edronax*60cpr 2mg reboxetina pfizer italia srl

Che cosa è edronax 60cpr 2mg?

Edronax compresse prodotto da pfizer italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Edronax risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antidepressivi.
Contiene i principi attivi: reboxetina metansulfonato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: reboxetina (come metansulfonato).
Codice AIC: 033632047 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento acuto della depressione/depressione maggiore e per il mantenimento del miglioramento clinico nei pazienti che inizialmente hanno risposto positivamente al trattamento.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Per uso orale. Adulti: 4 mg due volte al giorno (b.i.d.), ovvero 8 mg/die somministrati per via orale. Il trattamento puo' essere iniziato con la dose consigliata. Se dopo 3-4 settimane la risposta clinica none' completa, la dose somministrata puo' essere aumentata a 10 mg/die.La massima dose giornaliera non deve superare 12 mg. La minima dose efficace non e' stata ancora stabilita. Anziani: la reboxetina e' statasomministrata alla dose di 2 mg b.i.d. Tuttavia la sicurezza e l'efficacia non sono state valutate verso placebo. Percio', come per tutti gli antidepressivi non valutati in studi controllati verso placebo, la reboxetina non puo' essere raccomandata. Non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. La dose iniziale nei pazienti con insufficienza renale o epatica deve essere di 2 mg b.i.d.. Tale dose puo' essere aumentata sulla basedella tollerabilita' del paziente.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi comuni, causa di interruzione del trattamento con reboxetina con una frequenza almeno doppia rispetto ai pazienti trattati con placebo comprendevano insonnia, vertigini, secchezza della bocca, nausea, sudorazione, sensazione di svuotamento incompleto della vescica (solo nei maschi), esitazione urinaria (solo nei maschi) e cefalea. Molto comune (>= 1/10) e comune (>= 1/100, < 1/10). Patologie del sistema nervoso. Molto comune: insonnia. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Comune: tachicardia, palpitazioni, vasodilatazione, ipotensione ortostatica. Patologie dell'occhio. Comune: anomalia dell'accomodazione. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza della bocca, stipsi. Comune: mancanza o perdita d'appetito. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Molto comune: sudorazione. Patologie renali e urinarie Comune: esitazione urinaria, sensazione di svuotamento incompleto della vescica, infezioni urinarie. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile (solo nei maschi), eiaculazione dolorosa (solo nei maschi), eiaculazione ritardata (solo nei maschi), dolore ai testicoli (solo nei maschi) Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune:brividi. Inoltre ci sono state segnalazioni spontanee di agitazione, ansia, irritabilita', aggressivita', allucinazioni, freddo alle estremita', nausea, vomito, dermatite allergica/rash, parestesia e ipertensione. Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono statiriportati durante la terapia con reboxetina o subito dopo l'interruzione del trattamento.

Indicazioni

Trattamento acuto della depressione/depressione maggiore e per il mantenimento del miglioramento clinico nei pazienti che inizialmente hanno risposto positivamente al trattamento.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota alla reboxetina o ad uno dei componenti del prodotto.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina; calcio fosfato dibasico diidrato; crospovidone; silice colloidale idrata; magnesio stearato.

Avvertenze

Non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine peri bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Negli studi clinici,la reboxetina non e' stata sperimentata in pazienti con disturbi convulsivi e, poiche' sono stati segnalati rari casi di convulsioni durante tali studi, deve essere somministrata sotto stretto controllo nei soggetti con anamnesi di disturbi convulsivi e si deve interrompere il trattamento in presenza di convulsioni. L'uso concomitante degli inibitori delle monoaminossidasi deve essere evitato in considerazione del rischio potenziale (effetto "tiramino-simile") dovuto al loro meccanismo di azione. L'uso concomitante della reboxetina con altri anti depressivi (triciclici, MAO- inibitori, SSRI e litio) non e' stato valutato negli studi clinici. Si sono manifestati durante gli studi clinici alcuni casi di spostamento da disturbo depressivo a fase maniacale/ipomaniacale. Si raccomanda pertanto un attento controllo dei pazienti bipolari. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio eventi correlati al suicidio) che persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. I pazientidevono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi disuicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. E' stato mostrato aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta' inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo. La terapia farmacologia con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. L'esperienzaclinica con reboxetina in pazienti con gravi malattie sistemiche concomitanti e' limitata. Pazienti che presentano ritenzione urinaria, ipertrofia prostatica, glaucoma e anamnesi di affezioni cardiache devono essere seguiti attentamente. A dosi superiori a quelle massime raccomandate, e' stata osservata ipotensione ortostatica con frequenza piu' elevata rispetto a quella osservata alle dosi raccomandate. Si deve prestare particolare attenzione alla somministrazione concomitante di reboxetina con altri farmaci aventi nota azione ipotensiva. L'esperienza clinica nel trattamento a lungo termine di pazienti anziani e' attualmente limitata. In questa popolazione, e' stata riscontrata una diminuzione dei livelli medi di potassio a partire dalla 14a settimana; l'entita' di questa riduzione non supera 0,8 mmoli/l e i livelli di potassio non sono mai scesi al di sotto dei limiti normali.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili risultati di studi clinici sull'esposizione allareboxetina durante la gravidanza. Tuttavia, i dati di sicurezza riguardanti la fase successiva alla commercializzazione del prodotto su un numero molto limitato di donne in gravidanza non indicano effetti indesiderati su di essa o sulla salute del feto o del nascituro. La reboxetina deve essere usata solo se i potenziali benefici del trattamento materno sono superiori ai possibili rischi per il feto. E' escreta nel latte materno. I livelli di reboxetina raggiunti nel latte materno sono molto bassi, tuttavia non esistono informazioni sufficienti ad escludere un rischio per il lattante. Puo' essere considerato l'uso della reboxetina durante l'allattamento se i potenziali benefici sono superiori ai possibili rischi per il bambino.

Interazioni con altri prodotti

E' metabolizzata primariamente dall'isoenzima CYP3A4 del citocromo P450; non e' metabolizzata dal CYP2D6. Pertanto ci si deve aspettare chei potenti inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, nefazodone, eritromicina e fluvoxamina) aumentino le concentrazioni plasmatiche di reboxetina. Il ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4 ha aumentato di circa il 50% le concentrazioni plasmatiche degli enantiomeri della reboxetina. A causa dello stretto margine terapeutico della reboxetina, l'inibizione dell'eliminazione e' una delle principali preoccupazioni. Nondeve essere somministrata in concomitanza a farmaci che notoriamente inibiscono il CYP3A4, come gli agenti antifungini azolici, gli antibiotici macrolidi, come l'eritromicina, o la fluvoxamina. La reboxetina non inibisce in vitro l'attivita' dei seguenti isoenzimi del P450: CYP1A2, CYP2C9, CYP2C19 e CYP2E1. Con i composti metabolizzati da questi enzimi non si dovrebbero verificare interazioni farmacocinetiche. A concentrazioni superiori rispetto a quelle impiegate in clinica, la reboxetina inibisce il CYP2D6 e il CYP3A4, tuttavia i risultati degli studiin vivo, suggeriscono che sono improbabili interazioni con altri farmaci metabolizzati da questi enzimi. Non sono state evidenziate significative interazioni farmacocinetiche reciproche con lorazepam. Durante la co-somministrazione in volontari sani, si e' osservato sonnolenza, da lieve a moderata, ed un aumento della frequenza cardiaca, di breve durata, in posizione ortostatica. La reboxetina nei volontari sani nonsembra potenziare l'effetto dell'alcool sulle funzioni cognitive. L'uso concomitante dei MAO inibitori deve essere evitato a causa del potenziale rischio (effetto "tiramino-simile") dovuto al loro meccanismo di azione. L'uso concomitante con altri antidepressivi (triciclici, MAOinibitori, SSRI e litio) non e' stato valutato durante gli studi clinici. L'uso concomitante di derivati dell'ergot puo' causare un aumentodella pressione sanguigna. L'assunzione di cibo ritarda l'assorbimento della reboxetina, tuttavia senza influenzarne significativamente l'entita'. Sebbene non siano disponibili dati dagli studi clinici, deve essere considerata la possibilita' di ipopotassiemia con l'assunzione contemporanea di diuretici che provocano perdita di potassio.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di edronax

Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.