza, accertata e presunta, e durante l'allattamento al seno. >>Soluzione per infusione. Non deve essere impiegato per iniezioni e.v., ma soltanto per infusione venosa lenta mediante pompe per il controllo del volume o della velocita' di infusione, in modo da ridurre il rischio di sovradosaggio accidentale. >>Compresse. Deve essere utilizzato solamente per i pazienti con una marcata riduzione della filtrazione gloemrulare, altrimenti vi e' il rischio di perdite eccessive di fluidi ed elettroliti.

Composizione ed Eccipienti

>>Soluzione: mannitolo ed acqua per preparazioni iniettabili. >>Compresse: lattosio, amido di mais, cellulosa microcristallina, sodioamilopectinaglicolato, talco, silice colloidale, magnesio stearato vegetale.

Avvertenze

E' necessario assicurare il libero deflusso urinario. I pazienti con ostruzione parziale del deflusso urinario richiedono un monitoraggio particolarmente attento, specialmente durante le fasi iniziali del trattamento. Si consiglia di iniziare il trattamento della cirrosi epaticacon ascite in ambiente ospedaliero, in modo da poter intervenire adeguatamente nel caso si manifesti nel corso della diuresi tendenza al coma epatico. E' necessario un attento monitoraggio nei seguenti casi: pazienti con ipotensione; pazienti particolarmente a rischio in seguitoad una eccessiva caduta della pressione arteriosa, ad es. pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigniche irrorano il cervello; pazienti con diabete mellito latente o manifesto; pazienti con gotta; pazienti con sindrome epatorenale, ad es. con insufficienza renale funzionale associata a grave epatopatia; pazienti con ipoproteinemia, ad es. associata a sindrome nefrosica (l'azione della furosemide puo' risultarne indebolita e la sua ototossicita' potenziata). E' richiesta particolare cautela nella determinazione del dosaggio. In neonati prematuri e' necessario effettuare ecografia renale e monitoraggio della funzione renale In genere, nel corso di una terapia con furosemide si raccomanda il regolare monitoraggio di sodiemia, potassiemia e creatininemia; in particolare, un rigoroso controllo e' richiesto per i pazienti ad elevato rsschio di squilibrio elettrolitico o quando si verifica una ulteriore significativa eliminazione di liquidi (ad es. a seguito di vomito, diarrea od intensa sudorazione). Sebbene l'impiego del prodotto porti solo raramente ad ipopotassiemia,si raccomanda dieta ricca di potassio (patate, banane, arance, pomodori, spinaci e frutta secca). Talvolta puo' essere anche necessaria adeguata correzione farmacologica. In particolare, stati predisponenti a carenza potassica quali cirrosi epatica, diarrea cronica, uso protratto di lassativi, alimentazione povera di potassio, concomitante impiegodi mineralcorticoidi richiedono gli opportuni controlli ed integrazioni. Ipovolemia, disidratazione e qualsiasi alterazione significativa del bilancio elettrolitico ed acido-basico devono essere corretti. Questo puo' richiedere una transitoria sospensione della somministrazione di furosemide. E' consigliabile effettuare anche regolari controlli della glicemia, della glicosuria e, dove necessario, del metabolismo dell'acido urico.

Gravidanza e Allattamento

In gravidanza, presunta o accertata, non deve essere somministrato. La furosemide passa nel latte materno e puo' inibire la lattazione, pertanto durante il trattamento con furosemide occorre interrompere l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

La possibilita' e l'eventuale grado di alterazione dell'assorbimento della furosemide somministrata insieme al cibo sembrano dipendere dalla sua formulazione farmaceutica. Si raccomanda che la formulazione orale sia assunta a stomaco vuoto. In casi isolati la somministrazione endovenosa di furosemide entro 24 ore dall'assunzione di cloralio idratopuo' provocare arrossamento cutaneo, sudorazione improvvisa, agitazione, nausea, aumento della pressione arteriosa e tachicardia. Pertanto,non e' raccomandata la somministrazione contemporanea di furosemide ecloralio idrato. La furosemide puo' potenziare l'ototossicita' degli aminoglicosidi e di altri farmaci ototossici. Dato che questo puo' determinare l'insorgenza di danni irreversibili, i suddetti farmaci possono essere usati in associazione alla furosemide soltanto in caso di necessita' cliniche evidenti. La contemporanea somministrazione di furosemide e cisplatino comporta il rischio di effetti ototossici. Inoltre,la nefrotossicita' del cisplatino puo' risultare potenziata se la furosemide non viene somministrata a piccole dosi (ad es. 40 mg a pazienti con funzionalita' renale normale) ed in presenza di un bilancio idrico positivo, quando la furosemide viene impiegata per ottenere una diuresi forzata durante trattamento con cisplatino. La somministrazione orale di furosemide e di sucralfato devono essere distanziate di almeno2 ore, in quanto il sucralfato riduce l'assorbimento intestinale della furosemide, riducendone di conseguenza l'effetto. La furosemide riduce l'eliminazione dei sali di litio e puo' causarne un aumento della concentrazione sierica, con conseguente aumento della tossicita' di quest'ultimo. Pertanto, si raccomanda l'attento monitoraggio delle concentrazioni di litio nei pazienti ai quali venga somministrata tale associazione. I pazienti in terapia diuretica possono presentare ipotensione grave e compromissione della funzionalita' renale in concomitanza con la prima somministrazione di un ACE-inibitore o la prima volta che se ne aumenta la dose ("ipotensione da prima dose"). Pertanto, si deve prendere in considerazione l'opportunita' di sospendere provvisoriamente la somministrazione di furosemide o, quanto meno, di ridurne la dose 3 giorni prima dell'inizio del trattamento con un ACE-inibitore o prima di aumentare la dose di quest'ultimo. La concomitante somministrazione di antiinfiammatori non steroidei, incluso l'acido acetilsalicilico, puo' ridurre l'effetto della furosemide. Nei pazienti con disidratazione o con ipovolemia gli antiinfiammatori non steroidei possono indurre insufficienza renale acuta. La furosemide puo' accentuare la tossicita' dei salicilati. La riduzione dell'effetto della furosemide puo'presentarsi in caso di somministrazione concomitante di fenitoina. Gli effetti dannosi degli antibiotici nefrotossici possono essere aumentati. La somministrazione di corticosteroidi, carbenoxolone e dosi elevate di liquirizia, nonche' l'uso prolungato di lassativi puo' aumentare il rischio di ipopotassiemia. Talune alterazioni elettrolitiche (ad es. ipopotassiemia, ipomagnesiemia) possono incrementare la tossicita'di alcuni farmaci (ad es. preparati a base di digitale e farmaci che inducono la sindrome del QT lungo). In caso di concomitante somministrazione di furosemide e farmaci antiipertensivi o altri farmaci ad azione potenzialmente antiipertensiva, ci si deve aspettare una piu' accentuata caduta pressoria. Probenecid, metotrexato e altri farmaci che, come la furosemide, sono escreti prevalentemente per via renale, possono ridurre l'effetto della furosemide. Al contrario, la furosemide puo'ridurre l'eliminazione renale di queste sostanze. In caso di trattamento con alte dosi (sia di furosemide che di altri farmaci) puo' verificarsi un aumento delle concentrazioni sieriche dell'una e degli altri.Di conseguenza aumenta il rischio di eventi avversi dovuti alla furosemide od alle altre terapie concomitanti. Gli effetti dei farmaci antidiabetici e simpaticomimetici (ad es. adrenalina, noradrenalina) possono essere diminuiti. Gli effetti dei miorilassanti curaro-simili (tubocurarina) o della teofillina possono essere aumentati.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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