exemestane act*40cpr riv 25mg exemestane aurobindo pharma italia srl

Che cosa è exemestane act 40cpr riv 25mg?

Exemestane act compresse rivestite prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Exemestane act risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antagonisti ormonali e sostanze correlate; inibitori enzimatici.
Contiene i principi attivi: exemestane
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di exemestane.
Codice AIC: 040212033 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni. Trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di post-menopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia e' progredita dopo trattamento con terapia anti-estrogenica. L'efficacia non e' stata dimostrata in pazienti con recettori estrogenici negativi.

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Posologia

Nei pazienti adulti e negli anziani la dose raccomandata e' una compressa da 25 mg da assumere una volta al giorno dopo i pasti. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, il trattamento deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinata sequenziale (tamoxifene seguito dal farmaco) di cinque anni o di durata inferiore in caso di recidiva del tumore. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamento deve proseguire fino a eventuale evidenza di progressione tumorale. Non sono richiesti aggiustamenti di dosaggio per pazienti con insufficienza epatica o renale. Non e' raccomandato nei bambini.

Effetti indesiderati

L'exemestane e' risultato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti con exemestane alla dose standard di 25mg/die e gli effetti indesiderati generalmente sono stati di gravita' da lieve a moderata. L'incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi e' stata del 7,4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con exemestane dopo terapia adiuvante iniziale con tamoxifene. Le reazioni avverse segnalatecon maggior frequenza sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e affaticamento (16%). L'incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi e' stata del 2,8% in tutta la popolazione di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%). La maggior parte delle reazioni avverse puo' essere attribuita alle normali conseguenze farmacologiche della deprivazione estrogenica (per es. le vampate di calore). Di seguito sono riportate le reazioni avverse segnalate, suddivise per classificazione organo- sistemica e per frequenza. Le frequenze sono definite come molto comune (>= 1/10), comune (da >= 1/100 a < 1/10), non comune (da >=1/1.000 a =1/10.000 a >Risultati di studi clinici. Sono invece ora riportate le diverse frequenze degli eventi avversi nello studio di carcinoma mammario in fase iniziale (IES), indipendentemente dalla causalita', segnalati nelle pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dalla fine della terapia. Viene riportato dopo ogni evento la percentuale di incidenza nel caso di exemestane (N= 2249) e tamoxifene (N=2279). Eventi avversi riportati: vampate di calore (21,8% vs 20,1%), affaticamento (16,3% vs 15,1%), cefalea (13,6% vs 11,2%), insonnia (12,9% vs 9,0%), aumento della sudorazione (12,0% vs 10,6%), ginecologici (10,5% vs 14,9%), capogiri (10,0% vs 8,8%), nausea (8,9% vs 9,1%), osteoporosi (5,2% vs 2,9%), emorragievaginali (4,0% vs 5,3%), altro tumore primario (3,6%, 5,3%), vomito (2,2% vs 2,4%), disturbi visivi (2,0% vs 2,3%), tromboembolismo (0,7% vs 1,8%), fratture osteoporotiche (0,6% vs 0,5%), infarto del miocardio(0,6% vs 0,2%). Nello studio IES, la frequenza di eventi ischemici cardiaci e' stata del 4,5% vs 4,2% nelle pazienti trattate rispettivamente con exemestane e con tamoxifene. Non e' stata osservata alcuna differenza significativa per singoli eventi cardiovascolari tra cui ipertensione (9,9% vs 8,4%), infarto del miocardio (0,6% vs 0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% vs 0,7%). Nello studio IES, l'exemestane e' statoassociato ad una maggiore incidenza di ipercolesterolemia rispetto altamoxifene (3,7% vs 2,1%). Nel corso di un altro studio randomizzato,in doppio cieco condotto su donne in post-menopausa affette da carcinoma mammario in fase iniziale a basso rischio e trattate con exemestane (N=73) o placebo (N=73) per 24 mesi, l'exemestane e' stato associatoad una riduzione media dei livelli plasmatici di colesterolo HDL del 7-9%, vs un aumento dell'1% nel gruppo placebo. Nel gruppo trattato con exemestane e' stata inoltre osservata una riduzione dell'apolipoproteina A1 pari al 5-6% vs 0-2% nel gruppo placebo. L'effetto sugli altriparametri lipidici esaminati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina B e lipoproteina a) e' stato molto simile in entrambi i gruppi di trattamento. Non e' chiaro il significato clinico di questi risultati. Nello studio IES, e' stata riscontrata una maggiore frequenza di ulcera gastrica nel braccio exemestane rispetto albraccio tamoxifene (0,7% vs <0,1%). La maggior parte delle pazienti nel braccio exemestane con ulcera gastrica era in terapia concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o aveva una precedente storia clinica. >>Effetti indesiderati post- commercializzazione. Patologie epatobiliari: epatite, epatite colestatica. Poiche' le reazioni avverse vengono segnalate spontaneamente da parte di una popolazione non ben definita, non e' sempre possibile fare una stima affidabile della frequenza con la quale si manifestano o stabilire un nesso di causalita' con l'esposizione del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte all'exemestane. Studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. E' pertanto controindicato nelle donne in stato digravidanza. Non e' noto se l'exemestane sia escreto nel latte umano. Pertanto, il prodotto non deve essere somministrato durante l'allattamento. Il medico deve discutere la necessita' di utilizzare un metodo di contraccezione adeguato con le donne potenzialmente fertili, comprese le donne in perimenopausa o entrate da poco in menopausa, fino a quando il loro stato postmenopausale non sia stato pienamente stabilito.

Indicazioni

Trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni. Trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di post-menopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia e' progredita dopo trattamento con terapia anti-estrogenica. L'efficacia non e' stata dimostrata in pazienti con recettori estrogenici negativi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Nota ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Donne in pre-menopausa, in stato di gravidanza o che allattano al seno.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: povidone K30, amido di mais (sbiancato), amido pregelatinizzato (parzialmente), sodio amido glicolato di tipo A, cellulosa microcristallina di tipo 101, talco, silice colloidale anidra,magnesio stearato, polisorbato 80. Rivestimento con film: alcool polivinilico parzialmente idrolizzato, titanio diossido (E171), macrogol 3350, talco.

Avvertenze

L'exemestane non deve essere somministrato a donne in stato endocrinodi pre-menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vista clinico, lo stato di post-menopausa dovra' essere verificato valutando i livelli di LH, di FSH e di estradiolo. L'exemestane deve essereusato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica o renale. L'exemestane e' un potente agente che riduce il livello di estrogeni, e, in seguito alla somministrazione, e' stata osservata una riduzione della densita' minerale ossea ed un aumento della percentuale di fratture. Durante il trattamento adiuvante con exemestanele donne affette da osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono essere sottoposte a valutazione formale della densita' minerale ossea mediante densitometria ossea, all'inizio del trattamento. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densita' minerale ossea causata dall'exemestane, il trattamento dell'osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio. Le pazienti trattate con il prodotto devono essere attentamente monitorate.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte all'exemestane. Studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. E' pertanto controindicato nelle donne in stato digravidanza. Non e' noto se l'exemestane sia escreto nel latte umano. Pertanto, il prodotto non deve essere somministrato durante l'allattamento. Il medico deve discutere la necessita' di utilizzare un metodo di contraccezione adeguato con le donne potenzialmente fertili, comprese le donne in perimenopausa o entrate da poco in menopausa, fino a quando il loro stato postmenopausale non sia stato pienamente stabilito.

Interazioni con altri prodotti

Studi in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l'inibizione specifica del CYP 3A4 da parte del ketoconazolo, non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell'exemestane. In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dose singoladi 25 mg di exemestane, l'AUC dell'exemestane e' stata ridotta del 54% e il C max del 41%. Poiche' la rilevanza clinica di tale interazionenon e' stata valutata, la somministrazione concomitante di farmaci, quali rifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti Hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP3A4, puo' ridurre l'efficacia dell'exemestane. L'exemestane deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non e' disponibile alcuna esperienza clinica relativa all'uso concomitante di exemestane con altri farmaci antitumorali. L'exemestane non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiche' questi annullerebbero la suaazione farmacologica.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede specifiche precauzioni per la conservazione.