fluoxetina aur*12cpr solub20mg fluoxetina aurobindo pharma italia srl

Che cosa è fluoxetina aur 12cpr solub20mg?

Fluoxetina aur compresse effervescenti solub. prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Fluoxetina aur risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antidepressivo. inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina.
Contiene i principi attivi: fluoxetina cloridrato
Codice AIC: 035001027 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento della depressione, del disturbo ossessivo compulsivo e della bulimia nervosa.

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Posologia

Trattamento della depressione e del disturbo ossessivo compulsivo: 20mg al giorno (1 compressa o 5 ml di soluzione orale), somministrata preferibilmente a colazione o a pranzo, anche durante il pasto. L'effetto terapeutico completo puo' essere osservato 4 o piu' settimane dopo l'inizio del trattamento; se necessario si puo' aumentare la dose giornaliera fino ad un massimo di 80 mg. Se la dose giornaliera supera i 20 mg, si consiglia di somministrare il medicinale due volte al di', a colazione ed a pranzo. Trattamento della bulimia nervosa: 60 mg al mattino in unica somministrazione per via orale (3 compresse o 15 ml di soluzione orale). Poiche' e' spesso necessario continuare il trattamento per periodi prolungati dopo la remissione dell'episodio acuto il farmaco puo' essere somministrato alle dosi piu' basse, idonee a mantenere il miglioramento. Non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta' in quanto la sicurezza e l'efficacia del prodotto non sono state valutate. Nei soggetticon ridotta funzionalita' epatica o renale e negli anziani, nei soggetti con malattie intercorrenti o che stanno assumendo altri farmaci ledosi devono essere opportunamente ridotte o l'intervallo fra le somministrazioni aumentato. Si deve evitare un'interruzione brusca del trattamento; la dose deve essere ridotta gradualmente in un periodo di almeno 1-2 settimane per ridurre il rischio di reazioni da sospensione. Se si dovessero manifestare sintomi non tollerabili si puo' prendere inconsiderazione il ripristino della dose prescritta in precedenza e, successivamente, si puo' continuare a ridurre la dose in modo piu' graduale.

Effetti indesiderati

Corpo in toto: manifestazioni a carico del sistema nervoso autonomo, reazioni di ipersensibilita', Sindrome Maligna da Neuroloettici, fotosensibilita'. Sistema digerente: disturbi gastrointestinali. Sistema endocrino: inappropriata secrezione di ormone antidiuretico. Sistema emolinfatico: ecchimosi. Sistema nervoso : tremore, disturbi del movimento, cefalea, anoressia, ansia e sintomi associati, sensazione di instabilita', affaticamento, insufficiente capacita' di concentrazione o alterazioni del processo cognitivo, depersonalizzazione, attivazione maniacale, disturbi del sonno. Sistema respiratorio: sbadiglio. Cute e annessi: alopecia. Sistemi sensoriali: disturbi della visione sono presenti nel 3% dei pazienti in terapia e in certi casi e' necessaria la sospensione del trattamento. Sistema urogenitale: disturbi della minzione, priapismo/erezione prolungata, disturbi della sfera sessuale. Sistema nervoso centrale: stato confusionale, convulsioni, reazioni extrapiramidali, neuropatie, allucinazioni, deliri. Sistema cardiovascolare: angina pectoris, aritmie, blocco atrioventricolare di 1 grado, ipotensione, ipertensione. Sistema digerente: il 25-30% dei pazienti presenta nausea, ma solo il 4% interrompe la terapia per questo effetto; secchezza delle fauci e diarrea compaiono nel 14% e 10% dei pazienti, rispettivamente; possono inoltre comparire alterazioni delle prove di funzionalita' epatica, ittero, ulcera gastrica. Sistema emolinfatico: anemia, leucopenia, trombocitopenia, porpora. Metabolici e nutrizionali: ipoglicemia, iponatremia, ipokaliemia. Sistema endocrino: iperprolattinemia, galattorrea, turbe mestruali. Apparato urogenitale: proteinuria, ematuria. Eruzione cutanea ed altri eventi di natura allergica: sindromi sistemiche con possibile interessamento di cute, vasi sanguigni, polmoni, reni o fegato. Rari (>1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza del farmaco nella donna in gravidanza non e' stata stabilita; pertanto il prodotto non dovrebbe essere utilizzato se non nei casi in cui il potenziale beneficio superi il possibile rischio. Poiche' molti farmaci sono escreti nel latte materno umano, fluoxetina inclusa, si usi particolare cautela nel somministrare a donne in allattamento.

Indicazioni

Trattamento della depressione, del disturbo ossessivo compulsivo e della bulimia nervosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti del prodotto od altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Non deve essere assunto contemporaneamente agli Inibitori delle MAO. Gravidanza. La soluzione orale contiene saccarosio: quando il prodotto e' assunto nel dosaggio raccomandato, ogni dose fornisce 3 g di saccarosio: il prodotto e',pertanto, controindicato nell'intolleranza ereditaria al fruttosio, nella sindrome di malassorbimento glucosio-galattosio e nella deficienza sucrasi-isomaltasi.

Avvertenze

Gli Inibitori delle MAO devono essere sospesi almeno 15 giorni prima dell'inizio di questo trattamento. Inoltre, a causa della lunga emivita della fluoxetina e del suo metabolita attivo norfluoxetina, devono trascorrere almeno 5 settimane tra la sospensione della fluoxetina e l'inizio della terapia con l'IMAO; se viene prescritta per lunghi periodi di tempo e/o a dosaggi elevati, si deve considerare un intervallo ditempo piu' lungo. Eruzione cutanea ed altri eventi di possibile natura allergica. Studi clinici: febbre, leucocitosi, artralgie, edema, sindrome del tunnel carpale, disturbi respiratori, linfoadenopatie, proteinuria e lieve innalzamento delle transaminasi. In studi clinici precedenti la commercializzazione era stata sviluppata una malattia sistemica cutanea grave; in nessun paziente e' stato possibile fare una diagnosi inequivocabile. Altri pazienti hanno presentato sindromi sistemiche indicative di una malattia da siero. Dopo l'introduzione in commercio della fluoxetina, reazioni sistemiche gravi, probabilmente correlatea vasculiti, si sono sviluppate in pazienti con eruzione cutanea. Sono stati riferiti eventi di tipo anafilattico, incluso il broncospasmo,l'angioedema e l'orticaria da soli ed in combinazione. Sono stati riferiti raramente anche eventi polmonari, includenti processi infiammatori di diversa istopatologia e/o fibrosi. Non e' noto se questi eventi sistemici e l'eruzione cutanea siano sostenuti da una causa comune o siano dovuti a diversi processi etiopatogenetici; non e' stata riconosciuta per questi disturbi una base immunologica. Suicidio/Ideazione suicidaria. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati) che persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. I pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali questo prodotto e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. La terapia farmacologica con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi inizialidel trattamento e dopo cambiamenti di dose. Il farmaco e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione interna di irrequietezza e di agitazione psicomotoria quale l'impossibilita' di sedere o stare immobile, generalmente associate ad un malessere soggettivo; cio' e' piu' probabile che accada entro le prime settimane di trattamento. Il rischio di comparsa dei sintomi da sospensione puo'dipendere da diversi fattori, compresi la durata della terapia, il dosaggio e il tasso di riduzione della dose. Sono stati riportati vertigini, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossaelettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione,cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilita' emotiva, irritabilita' edisturbi visivi. In genere compaiono entro i primi giorni di sospensione del trattamento, ma vi sono stati casi molto rari nei quali sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato una dose; sono auto-limitanti, e di solito si risolvono entro due settimane, sebbene in alcuni individui possono durare piu' a lungo (2-3 mesi o piu'). Nel corso di studi clinici sono state osservate in circa l'1% dei pazienti ipomania o mania. Si raccomanda cautela nell'uso di fluoxetina inpazienti con malattie o condizioni che potrebbero alterare il metabolismo o le risposte emodinamiche quali malattie cardiache, renali ed epatiche. Durante la terapia si e' verificata ipoglicemia, mentre si e' sviluppata iperglicemia a seguito dell'interruzione del farmaco; puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell'insulina o dell'antidiabetico orale nella fase di inizio o di interruzione del trattamento con fluoxetina. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Effetti centrali: ansia, tensione nervosa e insonniasono presenti nel 10-20% dei pazienti, cefalea (20%), sonnolenza (13%), astenia (9-21%) e tremori (8%). Puo' verificarsi perdita di peso significativa, specialmente in pazienti depressi sotto peso. Deve esseresomministrato con cautela in pazienti con una anamnesi di convulsioni. Sono stati riferiti alcuni casi di iponatremia, con valori sierici del sodio talvolta inferiori a 110 mmol/l, che e' regredita sospendendola somministrazione. La maggior parte dei casi ha riguardato pazientianziani e pazienti che assumevano diuretici o che erano in condizionedi ipovolemia per altre cause. Uso pediatrico. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari; non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Anziani. La fluoxetina non e' stata impiegata in modo sistematico nell'anziano. Non esistono dati sufficienti ad escludere possibili differenze legate all'eta' nell'uso cronico, particolarmente in quei pazienti anziani conmalattie sistemiche concomitanti o che assumono altri farmaci. Sono stati rapporti sporadici di alterata funzione piastrinica. La fluoxetina puo' prolungare il tempo di sanguinamento poiche' riduce il contenuto di serotonina nei granuli delle piastrine; sono state osservate anche petecchie ed ecchimosi. La soluzione orale contiene glicerina: questa sostanza, pericolosa ad alte dosi, puo' causare emicrania, disturbi gastrici e diarrea. La soluzione contiene, inoltre, acido benzoico chee' un blando irritante della pelle, degli occhi e delle mucose.

Gravidanza e Allattamento

La sicurezza del farmaco nella donna in gravidanza non e' stata stabilita; pertanto il prodotto non dovrebbe essere utilizzato se non nei casi in cui il potenziale beneficio superi il possibile rischio. Poiche' molti farmaci sono escreti nel latte materno umano, fluoxetina inclusa, si usi particolare cautela nel somministrare a donne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

In pazienti che assumevano fluoxetina in associazione ad un Inibitoredelle Monoamino Ossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano sospeso dapoco la fluoxetina e iniziato ad assumere un IMAO, e' stata riportatala comparsa di reazioni gravi, talvolta letali, che includevano ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, e modificazioni dello stato mentale che includevano agitazione estrema fino al delirio eal coma; in alcuni casi si sono manifestati sintomi simili alla Sindrome Maligna da Neurolettici. Gli Inibitori delle MAO che devono esseresospesi almeno due settimane prima di iniziare la terapia con fluoxetina e, viceversa, almeno 5 settimane debbono intercorrere tra la sospensione di quest'ultima e l'inizio della terapia con l'IMAO; se viene prescritta per lunghi periodi di tempo e/o a dosaggi elevati, deve essere considerato un intervallo di tempo piu' lungo. Poiche' la fluoxetina puo' inibire l'isoenzima P450IID6 del citocromo P450, la contemporanea somministrazione con altri farmaci metabolizzati dallo stesso isoenzima puo' necessitare di una riduzione del dosaggio. La somministrazione di fluoxetina puo' determinare aumento dei livelli ematici di fenitoina, carbamazepina, aloperidolo, clozapina, alprazolam, imipramina e desipramina; in alcuni casi sono state osservate manifestazioni cliniche di tossicita'. Triptofano: sono state sperimentate reazioni avverseincluso agitazione, irrequietezza o disturbi gastrointestinali. Sali di litio: sono stati riferiti casi sia di aumento che di diminuizione della litiemia in terapia di associazione e sono pure stati riferiti casi di tossicita' da litio. L'emivita del diazepam somministrato in associazione puo' essere piu' lunga in alcuni pazienti. Poiche' fluoxetina e' fortemente legata alle proteine plasmatiche, la somministrazionea pazienti che assumono altri farmaci anch'essi a forte legame sieroproteico (per es. warfarin, digitossina) puo' causare una modificazionenelle concentrazioni plasmatiche che potenzialmente puo' avere esito in eventi avversi. A seguito della somministrazione contemporanea con warfarin sono stati osservati infrequentemente e, senza un valido motivo, effetti anticoagulanti alterati (dati di laboratorio e/o sintomi esegni clinici), comprendenti un aumentato sanguinamento. Terapia elettroconvulsiva: sono state raramente osservate convulsioni prolungate. A causa della lunga emivita del farmaco base (emivita di eliminazione da 1 a 3 giorni dopo somministrazione acuta e da 4 a 6 giorni dopo somministrazione cronica) e del suo maggiore metabolita attivo (emivita di eliminazione da 4 a 16 giorni dopo somministrazione acuta e cronica), modificazioni posologiche non si rifletteranno nella concentrazione plasmatica per diverse settimane, e cio' ha delle implicazioni sia neltitolare la dose finale sia nella sospensione del trattamento.

Forme Farmacologiche


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