forane*inal fl 150ml isoflurano abbvie srl

Che cosa è forane inal fl 150ml?

Forane liquido per inalazione prodotto da abbvie srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Forane risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di anestetico generale per inalazione.
Contiene i principi attivi: isoflurano
Codice AIC: 025206020 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per l'anestesia generale. Non si dispone di dati validi che permettano di stabilire la sua applicazione in anestesia ostetrica o nei bambini al di sotto dei 2 anni.

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Posologia

Premedicazione: deve essere scelta in ragione delle condizioni di ciascun paziente tenendo conto del fatto che le secrezioni sono leggermente stimolate dal farmaco. L'utilizzazione di farmaci anticolinergici e' quindi una questione di scelta, ma la sua utilizzazione e' consigliabile nella induzione pediatrica. Induzione: si raccomanda di utilizzare una dose ipnotica di un barbiturico ad azione ultra breve al fine dievitare l'insorgenza occasionale di tosse, di blocchi respiratori o spasmi laringei che possono verificarsi allorche' l'induzione viene ottenuta con il farmaco e solo ossigeno o in combinazione con miscele di ossigeno-protossido di azoto. Aumentare gradualmente di 0,5 in 0,5 la concentrazione del prodotto fino a raggiungere la concentrazione desiderata. Concentrazioni varianti fra 1,5-3%, generalmente sono sufficienti per ottenere una anestesia chirurgica in 7-10 minuti. Mantenimento:i livelli chirurgici di anestesia possono essere mantenuti con una concentrazione del farmaco dall'1% al 2,5%, allorche' quest'ultima vengasomministrata insieme a miscela di protossido di azoto ed ossigeno. Allorche' il farmaco viene somministrato con ossigeno solo puo' essere necessario aumentare la concentrazione del farmaco fino al 3-3,5%. Contale concentrazione il rilassamento muscolare e' sufficiente per la chirurgia intra-addominale. Se si rendesse necessario un rilassamento muscolare piu' pronunciato, si possono utilizzare dosi addizionali di miorilassanti. In assenza di altre complicazioni il livello della pressione ematica durante il mantenimento e' inversamente proporzionale alla concentrazione del prodotto. Eccessivi abbassamenti pressori (eccetto quelli dovuti a ipovolemia) possono essere correlati alla profondita' della narcosi ed in questi casi possono essere corretti alleggerendol'anestesia. Risveglio: la concentrazione del prodotto puo' essere ridotta allo 0,5% verso la fine dell'intervento chirurgico o essere ridotta a zero alla fine della sutura della cute. Allorche' la somministrazione di tutti gli agenti anestetici viene interrotta, sara' conveniente ventilare piu' volte il sistema respiratorio del paziente con il 100% di ossigeno sino al completo risveglio. Apparecchiature per la somministrazione: si raccomanda di vaporizzare il farmaco attraverso un vaporizzatore "flow-through" tarato specificatamente per questo anestetico. Poiche' non contiene stabilizzanti non sara' alterata ne' la taratura, ne' il funzionamento delle apparecchiature. Possono essere utilizzati anche vaporizzatori che producano un vapore saturo a flussi ottimali anche se non sono appositamente tarati per il farmaco. Se si dovesse usare vaporizzatore a gorgogliamento (non tarato per il farmaco), la seguente formula puo' essere utilizzata per calcolare i flussi gassosi dei vaporizzatori a temperature ambienti differenti. Poiche' la temperatura ambiente iniziale dell'anestetico liquido nel vaporizzatore decresce leggermente nel corso del tempo, come indicato dal termometro,il valore di PV nella formula deve essere periodicamente corretto al fine di fornire sempre un flusso di gas corretto che passi nel vaporizzatore (FV). Tutti i valori sono basati sulla supposizione che il vaporizzatore fornisca un vapore saturo. Un flusso eccessivamente elevato e/o bassi livelli di liquido riducono la concentrazione indicata.

Effetti indesiderati

Come per gli altri agenti anestetici, dopo somministrazione sono stati riportati ipotensione, depressione respiratoria, aritmie cardiache, scialorrea, nausea, vomito, occlusione intestinale, brividi ed estremamente rare: convulsioni. La possibilita' di broncocostrizioni nei soggetti sensibili non puo' essere esclusa. Si e' osservato talvolta un aumento del numero dei globuli bianchi, anche se in assenza di stress chirurgici. Il prodotto in soggetti predisposti puo' causare "ipertermiamaligna". In casi rari, dati clinici hanno dimostrato che l'isoflurano puo' provocare danni epatici che vanno da un moderato aumento degli enzimi epatici sino alla necrosi epatica fatale. Questo genere di reazioni sembrano essere dovute a fenomeni di sensibilizzazione agli anestetici. Monitorare la pressione del sangue e la respirazione. Misure disupporto possono essere necessarie per correggere ipotensione e depressione respiratoria risultanti da un eccessivo approfondimento dei livelli di anestesia.

Indicazioni

E' indicato per l'anestesia generale. Non si dispone di dati validi che permettano di stabilire la sua applicazione in anestesia ostetrica o nei bambini al di sotto dei 2 anni.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato in pazienti con ipersensibilita' nota all'isoflurano o ad altro anestetico alogenato. E' anche controindicato in pazienticon nota o sospetta disposizione genetica all'ipertermia maligna. Generalmente controindicato in gravidanza, allattamento, nei bambini al di sotto dei due anni.

Avvertenze

Nelle pazienti che hanno subito un raschiamento uterino e' stato osservato un aumento delle perdite sanguigne comparabile a quello osservato con alotano. Come per altri agenti alogenati, deve essere utilizzatocon prudenza nei pazienti che presentano ipertensione intracranica. In tali casi e' eventualmente necessaria l'iperventilazione. Come per altri anestetici sono richieste minori concentrazioni per mantenere l'anestesia chirurgica nei pazienti anziani. Perche' si possa far variarefacilmente e rapidamente i livelli di anestesia, dovranno essere utilizzati solo dei vaporizzatori che producano una erogazione che potra' essere verificata con precisione ragionevole. L'ipotensione e la depressione respiratoria aumentano man mano che l'anestesia si approfondisce. In casi rari, dati clinici hanno dimostrato che l'isoflurano puo' provocare danni epatici che vanno da un moderato aumento degli enzimi epatici sino alla necrosi epatica fatale. Questo genere di reazioni sembrano essere dovute a fenomeni di sensibilizzazione agli anestetici. Una cirrosi o un'altra condizione patologica con concomitanti disturbi della funzione epatica, ivi compresa anche una pregressa epatite virale, possono essere una ragione sufficiente per scegliere un anestetico diverso da un agente alogenato. Sono stati segnalati casi isolati di aumento dei livelli di carbossiemoglobina con l'uso di agenti anestetici alogenati quali: desflurane, enflurane ed isoflurane. Non si sono prodotte significative concentrazioni di monossido di carbonio quando sono stati usati normali adsorbenti idratati. Si raccomanda di fare attenzione nel seguire le istruzioni dei produttori di adsorbenti di CO2. Sono stati riportati rari episodi di estremo calore, fumo e/o fuoco spontaneo nel circuito dell'anestesia durante una anestesia generale effettuata con farmaci di questa classe in concomitanza all'uso di adsorbenti della CO2 disidratati, in modo particolare quelli contenenti idrossido di potassio (es. Baralyme). Qualora il medico sospetti che l'adsorbente della CO2 possa essere disidratato, dovrebbe sostituirlo primadella somministrazione di Isoflurane. L'indicatore dello stato di idratazione della maggior parte degli adsorbenti della CO2 non necessariamente vira di colore in seguito a disidratazione. Inoltre, la mancanzadi una significativa variazione di colore non dovrebbe essere considerata come certezza di una adeguata idratazione. Gli adsorbenti della CO2 dovrebbero essere sostituiti routinariamente indipendentemente dallo stato dell'indicatore. Sono stati osservati aumenti transitori dellaglicemia, creatininemia sierica con diminuzione della azotemia, del colesterolo sierico, della fosfatasi alcalina e della ritenzione di BSP. E' stato segnalato che se il farmaco interagisce con il filtro a idrossido di bario o a calce non perfettamente idratato si assiste alla formazione di monossido di carbonio. L'inalazione di monossido di carbonio determina, nei pazienti esposti, livelli elevati di carbossiemoglobina; quest'ultima risulta tossica a basse concentrazioni e non facilmente rilevabile con i comuni sistemi di monitoraggio, quale la pulsiossimetria. Ogni qualvolta un paziente sottoposto ad anestesia in circuito chiuso con il prodotto sviluppi un'ipossia non correggibile con i comuni mezzi terapeutici, risulta opportuna una misurazione diretta della carbossiemoglobina. Ogni precauzione va inoltre presa per evitare la disidratazione del filtro a calce. Ipertermia maligna: in soggetti predisposti, l'anestesia con isoflurane, potrebbe innescare uno stato ipermetabolico della muscolatura scheletrica che porta ad una aumentatarichiesta di ossigeno e alla conseguente sindrome clinica conosciuta come ipertermia maligna. La sindrome clinica dell'ipertermia maligna comprende aspetti non specifici, come rigidita' muscolare, tachicardia,tachipnea, cianosi, aritmie e pressione arteriosa instabile. Alcuni di questi segni non specifici possono anche presentarsi durante un'anestesia leggera, ipossia acuta, ipercapnia e ipovolemia. L'aumento del metabolismo in generale puo' tradursi in un innalzamento della temperatura corporea (che potrebbe aumentare rapidamente, precocemente o tardivamente secondo il caso, ma spesso non rappresenta il primo segno della comparsa di un metabolismo aumentato) ed in un aumentato impiego delsistema di adsorbimento di CO2 (canestro surriscaldato). La PaO2 e ilpH possono diminuire e si possono manifestare iperpotassiemia e deficit di basi. Il trattamento dell'ipertermia maligna consiste nella sospensione dell'agente innescante (es. Isoflurane), la somministrazione ev di dantrolene sodico e una terapia di supporto. Tale terapia impone l'adozione di tutte le misure piu' idonee a ripristinare una normale temperatura corporea, il supporto respiratorio e circolatorio in base alle esigenze e la gestione degli squilibri idro-elettrolitici-acido-base. (Consultare le informazioni fornite nel foglietto illustrativo suldantrolene sodico per via endovenosa per ulteriori informazioni sullagestione del paziente). Un eventuale danno renale potrebbe presentarsi in tempi successivi, e il flusso urinario dovrebbe essere supportato, quando possibile. L'uso di agenti anestetici inalatori e' stato associato a rari casi di aumento dei livelli sierici di potassio che hannoprovocato aritmie cardiache ed il decesso di pazienti in eta' pediatrica durante il decorso postoperatorio. I pazienti affetti da malattia neuromuscolare latente o conclamata, in particolare dalla distrofia muscolare di Duchenne, sembrano essere maggiormente vulnerabili. L'uso concomitante di succinilcolina e' stato associato alla maggior parte diquesti casi, ma non a tutti. Questi pazienti hanno presentato anche aumenti significativi dei livelli sierici di creatinchinasi ed in alcuni casi, sono state registrate modificazioni di valori delle urine corrispondenti ad un quadro di una mioglobinuria. Nonostante le analogie che tale quadro clinico presenti con l'ipertermia maligna, nessuno di questi pazienti ha manifestato segni e sintomi di rigidita' muscolare odella presenza di uno stato ipermetabolico. Si raccomanda un intervento precoce e aggressivo per il trattamento dell'iperkaliemia e delle aritmie resistenti, in quanto esso rappresenta una valutazione conseguente per la malattia neuromuscolare latente.

Gravidanza e Allattamento

Poiche' non esiste esperienza valida sulla donna gravida, non e' stata dimostrata la sua sicurezza in gravidanza. Non e' noto se il prodotto viene escreto con il latte materno, e' quindi necessario usare cautela nella somministrazione durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Essendo l'azione dei miorilassanti, sia depolarizzanti che non depolarizzanti, aumentata con il prodotto, converra' utilizzare approssimativamente da un terzo alla meta' della dose usuale di tali farmaci. Il tempo di ripresa dall'effetto mioneurale di questi rilassanti e' piu' lungo in presenza di Forane che di altri anestetici usuali.

Forme Farmacologiche


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