fluconazolo ratio 10 capsule 100mg teva italia srl

Che cosa è fluconazolo ratio 10cps 100mg?

Fluconazolo ratio capsule rigide prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Fluconazolo ratio risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antimicotici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: fluconazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fluconazolo.
Codice AIC: 037394095 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

La terapia puo' essere iniziata prima che i risultati delle colture odi altri esami di laboratorio siano noti; pero', una volta che tali risultati si rendono disponibili, bisogna modificare la terapia di conseguenza. Il farmaco e' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni causate da funghi che notoriamente o verosimilmente sono sensibili a fluconazolo: Candidosi genitale. Candidosi vaginale, acuta o ricorrente, se la terapia locale e' considerata inadeguata. Candidosi delle mucose. A tale gruppo appartengono le infezioni orofaringee, esofagee ebroncopolmonari non invasive, la candiduria, la candidosi mucocutaneae la candidosi orale atrofica cronica (lesione causata da protesi dentarie non trattate in modo adeguato con misure igieniche o locali). Dermatomicosi. Tinea unguium, tinea pedis (come tentativo terapeutico), tinea corporis, tinea cruris, tinea (pitiriasi) versicolor e infezionidermatologiche da Candida. Candidosi sistemica, comprese candidemia, candidosi disseminata e altre forme di infezione invasiva da Candida. Tra queste si includono le infezioni peritoneali, endocardiche, polmonari e del tratto urinario. Possono essere trattate le infezioni da Candida in pazienti oncologici, ricoverati in unita' di terapia intensivao sottoposti a terapia citotossica o immunosoppressiva. Meningite criptococcica. Gli ospiti normali e i pazienti con AIDS, pazienti sottoposti a trapianto d'organi o immunocompromessi per altre cause, possono essere trattati con tale medicinale. Il farmaco puo' essere usato cometerapia di mantenimento per prevenire eventuali recidive della malattia criptococcica nei pazienti con AIDS. Per la prevenzione di infezioni fungine in pazienti immunodepressi considerati a rischio in conseguenza di neutropenia dovuta a chemioterapia citotossica o radioterapia, compresi i pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo. Bisogna tenere in considerazione le direttive per l'uso appropriato di agenti antimicotici.

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Posologia

Il farmaco puo' essere somministrato per via orale o per infusione endovenosa. La dose giornaliera di fluconazolo deve essere calcolata in base alla natura e alla gravita' dell'infezione micotica. La maggior parte dei casi di candidosi vaginale risponde alla terapia con singola somministrazione. Somministrazione negli adulti. Vaginite da Candida: 150 mg in dose singola orale. Candidosi della mucosa. Candidosi orofaringea: la dose usuale e' di 50 mg una volta al giorno per 7-14 giorni.Normalmente il trattamento non deve superare la durata di 14 giorni. Candidosi orale atrofica associata con protesi dentarie: la dose usuale e' 50 mg una volta al giorno per 14 giorni, somministrata insieme a misure antisettiche locali alla protesi. Per le altre infezioni da Candida delle mucose ad esempio esofagite, infezioni broncopolmonari non invasive, candiduria, candidosi mucocutanea, la dose efficace usuale e' di 50 mg al giorno da somministrarsi per 14-30 giorni. In casi gravila dose puo' essere aumentata fino a 100 mg di fluconazolo al giorno.Per tinea pedis, tinea corporis, tinea cruris versicolor e infezioni dermatologiche da Candida la dose raccomandata e' di 50 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' normalmente di 2-4 settimane, ma la tinea pedis puo' richiedere un trattamento fino a 6 settimane. Per tinea unguium, devono essere somministrati 150 mg una volta alla settimana. Per la candidemia, la candidosi disseminata e altre infezioni invasive da Candida la dose usuale e' di 400 mg per il primo giorno e in seguito di 200 mg/die; la dose puo' essere aumentata fino a 400 mg al giorno. Per la meningite criptococcica la dose usuale e' 400 mg peril primo giorno seguita da 200-400 mg una volta al giorno. La durata del trattamento per la meningite criptococcica e' di almeno 6-8 settimane. Per prevenire le infezioni fungine nei pazienti immunodepressi considerati a rischio in conseguenza di neutropenia dovuta a chemioterapia citotossica o radioterapia, la dose deve essere 50-400 mg una voltaal giorno. Nei pazienti ad alto rischio di infezione sistemica, la dose raccomandata e' 400 mg una volta al giorno. Nei pazienti con AIDS enei pazienti con neutropenia da chemioterapia citotossica o radioterapia, la dose e' 50 mg al giorno, ma puo' essere utilizzata una dose piu' alta di 100 mg al giorno. Il farmaco non deve essere somministrato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni. In mancanza di alternativa terapeutica, utilizzare il dosaggio raccomandato sotto riportato. Uso pediatrico: la durata del trattamento si basa sullarisposta clinica e micologica. Il farmaco viene somministrato in dosesingola giornaliera. Bambini di eta' superiore alle 4 settimane di vita: per la candidosi della mucosa la dose raccomandata di fluconazolo e' di 3 mg/kg al giorno. Una dose di carico di 6 mg/kg puo' essere somministrata il primo giorno. Nei bambini non superare la dose massima giornaliera e' di 400 mg. Bambini entro le prime quattro settimane di vita: nelle prime due settimane di vita bisogna usare lo stesso dosaggio in mg/kg dei bambini delle altre fasce di eta', ma la somministrazione deve avvenire ogni 72 ore. Durante le terza e la quarta settimana di vita ogni 48 ore. Nei neonati entro le prime due settimane di vita non bisogna superare il dosaggio di 12 mg/kg ogni 72 ore, tra la terza e la quarta settimana di vita non si deve superare la dose di 12 mg/kgogni 48 ore. Somministrazione negli anziani: se non c'e' evidenza di compromissione renale, si somministra la dose normale. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa la posologia deve essere adattata come segue. Somministrazione nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: non si richiedono adattamenti della terapia a dose singola. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa che assumono dosi multiple di fluconazolo, la dose normale raccomandata deve essere somministrata il primo giorno e seguita da una dose singola giornaliera in base a quanto segue. Clearance della creatinina >50 ml/min, dose raccomandata 100%; clearance della creatinina <50, dose raccomandata 50%; dialisi regolare, 100% dopo ogni dialisi.

Effetti indesiderati

I piu' comuni effetti indesiderati associati al fluconazolo riportatinegli studi clinici sono cefalea, eruzione cutanea, dolore addominale, diarrea e nausea. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: anemia. Rari: leucopenia, inclusa neutropenia e agranulocitosi, trombocitopenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni anafilattiche. Molto rari: angioedema, edema facciale. >>Disturbi psichiatrici. Non comuni: insonnia, sonnolenza. >>Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Non comune: convulsioni, crisi epilettiche, capogiri, parestesia, tremori, vertigini, secchezza delle fauci, alterazionidel gusto. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokaliemia. >>Patologie cardiache. Raro: aritmia ventricolare (prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta). >>Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dolore addominale, diarrea. Non comune: anoressia, costipazione, dispepsia, flatulenza. >>Patoogie epatobiliari. Comune: aumento clinicamentesignificativo dell'AST e fosfatasi alcalina. Non comune: colestasi, danno epatocellulare, ittero, aumento clinicamente significativo della bilirubina totale, necrosi epatica. Raro: insufficienza epatica, epatite. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea. Non comune: prurito, aumento della sudorazione. Raro: disturbi esfoliativi (sindrome di Stevens-Johnson), alopecia. Molto raro: disturbi esfoliativi cutanei (necrosi epidermica tossica). Frequenza non nota: orticaria, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (fissa),eruzione da farmaco. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e deltessuto connettivo. Non comune: mialgia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: spossatezza, malessere, astenia, febbre.

Indicazioni

La terapia puo' essere iniziata prima che i risultati delle colture odi altri esami di laboratorio siano noti; pero', una volta che tali risultati si rendono disponibili, bisogna modificare la terapia di conseguenza. Il farmaco e' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni causate da funghi che notoriamente o verosimilmente sono sensibili a fluconazolo: Candidosi genitale. Candidosi vaginale, acuta o ricorrente, se la terapia locale e' considerata inadeguata. Candidosi delle mucose. A tale gruppo appartengono le infezioni orofaringee, esofagee ebroncopolmonari non invasive, la candiduria, la candidosi mucocutaneae la candidosi orale atrofica cronica (lesione causata da protesi dentarie non trattate in modo adeguato con misure igieniche o locali). Dermatomicosi. Tinea unguium, tinea pedis (come tentativo terapeutico), tinea corporis, tinea cruris, tinea (pitiriasi) versicolor e infezionidermatologiche da Candida. Candidosi sistemica, comprese candidemia, candidosi disseminata e altre forme di infezione invasiva da Candida. Tra queste si includono le infezioni peritoneali, endocardiche, polmonari e del tratto urinario. Possono essere trattate le infezioni da Candida in pazienti oncologici, ricoverati in unita' di terapia intensivao sottoposti a terapia citotossica o immunosoppressiva. Meningite criptococcica. Gli ospiti normali e i pazienti con AIDS, pazienti sottoposti a trapianto d'organi o immunocompromessi per altre cause, possono essere trattati con tale medicinale. Il farmaco puo' essere usato cometerapia di mantenimento per prevenire eventuali recidive della malattia criptococcica nei pazienti con AIDS. Per la prevenzione di infezioni fungine in pazienti immunodepressi considerati a rischio in conseguenza di neutropenia dovuta a chemioterapia citotossica o radioterapia, compresi i pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo. Bisogna tenere in considerazione le direttive per l'uso appropriato di agenti antimicotici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il farmaco non deve essere impiegato nei pazienti con ipersensibilita' nota al principio attivo, ad altri composti azolici o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il farmaco non deve essere somministrato contemporaneamente a farmaci noti sia per prolungare l'intervallo QT che per essere metabolizzati da CYP3A4 come cisapride, astemizolo, terfenadina,pimozide e chinidina.

Composizione ed Eccipienti

Contenuto della capsula: lattosio monoidrato, amido di mais, silice colloidale anidra, sodio laurilsolfato, magnesio stearato. Involucro della capsula: titanio diossido (E171), blu brillante FCF (E133), gelatina.

Avvertenze

La somministrazione di cisapride, terfenadina e astemizolo puo' causare gravi effetti cardiovascolari come torsioni di punta. Alcuni azoli,incluso il fluconazolo, sono stati associati al prolungamento dell'intervallo QT. Sono stati segnalati rari casi di torsioni di punta durante il trattamento con fluconazolo. Nonostante l'associazione fra il fluconazolo e il prolungamento dell'intervallo QT non sia stata pienamente stabilita, il fluconazolo deve essere usato con cautela in pazientiche presentano condizioni potenzialmente proaritmiche quali: prolungamento del QT congenito o documentatamente acquisito, aritmia cardiaca,cardiomiopatia, in particolare quando e' presente un'insufficienza cardiaca, bradicardia clinicamente significativa, aritmie sintomatiche. I disturbi elettrolitici quali ipokalemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia devono essere corretti prima di iniziare il trattamento con fluconazolo e gli elettroliti monitorati durante il trattamento. Se fosse necessaria la somministrazione contemporanea di medicinali noti per causare prolungamento dell'intervallo QT come antiaritmici di classe IA e III, il paziente deve essere monitorato attentamente includendo anche unelettrocardiogramma. Molto raramente, pazienti deceduti per gravi malattie sottostanti e che avevano ricevuto dosi ripetute di fluconazolo,hanno mostrato risultanze post mortem comprendenti necrosi epatica. Tali pazienti avevano ricevuto contemporaneamente piu' medicinali, alcuni noti come potenzialmente epatotossici, e/o avevano malattie sottostanti che potrebbero avere causato la necrosi epatica. In casi di epatotossicita' non e' stata osservata alcuna relazione evidente con la dose giornaliera totale di fluconazolo, con la durata della terapia, il sesso o l'eta' del paziente; di solito, le anormalita' si sono dimostrate reversibili interrompendo la terapia con fluconazolo. Poiche' non puo' essere esclusa una relazione causale con fluconazolo, i pazienti che sviluppano valori anormali nei test epatici devono essere tenuti sotto controllo per il possibile sviluppo di un danno epatico piu' grave. Il trattamento con fluconazolo deve essere interrotto se si sviluppano, durante il trattamento stesso, segni o sintomi clinici compatibilicon epatopatia. Il fluconazolo e' un potente inibitore del citocromo P450 (CYP) isoenzima 2C9 e un inibitore moderato del CYP3A4. I pazienti sottoposti a un trattamento concomitante con fluconazolo e medicinali con un intervallo terapeutico ristretto (ad es. warfarin e fenitoina) e che sono metabolizzati dal CYP2C9 e/o dal CYP3A4 devono essere attentamente monitorati. E' stato dimostrato che, alle dosi terapeutiche raccomandate, l'alofantrina prolunga l'intervallo QT ed e' un substrato di CYP3A4. La somministrazione contemporanea di fluconazolo e alofantrina non e' raccomandata. Durante la terapia con fluconazolo i pazienti hanno di rado sviluppato reazioni cutanee di tipo esfoliativo, quali la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono piu' soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a numerosi farmaci. Se un paziente trattato per un'infezione micotica superficiale sviluppa una eruzione cutanea attribuibile al fluconazolo, la terapia a base di tale medicinale deve essere interrotta. In raricasi e' stata riportata anafilassi. Il fluconazolo puo' prolungare iltempo di protrombina a seguito della somministrazione di warfarin. E'raccomandato un attento monitoraggio del tempo di protrombina. La dose di fluconazolo deve essere ridotta quando la clearance della creatinina e' inferiore a 50 ml/min. I pazienti a cui viene somministrato fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/giorno e terfenadina devono essere attentamente monitorati. Nelle donne in eta' fertile si devono prendere in considerazione delle misure contraccettive appropriate qualora sia indicato un trattamento a lungo termine. I dati sull'efficacia e la sicurezza del fluconazolo nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 16 anni sono ancora limitati. Pertanto, i benefici del trattamento con fluconazolo devono essere valutati con attenzione rispetto airischi. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Deve essere preso in considerazione il trattamento dei partner di pazienti con candidosi vaginale che presentano candidosi genitale sintomatica.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: I dati raccolti da varie centinaia di donne in gravidanzatrattate con dosi standard (sotto i 200 mg/giorno) di fluconazolo, somministrato come dosi singole o ripetute durante il primo trimestre, non indicano effetti indesiderati sul feto. Sono state registrate segnalazioni di anomalie congenite multiple (fra cui brachicefalia, displasia dell'orecchio, fontanella anteriore gigante, osteocampsia femorale e sinostosi radio-omerale) in bambini le cui madri erano state trattate per 3 mesi o piu' con dosi elevate (400-800 mg/giorno) di fluconazolo per curare la coccidiomicosi. La relazione tra l'uso di fluconazolo e tali effetti non e' ancora chiara. Studi condotti su animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva, ma il potenziale rischio sull'uomo non e' noto. Il trattamento con fluconazolo in dosi standard e a brevetermine non deve essere intrapreso in gravidanza salvo in casi in cuisia chiaramente necessario. Il fluconazolo in dosi elevate o regimi prolungati non deve essere usato durante la gravidanza salvo in caso diinfezione ad alto rischio di mortalita'. Allattamento: Il fluconazoloviene secreto nel latte materno a concentrazioni piu' basse di quelleplasmatiche. L'allattamento puo' essere proseguito dopo una dose singola standard di 200 mg di fluconazolo o una dose inferiore. L'allattamento non e' raccomandato a seguito di un uso ripetuto o di un'elevata dose di fluconazolo.

Interazioni con altri prodotti

Associazioni controindicate. Cisapride: sono stati riportati casi di disturbi cardiaci, comprese torsioni di punta nei pazienti a cui sono stati somministrati contemporaneamente fluconazolo e cisapride. Terfenadina: insorgenza di disritmie gravi secondarie al prolungamento dell'intervallo QTc nei pazienti che assumevano agenti antimicotici azoliciin concomitanza con terfenadina. Atemizolo: alti dosaggi di astemizolo hanno causato prolungamento dell'intervallo QT e aritmia ventricolare grave, torsioni di punta e arresto cardiaco. Farmaci che causano il prolungamento del QT: il fluconazolo potrebbe potenzialmente indurre il prolungamento dell'intervallo QT determinando grave aritmia cardiaca. Farmaci che influenzano il metabolismo di fluconazolo. Idroclorotiazide: la somministrazione concomitante di idroclorotiazide in dosi multiple e di fluconazolo a volontari sani ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di quest'ultimo. Rifampicina: la somministrazione concomitante di fluconazolo e rifampicina ha determinato una diminuzione dell'AUC e ridotto l'emivita di fluconazolo. Effetti del fluconazolo sul metabolismo di altri farmaci: esiste un rischio di aumento delle concentrazioni plasmatiche di altri farmaci metabolizzati da CYP2C9 o CYP3A4 se somministrati contemporaneamente al fluconazolo. Alofantrina: i farmaci che inibiscono il CYP3A4 comportano l'inibizione del metabolismo dell'alofantrina. Metadone: sono stati riportati aumenti dell'effetto del metadone in seguito alla concomitante somministrazione di fluconazolo e metadone. Carbamazepina: sono stati riportati casi di aumenti dei livelli del metadone in seguito alla concomitante somministrazione di fluconazolo e metadone. Fluvastatina: puo' verificarsi un aumento della fluvastatina in caso di somministrazione contemporanea di fluvastatina e fluconazolo. Un singolo paziente in trattamento con 80 mg/die di fluvastatina puo' essere esposto a concentrazioni considerevoli di fluvastatina se trattato contemporaneamente con fluconazolo ad alti dosaggi. Rifabutina: e' stata segnalata un'interazione nei casi in cui ilfluconazolo venga somministrato in concomitanza con rifabutina, con conseguente aumento dei livelli sierici di rifabutina. Sono stati segnalati episodi di uveite. Anticoagulanti: il fluconazolo ha provocato aumento del tempo di protrombina dopo la somministrazione di warfarin inmaschi sani. Sono stati segnalati eventi emorragici in associazione con aumenti del tempo di protrombina in pazienti che hanno ricevuto fluconazolo contemporaneamente a warfarin. Fenitoina: la somministrazioneconcomitante di fluconazolo e fenitoina puo' provocare aumento dei livelli di fenitoina ad un grado clinicamente rilevante. Alfentanil: la somministrazione concomitante di fluconazolo 400 mg e alfentanil 20 mg/kg ha raddoppiato circa il valore di AUC10 di alfentanil e ha diminuito la clearance. Benzodiazepina: dopo somministrazione orale di midazolam, il fluconazolo ha provocato notevoli aumenti delle concentrazionidi midazolam ed effetti psicomotori. Inibitori della HMG-CoA riduttasi: il rischio di miopatia o rabdomiolisi aumenta quando gli antimicotici azolici vengono somministrati contemporaneamente a inibitori della HMG-CoA riduttasi come l'atorvastatina. Trimetrexato: farmaco come il fluconazolo che inibiscono il sistema enzimatico P450 possono provocare interazioni che fanno aumentare le concentrazioni plasmatiche di trimetrexato. Zidovudina: i pazienti sottoposti a terapia combinata devono essere controllati per l'eventuale sviluppo di reazioni avverse correlate alla zidovudina. Ciclosporina: si raccomanda di tenere sotto controllo la concentrazione plasmatica di ciclosporina nei pazienti che assumono fluconazolo. Prednisone: pazienti sottoposti a trattamenti a lungo termine con fluconazolo e prednisone devono essere attentamente controllati per i segni di insufficienza corticosurrenalica dopo l'interruzione del fluconazolo. Tacrolimus e sirolimus: nei pazienti sottoposti a somministrazione concomitante di fluconazolo e tacrolimus sono stati rilevati casi di nefrotossicita'. Pazienti trattati contemporaneamente con tacrolimus e fluconazolo devono essere attentamente controllati per un aumento delle tossicita' di tacrolimus/sirolimus. Sulfaniluree: il fluconazolo ha dimostrato di prolungare il tempo di emivita sierico delle sulfaniluree somministrate per via orale in concomitanza in volontari sani. Contraccettivi orali: la somministrazione ripetuta di fluconazolo non pare influenzare l'efficacia dei contraccettivi orali associati. Amitriptilina: diversi case report hanno descritto lo sviluppo di aumentate concentrazioni di amitriptilina e segni di tossicita' da triciclici quando viene somministrata amitriptilina in associazione a fluconazolo. La somministrazione concomitante di fluconazolo connortriptilina ha causato aumento dei livelli di nortriptilina. Celecoxib: uno studio clinico con celecoxib ha dimostrato un raddoppio delleconcentrazioni plasmatiche di celecoxib se esso viene somministrato contemporaneamente a fluconazolo 200 mg. Losartan: a causa della inibizione di CYP2C9 da parte del fluconazolo, si verifica una diminuita conversione di losartan al suo metabolita attivo che e' responsabile per la maggior parte dell'antagonismo del recettore dell'angiotensina II che si verifica durante la terapia con losartan. Teofillina: e' necessario sottoporre a osservazione per i segni di tossicita' da teofillina i pazienti che assumono dosi elevate di teofillina, o che siano altrimenti a maggior rischio di tossicita' da tale medicinale, durante la terapia con fluconazolo, nonche' modificare opportunamente la dose di teofillina qualora insorgano segni di tossicita'. Calcioantagonisti: alcuni calcioantagonisti diidropiridinici, comprendenti nifedipina, isradipina, nicardipina, amlodipina e felodipina vengono metabolizzati attraverso CYP3A4. Sono documentati edema periferico resistente e/o elevate concentrazioni sieriche di calcio-antagonisti durante la somministrazione concomitante di itraconazolo e felodipina, isradipina o nifedipina. Puo' verificarsi interazione anche con fluconazolo. Didanosina: lasomministrazione concomitante di didanosina e fluconazolo sembra essere sicura e ha poco effetto sulla farmacocinetica o l'efficacia di didanosina. Amfotericina B: antagonismo tra l'amfotericina B e i derivatiazolici. Il meccanismo d'azione degli imidazoli consiste nell'inibizione della sintesi di ergosterolo nelle membrane cellulari fungine. Quando il fluconazolo viene somministrato per via orale in concomitanza con cibo, cimetidina, antiacidi o in seguito a irradiazione corporea totale in conseguenza di un trapianto di midollo osseo, non si verifica alcuna compromissione clinicamente significativa nell'assorbimento delfluconazolo.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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