flutior*10cps 100mg fluconazolo ratiopharm italia srl

Che cosa è flutior 10cps 100mg?

Flutior capsule rigide prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Flutior risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto fluconazolo ratio 10cps 100mg

E' utilizzato per la cura di antimicotici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: fluconazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fluconazolo in capsule da 100 mg, 150 mg e 200 mg.
Codice AIC: 037181029 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle seguenti infezioni causate da miceti sensibili al fluconazolo: candidosi vaginale acuta e ricorrente non sufficientementeeradicata con terapia locale; candidosi delle membrane mucose, che include candidosi orofaringea, esofagea, mucocutanea e broncopolmonare non invasiva, nonche' candiduria immunodepressi; candidosi sistemiche (candidemia, candidosi disseminata profonda, peritonite); profilassi delle infezioni da Candida in pazienti neutropenici (per es. AIDS, trapianto di midollo osseo); trattamento e terapia di mantenimento della meningite criptococcica in pazienti immunodepressi; infezioni micotiche cutanee verificate causate da dermatofiti, Candida o altre specie (tinea corporis/cruris/pedis/versicolor) quando il trattamento locale non ha avuto successo o viene considerato inappropriato. L'indicazione perla tinea versicolor e' appropriata solo in caso di resistenza alla terapia di prima linea o quando si verifica in pazienti immunodepressi; infezioni micotiche ungueali verificate (onicomicosi). Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali per l'uso appropriatodegli antimicotici. Non tutte le indicazioni sono applicabili ai pazienti in eta' pediatrica.

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Posologia

La dose giornaliera dipende dal tipo e dalla gravita' dell'infezione fungina. Il trattamento delle infezioni che richiedono somministrazioni ripetute deve essere continuato fino a quando i parametri clinici o i risultati di laboratorio dimostrano che l'infezione fungina attiva si e' ridotta. Un periodo insufficiente di trattamento puo' dar luogo alla ricomparsa di infezione attiva. Adulti. Candidosi vaginale: 150 mgin dose singola; candidosi delle membrane mucose in pazienti immunodepressi: dose giornaliera 50 mg per 2-4 settimane. Nei casi piu' complicati, la dose puo' essere aumentata a 100 mg al giorno. Per prevenire recidive, la somministrazione puo' proseguire per periodi piu' lunghi (6-8 settimane); candidosi sistemiche: solitamente, si somministra unadose di carico singola pari a 400 mg il primo giorno di trattamento, seguita successivamente da 200 mg al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata fino a 400 mg una volta al giorno. In caso di micosi invasiva, e quindi potenzialmente letale, causata da Candida, puo' essere necessaria la somministrazione di una dose giornaliera di 800 mg. La durata del trattamento dipende dalla risposta clinica; profilassi delle infezioni da candida in pazienti neutropenici: 50-400 mg una volta al giorno, a seconda del rischio di recidive. Nei pazienti con elevata probabilita' di infezione sistemica, come ad esempio i pazienti a rischio di grave e prolungata neutropenia, si raccomanda la somministrazione di una dose di 400 mg una volta al giorno. Il trattamento va iniziato alcuni giorni prima della prevista insorgenza della neutropenia, e deve continuare per 7 giorni dopo che il conteggio dei neutrofili ha raggiunto un valore > 1000/mm^3; trattamento e terapia di mantenimento per la meningite criptococcica in pazienti immunodepressi: Inizialmente 400 mg, seguiti da 200-400 mg al giorno per almeno 6-8 settimane. In caso di micosi invasive e potenzialmente letali causate da Cryptococcus neoformans - specie nei pazienti a rischio - puo' essere necessario il ricorso a una dose giornaliera di 800 mg. Una dose quotidiana di 100-200 mg e' raccomandata per prevenire ricadute di meningite criptococcica. La durata della terapia di mantenimento nei pazienti con AIDS deve essere attentamente valutata, a causa dell'aumentato rischiodi sviluppare resistenza al fluconazolo; infezioni micotiche cutanee verificate (tinea corporis, tinea cruris, tinea versicolor): 50 mg di fluconazolo una volta al giorno o 150 mg una volta alla settimana. Durata del trattamento: 2-4 settimane; tinea pedis: 50 mg di fluconazolo una volta al giorno. Durata del trattamento: il trattamento puo' prolungarsi fino a 6 settimane; onicomicosi: 150 mg di fluconazolo una volta alla settimana. Il trattamento deve continuare fino alla sostituzione dell'unghia infetta. Possono essere necessari 3-6 mesi per la ricrescita di un'unghia della mano, e 6-12 mesi per quella di un piede. In caso di onicomicosi una coltura micologica positiva puo' indirizzare laterapia, cosi' come la ricrescita visiva di un'unghia normale non infetta. Il miglioramento clinico nel caso di onicomicosi puo' essere osservato anche parecchi mesi dopo reperti micologici negativi, poiche' la ricrescita dell'unghia non infetta puo' essere lenta. Uso pediatrico: come per le infezioni negli adulti, la durata del trattamento e' basata sulla risposta clinica e micologica. Il fluconazolo viene somministrato in dose singola giornaliera. Bambini con eta' superiore a 4 settimane: la dose raccomandata di fluconazolo per la candidosi delle membrane mucose e' di 3 mg/kg al giorno. Una dose di carico di 6 mg/kg puo' essere somministrata il primo giorno per raggiungere piu' rapidamente la concentrazione allo steady state. Per il trattamento delle candidosi sistemiche e delle infezioni criptococciche, il dosaggio raccomandato e' di 6-12 mg/kg al giorno, secondo il grado di intensita' dell'infezione. Per la profilassi delle infezioni micotiche in pazienti con funzione immunitaria compromessa considerati a rischio per neutropenia derivante da chemioterapia o radioterapia, la dose deve essere 3-12 mg/kg al giorno, in base all'entita' e alla persistenza della neutropenia indotta. Nei bambini non si deve superare la dose massima di 400 mg al giorno. Bambini di 4 settimane o con eta' inferiore: i neonati eliminano il fluconazolo lentamente. Nelle prime due settimane di vita, sideve usare lo stesso dosaggio in mg/kg adottato per i bambini piu' grandi ma con somministrazione ogni 72 ore. Durante la terza e la quartasettimana di vita, lo stesso dosaggio puo' essere somministrato ogni 48 ore. Sono disponibili pochi dati PK per supportare questa posologianei neonati a termine. Non superare la dose massima di 12 mg/kg ogni 72 ore nei bambini durante le prime due settimane di vita. Nei bambinitra la terza e la quarta settimana di vita non si devono superare i 12 mg/kg ogni 48 ore. La farmacocinetica del fluconazolo non e' stata studiata nei bambini con insufficienza renale. Le capsule sono ovviamente inadatte per bambini di eta' inferiore ai 5-6 anni, che non sono ingrado di assumere formulazioni solide orali come capsule o compresse.Spesso quindi la somministrazione delle capsule non riesce a coprire il dosaggio necessario espresso in mg/kg. I pazienti anziani senza riduzione della funzionalita' renale possono ricevere una dose normale. Pazienti (adulti e pediatrici) con funzionalita' renale compromessa: ilfluconazolo viene escreto principalmente in forma inalterata nelle urine. Non e' richiesto alcun adattamento quando si effettua una terapiain dose unica. Per i pazienti con funzionalita' renale compromessa, viene somministrato inizialmente il trattamento con dosi ripetute di 50-400 mg, mentre successivamente la dose giornaliera (che dipende dall'indicazione terapeutica) deve essere basata sul seguente schema. Clearance della creatinina superiore a 50 ml/min: 100% della dose raccomandata. Clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min: 50% della doseraccomandata (48 ore o meta' della normale dose giornaliera). Dialisiregolare: 100% della dose raccomandata dopo ogni dialisi. Uso orale: le capsule devono essere ingerite intere, indipendentemente dall'assunzione di cibo. La via di somministrazione dipende dalle condizioni cliniche del paziente. Non e' necessario modificare la dose giornaliera di fluconazolo quando si passa dalla somministrazione per via endovenosa a quella orale.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: agranulocitosi, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: anafilassi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipokaliemia, anoressia; raro: ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, sonnolenza. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: convulsioni, attacco epilettico, capogiri, parestesia, alterazione del gusto, tremore. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigine. Patologie cardiache. Raro: torsioni di punta, prolungamento del QT, aritmia ventricolare. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, nausea, vomito; non comune: dispepsia, flatulenza, secchezza delle fauci, stitichezza ostinata. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica; non comune: colestasi, ittero, aumento della bilirubina; raro: insufficienza epatica (con casi di morte isolati),necrosi epatocellulare, epatite, danno epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune; prurito, orticaria, aumento della sudorazione, eruzione; raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens Johnson, pustolosi esantematosa generalizzata acuta, dermatite esfoliativa, angioedema, edema facciale, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie renali e urinarie. Sono state osservate delle variazioni nei valori della funzionalità renale. I relativi valori di laboratorio devono quindi essere attentamente monitorati. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: fatica, malessere, astenia, febbre. In alcuni pazienti, in particolare quelli con gravi patologie ascrivibili all'AIDS e al cancro, durante il trattamento con fluconazolo o principi attivi paragonabili sono state osservate delle modifiche ai risultati dei test sulla funzionalita' renale o ematica e anormalita' epatiche, ma la significativita' clinica e la relazione con il trattamento e' incerta. Tuttavia l'andamento degli eventi avversi osservato nei pazienti affetti e non da HIV e' risultato simile. Pazienti pediatrici: gli eventi avversi sono stati riportati con maggior frequenza nei bambini rispetto a tutti gli altri pazienti. Inoltre, eventi quali irritabilita' ed anemia sono apparsi specifici per i bambini.

Indicazioni

Trattamento delle seguenti infezioni causate da miceti sensibili al fluconazolo: candidosi vaginale acuta e ricorrente non sufficientementeeradicata con terapia locale; candidosi delle membrane mucose, che include candidosi orofaringea, esofagea, mucocutanea e broncopolmonare non invasiva, nonche' candiduria immunodepressi; candidosi sistemiche (candidemia, candidosi disseminata profonda, peritonite); profilassi delle infezioni da Candida in pazienti neutropenici (per es. AIDS, trapianto di midollo osseo); trattamento e terapia di mantenimento della meningite criptococcica in pazienti immunodepressi; infezioni micotiche cutanee verificate causate da dermatofiti, Candida o altre specie (tinea corporis/cruris/pedis/versicolor) quando il trattamento locale non ha avuto successo o viene considerato inappropriato. L'indicazione perla tinea versicolor e' appropriata solo in caso di resistenza alla terapia di prima linea o quando si verifica in pazienti immunodepressi; infezioni micotiche ungueali verificate (onicomicosi). Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali per l'uso appropriatodegli antimicotici. Non tutte le indicazioni sono applicabili ai pazienti in eta' pediatrica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il fluconazolo non deve essere utilizzato in pazienti con sensibilita' nota al farmaco, ad uno degli eccipienti, o ad altri composti azolici. La somministrazione in concomitanza con terfenadina e' controindicata nei pazienti sottoposti a trattamento con fluconazolo a dosi multiple di 400 mg/die o superiori in basi ai risultati derivanti da uno studio d'interazione a dose multipla. Il fluconazolo non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci noti per prolungare l'intervalloQT sia con farmaci che vengono metabolizzati dal CYP3A4 come cisapride, astemizolo, pimozide e chinidina.

Composizione ed Eccipienti

Contenuto della capsula: silice, colloidale anidra, magnesio stearato, talco, amido di mais, povidone, lattosio, anidro. Rivestimento dellacapsula: gelatina, titanio diossido (E171), indigocarmina (E132).

Avvertenze

Il fluconazolo e' un potente inibitore CYP2C9 ed un moderato inibitore CYP3A4. I pazienti trattati contemporaneamente con fluconazolo e sostanze attive con un range terapeutico ristretto metabolizzate dal citocromo P450 isoenzima 2C9 o 3A4 devono essere monitorati. Alcuni composti azolici, fluconazolo incluso, sono stati associati ad un prolungamento dell'intervallo QT nell'elettrocardiogramma. Durante la sorveglianza post-marketing, sono stati registrati casi molto rari di prolungamento dell'intervallo QT e torsioni di punta nei pazienti che stanno assumendo fluconazolo. Questi risultati includono pazienti gravemente compromessi con fattori di rischio multipli, quali dolore cardiaco strutturale, anomalie elettrolitiche e medicazioni concomitanti che possono avere contribuito. Il fluconazolo dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti con somministrazione concomitante di altri prodotti medicinali noti per indurre un prolungamento dell'intervallo QT. Se e' necessaria la somministrazione concomitante, il paziente deve essere monitorato da vicino, incluso anche un controllo ECG. Sono state riportate torsioni di punta durante il trattamento con fluconazolo. Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti con prolungamento dell'intervallo QT congenito o acquisito, disturbi elettrolitici, particolarmente incaso di ipokalemia e ipomagnesemia e in pazienti con bradicardia e aritmia cardiaca clinicamente rilevanti o insufficienza cardiaca grave. I disturbi elettrolitici vanno corretti prima di iniziare il trattamento e gli elettroliti devono essere controllati durante il trattamento.Se la somministrazione concomitante di prodotti medicinali noti per indurre un prolungamento dell'intervallo QT, come gli antiaritmici di classe IA e III, e' necessaria, il paziente deve essere attentamente monitorato, eseguendo anche ECG di controllo. Il flucanozolo deve esseresomministrato con cautela nei pazienti con queste condizioni potenzialmente proaritmiche. E' stato dimostrato che, alle dosi terapeutiche raccomandate, la alofanrina prolunga l'intervallo QT ed e' un substratodel CYP 3A4. La somministrazione concomitante di fluconazolo e alofanrina non e' pertanto raccomandata. Epatotossicita': il flucanozolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti con disfunzione epatica. Il prodotto e' stato associato a casi rari di tossicita' epatica grave inclusi casi di morte, soprattutto nei pazienti con condizioni mediche gia' gravi. Nei casi di epatotossicita', non sono state osservaterelazioni ovvie tra dosi totali giornaliere di fluconazolo, durata della terapia, sesso o eta' del paziente. Le anomalie sono apparse di solito reversibili con l'interruzione della terapia con fluconazolo. Nonpotendo escludersi una relazione causale con il fluconazolo, i pazienti che presentano irregolarita' nei risultati dei test di funzionalita' epatica durante la terapia con fluconazolo, devono essere monitoratiper evitare l'insorgenza di danni epatici piu' seri. Il trattamento con il fluconazolo deve essere interrotto se appaiono segni o sintomi clinici compatibili con lo sviluppo di una malattia epatica durante la terapia. Raramente nei pazienti deceduti a seguito di gravi malattie di base, che avevano ricevuto dosi multiple di fluconazolo, i reperti post-mortem hanno evidenziato segni di necrosi epatica. I soggetti che presentavano tale reperto, erano in trattamento concomitante con molteplici medicinali, alcuni dei quali potenzialmente epatotossici e/o avevano malattie di fondo che possono aver scatenato la necrosi epatica. Raramente alcuni pazienti hanno sviluppato reazioni cutanee esfoliative durante il trattamento con fluconazolo, come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. I pazienti affetti da AIDS sono piu' esposti al rischio di insorgenza di reazioni cutanee gravi amolti prodotti medicinali. Se un paziente trattato per un' infezione micotica superficiale manifesta rash cutaneo attribuibile al fluconazolo, la terapia con questa sostanza non deve essere proseguita. Nel caso invece si manifesti rash cutaneo in pazienti con infezioni micoticheinvasive/sistemiche, e' necessario monitorare accuratamente tali soggetti ed interrompere la terapia con fluconazolo se compaiono lesioni bollose o eritema multiforme. Solo in rari casi sono state riportate reazioni anafilattiche, come con altri azoli. I pazienti in trattamento con fluconazolo a dosaggi inferiori a 400 mg/die e terfenadina, richiedono un attento monitoraggio. Il fluconazolo deve essere somministratoocn cautela nei pazienti con disfunzione renale. Il medicinale in capsule non deve essere somministrato nei bambini con eta' inferiore ai 5-6 anni. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

I dati relativi a diverse centinaia di donne gravide trattate con dosi standard (sotto i 200 mg/die) di fluconazolo, somministrato in dose singola o ripetuta durante il primo trimestre, non indicano effetti indesiderati a carico del feto. Esistono segnalazioni di anomalie multiple congenite (che comprendono brachicefalia, displasia auricolare, fontanella anteriore gigante, ricurvamento femorale e sinostosi radio-omerale) nei bambini le cui madri sono state trattate per 3 mesi o piu' con alte dosi (400-800 mg/die) di fluconazolo per micosi coccidioidale.Non e' chiara la relazione tra questi effetti e il fluconazolo. Studinegli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva, ma il rischio potenziale per l'essere umano e' sconosciuto. L'uso del prodotto durante la gravidanza deve essere vietato eccetto nei pazienti con infezionimicotiche gravi, quando, a giudizio del medico, i potenziali beneficisuperano i rischi possibili per il feto.Il fluconazolo passa nel latte materno, raggiungendo concentrazioni simili a quelle rilevate nel plasma, di conseguenza il suo uso nelle madri che allattano non e' raccomandato.

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione di astemizolo, cisapride, terfenadina, pimozide, chinidina, con fluconazolo, e' controindicata. L'uso concomitante con eritromicina porta ad un aumento del rischio di cardiotossicita' e di conseguenza a immediata morte cardiaca improvvisa; evitare questa combinazione. Somministrazioni multiple concomitanti di idroclorotiazide avolontari sani che ricevono fluconazolo possono aumentare i livelli plasmatici di fluconazolo del 40%. L'effetto di tale aumento non richiede un aggiustamento della dose di flucanozolo nei soggetti che hanno fatto uso concomitante di diuretici, sebbene il medico debba tenerlo inconsiderazione. In caso di trattamento concomitante con rifampicina considerare un aumento della dose di fluconazolo. Non puo' essere escluso il rischio di elevate concentrazioni plasmatiche di medicinali metabolizzati via CYP2C9 o 3A4. Tale effetto puo' persistere per 4-5 giorni dopo la sospensione del fluconazolo. Alfentanil: questa associazionepuo' richiedere un aggiustamento della dose. Amitriptilina, nortriptilina: se necessario, aggiustare il dosaggio dell'amitriptilina/nortriptilina. Anfotericina B: studi in vitro e in vivo sugli animali indicano un antagonismo tra amfotericina B e composti azolici. Gli imidazoli agiscono inibendo la sintesi dell'ergosterolo nelle membrane cellularidei miceti. L'amfotericina B agisce legando gli steroli nelle membrane cellulari e modificandone la permeabilita'. Non sono noti al momentoeffetti clinici di questo antagonismo, ed un effetto simile puo' essere prevedibile con il complesso amfotericina B colesteril-solfato. Anticoagulanti: monitorare il tempo di protrombina. Puo' essere necessario un aggiustamento della dose di warfarin. Azitromicina: non c'e' stata interazione significativa. Benzodiazepine: considerare una diminuzione del dosaggio delle benzodiazepine. Fluconazolo aumenta l'AUC, la Cmax e incrementa il t1/2 del triazolam (dose singola). Puo' essere necessario un aggiustamento posologico del triazolam. Alcuni calcio-antagonisti della diidropiridina (nifedipina, isradipina, nicardipina, amlodipina e felodipina): monitorare gli eventi avversi. Prendere in considerazione la riduzione della dose del calcioantagonista o la sospensione di uno dei due farmaci. Esiste il rischio che si sviluppi un effettotossico della carbamazepina. Possono essere necessari aggiustamenti al dosaggio della carbamazepina a seconda delle misurazioni e/o dell'effetto delle concentrazioni. Celecoxib: puo' essere necessario dimezzare la dose del celecoxib. Ciclosporina: i due farmaci possono essere usati in associazione, riducendo il dosaggio della ciclosporina in base alla concentrazione della ciclosporina stessa. Ciclofosfamide: i due farmaci possono essere usati in associazione, tenendo conto del rischiorisultante dagli aumenti dei livelli sierici di bilirubina e creatinina. Didanosina: la co-somministrazione di didanosina appare sicura; tuttavia, e' importante controllare la risposta del fluconazolo. Puo' rivelarsi vantaggioso scaglionare il dosaggio del fluconazolo, somministrandolo prima della didanosina. Fentanil: e' stato segnalato un caso fatale di possibile interazione tra fentanil e fluconazolo. Inoltre, fluconazolo ritarda significativamente l'eliminazione del fentanil. Elevate concentrazioni di fentanil possono portare a depressione respiratoria. Inibitori della HMG-CoA reduttasi: se la co-somministrazione e' necessaria, controllare il paziente perche' potrebbero comparire sintomi di miopatia e rabdomiolisi, e monitorare la creatinina chinasi. Interrompere la somministrazione degli inibitori della HMG-CoA reduttasi se si riscontra un notevole aumento della creatinina chenasi oppure se vengono diagnosticate o sospettate miopatia o rabdiomiolisi. Elevati livelli plasmatici di fluvastatina sono rischiosi. Occorre cautela nella prescrizione di fluconazolo o altri potenti inibitori del citocromo P450 2C9. Fluconazolo puo' aumentare la concentrazione plasmatica di alofantrina a causa dell'effetto inibitorio sul CYP3A4. Losartan: monitorare la pressione arteriosa dei pazienti. Metadone: puo' risultare necessario un aggiustamento posologico del metadone. FANS: monitorare gli eventi avversi e la tossicita'. Possono essere necessarie modifiche al dosaggio dei FANS. Fenitoina: in caso di co- somministrazione, controllare i livelli sierici di fenitoina ed aggiustarne la dose in base alla concentrazione terapeutica. Prednisone: monitorare i pazienti perla possibile comparsa di insufficienza adrenocorticale dopo interruzione del fluconazolo. Contraccettivi orali: 50 mg di fluconazolo non hanno influenzato le concentrazioni ormonali, ma 200 mg al giorno hanno aumentato l'AUC dell'etinilestradiolo e del levonorgestrel del 40% e 24%, rispettivamente. Pertanto e' poco probabile che a queste dosi le somministrazioni ripetute di fluconazolo abbiano influenza sugli effetti di contraccettivi orali combinati. Rifabutina: sono stati segnalati casi di uveite. Tenere in considerazione i sintomi di tossicita' dellarifabutina. Saquinavir: possono essere necessarie modifiche al dosaggio del saquinavir. Sirolimus: usare cautela. Controllare i livelli di sirolimus, e considerare un possibile adeguamento delle sue dosi. Sorvegliare i pazienti per possibile aumento della tossicita' da sirolimus. Sulfoniluree: monitorare i livelli ematici di glucosio e ridurre adeguatamente il dosaggio della sulfonilurea. Sono stati segnalati aumenti dei livelli del tacrolimus associati a nefrotossicita'. Ridurre il dosaggio del tacrolimus somministrato per via orale in base alle concentrazioni del tacrolimus stesso. Controllare i pazienti in trattamento con dosi elevate di teofillina o maggiormente a rischio di tossicita' da teofillina per altri motivi, per segni di tossicita' da teofillina,adeguando eventualmente il trattamento in caso di insorgenza di segnidi tossicita'. Fluconazolo puo' aumentare i livelli plasmatici dei vinca alcaloidi, determinando neurotossicita', il che e' possibile a causa dell'effetto inibitorio sul CYP3A4. Vitamina A: i due farmaci possono essere usati in associazione, ma bisogna tenere in considerazione l'incidenza degli effetti indesiderati correlati al sistema nervoso centrale. Basi xantiniche, altri farmaci antiepilettici e isoniazide: eseguire test di follow-up in caso di co-somministrazione. Se possibile clinicamente, e' meglio evitare la co-somministrazionea di trimetrexatoe fluconazolo. Monitorare i livelli sierici di trimetrexato e la sua tossicita' se si somministrano i due farmaci in contemporanea. Zidovudina: monitorare i pazienti per la possibile insorgenza di reazioni avverse. Si puo' inoltre considerare la possibilita' di una riduzione delle dosi di zidovudina. Fluconazolo puo' potenzialmente prolungare l'intervallo QT, causando gravi aritmie cardiache. Controllare i pazienti perche' non puo' essere escluso un effetto additivo.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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