eukinoft collirio flaconi 5ml 0,3% ofloxacina visufarma spa

Che cosa è eukinoft coll fl 5ml 0,3%?

Eukinoft collirio soluzione prodotto da visufarma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Eukinoft risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di oftalmologici.
Contiene i principi attivi: ofloxacina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ofloxacina 3 mg/ml.
Codice AIC: 039435021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle infezioni oculari esterne causate da germi sensibili all'ofloxacina, come blefariti, congiuntiviti, blefarocongiuntiviti,cheratocongiuntiviti, dacriocistiti, cheratiti, meibomiti, e per la profilassi post-operatoria. Trattamento delle ulcere corneali infettivedi origine batterica.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

1-2 gocce 4-6 volte al giorno, o secondo prescrizione medica. Trattamento delle cheratiti, ulcere corneali infettive di origine batterica: per i primi due giorni, 1-2 gocce ogni 30 minuti, durante il giorno. Nella settimana successiva, 1-2 gocce ogni ora inizialmente per poi gradualmente ridurre la posologia (1-2 gocce 4 volte al giorno) fino a completare il trattamento. Il trattamento deve essere limitato al periodo necessario ad ottenere la guarigione clinica.

Effetti indesiderati

Reazioni gravi dopo l'uso sistemico di ofloxacina sono rare e la maggior parte dei sintomi sono reversibili. Poiche' una piccola quantita' di ofloxacina puo' essere assorbita per via sistemica dopo somministrazione topica, potrebbero apparire altri effetti indesiderati riportatinell'uso sistemico. Disturbi del sistema immunitario. Non noti: ipersensibilita' (inclusa allergia oculare). Patologie del sistema nervoso.Non noti: vertigini. Patologie oculari. Comuni (>=1/100 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon essendoci studi clinici in donne in gravidanza e poiche' l'uso sistemico di chinolonici ha causato artropatia in animali immaturi, non e' consigliato usare il farmaco in gravidanza. Poiche' i chinolonici somministrati per via sistemica vengono escreti nel latte materno, potrebbe esserci un rischio per il lattante, percio' bisogna valutare se interrompere l'allattamento o la terapia, tenendo presente l'importanzadel farmaco per la madre.

Indicazioni

Trattamento delle infezioni oculari esterne causate da germi sensibili all'ofloxacina, come blefariti, congiuntiviti, blefarocongiuntiviti,cheratocongiuntiviti, dacriocistiti, cheratiti, meibomiti, e per la profilassi post-operatoria. Trattamento delle ulcere corneali infettivedi origine batterica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Soggetti sensibili all'ofloxacina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Uso di lenti a contatto durante la terapia. Gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Collirio, soluzione monodose: sodio cloruro, sodio idrossido, acido cloridrico, acqua ppi. Collirio, soluzione multidose: benzalconio cloruro, sodio cloruro, sodio idrossido, acido cloridrico, acqua ppi.

Avvertenze

Uso oftalmico: non utilizzare per iniezioni o uso intraoculare. Sono state riportate in pazienti che hanno assunto chinoloni per via sistemica, inclusa l'ofloxacina, gravi e sporadiche reazioni di ipersensibilita' (anafilattiche/anafilattoidi) ad esito letale, alcune a seguito della prima dose. Alcune reazioni erano accompagnate da collasso cardiovascolare, perdita di coscienza, angioedema (inclusi edema laringeo, faringeo o facciale), ostruzione delle vie aeree, dispnea, orticaria, eprurito. Se si verifica una reazione allergica all'ofloxacina, interrompere la somministrazione del farmaco. Usare con cautela in pazienti che hanno mostrato sensibilita' ad altri agenti antibatterici chinolonici. Quando si usa il collirio si deve considerare il rischio del passaggio rinofaringeo che puo' contribuire al verificarsi e alla diffusione della resistenza batterica. L'uso prolungato puo' causare uno eccessivo sviluppo di microrganismi non sensibili; in questo caso e se non si dovesse notare un miglioramento dopo un ragionevole periodo di tempo, interrompere l'uso e consultare l'oculista. La sindrome di Stevens-Johnson e' stata riportata in pazienti che hanno ricevuto l'ofloxacinaper via topica oftalmica, ma non e' stata dimostrata alcuna relazionedi causalita' con il farmaco. I dati disponibili per stabilire l'efficacia e la sicurezza del medicinale nel trattamento delle congiuntiviti nei neonati sono molto limitati. Non e' consigliato l'uso nei neonati affetti da oftalmia neonatorum causata da Neisseria gonorrhoeae o Chlamydia trachomatis in quanto non e' stato valutato l'utilizzo del prodotto in tali pazienti. I neonati affetti da oftalmia neonatorum devono ricevere un trattamento appropriato alla loro condizione, es. trattamento per via sistemica nei casi causati da Chlamydia trachomatis o Neisseria gonorrhoeae. Pubblicazioni cliniche e non-cliniche hanno riportato il verificarsi di perforazione corneale nei pazienti con difetto epiteliale corneale pre-esistente o ulcera corneale, a seguito di trattamento per via topica con antibiotici fluorochinolonici. Comunque, significativi elementi di confusione sono stati riscontrati in molti di questi rapporti, quali eta' avanzata, presenza di vaste ulcere, condizioni oculari concomitanti (es. grave secchezza oculare), patologie infiammatorie sistemiche (es. artrite reumatoide), e uso concomitante di steroidi oculari o farmaci anti-infiammatori non steroidei. Tuttavia, e' necessario prestare attenzione per quanto riguarda il rischio di perforazione corneale quando si usa il prodotto per il trattamento di pazienti che presentano difetti epiteliali corneali o ulcere corneali. Precipitati corneali sono stati riportati durante il trattamento con ofloxacina ad uso oftalmico topico. Comunque, non e' stata dimostrata una relazione di causalita'. L'uso a lungo termine e ad alte dosi di altri fluorochinoloni in sperimentazione su animali ha causato opacita' lenticolare. Tuttavia, questo effetto non e' stato riportato nell'uomo,ne' e' stato notato a seguito del trattamento topico oftalmico con ofloxacina in studi sugli animali, incluse le scimmie, per un periodo fino a sei mesi. Nella formulazione multidose, contiene come conservanteil benzalconio cloruro, che puo' causare irritazione oculare e alterare il colore delle lenti a contatto morbide. L'uso di lenti a contattonon e' raccomandato in pazienti in trattamento per un'infezione oculare. Nel caso di portatori di lenti a contatto attendere almeno 15-30 minuti prima di rimettere le lenti.

Gravidanza e Allattamento

Non essendoci studi clinici in donne in gravidanza e poiche' l'uso sistemico di chinolonici ha causato artropatia in animali immaturi, non e' consigliato usare il farmaco in gravidanza. Poiche' i chinolonici somministrati per via sistemica vengono escreti nel latte materno, potrebbe esserci un rischio per il lattante, percio' bisogna valutare se interrompere l'allattamento o la terapia, tenendo presente l'importanzadel farmaco per la madre.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi di interazione. E' stato dimostrato che la somministrazione sistemica di alcuni chinoloni inibisce la clearance metabolica della caffeina e della teofillina. Studi di interazione del farmaco condotti con l'ofloxacina per via sistemica hanno dimostrato che la clearance metabolica della caffeina e della teofillina nonsono influenzate significativamente dall'ofloxacina. Sebbene ci sianostate segnalazioni di un'aumentata prevalenza della tossicita' a livello del SNC a dosi sistemiche di fluorochinoloni quando usati in concomitanza con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), cio' non e' stato riportato nell'uso concomitante sistemico di FANS e ofloxacina.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di eukinoft

Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Il collirio, soluzione multidose da 5 ml ha validita' di 28 giorni dopo la prima apertura a temperatura non superiore a 25 gradi C.