dotarem*ev 1fl 20ml 0,5mmol/ml acido guerbet spa

Che cosa è dotarem ev 1fl 20ml 0,5mmol/ml?

Dotarem soluzione iniettabile prodotto da guerbet spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Dotarem risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di mezzi di contrasto paramagnetici per imaging in risonanza magnetica.
Contiene i principi attivi: acido gadoterico sale dimegluminico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: acido gadoterico 27,932 g corrispondente a dota 20,246 g. ossido di gadolinio 9,062 g.
Codice AIC: 029724046 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Mezzo di contrasto per Risonanza Magnetica negli adulti e nei bambini. RM cerebrale e spinale. Patologia cerebrale e spinale: tumori cerebrali, tumori del midollo spinale e delle meningi, erniazione del nucleopolposo, patologie infettive. RM dell'intero corpo. Patologia addominale: tumori epatici primitivi e secondari, tumori del pancreas. Patologia renale: cisti e tumori renali, follow-up dei trapianti del rene. Patologia pelvica: tumori dell'utero e dell'ovaio. Patologia cardiaca: follow-up dell'infarto e dei trapianti di cuore. Patologia mammaria: tumori della mammella, follow-up di impianti. Patologia osteo-articolare: tumori ossei e dei tessuti molli. Angiografia.

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Posologia

Il dosaggio raccomandato e' di 0,1 mmol/Kg ovvero 0,2 ml/Kg per adulti e bambini. Per esami neurologici la dose puo' variare da 0,1 a 0,3 mmol/Kg. Una seconda iniezione di 0,1 mmol/Kg puo' essere giustificata per l'esame angiografico di alcune regioni. >>Popolazioni speciali. Compromissione della funzionalita' renale: il medicinale deve essere usato nei pazienti con insufficienza renale severa e in pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se l'informazione diagnostica e' essenziale e non ottenibile con RM senza mezzo di contrasto. Se e' necessario l'uso del farmaco, la dose non deve essere superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere utilizzata piu' di una dose durante ogni esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni non devono essere ripetute senza che l'intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni. Anziani (a partire dai 65 anni d'eta'): non e' considerato necessario alcun aggiustamento della dose. Usare cautela nei pazienti anziani. Popolazione pediatrica. Neonati fino a 4 settimane di eta' e bambini: a causa dell'immatura funzionalita' renale nei neonati fino a 4 settimane di eta' e nei bambini fino ad 1 anno di eta', il medicinale deve essere usato in questi pazienti solo dopo un'attenta considerazione, ad una dose non superiore a 0,1mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere utilizzata piu' di una dosedurante ogni esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni non devono essere ripetute senza che l'intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni. L'utilizzo del farmaco per l'angiografia non e' raccomandato nei bambini sotto i 18 anni di eta' poiche' i dati sull'efficacia e sulla sicurezza in questa indicazione non sono sufficienti. Il prodotto deve essere impiegato esclusivamente per via endovenosa. Raccomandazioni per l'uso dei flaconi da 60 e 100 ml: il mezzo di contrasto deve essere somministrato attraverso un iniettore automatico, il cui uso e' vietato nei bambini. Il raccordo dall'iniettore al paziente (raccordo-paziente) deve essere sostituito dopo ogni singolo esame. Qualsiasi soluzione del mezzo di contrasto rimasta nel flacone, nei raccordi di collegamento e in tutte le parti a perdere del sistema di iniezione (flacone - iniettore) deve essere scartata alla fine della sessione diagnostica. Devono inoltre essere seguite le specifiche istruzioni del produttore dell'iniettore.

Effetti indesiderati

Le reazioni piu' frequentemente osservate sono: sensazione di caldo, freddo e/o dolore nel sito di iniezione. Durante gli studi clinici sono stati osservati molto comunemente (>10%) emicrania e parestesia e comunemente (>1-<10%) nausea, vomito e reazioni cutanee quali rash eritematoso e prurito. Comunque sono state riportate rare reazioni anafilattoidi che di rado possono essere severe, le quali hanno messo in pericolo la vita del paziente o hanno avuto esito fatale, particolarmente in pazienti con anamnesi di allergia. Queste reazioni pseudo - allergiche possono verificarsi senza una correlazione con la quantita' somministrata e la modalita' di somministrazione e possono presentarsi sottoforma di uno o piu' dei seguenti sintomi: angioedema, shock anafilattico, arresto cardiaco e circolatorio, ipotensione, edema della laringe, broncospasmo, laringospasmo, edema polmonare, dispnea, stridore, tosse, prurito, rinite, starnuto, congiuntivite, orticaria e rash. Alcuni di questi sintomi possono essere i primi segnali di uno stato iniziale di shock anafilattico. Sono possibili reazioni ritardate da mezzo di contrasto. Dopo la commercializzazione le seguenti reazioni avverse sono state riportate molto raramente (< 0,01%): disturbi generali e nel sito di somministrazione; dolore al torace, dolore alla schiena, malessere, febbre, aumento della sudorazione, sensazione di freddo, pallore e sincope. Durante l'iniezione del farmaco in vene con piccolo lume e'possibile la comparsa di eventi come arrossamento e tumefazione. In caso di stravaso puo' verificarsi dolore tissutale a livello locale. Sono stati riportati rari casi di flebiti superficiali correlati probabilmente alla tecnica di iniezione. Disturbi respiratori, toracici e mediastinici. Disturbi respiratori. Disturbi gastrointestinali. Dolore addominale. Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei. Eczema, eritema, orticaria, prurito e rash. Casi isolati di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) sono stati segnalati con Dotarem, la maggior parte dei quali sono riscontrati in pazienti in cui sono stati co-somministrati altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio. Disturbi del Sistema Nervoso: vertigini, convulsioni generalizzate, tremore, affaticamento e sonnolenza. Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e delle ossa: crampi muscolari, debolezza muscolare.

Indicazioni

Mezzo di contrasto per Risonanza Magnetica negli adulti e nei bambini. RM cerebrale e spinale. Patologia cerebrale e spinale: tumori cerebrali, tumori del midollo spinale e delle meningi, erniazione del nucleopolposo, patologie infettive. RM dell'intero corpo. Patologia addominale: tumori epatici primitivi e secondari, tumori del pancreas. Patologia renale: cisti e tumori renali, follow-up dei trapianti del rene. Patologia pelvica: tumori dell'utero e dell'ovaio. Patologia cardiaca: follow-up dell'infarto e dei trapianti di cuore. Patologia mammaria: tumori della mammella, follow-up di impianti. Patologia osteo-articolare: tumori ossei e dei tessuti molli. Angiografia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicazioni legate alla Risonanza Magnetica. Pazienti portatori di pace-maker. Pazienti portatori di clips vascolari.

Composizione ed Eccipienti

Meglumina, acqua preparazioni iniettabili

Avvertenze

Il prodotto deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. In caso di stravaso, possono essere osservate reazioni locali da intolleranza che necessitano di un trattamento locale a breve termine. Non iniettare mai il prodotto per via subaracnoidea (o epidurale). Reazioni di ipersensibilita': possono verificarsi reazioni di ipersensibilita'. La maggior parte di queste reazioni compare entro mezz'ora dall'iniezione del mezzo di contrasto. Tuttavia, cosi' come con gli altri mezzi di contrasto appartenenti a questa classe, non puo' essere escluso il verificarsi di reazioni ritardate dopo diversi giorni dalla somministrazione. I pazienti con ipersensibilita' o pazienti cha hanno avuto una precedente reazione a mezzo di contrasto sono pazienti con rischio elevato di incorrere in una reazione grave. I pazienti dovrebbero essere interrogati circa precedenti di allergia prima dell'iniezione del mezzo di contrasto. In tali pazienti, la decisione di utilizzare Dotarem deve essere presa dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Come noto dall'utilizzo dei mezzi di contrasto iodati, le reazioni da ipersensibilita' possono essere aggravate in pazienti intrattamento con beta-bloccanti, in particolare se presente asma bronchiale. Questi pazienti possono essere refrattari ai trattamenti standard delle reazioni da ipersensibilita' con beta-agonisti. Durante l'esame e' necessaria la sorveglianza di un medico. Se si verificano reazioni di ipersensibilita', la somministrazione del mezzo di contrasto deve essere interrotta immediatamente e, se necessario, deve essere iniziata una terapia specifica. Durante l'intera esecuzione dell'esame dovrebbe essere mantenuta aperta una via endovenosa. Al fine di permetterecontromisure di emergenza, dovrebbero essere sempre a portata di manofarmaci appropriati, un tubo endotracheale ed un respiratore. Compromissione della funzionalita' renale: prima della somministrazione del farmaco, si raccomanda che tutti i pazienti siano sottoposti a screening delle disfunzioni renali, con test di laboratorio. Sono stati riportati casi di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) associati all'uso di alcuni mezzi di contrasto contenenti gadolinio, in pazienti con insufficienza renale severa acuta o cronica (GFR < 30 ml/min/1,73 m^2). I pazienti che si sottopongono a trapianto di fegato sono esposti ad un rischio particolare dal momento che l'incidenza di insufficienza renale acuta e' elevata in questo gruppo di pazienti. Poiche' potrebbe manifestarsi NSF con Dotarem il medicinale deve essere usato nei pazienti coninsufficienza renale severa e nei pazienti nel periodo perioperatoriodel trapianto di fegato solo dopo un'attenta valutazione del rapportorischio/beneficio e se le informazioni diagnostiche siano essenziali e non ottenibili con RM senza mezzo di contrasto. L'emodialisi subito dopo la somministrazione del medicinale puo' essere utile per rimuovere il farmaco dall'organismo. Non ci sono prove a supporto dell'uso dell'emodialisi nella prevenzione o nel trattamento della NSF in pazientinon ancora sottoposti a emodialisi. Popolazione pediatrica. Neonati ebambini: a causa della funzionalita' renale non ancora matura nei neonati fino a 4 settimane e nei bambini fino ad 1 anno di eta', il prodotto deve essere utilizzato in questi pazienti, solo dopo un'attenta valutazione. Anziani Dato che negli anziani la clearance renale dell'acido gadoterico puo' essere compromessa, e' particolarmente importante sottoporre a screening della funzionalita' renale i pazienti a partire dai 65 anni d'eta'. Disordini del SNC: sono necessarie precauzioni speciali per i pazienti con una bassa soglia di crisi. Dovrebbero essere prese misure precauzionali, ad esempio uno stretto monitoraggio. Dovrebbero essere preventivamente disponibili tutti gli equipaggiamenti e ifarmaci necessari per prevenire qualsiasi convulsione che potrebbe verificarsi.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso dell'acido gadoterico in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva. Non usare il farmaco durante la gravidanza, se non quando le condizioni cliniche della donna richiedano l'uso dell'acido gadoterico. I mezzi di contrasto contenenti gadolinio sono escreti nel latte materno in piccole quantita'. A dosi cliniche non sono previsti effetti sul lattante a causa della piccola quantita' escreta nel latte e dello scarso assorbimento a livello intestinale. Il medico e la madre che allatta devono decidere se continuare o sospendere l'allattamento per 24 ore dopo la somministrazione del farmaco.

Interazioni con altri prodotti

Ad oggi non sono note interazioni.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare al riparo dalla luce. Le siringhe non devono essere congelate