fraxodi*10sir 11400ui axa nadroparina glaxosmithkline spa

Che cosa è fraxodi 10sir 11400ui axa?

Fraxodi preparazione iniettabile prodotto da glaxosmithkline spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Fraxodi risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antitrombotici - derivati dall'eparina.
Contiene i principi attivi: nadroparina calcica
Codice AIC: 036458038 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle trombosi venose profonde.

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Posologia

Si deve porre particolare attenzione al dosaggio in quanto per ciascuna eparina a basso peso molecolare vengono usati sistemi di unita' differenti per esprimere le dosi (Unita' o mg). Deve essere somministratoper via sottocutanea. L'iniezione deve essere praticata nella cinturaaddominale anterolaterale o posterolaterale, alternando il lato destro ed il sinistro. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell'iniezione. Al termine dell'iniezione non strofinare la cute, ma operare una modica pressione sulla sede. In caso di posologia adattata al peso del paziente si aggiusta il volume da somministrare portando il pistone sulla tacca desiderata tenendo la siringa in posizione verticale. Non va somministrato per via intramuscolare. Trattamento delle trombosi venose profonde: Somministrazione per via sottocutanea. Un'iniezione al giorno per 10 giorni alla dose di 171 U.I. antiXa/kg. A titolo d'esempio e in funzione del peso del paziente le posologie da somministrare sono le seguenti: peso corporeo =90 Kg: 0,9 ml. Se non ci sono controindicazioni, iniziare appena possibile una terapia orale anticoagulante. Non si deve interrompere il trattamento prima di aver raggiunto l'INR richiesto. Per tutta la durata del trattamento si deve effettuare il monitoraggio della conta piastrinica.

Effetti indesiderati

Disturbi ematologici e emorragici: molto comuni: manifestazioni emorragiche in vari siti, e prevalentemente legate a preesistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, oppure ad effetti iatrogeni; rari: alcuni casi di trombocitopenia a volte trombogenica. Molto rari: eosinofilia reversibile in seguito ad interruzionedel trattamento. Ematomi spinali o epidurali in associazione con l'uso profilattico dell'eparina nel corso di anestesia spinale o peridurale o di puntura lombare. Gli ematomi hanno causato diversi gradi di alterazione neurologica compresa paralisi prolungata o permanente.Disturbi cutanei e sottocutanei: molto comuni: piccoli ematomi nel punto di iniezione. In alcuni casi si puo' notare la comparsa di noduli compattiche non sono indice di un incistamento di eparina. Generalmente questi noduli scompaiono dopo alcuni giorni. Molto rari: necrosi cutanea, generalmente localizzata nel punto d'iniezione; questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltratee doloranti con o senza sintomi generali. In questi casi e' necessario sospendere immediatamente il trattamento. Reazioni di ipersensibilita', comprendenti angioedema e reazioni cutanee. Disturbi epatobiliari:comuni: aumento, generalmente transitorio, delle transaminasi.Disturbi metabolici: molto rari: iperkaliemia reversibile correlata alla soppressione, indotta da eparina, della secrezione di aldosterone, in particolare nei pazienti a rischio. Disturbi a livello riproduttivo: moltorari: priapismo.

Indicazioni

Trattamento delle trombosi venose profonde.

Controindicazioni ed effetti secondari

Anamnesi positiva per trombocitopenia con nadroparina. Sanguinamento attivo o tendenze emorragiche legati a disturbi dell'emostasi, ad eccezione delle coagulopatie da consumo non legate ad eparina. Lesioni organiche a rischio di sanguinamento (ulcera peptica in fase attiva, retinopatie, sindrome emorragica). Nefropatie e pancreopatie gravi, ipertensione arteriosa grave, traumi cranioencefalici gravi nel periodo postoperatorio. Insufficienza renale grave (clearance creatinina < 30 ml/min). Endocardite infettiva acuta (ad eccezione di quelle relative a protesi meccaniche). Accidenti cerebrovascolari emorragici. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento. L'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva e' controindicata in quei pazienti che ricevono eparina per motivazioni diverse dalla profilassi.

Interazioni con altri prodotti

Associazioni sconsigliate:Acido acetilsalicilico ed altri salicilati (per via generale): Aumento del rischio di emorragia (inibizione dellafunzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati). Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico. FANS (per via generale): Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antinfiammatori non steroidei). Se non e' possibile evitare l'associazione, istituire un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Ticlopidina: Aumento del rischio emorragico (inibizione dellafunzione piastrinica da ticlopidina). E' sconsigliata l'associazione a forti dosi di eparina: L'associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Altri antiaggreganti piastrinici (clopidogrel, dipiridamolo, sulfinpirazone, ecc..): Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica). Associazioni che necessitano di precauzioni d'uso: Anticoagulanti orali: Potenziamento dell'azione anticoagulante. L'eparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell'eparina con gli anticoagulanti orali: rinforzare la sorveglianza clinica e biologica (tempo di Quick espresso in INR). Per controllare l'effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibile all'eparina. A causa del tempo di latenza necessario affinche' l'anticoagulante orale sia pienamente efficace, si deve continuare il trattamento con eparina fino a quando l'INR si sia stabilizzato nel range terapeutico (compreso tra 2 e 3). Glicocorticoidi (via generale): Aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glicocorticoidi (mucosa gastrica, fragilita' vascolare), a dosi elevate o in trattamento prolungato superiore a dieci giorni. L'associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica. Destrano (via parenterale): Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica). Adattare la posologia dell'eparina in modo da non superare una ipocoagulabilita' superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l'associazione e dopo la sospensione di destrano. In caso di somministrazione contemporanea di acido ascorbico, antistaminici, digitale, penicilline e.v., tetracicline o fenotiazine si puo' avere una inibizione dell'attivita' del farmaco.

Forme Farmacologiche


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