felodipina san*7cpr 10mg rp fl felodipina sandoz spa

Che cosa è felodipina san 7cpr 10mg rp fl?

Felodipina san compresse rp prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Felodipina san risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di calcio-antagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare.
Contiene i principi attivi: felodipina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: felodipina.
Codice AIC: 037565342 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa essenziale.

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Posologia

Il dosaggio deve essere adattato individualmente per ciascun paziente. La dose iniziale raccomandata e' pari a 5 mg una volta al giorno. Senecessario, la dose puo' essere aumentata a 10 mg di felodipina una volta al giorno o associare un altro anti-ipertensivo. La dose deve essere aumentata ad intervalli di almeno 2 settimane. La dose abituale dimantenimento e' pari a 5-10 mg una volta al giorno. La dose massima giornaliera e' pari a 10 mg di felodipina. Il dosaggio iniziale deve essere adattato nei pazienti anziani; gli aumenti successivi della dose devono essere effettuati con molta cautela. Per la somministrazione diuna dose da 2,5 mg, deve essere utilizzato un medicinale con dosaggioappropriato. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa di grado da lieve a moderato, le proprieta' farmacocinetiche non sono influenzate in modo significativo. Si deve procedere con cautela nei pazienti con grave compromissione renale. Nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa di grado da lieve a moderato, la dose iniziale raccomandata deve essere ridotta alla dose minima terapeutica efficace di felodipina. La dose deve essere aumentata solo dopo aver valutato attentamente il rapporto rischio/beneficio. E' controindicata la somministrazione in pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa. Perla somministrazione di una dose di 2,5 mg, utilizzare un medicinale con dosaggio appropriato. Non deve essere utilizzata nei bambini (di eta' inferiore ai 12 anni), in quanto sicurezza ed efficacia in questo tipo di pazienti non sono state stabilite. Le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte al mattino, con una sufficiente quantita'di liquido (ad es. con un bicchiere d'acqua, ma NON devono mai essereassunte con succo di pompelmo); devono essere deglutite intere e non devono essere masticate o frantumate. Possono essere assunte a stomacovuoto o con un pasto leggero ma deve comunque essere evitato un pastoricco di grassi.

Effetti indesiderati

Molto comuni (>=10%): vampate, cefalea o tinnito, soprattutto all'inizio della terapia, con l'incremento della dose o nella somministrazione a dosi elevate. Questi sintomi generalmente scompaiono con il proseguimento della terapia. Comuni (>=1% <10%): edema periferico (il grado di edema a livello della caviglia e' dose-dipendente). Soprattutto all'inizio del trattamento, possono insorgere attacchi di angina pectoris. Nei pazienti con angina pectoris pre-esistente puo' prodursi un incremento nella frequenza, nella durata e nella gravita' degli attacchi. Non comuni (>=0.1% <1%): capogiri, stanchezza, ipotensione, sincope, palpitazioni, tachicardia e dispnea, irrequietezza, parestesia, tremori, mialgia, artralgia, disturbi gastrointestinali (es. nausea, vomito, diarrea, stipsi), aumento di peso, sudorazione, pollachiuria, reazionicutanee e di ipersensibilita' come prurito, orticaria, esantema, fotosensibilizzazione, iperplasia gengivale e gengivite. Rari (>=0.01% <0.1%): vasculite leucocitoclastica. Molto rari, inclusi casi isolati (<0.01%): disturbi della funzionalita' epatica (livelli elevati di transaminasi), dermatiti esfoliative, angioedema, febbre, disfunzione erettile, ginecomastia, infarto miocardico, menorragia.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa essenziale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla felodipina (o ad altre diidropiridine) o ad unoqualsiasi degli eccipienti. Shock cardiogenico (come per gli altri calcio-antagonisti, il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano shock cardiogenico). Grave stenosi aortica o mitrale. Cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Angina pectoris instabile. Pazienti che hanno avuto un infarto acuto del miocardio (entro 4-8 settimanedall'infarto). Insufficienza cardiaca non compensata. Grave compromissione della funzionalita' epatica. Gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, sodio laurilsolfato, ipromellosa, magnesio stearato. Rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa, macrogol 4000, titanio diossido (E171). Coloranti: ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).

Avvertenze

Utilizzare con cautela nei pazienti: con disturbi di conduzione, insufficienza cardiaca compensata, tachicardia e stenosi aortica o mitrale; con alterazione da lieve a moderata della funzionalita' epatica, in quanto l'effetto antiipertensivo puo' essere potenziato (in questo caso deve essere valutato un aggiustamento del dosaggio); con compromissione renale grave(GFR < 30 ml/min); con blocco atrio-ventricolare di IIo III grado. Se il trattamento con felodipina viene interrotto bruscamente, in casi isolati, si puo' verificare una crisi ipertensiva. Puo'causare ipotensione marcata (per effetto della vasodilatazione) con conseguente insorgenza di tachicardia tale da causare ischemia miocardica in pazienti predisposti; pertanto, questi pazienti possono sviluppare infarto miocardico. Le diidropiridine possono causare ipotensione acuta. In taluni casi, vi e' il rischio di ipoperfusione, accompagnata da tachicardia riflessa (effetto paradosso). La felodipina e' metabolizzata dagli enzimi CYP3A4. Pertanto, deve essere evitata l'assunzione contemporanea di farmaci che sono potenti inibitori o induttori CYP3A4. Per lo stesso motivo deve essere evitata l'assunzione contemporanea di succo di pompelmo. In pazienti con gengivite o parodontite grave e'stata riferita iperplasia gengivale lieve. L'iperplasia puo' essere evitata, o almeno attenuata, prestando particolare attenzione all'igiene orale. Le compresse contengono lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di Lapp-lattasio malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.

Gravidanza e Allattamento

E' controindicata durante la gravidanza in quanto studi condotti su animali hanno evidenziato danni fetali. Prima di iniziare il trattamento con la felodipina lo stato di gravidanza deve essere escluso. La felodipina passa nel latte materno. Se la madre che allatta sta assumendodosi terapeutiche di felodipina, il neonato allattato totalmente al seno assorbe con il latte materno solo una dose molto bassa di sostanzaattiva. Non esistono esperienze sul rischio che cio' puo' causare al neonato, pertanto, a livello precauzionale, l'allattamento deve essereinterrotto durante il trattamento.

Interazioni con altri prodotti

La felodipina e' un substrato del CYP3A4. Farmaci che inducono o inibiscono il CYP-3A4 possono avere una notevole influenza sulle concentrazioni plasmatiche di felodipina. L'effetto antiipertensivo della felodipina puo' essere potenziato da altri farmaci antiipertensivi e dagli antidepressivi triciclici. L'assunzione contemporanea di felodipina e farmaci che inibiscono il citocromo P450, in particolar modo l'isoenzima 3A4 del fegato [cosi' come la cimetidina, gli antimicotici azolici (itraconazolo e chetoconazolo), gli antibiotici macrolidi (eritromicina), telitromicina o inibitori HIV proteasi], porta ad un incremento dei livelli plasmatici di felodipina. Nella somministrazione contemporanea di felopidina con itraconazolo la Cmax aumenta di 8 volte e l'AUC di 6 volte. Nella somministrazione contemporanea di felodipina con eritromicina Cmax ed AUC aumentano di circa 2,5 volte. Il succo di pompelmo inibisce il Citrocromo P450-3A4; nella somministrazione contemporanea di felopidina e succo di pompelmo, la Cmax e l'AUC della felodipina aumentano di circa 2 volte. Tale associazione deve, quindi, essere evitata. Il trattamento concomitante con farmaci quali carbamazepina, fenitoina e barbiturici (ad es. fenobarbital) e rifampicina, determina una riduzione dei livelli plasmatici di felodipina attraverso l'induzione degli enzimi epatici (sistema del citocromo P450). Nella assunzione concomitante di felodipina con carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, l'AUC scende fino al 93% e la Cmax fino all'82%. Un effetto simile si osserva in caso di assunzione di iperico (Erba di S. Giovanni). Pertanto, puo' essere necessario un aumento della dose di felodipina. La combinazione con induttori del CYP-3A4 deve essere evitata. A causa delsuo iniziale effetto saluretico, la felodipina, se aggiunta ad una terapia con diuretici, puo' aumentare una pre-esistente ipocalemia. L'idroclorotiazide puo' potenziare l'effetto antiipertensivo della felodipina. La felodipina puo' indurre un aumento della C max della ciclosporina. Inoltre, la ciclosporina puo' inibire il metabolismo della felodipina determinando un potenziale rischio di tossicita'. Le concentrazioni plasmatiche di digossina aumentano con la somministrazione concomitante di felodipina; quindi deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di digossina quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.