fluconazolo rat*5fl50ml 2mg/ml fluconazolo ratiopharm italia srl

Che cosa è fluconazolo rat 5fl50ml 2mg/ml?

Fluconazolo rat preparazione iniettabile prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Fluconazolo rat risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antimicotico (derivato triazolico).
Contiene i principi attivi: fluconazolo
Codice AIC: 037792049 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Candidiasi sistemiche, incluse candidemia, candiduria, candidiasi disseminate ed altre forme invasive di infezioni da Candida tra cui peritonite, endocardite e infezioni polmonari e dell'apparato urinario. Puo' essere somministrato a pazienti affetti da patologie maligne, a pazienti ricoverati presso unita' di terapia intensiva e a pazienti sottoposti a terapie con agenti citotossici o con farmaci immunosoppressori.Candidiasi delle mucose gravi come: candidiasi orofaringea ed esofagea grave e particolarmente ricorrente; candidiasi broncopolmonare gravenon-invasiva (mucosa del tratto respiratorio superiore). Meninigite Criptococcica. Possono essere trattati pazienti normali o con un sistema immunitario compromesso (per es. pazienti affetti da AIDS o sottoposti a trapianto di organo). Puo' essere usato nella terapia di mantenimento per prevenire le recidive di infezioni criptococciche in pazientiaffetti da AIDS.

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Posologia

La dose di fluconazolo dipende dalla natura e dalla severita' dell'infezione, dalla sensibilita' del/dei patogeno/i e dall'eta', dal peso corporeo e dalla funzionalita' renale del paziente. La scelta della viadi somministrazione, per via orale o per infusione endovenosa, dipende dalle condizioni cliniche del paziente. La durata della terapia dipende dalla gravita' e dal corso clinico della malattia. Sono disponibili per il trattamento sia forme orali che soluzioni per infusione. Nel passare dalla somministrazione per via endovenosa (infusione) a quellaorale, o viceversa, non e' necessario modificare la dose del farmaco.>>Candidiasi sistemica: 400 mg una volta al giorno il primo giorno ditrattamento, seguita da una dose di 200 mg/die. Se necessario la dosepuo' essere aumentata a 400 mg/die per tutta la durata della terapia.Nel trattamento di infezioni micotiche invasive, causate da Candida, che possono mettere in pericolo la vita del paziente, in particolar modo dei pazienti a rischio, puo' essere richiesta una dose di 800 mg una volta al giorno. La durata del trattamento dipende dalla risposta clinica. Il trattamento dovrebbe proseguire fino a quando i test di laboratorio non indicano che l'infezione micotica attiva e' risolta. Un periodo inadeguato di trattamento puo' portare alla recidiva dell'infezione attiva. Candiduria grave: 100 mg una volta al giorno per 14-30 giorni. >>Candidiasi delle mucose grave. Candidiasi orofaringeo grave e particolarmente ricorrente: 100 mg una volta al giorno per 7-14 giorni.Candidasi esofagea grave e particolarmente ricorrente: 100 mg una volta al giorno per 14-30 giorni. Candidiasi broncopolmonare grave non-invasiva: 100 mg una volta al giorno per 14-30 giorni. >>Meningite criptococcica: 400 mg una volta al giorno il primo giorno di trattamento; seguita da una dose di 200 mg una volta al giorno. Se necessario, la dose puo' essere aumentata a 400 mg in un'unica somministrazione giornaliera per l'intera durata del trattamento. Nel trattamento di infezionimicotiche invasive causate da Cryptococcus neoformans, che possono mettere in pericolo la vita del paziente, in particolar modo dei pazienti a rischio, puo' essere richiesta una dose di 800 mg una volta al giorno. La durata abituale del trattamento e' di 6-8 settimane. >>Profilassi della meningite criptococcica: nella terapia di mantenimento, per la prevenzione delle recidive nei pazienti affetti da AIDS, la dose giornaliera raccomandata di fluconazolo e' di 100-200 mg/die; puo' essere effettuata con il fluconazolo per via orale. Se non c'e' evidenza dicompromissione renale, si usa il dosaggio normalmente raccomandato. Per i pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 50ml/min,il dosaggio deve essere modificato in base al grado di compromissionedella funzionalita' renale. Bambini: come per le stesse infezioni negli adulti, la durata del trattamento dipende dalla risposta clinica e micotica. Il fluconazolo e' somministrato in una singola dose una volta al giorno. >>Bambini con eta' superiore alle quattro settimane. Candidiasi delle mucose: 3 mg/kg/die. Una dose maggiore pari a 6 mg/kg/diepuo' essere usata il primo giorno di trattamento al fine di raggiungere piu' rapidamente i livelli stazionari. Candidiasi sistemica e criptococcosi: 6 mg/kg/die, che puo' essere aumentata fino a 12 mg/kg/die in funzione della gravita' della patologia. La dose massima di 400 mg/die non deve essere superata nei bambini. >>Neonati entro le prime quattro settimane di vita: il fluconazolo viene escreto lentamente; pertanto, nelle prime due settimane di vita, il farmaco deve essere somministrato alle stesse dosi (in mg/kg) del bambino con eta' superiore ma con una frequenza di somministrazione di 72 ore. Per i neonati alla 3 e 4 settimana di vita, le stesse dosi devono essere somministrate ogni 48 ore. Nei neonati alle prime due settimane di vita non deve essere superata la dose massima di 12 mg/kg ogni 72 ore. Nei neonati alla terzae quarta settimana di vita non deve essere superata la dose di 12 mg/kg ogni 48 ore. Non e' stata studiata la farmacocinetica del fluconazolo in bambini con funzionalita' renale ridotta. >>Compromissione dellafunzionalita' renale. Il fluconazolo e' eliminato immodificato principalmente attraverso le urine. Quando si effettua una terapia con dosi multiple, in pazienti con funzionalita' renale compromessa (clearance della creatinina < 50 ml/min), la normale dose raccomandata (a secondodelle indicazioni terapeutiche) dovra' essere somministrata il primo giorno di terapia; successivamente la dose giornaliera dovra' essere modificata. Clearance della creatinina (ml/min) > 50: dosaggio normale ogni 24 ore; clearance della creatinina (ml/min) 11-50: dosaggio normale ogni 48 ore oppure meta' del normale dosaggio ogni 24 ore; pazientidializzati: una dose dopo ogni seduta di dialisi. La velocita' di infusione non deve essere superiore a 10 ml/min. La soluzione per infusione e' pronta per l'uso, pertanto non e' necessaria la diluizione. La soluzione per infusione e' compatibile con: soluzione di glucosio 20%, soluzione di Ringer, soluzione di Ringer con lattato, potassio cloruro1% in soluzione di glucosio 5%, soluzione di sodio bicarbonato 4,2% esoluzione salina normale. La soluzione per infusione puo' essere somministrato utilizzando un sistema di infusione con una delle soluzioni sopra elencate. Sebbene non siano note incompatibilita' specifiche, ilmedicinale non deve essere miscelato con altri farmaci in una soluzione per infusione.

Effetti indesiderati

Molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 < 1/10), non comune (>= 1/1.000 < 1/100), raro (>= 1/10.000 < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000, inclusi i casi isolati). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Raro: alterazioni nella conta del sangue, es. leucocitopenia (inclusa la neutropenia e l'agranulocitosi) e trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: prurito. Molto raro: gravireazioni di ipersensibilita' (reazioni anafilattiche, incluso angioedema, edema facciale). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokalemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, sonnolenza. Patologie del sistema nervoso. Comune: emicrania. Non comune: vertigini, disordini del sistema nervoso periferico, tremore, stordimento, aberrazione del gusto, secchezza delle fauci, aumento della sudorazione. Raro: convulsioni. Patologie gastrointestinali. Comune: disturbi digestivi, come nausea, vomito, dolore addominale, diarrea. Non comune: perdita di appetito, costipazione, dispepsia, flatulenza. Patologie epatobiliari. Comune: un aumentodelle attivita' sieriche degli enzimi prodotti dal fegato come la fosfatasi alcalina (ALP), l'alanina aminotransferasi (ALT) e l'aspartato aminotransferasi (AST). Non comune: colestasi, aumento clinicamente significativo della bilirubina totale, ittero, epatotossicita'. Raro: epatite, necrosi epatica , insufficienza epatica con morti isolate. I valori di laboratorio devono essere attentamente monitorati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash cutaneo. Raro: perdita di capelli (alopecia). Molto raro: gravi reazioni cutanee esfoliative come sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie renali ed urinarie: sono state osservate alterazioni nei valori renali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento, malessere,astenia, febbre. Effetti indesiderati sono stati riscontrati piu' frequentemente in pazienti affetti da HIV che in pazienti non affetti da HIV. Eventi avversi sono stati riportati con maggiore frequenza in bambini rispetto agli altri pazienti; inoltre sono stati riportati, come eventi avversi specifici nei bambini, episodi di irritabilita' e di anemia.

Indicazioni

Candidiasi sistemiche, incluse candidemia, candiduria, candidiasi disseminate ed altre forme invasive di infezioni da Candida tra cui peritonite, endocardite e infezioni polmonari e dell'apparato urinario. Puo' essere somministrato a pazienti affetti da patologie maligne, a pazienti ricoverati presso unita' di terapia intensiva e a pazienti sottoposti a terapie con agenti citotossici o con farmaci immunosoppressori.Candidiasi delle mucose gravi come: candidiasi orofaringea ed esofagea grave e particolarmente ricorrente; candidiasi broncopolmonare gravenon-invasiva (mucosa del tratto respiratorio superiore). Meninigite Criptococcica. Possono essere trattati pazienti normali o con un sistema immunitario compromesso (per es. pazienti affetti da AIDS o sottoposti a trapianto di organo). Puo' essere usato nella terapia di mantenimento per prevenire le recidive di infezioni criptococciche in pazientiaffetti da AIDS.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al fluconazolo o ad altri derivati azoici. Non deve essere somministrato in concomitanza a farmaci che inducono il prolungamento dell'intervallo QT e che sono metabolizzati dal sistema CYP3A4 quali cisapride, astemizolo, terfenadina, pimozide e chinidina.

Avvertenze

In alcuni pazienti, in particolare in quelli affetti da gravi patologie quali AIDS e cancro, sono state osservate, durante il trattamento con il fluconazolo, anormalita' della funzionalita' ematologica, epatica, renale e dei risultati di altri test della funzione biochimica, ma il significato clinico e la correlazione con il trattamento non sono certi. I test di laboratorio devono essere monitorati attentamente. Sono stati riportate delle torsioni di punta durante il trattamento con il fluconazolo. Deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da un prolungamento QT congenito o acquisito e documentato, nei pazienti con disturbi elettrolitici, particolarmente in ipopotassemia e ipomagnesemia, e nei pazienti con marcata bradicardia, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca. I disturbi elettrolitici devono essere corretti prima di iniziare la terapia e gli elettroliti devono essere monitorati durante il trattamento. Se si rende necessaria la cosomministrazione di medicinali che inducono il prolungamento dell'intervallo QT, come i farmaci anti-aritmiaci di classe IA e III, il paziente deve essere attentamente monitorato, incluso il monitoraggio con ECG. Pazienti che, nel corso della terapia con il fluconazolo, sviluppano alterazioni della funzionalita' epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici piu' gravi. Qualorasi manifestassero segni o sintomi clinici di tali disturbi attribuibili al fluconazolo la terapia deve essere immediatamente sospesa. Raramente pazienti deceduti per gravi patologie di base e a cui erano statesomministrate dosi multiple di fluconazolo, avevano segni post-mortemche includevano la necrosi epatica. Questi pazienti assumevano in concomitanza dosi multiple di farmaci, alcuni dei quali noti per essere potenzialmente epatotossici, e/o erano affetti da gravi patologie di base che avrebbero potuto causare una necrosi epatica. Nei casi di epatotossicita' associata al fluconazolo non e' stato possibile stabilire una relazione con la dose giornaliera totale del medicinale, la durata della terapia, il sesso o l'eta' del paziente. Nella maggior parte deicasi questi episodi si sono dimostrati reversibili alla sospensione del trattamento. Dal momento che non puo' essere esclusa una relazione casuale con il fluconazolo, i pazienti che, nel corso della terapia, sviluppano alterazioni della funzionalita' epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici gravi. Qualora si manifestassero segni o sintomi clinici di tali disturbi attribuibili al farmaco, la terapia con il fluconazolo deve essere sospesa. Si sono verificati rari episodi di reazioni cutanee esfoliative tracui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica.I pazienti affetti da AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti farmaci. I pazienti con infezioni micotiche invasive/sistemiche che sviluppano rash cutaneo devono essere attentamente monitorati ed il trattamento con il fluconazolo deve essere sospeso qualora si manifestassero lesioni bollose o un eritema multiforme. In casi rari sono state riportate reazioni anafilattiche. I pazienti trattati in concomitanza con il fluconazolo e la terfenadina devono essere attentamente monitorati. La cosomministrazione di fluconazolo ealofantrina non e' raccomandata. La dose di fluconazolo deve essere ridotta quando la clearance della creatinina e' inferiore a 50 ml/min. 10 ml di prodotto contengono 1,6 mmol (36 mg) di sodio. Cio' e' da tenere in considerazione in pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Gravidanza e Allattamento

I dati ottenuti da diverse centinaia di donne in stato di gravidanza,trattate con dosi standard (al di sotto di 200 mg/die), somministratecome singola dose o a dosi ripetute durante il primo trimestre non indicano effetti indesiderati sul feto. Ci sono prove di anormalita' multiple congenite (che includono brachicefalia, displasia auricolare, fontanella anteriore gigante, ricurvamento femorale e radio sinostosi dell'omero) in bambini le cui madri hanno subito un trattamento per 3 o piu' mesi con dosi elevate (400-800 mg/die) di fluconazolo per micosi coccidiose. La relazione tra questi effetti e il fluconazolo non e' chiaro. Studi condotti sugli animali hanno mostrato effetti teratogeni, ma non e' noto il potenziale rischio negli uomini. Dosi standard di fluconazolo per un trattamento a breve termine, non devono essere somministrati durante la gravidanza a meno che non sia necessario. Il medicinale ad alto dosaggio o in terapie a lungo termine non deve essere somministrato eccetto in casi di infezioni minacciose per la vita. A causa del potenziale effetto teratogeno, donne in eta' fertile devono adottare misure contraccettive, in caso di trattamento a lungo termine. IlFluconazolo passa attraverso il latte materno a concentrazioni piu' basse di quelle plasmatiche. L'allattamento puo' essere proseguito dopouna singola somministrazione di una dose standard di 200 mg o meno. Non e' raccomandato, invece, dopo un uso ripetuto o dopo elevate dosi di fluconazolo.

Interazioni con altri prodotti

Combinazioni sono controindicate. Dosaggi elevati di astemizolo causano un prolungamento dell'intervallo QT e grave aritmia ventricolare, torsioni di punta ed arresto cardiaco. L'uso concomitante di 400 mg/dieo superiori di fluconazolo e di terfenadina e' controindicata mentre somministrazione concomitante a dosi inferiori a 400 mg/die deve essere attentamente monitorata. La cosomministrazione di dosi multiple di idroclorotiziade puo' incrementare le concentrazioni plasmatiche del fluconazolo; tuttavia non e' richiesto un aggiustamento della dose. La somministrazione contemporanea con rifampicina comporta una riduzione della concentrazione plasmatica e dell'emivita del fluconazolo. Il fluconazolo e' un potente inibitore del citocromo P450 (CYP) isoenzima 2C9e un moderato inibitore del CYP3A4. Esiste il rischio di aumento dei livelli plasmatici di altri medicinali metabolizzati dal CYP2C9 o CYP3A4; pazienti sottoposti ad una terapia concomitante con questi medicinali devono essere attentamente monitorati. A causa della lunga emivitadel fluconazolo, l'azione enzima inibitore puo' durare 4-5 giorni dopo la fine del trattamento. La somministrazione concomitante di 400 mg di fluconazolo e 20 µg/kg di alfentanil (per via endovenosa), in volontari sani, ha causato un aumento dell'AUC dell'alfentanil di circa duevolte ed una diminuzione della clearance del 55%; probabilmente cio' e' conseguenza dell'inibizione del CYP3A4; l'uso di queste combinazioni potrebbe richiedere un aggiustamento del dosaggio. L'uso concomitante con amitriptilina o del suo metabolita attivo nortriptillina ha fatto registrare un aumento dei livelli sierici di amitriptilina e di nortriptillina; questo porta ad un aumento del rischio di tossicita' da amitriptillina (tossicita' da antidepressivi triciclici). Un monitoraggio dei livelli di amitriptilina e una conseguente riduzione del dosaggio possono essere necessari. Puo' prolungare l'emivita plasmatica degliantidiabetici sulfoniluree orali. La somministrazione concomitante con warfarin ha comportato un prolungamento del 12% del tempo di protrombina; ha, inoltre, determinato un aumento delle emorragie in associazione al prolungamento dei tempi di tromboplastina. Nei pazienti sottoposti ad una somministrazione concomitante con dei derivati cumarinici, la dose dell'anticoagulante deve essere attentamente titolata ed i tempi di tromboplastina devono essere attentamente monitorati. Se si rende necessario somministrare, ai pazienti in terapia con il fluconazolo,una benzodiazepina, deve essere presa in considerazione una riduzionedella posologia delle benzodiazepine e il paziente deve essere monitorato accuratamente. Gli antifungini triazolici come il fluconazolo inibiscono l'isoenzima epatico CYP3A4, un enzima coinvolto nel metabolismo di alcune diidropiridine, antagoniste del canale del calcio, tra cuila nifedipina, l'isradipina, la nicardipina, l'amlodipina e la felodipina. Dati di letteratura riportano edema periferico e/o elevata concentrazione sierica del calcio antagonista durante la cosomministrazionedi itraconazolo e felodipina, isradipina, o nifedipina. Questa interazione potrebbe anche verificarsi con altre combinazioni. Ci sono segnalazioni di aumenti dei livelli sierici della carbamazepina in seguito alla somministrazione concomitante. La somministrazione concomitante con celecoxib provoca un aumento delle concentrazioni plasmatiche di quest'ultimo. I medicinali che inibiscono il substrato del CYP3A4 provocano un'inibizione del metabolismo dell'alofantrina. La cosomministrazione di antifungini azoici, come il fluconazolo e degli inibitori dellaHMG-CoA reduttasi come l'atorvastatina, la lovastatina, la simvastatina (substrati del CYP 3A4), aumenta il rischio di miopatia. In seguitoall'interazione tra il fluconazolo e la fluvastatina si puo' verificare un aumento individuale dell'AUC della fluvastatina fino al 200%. 50mg/die di fluconazolo non hanno influenzato la concentrazione degli ormoni o la cinetica dei contraccettivi orali nelle donne; al contrario, 200 mg/die di fluconazolo ha provocato un aumento dell'AUC dell'etinilestradiolo e del levonorgestrel rispettivamente del 40% e del 24%. Attraverso l'inibizione del CYP2C9, il fluconazolo riduce la conversione del losartan nel suo metabilita attivo (E-3174), responsabile per lamaggior parte dell'antagonismo recettoriale dell'angiotensina II. Ci sono segnalazioni di un aumento degli effetti del metadone in seguito alla somministrazione concomitante di fluconazolo e metadone. La cosomministrazione multipla di fluconazolo e fenitoina puo' determinare un aumento clinicamente significativo dei livelli sierici della fenitoina. Devono essere effettuati dei test di follow-up in caso di somministrazione concomitante di basi di xantine, altri antiepilettici e isoniazide con il fluconazolo. La somministrazione concomitante di teofillinae di 200 mg di fluconazolo per 14 giorni ha fatto registrare una riduzione del 18% della clearance plasmatica della teofillina. La cosomministrazione di fluconazolo e di didanosina si e' dimostrata sicura ed ha solo un lieve effetto sulla farmacocinetica e sull'efficacia della didanosina. La somministrazione concomitante di fluconazolo e rifabutina puo' aumentare i livelli sierici della rifabutina e indurre ad uveite. Medicinali come il fluconazolo, che inibiscono il sistema enzimatico P450, possono causare interazioni che aumentano le concentrazioni plasmatiche del trimetrexato. La somministrazione concomitante di zidovudina e fluconazolo determina un aumento dei livelli sierici della zidovudina, dovuto ad una ridotta conversione della zidovudina nel suo metabolita principale. Il fluconazolo e' un inibitore del citocromo P450 3A4 (CYP3A4), enzima che degrada i glucocorticoidi; la sua sospensionecausa un incremento dell'attivita' del CYP3A4, provocando un aumento della degradazione del prednisone e la precipitazione di una crisi di Addison. I medicinali che inibiscono il CYP3A4, come il fluconazolo, possono diminuire il metabolismo del sirolimus, con un conseguente aumento delle sue concentrazioni plasmatiche. La somministrazione concomitante con tacrolimus aumenta i livelli sierici del tacrolimus; inoltre c'e' un rischio di nefrotossicita' renale. E' stato evidenziato un antagonismo fra l'amfotericina B ed i derivati azoici; gli effetti clinici di questo antagonismo sono ad oggi sconosciuti. Il fluconazolo potrebbe avere la potenzialita' di indurre il prolungamento dell'intervalloQT, causando seri eventi di aritmia cardiaca. Non e' stato dimostratoalcun cambiamento clinicamente significativo nell'assorbimento del fluconazolo a seguito dell'assunzione di cibo, cimetidina e farmaci antiacidi oppure dopo radioterapia, estesa a tutto il corpo, in seguito adun trapianto di midollo osseo.

Forme Farmacologiche


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