famodil*iv 10f liof 20mg+10f famotidina sigmatau ind.farm.riunite spa

Che cosa è famodil iv 10f liof 20mg+10f?

Famodil preparazione iniettabile prodotto da sigmatau ind.farm.riunite spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Famodil risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo, antagonisti del recettore h 2.
Contiene i principi attivi: famotidina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: famotidina.
Codice AIC: 025924034 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna. Condizioni ipersecretorie come la sindrome di Zollinger-Ellison. Prevenzione delle recidive dell'ulcera duodenale. Esofagite da reflusso.

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Posologia

Somministrazione orale. Ulcera duodenale, terapia iniziale: la dose raccomandata di farmaco e' di 1 compressa da 40 mg da prendere la sera.Il periodo di trattamento puo' andare dalle 4 alle 8 settimane, ma lasua durata puo' essere ridotta se l'endoscopia rivela che l'ulcera e'guarita. Nella maggior parte dei casi di ulcera duodenale, la guarigione si ha entro le 4 settimane di terapia. In quei pazienti nei quali le ulcere non siano guarite dopo 4 settimane, il trattamento deve continuare per un ulteriore periodo di 4 settimane. Terapia di mantenimento: per prevenire le recidive dell'ulcera duodenale viene raccomandata una terapia con 20 mg di farmaco la sera. Negli studi clinici effettuati questo regime terapeutico e' stato mantenuto per 6 mesi. Tale terapia deve essere prescritta dal medico ed eseguita sotto il suo controllo. Ulcera gastrica benigna: la dose raccomandata di farmaco e' di 1 compressa da 40 mg al giorno da prendere la sera. Il periodo di trattamento deve essere protratto per 6-8 settimane, ma la sua durata puo' essere ridotta se l'endoscopia rivela che l'ulcera e' guarita. Sindrome di Zollunger-Ellison: i pazienti senza una precedente terapia antisecretiva debbono iniziare il trattamento con una dose di 20 mg ogni 6 ore.Il dosaggio deve essere adattato alle individuali esigenze del paziente e deve continuare fintanto che sia clinicamente indicato. Dosi finoa 800 mg/die sono state somministrate sino ad 1 anno senza sviluppo di effetti indesiderati significativi o tachifilassi. I pazienti che stanno assumendo un altro H 2 antagonista possono passare direttamente al farmaco con una dose iniziale piu' alta rispetto a quella raccomandata per i nuovi casi; questa dose dipendera' dalla gravita' delle condizioni e dall'ultima dose dell'H 2 antagonista precedentemente impiegato. Esofagite da reflusso: il dosaggio raccomandato per il trattamento sintomatico della esofagite da reflusso e' di 20 mg di famotidina due volte al giorno per un periodo di sei settimane; nei casi piu' gravi il dosaggio puo' essere aumentato fino a 40 mg due volte al giorno per sei settimane. Il trattamento puo' essere prolungato fino a 12 settimane qualora il medico curante lo ritenga necessario. La durata del trattamento ed il dosaggio possono essere ridotti se viene accertata la guarigione della lesione. Terapia di mantenimento: nei casi piu' gravi guariti con famotidina e' possibile effettuare una terapia di mantenimento con dosi di 20 mg due volte al giorno. Somministrazione endovenosa: la formulazione endovenosa di farmaco e' indicata per i casi in cui sia necessario ridurre la secrezione gastrica ove non sia possibile lasomministrazione orale, come nel caso di emorragia del tratto gastrointestinale superiore. Il dosaggio raccomandato e' di 20 mg ogni 12 ore. Il contenuto di famotidina di ciascun flacone deve essere disciolto in 5,2 ml di solvente compatibile. 5 ml di questa soluzione sono iniettabili e contengono 20 mg di famotidina. Il tempo di iniezione deve essere non inferiore a 2 minuti. Il farmaco puo' essere anche utilizzatoper infusione diluendo il contenuto di un flacone in 100 ml di soluzione di glucosio al 5% o di un altro solvente compatibile. Il tempo di infusione e' di circa 30 minuti. I solventi compatibili sono: soluzione fisiologica (cloruro di sodio 0,9%), soluzione di glucosio (5% -20%), soluzione di fruttosio (5%), acqua per preparazioni iniettabili. Ulteriori solventi ev. sono: destrano 70 (6%), destrano-glucosio, destrano a basso peso molecolare, xilitolo 10%. La terapia per via endovenosadeve essere sostituita dal trattamento per via orale non appena possibile. Aggiustamento del dosaggio nei pazienti con grave insufficienza renale: in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), la dose di famotidina deve essere ridotta a 20 mg la sera. L'intervallo di somministrazione puo' essere prolungato a 36-48 ore a seconda della risposta clinica del paziente.

Effetti indesiderati

Il farmaco e' generalmente ben tollerato. >>Patologie cardiache. Molto rari: blocco AV con antagonisti del recettore H2 somministrati per via endovenosa. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rari: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, pancitopenia.>>Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, vertigini. Non comuni: alterazioni del gusto. Molto rari: convulsioni, crisi epilettiche tipo grande male (particolarmente in pazienti con compromissione dellafunzione renale), parestesia, sonnolenza. >>Patologie resporatorie, toraciche e mediastiniche. Molto rari: polmonite interstiziale talvoltafatale. >>Patologie gastrointestinali. Comuni: stipsi, diarrea. Non comuni: secchezza delle fauci, nausea e/o vomito, disturbi o distensioni addominali, flatulenza. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash, prurito, orticaria. Molto rari: alopecia, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica talvolta fatale.>>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: artralgia, crampi muscolari. >>Patologie del metabolismo edella nutrizione. Non comuni: anoressia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: affaticamento. Molto rari: oppressione toracica. >>Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni di ipersensibilita' (anafilassi, edema angioneurotico, broncospasmo). >>Patologie epatobiliari. Molto raro: alterazione degli enzimi epatici, epatite, ittero colestatico (ingiallimentodella cute). >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella.Molto rari: impotenza. >>Disturbi psichiatrici. Molto rari: disturbi psichici reversibili inclusi depressione, ansia, agitazione, disorientamento, confusione e allucinazioni, insonnia, riduzione della libido. Effetti avversi, relazione causale non nota: sono stati segnalati raricasi di ginecomastia; tuttavia negli studi clinici controllati l'incidenza non e' risultata superiore a quella riscontrata con placebo. Conla formulazione endovenosa sono stati riportati patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: segni transitori di irritazione nel punto di inoculazione.

Indicazioni

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna. Condizioni ipersecretorie come la sindrome di Zollinger-Ellison. Prevenzione delle recidive dell'ulcera duodenale. Esofagite da reflusso.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. E' stata osservata sensibilita' crociata in questa classe di farmaci. Il farmaco non deve pertanto essere somministrato a pazienti con storia di ipersensibilita' ad altri antagonisti del recettore H 2 .

Composizione ed Eccipienti

Compresse rivestite con film: amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, talco, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido, ferro ossido rosso, ferro ossido giallo, cera carnauba. Soluzione iniettabile e.v.: ogni flacone di liofilizzato contiene acido aspartico, mannitolo. Ogni fiala di solvente contiene acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Neoplasia gastrica: prima di iniziare la terapia con il farmaco nell'ulcera gastrica deve essere esclusa la sua possibile natura maligna. La risposta sintomatica dell'ulcera gastrica alla terapia con il farmaco non esclude la presenza di un tumore maligno gastrico. Disfunzione renale: dato che il farmaco viene escreto principalmente per via renalesi deve usare cautela nel trattamento di pazienti con funzione renalecompromessa. Se la clearance della creatinina scende a valori inferiori a 10 ml/min si deve prendere in considerazione una riduzione del dosaggio giornaliero. Uso pediatrico: nei bambini non sono state stabilite sicurezza ed efficacia. Uso negli anziani: negli studi clinici quando il farmaco e' stato somministrato a pazienti anziani, non sono stati osservati ne' un aumento di incidenza ne' variazioni del tipo di effetti indesiderati farmaco-relati. Non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio in relazione alla sola eta'.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: il farmaco non e' consigliato in gravidanza e deve essereprescritto solo se assolutamente necessario. Prima di iniziare una terapia con il farmaco in gravidanza, il medico deve valutare i potenziali benefici del farmaco contro i possibili rischi che possono manifestarsi. Allattamento: la famotidina e' rilevabile nel latte umano. Per tale motivo le madri che allattano debbono sospendere o il farmaco o l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Non sono state identificate interazioni farmacologiche clinicamente importanti. Il farmaco non interagisce con il sistema enzimatico metabolizzante i farmaci legati al citocromo P450; per questa ragione sono da escludere eventuali interazioni tra il farmaco e farmaci metabolizzati attraverso questo sistema, quali warfarin, teofillina, fenitoina, diazepam, propranololo, aminopirina ed antipirina. Non sono stati evidenziati effetti significativi al test del verde indocianina quale indice di flusso epatico e/o di estrazione epatica del farmaco. Studi su pazienti stabilizzati alla terapia con fenprocumone non hanno mostrato interazioni farmacocinetiche con famotidina ed effetti sull'attivita' farmacocinetica o anticoagulante del fenprocumone. Inoltre, studi effettuati con famotidina non hanno mostrato alcun aumento dei livelli ematici di alcol attesi a seguito di assunzione di alcol. Alterazioni del pH gastrico possono influenzare la biodisponibilita' di alcuni farmacicausando una riduzione dell'assorbimento di atazanavir. L'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo puo' essere ridotto. Il ketoconazolo deve essere somministrato 2 ore prima della somministrazione di famotidina. Gli antiacidi possono ridurre l'assorbimento di famotidina e causare concentrazioni plasmatiche di famotidina piu' basse. Pertanto la famotidina deve essere assunta 1-2 ore prima dell'assunzione di un antiacido. La somministrazione di probenecid puo' ritardare l'eliminazione di famotidina. Deve essere evitato l'uso concomitante di probenecid e famotidina. Deve essere evitato l'uso concomitante di sucralfato entro due ore dall'assunzione della dose di famotidina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non ci sono speciali precauzioni per la conservazione.