fenitoina hik*iv5f 5ml 250mg fenitoina hikma farmaceutica s.a.

Che cosa è fenitoina hik iv5f 5ml 250mg?

Fenitoina hikma soluzione iniettabile prodotto da hikma farmaceutica s.a.
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Fenitoina hikma risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antiepilettici, derivati dell'idantoina.
Contiene i principi attivi: fenitoina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni ml di soluzione contiene 50 mg di fenitoina sodica, equivalenti a 46 mg di fenitoina. ogni fiala da 5 ml contiene 250 mg di fenitoina sodica, equivalenti a 230 mg di fenitoina.
Codice AIC: 038935019 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Stato di male epilettico e crisi convulsive; profilassi delle convulsioni che si manifestano in occasione di interventi neurochirurgici. Lafenitoina non e' efficace nelle crisi di assenza o per la profilassi e il trattamento delle convulsioni febbrili.

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Posologia

La soluzione iniettabile e' destinata al solo uso endovenoso. Fenitoina deve essere iniettato lentamente direttamente in una grossa vena mediante un ago di grosso calibro o un catetere endovenoso: bisogna evitare l'iniezione sottocutanea, venosa perivascolare o endoarteriosa. Lasoluzione iniettabile non deve essere miscelata ad altre soluzioni, perche' la fenitoina puo' andare incontro a cristallizzazione. Non usare il preparato in presenza di precipitati o torbidita' nella soluzionecontenuta nella fiala. Fenitoina e' utilizzabile fintanto che si presenti privo di torbidita' e precipitati. Un precipitato puo' formarsi se il prodotto e' stato conservato in frigorifero o in congelatore. Questo precipitato si dissolve lasciando riposare la soluzione a temperatura ambiente. Il prodotto puo' quindi essere utilizzato. Somministraresolo soluzioni limpide. Una lieve colorazione gialla non influisce sull'efficacia della soluzione. Esclusivamente monouso. Una volta aperto, fenitoina deve essere usato immediatamente. L'ambito terapeutico della concentrazione plasmatica e' generalmente compreso tra 10 e 20 mcg/ml di fenitoina; concentrazioni superiori a 25 mcg/ml di fenitoina possono rientrare nell'ambito tossico. Sono essenziali il monitoraggio continuo dell'ECG, della pressione arteriosa e dello stato neurologico ela determinazione regolare delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Inoltre, si raccomanda di tenere a disposizione le attrezzature necessarie per la rianimazione. Adulti e adolescenti sopra i 12 anni dieta': la dose iniziale e' di 1 fiala di fenitoina somministrata con una velocita' massima di 0,5 ml/min (equivalente a 23 mg di fenitoina al minuto), se le convulsioni non si arrestano dopo 20-30 minuti, la dose puo' essere ripetuta; se le convulsioni si arrestano, puo' essere somministrata una dose di 1 fiala di fenitoina ogni 1,5-6 ore fino a una dose massima giornaliera di 17 mg/kg di peso corporeo per ottenere una rapida saturazione. Alla dose massima giornaliera di 17 mg/kg di peso corporeo: per 41 kg, 3 fiale (690 mg) di fenitonina; per 54 kg, 4 fiale (920 mg) di fenitoina; per 68 kg, 5 fiale (1150 mg) di fenitoina;per 81 kg, 6 fiale (1380 mg) di fenitoina. Bambini fino ai 12 anni dieta'. Il giorno 1, la dose massima giornaliera e' di 30 mg/kg di pesocorporeo, il giorno 2 e' di 20 mg/kg di peso corporeo, il giorno 3 e'di 10 mg/kg di peso corporeo. La velocita' massima di iniezione e' di1 mg/kg di peso corporeo al minuto. Giorno 1: per 8 kg, 1 fiale (230 mg) di fenitoina; per 15 kg, 2 fiale (460 mg) di fenitoina; per 23 kg,3 fiale (690 mg) di fenitoina; per 31 kg, 4 fiale (920 mg) di fenitoina; per 38 kg, 5 fiale (1150 mg) di fenitoina; per 46 kg, 6 fiale (1380 mg) di fenitoina. Giorno 2: per 12 kg, 1 fiala (230 mg) di fenitoina; per 23 kg, 2 fiale (460 mg) di fenitoina; per 35 kg, 3 fiale (690 mg) di fenitoina; per 46 kg, 4 fiale (920 mg) di fenitoina. Giorno 3: per 23 kg, 1 fiala (230 mg) di fenitoina; per 46 kg, 2 fiale (460 mg) difenitoina. Profilassi delle convulsioni. Gli adulti e gli adolescentisopra i 12 anni di eta' ricevono ogni giorno da 1 a 2 fiale di a una velocita' massima di iniezione di 0,5 ml/min. I bambini fino ai 12 anni di eta' ricevono 5-6 mg/kg di peso corporeo: la velocita' di iniezione viene ridotta in base al peso e all'eta' del bambino. Alla dose giornaliera di 5 mg/kg di peso corporeo: per 9 kg, 1 ml (46 mg) di fenitoina; per 18 kg, 2 ml (92 mg) di fenitoina; per 28 kg, 3 ml (138 mg) difenitoina; per 37 kg, 4 ml (184 mg) di fenitoina; per 46 kg, 5 ml 230mg) di fenitoina. Alla dose giornaliera di 6 mg/kg di peso corporeo: per 8 kg, 1 ml (46 mg) di fenitoina; per 15 kg, 2 ml (92 mg) di fenitoina; per 23 kg, 3 ml (138 mg) di fenitoina; per 31 kg, 4 ml (184 mg) di fenitoina; per 38 kg, 5 ml (230 mg) di fenitoina; per 46 kg, 6 ml (276 mg) di fenitoina. Se il medicinale e' ben tollerato, puo' essere usato a tempo indeterminato. Le concentrazioni plasmatiche di fenitoina devono essere sottoposte a stretto monitoraggio in caso di passaggio da una preparazione contenente fenitoina a un'altra. Dopo il passaggio a una formulazione orale, si raccomanda un monitoraggio mensile nei primi tre mesi e, successivamente, un monitoraggio semestrale. Si raccomanda il monitoraggio della concentrazione plasmatica di fenitoina, dell'emocromo, degli enzimi epatici (GOT, GPT, gamma-GT), della fosfatasialcalina e, nei bambini, anche della funzionalita' tiroidea. Usare cautela nei pazienti con patologie renali ed epatiche. L'insufficienza renale ed epatica richiedono un attento monitoraggio. Nei neonati l'assorbimento della fenitoina dopo somministrazione orale non e' affidabile. La fenitoina deve essere iniettata lentamente per via endovenosa, auna velocita' di 1-3 mg/kg/min alla dose di 15-20 mg/kg. In tal modo,si ottengono normalmente concentrazioni sieriche di fenitoina comprese nel range terapeutico generalmente accettato di 10-20 mg/l. I bambini tendono a metabolizzare la fenitoina piu' rapidamente degli adulti: pertanto, il monitoraggio dei livelli sierici e' particolarmente utilein questi casi.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro da >= 1/10000 a < 1/1000: alterazioni dell'emocromo (in tal caso interrompere la somministrazione di fenitoina), ipertrofia linfonodale, insufficienza degli organi emopoietici e patologie del midollo osseo, anemia megaloblastica, attacchi di porfiria. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattoidi e anafilattiche (alcune volte letali); molto raro < 1/10000: lupus eritematoso sistemico, periarterite nodosa e anomalie delle immunoglobine. Patologie endocrine. Raro: disfunzione tiroidea. Patologie del sistema nervoso. Molto comune >= 1/10: nistagmo, atassia, parestesia, confusione mentale, capogiro, vertigine, insonnia, cefalea, aumento dell'irritabilita', tremore a riposo ad alta frequenza, disturbi bulbari del linguaggio, esaurimento, disturbi della memoria e disturbi delle facolta' intellettuali; comune da >= 1/100 a < 1/10: apatia, sedazione, disturbi della percezione, alterazione dello stato di coscienza; non comune: polineuropatia, atrofia cerebrale irreversibile (in caso di trattamento a lungo termine con concentrazioni plasmatiche superiori a 25 mcg/ml); raro: discinesia, corea, distonia, tremore e astenissi, polineuropatia periferica, convulsioni toniche. Patologie dell'occhio. Molto comune: visione doppia. Patologie cardiache. Non comune: alterazioni all'ECG; raro: asistolia, blocco della conduzione e soppressione del ritmo di fuga ventricolare, effetti proaritmici, riduzione della pressione arteriosa e un peggioramento di un'insufficienza cardiaca e respiratoria preesistente, fibrillazione ventricolare (la fenitoina non ha effetti terapeutici sulla fibrillazione e sul flutter atriale). Patologie gastrointestinali. Comune: capogiro, vomito, secchezza delle fauci, perdita dell'appetito, nausea, calo ponderale e costipazione. Patologie epatobiliari. Raro: disfunzione epatica (controllare regolarmente l'attivita degli enzimi epatici e in caso interrompere il trattamento con fenitoina). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash morbilliforme; raro: rash allergico, gravi reazioni allergiche; molto raro: proliferazione eccessiva dei tessuti gengivali,alterazioni cutanee e crescita eccessiva dei peli, contrattura di Dupuytren e sindromi di Stevens-Johnson e Lyell. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: osteomalacia; molto raro: debolezza muscolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: fabbre, irritazione locale, infiammazione e sensibilita' eccessiva. In seguito a iniezione sottocutanea o perivascolare (due vie di somministrazione non raccomandate) sono state riferite necrosi e distacco di materiale necrotico. In corrispondenza della sede di iniezione si sono verificate irritazione e infiammazione dei tessuti molli, con e senza stravaso della fenitoina somministrata per via endovenosa.

Indicazioni

Stato di male epilettico e crisi convulsive; profilassi delle convulsioni che si manifestano in occasione di interventi neurochirurgici. Lafenitoina non e' efficace nelle crisi di assenza o per la profilassi e il trattamento delle convulsioni febbrili.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibile alla fenitoina, ad altre idantoine o a uno qualsiasi degli eccipienti; danno grave alle cellule ematiche e al midollo osseo; blocco AV di grado II e grado III o nella sindrome di Stokes-Adams; seil paziente soffre di sindrome del nodo del seno, bradicardia sinusale, blocco senoatriale; nei primi tre mesi dopo un infarto miocardico ein caso di una ridotta gittata cardiaca; per via sottocutanea o endoarteriosa, a causa del pH elevato del prodotto.

Composizione ed Eccipienti

Propilene glicole, etanolo (96%), sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Ideazione e comportamenti suicidari sono stati riportati in pazienti trattati con sostanze anti-epilettiche in diverse indicazioni. Ai pazienti (e a coloro i quali si prendono cura dei pazienti) dovrebbe essere raccomandato di chiedere un parere medico nel caso in cui segnali diideazione o comportamento suicidari dovessero emergere. Non usare fenitoina in caso di: insufficienza cardiaca, grave compromissione della funzionalita' polmonare, grave ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mm Hg), blocco AV di grado I, fibrillazione atriale e flutteratriale. Nei pazienti diabetici l'iperglicemia puo' essere potenziata. I pazienti affetti da idrossilazione lenta geneticamente determinatapossono sviluppare segni di sovradosaggio anche a dosi moderate. Dopoil passaggio a una formulazione orale, si raccomanda un monitoraggio mensile nei primi tre mesi e, successivamente, un monitoraggio semestrale. Si raccomanda il monitoraggio della concentrazione plasmatica di fenitoina, dell'emocromo, degli enzimi epatici (GOT, GPT, gamma-GT), della fosfatasi alcalina e, nei bambini, anche della funzionalita' tiroidea. In presenza di un emocromo caratterizzato da leucopenia moderata, stabile e di un aumento isolato di gamma-GT, generalmente non e' necessario sospendere il trattamento. Usare la fenitoina con particolare cautela nei pazienti con patologie renali o epatiche: si raccomandano controlli regolari di follow-up. Usare la fenitoina con cautela nei pazienti con ipoproteinemia. L'aumento della frazione libera di fenitoina puo' aumentare il rischio di disturbi del sistema nervoso. L'interruzione improvvisa della somministrazione di fenitoina puo' aumentare lafrequenza di convulsioni o indurre lo stato epilettico. Fenitoina contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per fiala. Contiene etanolo 10 %in volume: questo dato deve essere tenuto presente per le donne in gravidanza o durante l'allattamento, i bambini e le categorie di soggetti ad alto rischio, quali i pazienti con patologie epatiche o epilessia.

Gravidanza e Allattamento

Un'anomalia tipicamente indotta dalla fenitoina e' l'ipoplasia delle unghie o di tutta la falange ungueale. Dopo monoterapia con fenitoina sono state frequentemente osservate dismorfia craniofacciale, anomaliecardiache, microcefalia, ritardo della crescita e ridotto sviluppo cognitivo. In bambini esposti alla fenitoina nel periodo prenatale sono stati rilevati casi di tumori neuroectodermici. Il rischio di carcinogenesi transplacentare non puo' essere escluso. Nei bambini esposti alla fenitoina nel periodo prenatale, si prevede una riduzione dei fattori della coagulazione vitamina K-dipendenti nelle prime 24 ore di vita.Nei neonati sono state descritte emorragie. Le donne per le quali e' probabile una gravidanza o che siano in eta' fertile devono essere istruite da uno specialista sulla necessita' di pianificare e monitorare un'eventuale gravidanza ed essere informate dell'aumento di 2-3 volte del rischio di malformazioni in caso di trattamento antiepilettico: l'efficacia dei contraccettivi orali puo' essere ridotta. Se la donna e'in gravidanza o sta programmando una gravidanza, la necessita' del trattamento con antiepilettici deve essere rivalutata. La fenitoina deveessere usata in gravidanza solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio. Se possibile, in gravidanza la fenitoina deve essere prescritta in monoterapia. Non interrompere improvvisamente il trattamento antiepilettico durante la gravidanza, perche' cio' puo' indurre convulsioni improvvise che possono avere gravi conseguenze per lamadre e il nascituro. Durante l'organogenesi si raccomanda di usare la dose minima efficace per il controllo delle convulsioni, perche' l'incidenza di malformazioni e', ovviamente, dose-dipendente. Le concentrazioni plasmatiche di fenitoina si riducono durante la gravidanza e ritornano ai livelli precedenti dopo il parto. Pertanto, si raccomandanocontrolli regolari dei livelli plasmatici di fenitoina per tutta la durata della gravidanza e dopo il parto. Si raccomanda la somministrazione profilattica di vitamina K1 alla madre durante le ultime settimanedi gravidanza e, successivamente, al neonato. Si raccomanda la profilassi con acido folico. Alle gestanti deve essere offerta una diagnosi ecografica ad alta risoluzione. Si sconsiglia l'allattamento durante il trattamento con fenitoina, in quanto piccole quantita' del principioattivo passano nel latte materno: se la madre desidera allattare, si raccomanda di tenere il neonato sotto controllo per rilevare un eventuale deficit di aumento ponderale e una sonnolenza eccessiva.

Interazioni con altri prodotti

Sostanze che possono aumentare i livelli sierici di fenitoina: consumo elevato di alcool, anticoagulanti orali, benzodiazepine, anestetici,antiepilettici, antireumatici non steroidei, antibiotici, antimicotici, inibitori dei canali del calcio, ormoni, disulfiram, metilfenidato,omeprazolo, ticlopidina, viloxazina, cimetidina, ranitidina, cicloserina, PAS, antidepressivi triciclici, fluoxetina, tolbutamide. Sostanzeche possono ridurre i livelli sierici di fenitoina: antibiotici, antiepilettici, reserpina, sucralfato, diazossido, teofillina, abuso cronico di alcool, nelfinavir. Sostanze che possono aumentare o ridurre i livelli sierici di fenitoina: antiepilettici, clordiazepossido, diazepam. La somministrazione aggiuntiva di acido valproico o l'aumento delladose di acido valproico puo' aumentare la frazione di fenitoina libera senza aumentare il livello sierico di fenitoina totale. Tale circostanza puo' aumentare il rischio di effetti indesiderati. La fenitoina puo' modificare la concentrazione dei principi attivi o l'effetto dei seguenti medicinali: clozapina, corticosteroidi, anticoagulanti orali, doxiciclina, praziquantel, rifampicina, tetraciclina, derivati azolici, antiepilettici, contraccettivi orali, estrogeni, alcuronio, pancuronio, vecuronio, ciclosporina, diazossido, furosemide, paroxetina, sertralina, teofillina, digitossina, nicardipina, nimodipina, chinidina, verapamil, antidepressivi triciclici, metadone, clorpropamide, gliburide, tolbutamide, vitamina D, teniposide. Ai pazienti trattati con anticoagulanti si raccomandano controlli regolari del tempo di coagulazione (INR). La tossicita' del metotrexato puo' essere aumentata. L'effetto della fenitoina puo' essere ridotto in caso di assunzione simultanea di acido folico. I preparati erboristici contenenti iperico non devono essere usati durante l'impiego della fenitoina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.