fosinopril id te 14 compresse 20+12,5 teva italia srl

Che cosa è fosinopril id te 14cpr 20+12,5?

Fosinopril id te compresse divisibili prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Fosinopril id te risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace inibitori e diuretici.
Contiene i principi attivi: fosinopril sodico/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fosinopril sodico 20 mg e idroclorotiazide 12,5 mg.
Codice AIC: 037836018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti che abbiano risposto in modo inadeguato al trattamento con fosinopril in monoterapia. Questa dose fissa puo' anche sostituire la combinazione di 2O mg di fosinopril e 12,5 mg di idroclorotiazide in pazienti in terapia stabilizzata con i singoli principi attivi somministrati come farmaci distinticon il medesimo rapporto.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Questa combinazione in dose fissa non e' adatta alla terapia iniziale. Si consiglia l'aggiustamento della singola dose con i monocomponenti. Se clinicamente appropriato, puo' essere preso in considerazione il passaggio diretto dalla monoterapia alla terapia di associazione. Uso orale. Le compresse devono essere assunte intere con una quantita' sufficiente di liquido (per esempio un bicchiere d'acqua). Adulti: 20/12,5 mg una volta al giorno. Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica: non e' necessario adeguare la dose consueta. Nei pazienticon compromissione renale (clearance della creatinina > 30 ml/min e CONSERVAZIONEConservare nella confezione originale.AVVERTENZEFOSINOPRIL. Ipotensione sintomatica: e' stata raramente osservata neipazienti affetti da ipertensione non complicata. In pazienti ipertesitrattati con fosinopril, l'ipotensione si verifica piu' rapidamente se il paziente ha subito una deplezione di volume o in caso di evidenzadi grave ipertensione renina-dipendente. I pazienti con maggiori probabilita' di ipotensione sintomatica devono essere attentamente monitorati all'inizio del trattamento e al momento della regolazione del dosaggio. Stenosi dell'aorta e della valvola mitralica/cardiomiopatia ipertrofica: fosinopril deve essere somministrato con cautela nei pazienticon stenosi della valvola mitralica e condizioni di ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro, come ad esempio stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica. Compromissione della funzionalita' renale: in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, l'ipotensione che si verifica dopo l'inizio del trattamento con ACE inibitori puo' condurre a un ulteriore deterioramento della funzionalita' renale. Alcunipazienti ipertesi senza alcuna apparente patologia renale preesistente hanno sviluppato un aumento dei livelli di urea ematica e di creatinina nel siero, solitamente limitato e transitorio, in particolare quando il trattamento con fosinopril e' stato somministrato in concomitanza con un diuretico. Pazienti sottoposti a trapianto di rene: poiche' non vi sono esperienze correlate all'impiego di fosinopril in pazienti recentemente sottoposti a trapianto di rene, la somministrazione di fosinopril a questo gruppo di pazienti e' sconsigliata. Ipersensibilita'/angioedema: l'angioederna del viso, arti, labbra, lingua, glottide e/o laringe e' stato segnalato in rari casi in pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, fosinopril compreso. Sono stati segnalati casi fatali molto rari come conseguenza di angioedema in relazione a edema della laringe o della lingua. Reazioni anafilattiche in pazienti emodializzati: sono state riscontrate reazioni anafilattiche in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso e trattati in concomitanza con un ace inibitore. Reazioni anafilattoidi durante aferesi di lipoproteine a bassa densita' (LDL aferesi): reazioni anafilattoidi potenzialmente fatali si sono verificate in rari casi in pazienti che hanno assunto ACE inibitori durante LDL aferesi con destrano solfato. Desensibilizzazione: i pazienti cui siano stati somministrati ACE inibitori durante un ciclo di desensibilizzazione hanno manifestato reazioni anafilattoidi. Insufficienza epatica: raramente gliACE inibitori sono stati associati a una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce fino a necrosi epatica fulminante e decesso. Neutropenia/Agranulocitosi: in pazienti trattati con ACE inibitorisi sono riscontrate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. La neutropenia si verifica in rari casi nei pazienti che presentano una funzionalita' renale normale e che non manifestano segni di altre complicazioni. Tosse: e' stato segnalato l'insorgere di tosse in seguito all'uso degli ACE inibitori. Chirurgia/Anestesia: nei pazienti che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico importante o adanestesia con agenti ipotensivi, fosinopril blocca la formazione di angiotensina II in seguito al rilascio compensatorio di renina. Iperkalemia: si sono riscontrati aumenti dei livelli serici di potassio. Pazienti diabetici: in pazienti diabetici trattati con antidiabetici oralio insulina, il controllo della glicemia deve essere attentamente monitorato nel primo mese di trattamento con un ACE inibitore. IDROCLOROTIAZIDE. Compromissione della funzionalita' renale: I tiazidi possono accelerare l'insorgenza di azotemia in pazienti con patologie epatiche. In pazienti con funzionalita' renale compromessa si possono manifestare gli effetti cumulativi del farmaco. Compromissione della funzionalita' epatica: i tiazidi devono essere usati con cautela in pazienti con disfunzione epatica o epatopatia progressiva, poiche' lievi fluttuazioni dell'equilibrio di fluidi ed elettroliti possono indurre coma epatico. Effetti metabolici ed endocrini: la terapia con tiazidi puo' ridurre la tolleranza al glucosio. Nei diabetici, puo' essere necessaria laregolazione del dosaggio dell'insulina o degli agenti ipoglicemizzanti orali. Disturbi dell'equilibrio elettrolitico: come avviene per qualsiasi paziente trattato con diuretici, gli elettroliti nel siero devono essere misurati a intervalli regolari. Sultopride: la combinazione di sultopride e fosinopril/idroclorotiazide e', generalmente, sconsigliata. Test anti-doping: l'idroclorotiazide presente in questo farmaco puo' produrre un falso esito positivo nei test anti-doping. Altro: si possono manifestare reazioni di ipersensibilita' in pazienti con o senza anamnesi clinica di asma bronchiale o allergico. E' stata segnalata la possibilita' che insorga lupus eritematoso sistemico, o sia esacerbato. FOSINOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Ipotensione e alterazioni dell'equilibrio fluidi/elettroliti: a volte si puo' manifestare ipotensione sintomatica in seguito all'assunzione della prima dose di fosinopril/idroclorotiazide. Compromissione della funzionalita' renale: i tiazidi sonoinefficaci per i pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Fosinopril/idroclorotiazide non deve essere somministrato a pazienti con una clearance della creatinina di 30-80 ml/min finche' risulti evidente dall'adattamento del dosaggio dei singoli componenti che e' necessaria la somministrazione delle dosi previste dalla preparazione in combinazione. Rischio di ipokalemia: la combinazione di un ACE inibitore e di un diuretico non risparmiatore di potassio non preclude la possibilita' di ipokalemia, in particolare nei pazienti diabetici o che presentano compromissione renale. E' necessario effettuareun regolare controllo dei livelli di potassio. Neutropenia/Agranulocitosi: la somministrazione della combinazione a dose fissa di fosinopril e idroclorotiazide deve essere interrotta in caso di neutropenia accertata o sospetta. Litio, agenti alfa-bloccanti usati come antipertensivi: la combinazione di litio o alfa-bloccanti antiipertensivi e fosinopril/idroclorotiazide e', in genere, sconsigliata. Bambini e adolescenti: fosinopril/idroclorotiazide e' sconsigliato per bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni per mancanza di dati relativi a sicurezza ed efficacia. Lattosio: questo farmaco contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari non devono assumere il farmaco.INTERAZIONIFOSINOPRIL. Associazioni sconsigliate: integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, surrogati del sale contenenti potassio, o altri medicinali associati ad incremento di potassio nel siero. Fattori di rischio per lo sviluppo di iperkalemia includono insufficienza renale, diabete mellito e uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o surrogati del sale contenentipotassio o altri prodotti medicinali associati ad aumento del potassio sierico. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Diuretici: se viene aggiunto un diuretico al trattamento di un paziente che sta assumendo fosinopril sodico, l'effetto anti-ipertensivo e' generalmente additivo. I pazienti che stanno gia' assumendo diuretici, e in particolare quelli per i quali la terapia con diuretici e' stata istituita recentemente, possono avvertire in qualche caso un eccessivo calo dipressione arteriosa in seguito all'aggiunta di fosinopril sodico. La possibilita' di insorgenza di ipotensione sintomatica in concomitanza al trattamento con fosinopril sodico puo' essere ridotta al minimo iniziando la terapia e regolando il dosaggio sotto attenta supervisione medica. Antidiabetici: la somministrazione concomitante di ACE inibitori e di antidiabetici puo' aumentare l'effetto ipoglicemizzante con conseguente rischio di ipoglicemia. Il fenomeno e' parso piu' frequente nelle prime settimane di terapia combinata e nei pazienti con compromissione renale. Associazioni da prendere in considerazione. Altri agentianti-ipertensivi: l'associazione con altri agenti antiipertensivi e diuretici puo' incrementare l'efficacia antiipertensiva. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Acido acetilsalicilico, trombolitici, betabloccanti, nitrati: fosinopril sodico puo' essere assunto in concomitanza con acido acetilsalicilico, trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati. Immunodepressivi, citostatici, corticosteroidi sistemici o procainamide, allopurinolo: e' opportuno evitare l'associazione di fosinopril sodico con farmaci immunosoppressivi e/o prodotti medicinali che possono causare leucopenia. Alcool: potenzia gli effetti ipotensivi di fosinopril sodico. Antiacidi: possono compromettere l'assorbimento di fosinopril sodico, pertanto la somministrazione dei due prodotti medicinali va effettuata a distanza di almeno 2 ore. Interazioni con gli esami di laboratorio. Fosinopril sodico puo' falsare il risultato della misurazione dei livelli siericidi digossina. IDROCLOROTIAZIDE. Associazioni sconsigliate. Sultopride: aumento del rischio di aritmia ventricolare, in particolare torsionidi punta. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Agenti associati alle torsioni di punta, agenti antiaritmici di classe III, alcuni neurolettici, benzamidi, butirrofenoni, altri neurolettici, altresostanze come ad esempio bepridile, cisapride, difemanile, eritromicina IV, alofantrina, mizolastina, moxifloxacina, pentamidina, sparfloxacina, vincamina IV, metadone. Altri agenti ipokalemici: amfotericina B, carbenoxolone, corticosteroidi, corticotropina o lassativi stimolanti. Idroclorotiazide puo' causare disturbi dell'equilibrio degli elettroliti, in particolare ipokalemia. Glicosidi digitalici: aumento del rischio di intossicazione da digitale accompagnato da ipokalemia indottada tiazide. Metformina: l'acidosi lattica indotta da metformina puo' essere innescata dalla possibile compromissione della funzionalita' renale indotta da diuretici, in particolare diuretici dell'ansa. Metformina non deve essere usata quando i livelli di creatinina sono superiori a 15 mg/l (135 micromol/l) nell'uomo e 12 mg/l (110 micromol/l) nella donna. Mezzo di contrasto iodato: aumento del rischio di insufficienza renale acuta, in particolare se vengono usate dosi elevate di mezzodi contrasto iodato in pazienti disidratati conseguentemente all'uso di diuretici. Carbamazepina: rischio di iponatriemia sintomatica. Associazioni da prendere in considerazione. Sali di calcio: la presenza dilivelli elevati di calcio nel siero determinata da diminuzione dell'escrezione puo' essere osservata in seguito a somministrazione concomitante di diuretici tiazidici. Resina di colestiramina e colestipolo: possono diminuire o ritardare l'assorbimento di idroclorotiazide. I diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno 1 ora prima o 4-6 oredopo l'assunzione di questi agenti. Miorilassanti non-depolarizzanti:l'effetto di questi agenti puo' essere intensificato da idroclorotiazide. FOSINOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Associazioni sconsigliate. Litio: sono stati segnalati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e di episodi di tossicita' indotta da litio durante la somministrazione concomitante di litio e di ACE inibitori. L'impiego concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' indotta da litio e incrementare ulteriormente il rischio gia' aumentato di effetti tossici indotti da litio associato all'uso di ACE inibitori. Si sconsiglia l'impiego di fosinopril in associazione con il litio, ma, se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio. Agenti alfa-bloccanti usati come farmaci antiipertensivi: aumentato effetto antiipertensivo. Aumento del rischio di ipotensione ortostatica. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. FANS incluso acido acetilsalicilico >3 g/die: la somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE inibitori. I FANS e gli ACE inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento dei livelli sierici di potassio e possono determinare un peggioramento della funzionalita' renale. Tali effetti sono di solito reversibili. Raramente puo' verificarsi un'insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con compromissione della funzionalita' renale come gli anziani o i soggetti disidratati. Baclofene: aumentato effetto antiipertensivo. Trimetoprim: l'impiego concomitante di ACE inibitori e tiazidi con trimetoprim aumenta il rischio di iperkalemia. Associazioni da prendere in considerazione. Amifostina: aumentato effetto antiipertensivo. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici: l'impiego concomitante di alcuni anestetici, antidepressivitriciclici ed antipsicotici con gli ACE inibitori puo' determinare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Agenti alfa-bloccanti usati in urologia: aumentato effetto antiipertensivo. Aumento del rischio di ipotensione ortostatica.EFFETTI INDESIDERATIMolto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100 =1/1,000 =1/10,000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'impiego di fosinopril/idroclorotiazide nel primo trimestre di gravidanza e' sconsigliato. Se si intende prendere in considerazione una gravidanza o in caso di gravidanza accertata, deve essere istituito il piu' presto possibile un trattamento alternativo. Non sono stati effettuati studi controllati con ACE inibitori su soggetti umani durante la gravidanza. Tuttavia, in un numero limitato di casi per i quali vi e' stata esposizione durante il primo semestre non sono state rilevate malformazioni compatibili con la fetotossicita' nell'uomo, come descritto di seguito. E' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. E' noto che una prolungata esposizione a fosinopril durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' nell'uomo (diminuita funzionalita' renale, oligoidramnios, ipoplasiadel cranio) e tossicita' neonatale (anomalie renali, ipotensione, iperkalemia). L'impiego a lungo termine di idroclorotiazide durante il terzo trimestre di gravidanza puo' causare ischemia fetale/placentare e rischio di ritardo della crescita. In seguito a esposizione immediatamente precedente al parto sono stati osservati, in rari casi, ipoglicemia e trombocitopenia neonatale. Qualora si sia verificata un'esposizione a fosinopril/idroclorotiazide dopo il primo trimestre di gravidanza, si consiglia di eseguire un controllo ecografico della funzionalita'renale e del cranio. I neonati le cui madri sono state trattate con fosinopril sodico devono essere sottoposti ad attenta osservazione per identificare eventuali segni di ipotensione, oliguria e iperkalemia. Fosinopril, che oltrepassa la placenta, e' stato rimosso dal circolo del neonato, con un certo beneficio clinico, mediante dialisi peritoneale e puo' in teoria essere eliminato per exsanguinotrasfusione. E' controindicato durante il periodo dell'allattamento. Sia fosinopril che idroclorotiazide sono escreti nel latte materno. L'uso di tiazidi da parte delle madri durante il periodo di allattamento e' stato associato auna diminuzione, o anche soppressione, della produzione di latte. Sono stati osservati inoltre ipersensibilita' a derivati di sulfonamide, ipokalemia e kernittero. Dato il rischio di gravi effetti indesideratiper i bambini durante l'allattamento, e' opportuno effettuare una scelta tra l'interruzione dell'allattamento al seno e l'interruzione del trattamento. Nel prendere tale decisione e' opportuno tenere in considerazione l'importanza di questo trattamento per la madre.

Effetti indesiderati

Molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100 =1/1,000 =1/10,000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'impiego di fosinopril/idroclorotiazide nel primo trimestre di gravidanza e' sconsigliato. Se si intende prendere in considerazione una gravidanza o in caso di gravidanza accertata, deve essere istituito il piu' presto possibile un trattamento alternativo. Non sono stati effettuati studi controllati con ACE inibitori su soggetti umani durante la gravidanza. Tuttavia, in un numero limitato di casi per i quali vi e' stata esposizione durante il primo semestre non sono state rilevate malformazioni compatibili con la fetotossicita' nell'uomo, come descritto di seguito. E' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. E' noto che una prolungata esposizione a fosinopril durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' nell'uomo (diminuita funzionalita' renale, oligoidramnios, ipoplasiadel cranio) e tossicita' neonatale (anomalie renali, ipotensione, iperkalemia). L'impiego a lungo termine di idroclorotiazide durante il terzo trimestre di gravidanza puo' causare ischemia fetale/placentare e rischio di ritardo della crescita. In seguito a esposizione immediatamente precedente al parto sono stati osservati, in rari casi, ipoglicemia e trombocitopenia neonatale. Qualora si sia verificata un'esposizione a fosinopril/idroclorotiazide dopo il primo trimestre di gravidanza, si consiglia di eseguire un controllo ecografico della funzionalita'renale e del cranio. I neonati le cui madri sono state trattate con fosinopril sodico devono essere sottoposti ad attenta osservazione per identificare eventuali segni di ipotensione, oliguria e iperkalemia. Fosinopril, che oltrepassa la placenta, e' stato rimosso dal circolo del neonato, con un certo beneficio clinico, mediante dialisi peritoneale e puo' in teoria essere eliminato per exsanguinotrasfusione. E' controindicato durante il periodo dell'allattamento. Sia fosinopril che idroclorotiazide sono escreti nel latte materno. L'uso di tiazidi da parte delle madri durante il periodo di allattamento e' stato associato auna diminuzione, o anche soppressione, della produzione di latte. Sono stati osservati inoltre ipersensibilita' a derivati di sulfonamide, ipokalemia e kernittero. Dato il rischio di gravi effetti indesideratiper i bambini durante l'allattamento, e' opportuno effettuare una scelta tra l'interruzione dell'allattamento al seno e l'interruzione del trattamento. Nel prendere tale decisione e' opportuno tenere in considerazione l'importanza di questo trattamento per la madre.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti che abbiano risposto in modo inadeguato al trattamento con fosinopril in monoterapia. Questa dose fissa puo' anche sostituire la combinazione di 2O mg di fosinopril e 12,5 mg di idroclorotiazide in pazienti in terapia stabilizzata con i singoli principi attivi somministrati come farmaci distinticon il medesimo rapporto.

Controindicazioni ed effetti secondari

>>Fosinopril. Ipersensibilita' a fosinopril, qualsiasi altro ACE inibitore o uno qualsiasi degli eccipienti. Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE inibitori. Angioedema ereditario o idiopatico. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. >>Idroclorotiazide. Ipersensibilita' a idroclorotiazide o a qualsiasi derivato di sulfonamide. Grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Grave compromissione epatica/encefalopatia epatica. Allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio anidro; crospovidone (tipo A); povidone (PVP K-30); cellulosa microcristallina (E460); sodio lauril solfato; ferro ossido giallo (E172); ferro ossido rosso (E172).

Avvertenze

FOSINOPRIL. Ipotensione sintomatica: e' stata raramente osservata neipazienti affetti da ipertensione non complicata. In pazienti ipertesitrattati con fosinopril, l'ipotensione si verifica piu' rapidamente se il paziente ha subito una deplezione di volume o in caso di evidenzadi grave ipertensione renina-dipendente. I pazienti con maggiori probabilita' di ipotensione sintomatica devono essere attentamente monitorati all'inizio del trattamento e al momento della regolazione del dosaggio. Stenosi dell'aorta e della valvola mitralica/cardiomiopatia ipertrofica: fosinopril deve essere somministrato con cautela nei pazienticon stenosi della valvola mitralica e condizioni di ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro, come ad esempio stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica. Compromissione della funzionalita' renale: in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, l'ipotensione che si verifica dopo l'inizio del trattamento con ACE inibitori puo' condurre a un ulteriore deterioramento della funzionalita' renale. Alcunipazienti ipertesi senza alcuna apparente patologia renale preesistente hanno sviluppato un aumento dei livelli di urea ematica e di creatinina nel siero, solitamente limitato e transitorio, in particolare quando il trattamento con fosinopril e' stato somministrato in concomitanza con un diuretico. Pazienti sottoposti a trapianto di rene: poiche' non vi sono esperienze correlate all'impiego di fosinopril in pazienti recentemente sottoposti a trapianto di rene, la somministrazione di fosinopril a questo gruppo di pazienti e' sconsigliata. Ipersensibilita'/angioedema: l'angioederna del viso, arti, labbra, lingua, glottide e/o laringe e' stato segnalato in rari casi in pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, fosinopril compreso. Sono stati segnalati casi fatali molto rari come conseguenza di angioedema in relazione a edema della laringe o della lingua. Reazioni anafilattiche in pazienti emodializzati: sono state riscontrate reazioni anafilattiche in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso e trattati in concomitanza con un ace inibitore. Reazioni anafilattoidi durante aferesi di lipoproteine a bassa densita' (LDL aferesi): reazioni anafilattoidi potenzialmente fatali si sono verificate in rari casi in pazienti che hanno assunto ACE inibitori durante LDL aferesi con destrano solfato. Desensibilizzazione: i pazienti cui siano stati somministrati ACE inibitori durante un ciclo di desensibilizzazione hanno manifestato reazioni anafilattoidi. Insufficienza epatica: raramente gliACE inibitori sono stati associati a una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce fino a necrosi epatica fulminante e decesso. Neutropenia/Agranulocitosi: in pazienti trattati con ACE inibitorisi sono riscontrate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. La neutropenia si verifica in rari casi nei pazienti che presentano una funzionalita' renale normale e che non manifestano segni di altre complicazioni. Tosse: e' stato segnalato l'insorgere di tosse in seguito all'uso degli ACE inibitori. Chirurgia/Anestesia: nei pazienti che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico importante o adanestesia con agenti ipotensivi, fosinopril blocca la formazione di angiotensina II in seguito al rilascio compensatorio di renina. Iperkalemia: si sono riscontrati aumenti dei livelli serici di potassio. Pazienti diabetici: in pazienti diabetici trattati con antidiabetici oralio insulina, il controllo della glicemia deve essere attentamente monitorato nel primo mese di trattamento con un ACE inibitore. IDROCLOROTIAZIDE. Compromissione della funzionalita' renale: I tiazidi possono accelerare l'insorgenza di azotemia in pazienti con patologie epatiche. In pazienti con funzionalita' renale compromessa si possono manifestare gli effetti cumulativi del farmaco. Compromissione della funzionalita' epatica: i tiazidi devono essere usati con cautela in pazienti con disfunzione epatica o epatopatia progressiva, poiche' lievi fluttuazioni dell'equilibrio di fluidi ed elettroliti possono indurre coma epatico. Effetti metabolici ed endocrini: la terapia con tiazidi puo' ridurre la tolleranza al glucosio. Nei diabetici, puo' essere necessaria laregolazione del dosaggio dell'insulina o degli agenti ipoglicemizzanti orali. Disturbi dell'equilibrio elettrolitico: come avviene per qualsiasi paziente trattato con diuretici, gli elettroliti nel siero devono essere misurati a intervalli regolari. Sultopride: la combinazione di sultopride e fosinopril/idroclorotiazide e', generalmente, sconsigliata. Test anti-doping: l'idroclorotiazide presente in questo farmaco puo' produrre un falso esito positivo nei test anti-doping. Altro: si possono manifestare reazioni di ipersensibilita' in pazienti con o senza anamnesi clinica di asma bronchiale o allergico. E' stata segnalata la possibilita' che insorga lupus eritematoso sistemico, o sia esacerbato. FOSINOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Ipotensione e alterazioni dell'equilibrio fluidi/elettroliti: a volte si puo' manifestare ipotensione sintomatica in seguito all'assunzione della prima dose di fosinopril/idroclorotiazide. Compromissione della funzionalita' renale: i tiazidi sonoinefficaci per i pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Fosinopril/idroclorotiazide non deve essere somministrato a pazienti con una clearance della creatinina di 30-80 ml/min finche' risulti evidente dall'adattamento del dosaggio dei singoli componenti che e' necessaria la somministrazione delle dosi previste dalla preparazione in combinazione. Rischio di ipokalemia: la combinazione di un ACE inibitore e di un diuretico non risparmiatore di potassio non preclude la possibilita' di ipokalemia, in particolare nei pazienti diabetici o che presentano compromissione renale. E' necessario effettuareun regolare controllo dei livelli di potassio. Neutropenia/Agranulocitosi: la somministrazione della combinazione a dose fissa di fosinopril e idroclorotiazide deve essere interrotta in caso di neutropenia accertata o sospetta. Litio, agenti alfa-bloccanti usati come antipertensivi: la combinazione di litio o alfa-bloccanti antiipertensivi e fosinopril/idroclorotiazide e', in genere, sconsigliata. Bambini e adolescenti: fosinopril/idroclorotiazide e' sconsigliato per bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni per mancanza di dati relativi a sicurezza ed efficacia. Lattosio: questo farmaco contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari non devono assumere il farmaco.

Gravidanza e Allattamento

L'impiego di fosinopril/idroclorotiazide nel primo trimestre di gravidanza e' sconsigliato. Se si intende prendere in considerazione una gravidanza o in caso di gravidanza accertata, deve essere istituito il piu' presto possibile un trattamento alternativo. Non sono stati effettuati studi controllati con ACE inibitori su soggetti umani durante la gravidanza. Tuttavia, in un numero limitato di casi per i quali vi e' stata esposizione durante il primo semestre non sono state rilevate malformazioni compatibili con la fetotossicita' nell'uomo, come descritto di seguito. E' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. E' noto che una prolungata esposizione a fosinopril durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicita' nell'uomo (diminuita funzionalita' renale, oligoidramnios, ipoplasiadel cranio) e tossicita' neonatale (anomalie renali, ipotensione, iperkalemia). L'impiego a lungo termine di idroclorotiazide durante il terzo trimestre di gravidanza puo' causare ischemia fetale/placentare e rischio di ritardo della crescita. In seguito a esposizione immediatamente precedente al parto sono stati osservati, in rari casi, ipoglicemia e trombocitopenia neonatale. Qualora si sia verificata un'esposizione a fosinopril/idroclorotiazide dopo il primo trimestre di gravidanza, si consiglia di eseguire un controllo ecografico della funzionalita'renale e del cranio. I neonati le cui madri sono state trattate con fosinopril sodico devono essere sottoposti ad attenta osservazione per identificare eventuali segni di ipotensione, oliguria e iperkalemia. Fosinopril, che oltrepassa la placenta, e' stato rimosso dal circolo del neonato, con un certo beneficio clinico, mediante dialisi peritoneale e puo' in teoria essere eliminato per exsanguinotrasfusione. E' controindicato durante il periodo dell'allattamento. Sia fosinopril che idroclorotiazide sono escreti nel latte materno. L'uso di tiazidi da parte delle madri durante il periodo di allattamento e' stato associato auna diminuzione, o anche soppressione, della produzione di latte. Sono stati osservati inoltre ipersensibilita' a derivati di sulfonamide, ipokalemia e kernittero. Dato il rischio di gravi effetti indesideratiper i bambini durante l'allattamento, e' opportuno effettuare una scelta tra l'interruzione dell'allattamento al seno e l'interruzione del trattamento. Nel prendere tale decisione e' opportuno tenere in considerazione l'importanza di questo trattamento per la madre.

Interazioni con altri prodotti

FOSINOPRIL. Associazioni sconsigliate: integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, surrogati del sale contenenti potassio, o altri medicinali associati ad incremento di potassio nel siero. Fattori di rischio per lo sviluppo di iperkalemia includono insufficienza renale, diabete mellito e uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o surrogati del sale contenentipotassio o altri prodotti medicinali associati ad aumento del potassio sierico. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Diuretici: se viene aggiunto un diuretico al trattamento di un paziente che sta assumendo fosinopril sodico, l'effetto anti-ipertensivo e' generalmente additivo. I pazienti che stanno gia' assumendo diuretici, e in particolare quelli per i quali la terapia con diuretici e' stata istituita recentemente, possono avvertire in qualche caso un eccessivo calo dipressione arteriosa in seguito all'aggiunta di fosinopril sodico. La possibilita' di insorgenza di ipotensione sintomatica in concomitanza al trattamento con fosinopril sodico puo' essere ridotta al minimo iniziando la terapia e regolando il dosaggio sotto attenta supervisione medica. Antidiabetici: la somministrazione concomitante di ACE inibitori e di antidiabetici puo' aumentare l'effetto ipoglicemizzante con conseguente rischio di ipoglicemia. Il fenomeno e' parso piu' frequente nelle prime settimane di terapia combinata e nei pazienti con compromissione renale. Associazioni da prendere in considerazione. Altri agentianti-ipertensivi: l'associazione con altri agenti antiipertensivi e diuretici puo' incrementare l'efficacia antiipertensiva. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Acido acetilsalicilico, trombolitici, betabloccanti, nitrati: fosinopril sodico puo' essere assunto in concomitanza con acido acetilsalicilico, trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati. Immunodepressivi, citostatici, corticosteroidi sistemici o procainamide, allopurinolo: e' opportuno evitare l'associazione di fosinopril sodico con farmaci immunosoppressivi e/o prodotti medicinali che possono causare leucopenia. Alcool: potenzia gli effetti ipotensivi di fosinopril sodico. Antiacidi: possono compromettere l'assorbimento di fosinopril sodico, pertanto la somministrazione dei due prodotti medicinali va effettuata a distanza di almeno 2 ore. Interazioni con gli esami di laboratorio. Fosinopril sodico puo' falsare il risultato della misurazione dei livelli siericidi digossina. IDROCLOROTIAZIDE. Associazioni sconsigliate. Sultopride: aumento del rischio di aritmia ventricolare, in particolare torsionidi punta. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Agenti associati alle torsioni di punta, agenti antiaritmici di classe III, alcuni neurolettici, benzamidi, butirrofenoni, altri neurolettici, altresostanze come ad esempio bepridile, cisapride, difemanile, eritromicina IV, alofantrina, mizolastina, moxifloxacina, pentamidina, sparfloxacina, vincamina IV, metadone. Altri agenti ipokalemici: amfotericina B, carbenoxolone, corticosteroidi, corticotropina o lassativi stimolanti. Idroclorotiazide puo' causare disturbi dell'equilibrio degli elettroliti, in particolare ipokalemia. Glicosidi digitalici: aumento del rischio di intossicazione da digitale accompagnato da ipokalemia indottada tiazide. Metformina: l'acidosi lattica indotta da metformina puo' essere innescata dalla possibile compromissione della funzionalita' renale indotta da diuretici, in particolare diuretici dell'ansa. Metformina non deve essere usata quando i livelli di creatinina sono superiori a 15 mg/l (135 micromol/l) nell'uomo e 12 mg/l (110 micromol/l) nella donna. Mezzo di contrasto iodato: aumento del rischio di insufficienza renale acuta, in particolare se vengono usate dosi elevate di mezzodi contrasto iodato in pazienti disidratati conseguentemente all'uso di diuretici. Carbamazepina: rischio di iponatriemia sintomatica. Associazioni da prendere in considerazione. Sali di calcio: la presenza dilivelli elevati di calcio nel siero determinata da diminuzione dell'escrezione puo' essere osservata in seguito a somministrazione concomitante di diuretici tiazidici. Resina di colestiramina e colestipolo: possono diminuire o ritardare l'assorbimento di idroclorotiazide. I diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno 1 ora prima o 4-6 oredopo l'assunzione di questi agenti. Miorilassanti non-depolarizzanti:l'effetto di questi agenti puo' essere intensificato da idroclorotiazide. FOSINOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Associazioni sconsigliate. Litio: sono stati segnalati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e di episodi di tossicita' indotta da litio durante la somministrazione concomitante di litio e di ACE inibitori. L'impiego concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' indotta da litio e incrementare ulteriormente il rischio gia' aumentato di effetti tossici indotti da litio associato all'uso di ACE inibitori. Si sconsiglia l'impiego di fosinopril in associazione con il litio, ma, se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio. Agenti alfa-bloccanti usati come farmaci antiipertensivi: aumentato effetto antiipertensivo. Aumento del rischio di ipotensione ortostatica. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. FANS incluso acido acetilsalicilico >3 g/die: la somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE inibitori. I FANS e gli ACE inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento dei livelli sierici di potassio e possono determinare un peggioramento della funzionalita' renale. Tali effetti sono di solito reversibili. Raramente puo' verificarsi un'insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con compromissione della funzionalita' renale come gli anziani o i soggetti disidratati. Baclofene: aumentato effetto antiipertensivo. Trimetoprim: l'impiego concomitante di ACE inibitori e tiazidi con trimetoprim aumenta il rischio di iperkalemia. Associazioni da prendere in considerazione. Amifostina: aumentato effetto antiipertensivo. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici: l'impiego concomitante di alcuni anestetici, antidepressivitriciclici ed antipsicotici con gli ACE inibitori puo' determinare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Agenti alfa-bloccanti usati in urologia: aumentato effetto antiipertensivo. Aumento del rischio di ipotensione ortostatica.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 6 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
clicca qui per visualizzare i prodotti equivalenti per fosinopril id te 14cpr 20+12,5

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di fosinopril id te

Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale.