domperidone rat*30cpr riv 10mg domperidone ratiopharm italia srl

Che cosa è domperidone rat 30cpr riv 10mg?

Domperidone rat compresse rivestite prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Domperidone rat risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto domperidone teva 30cpr riv10mg

E' utilizzato per la cura di procinetici.
Contiene i principi attivi: domperidone maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: domperidone.
Codice AIC: 035957012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Adulti: sollievo dai sintomi quali nausea, vomito, senso di ripienezza epigastrica, fastidio al tratto addominale superiore, rigurgito del contenuto gastrico.

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Posologia

Si raccomanda l'assunzione orale di domperidone prima dei pasti. In caso di assunzione dopo i pasti, l'assorbimento del farmaco e' piuttosto rallentato. La durata iniziale del trattamento e' di 4 settimane. Dopo 4 settimane i pazienti devono essere rivisti e la necessita' di continuare il trattamento deve essere rivalutata. Adulti e Adolescenti (di eta' superiore a 12 anni e peso uguale o superiore a 35 kg): 1-2 compresse da 10 mg da 3 a 4 volte al giorno con una dose massima giornaliera di 80 mg.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse al farmaco sono di seguito elencate, in ordine difrequenza, usando la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100, =1/1000, < 1/100); rari (>=1/10000,< 1/1000); molto rari (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOVi sono pochi dati di post-marketing sull'utilizzo di domperidone nelle donne in gravidanza. Uno studio sui ratti ha mostrato tossicita' sul sistema riproduttivo ad una dose elevata, tossica per la madre. Il rischio potenziale per gli uomini e' sconosciuto. Pertanto, domperidonedeve essere usato in gravidanza solo se cio' e' giustificato dai benefici terapeutici attesi. In ratti femmina in allattamento, il farmaco viene escreto nel latte materno (principalmente come metaboliti: concentrazione di picco pari a 40 e 800 ng/ml dopo somministrazione orale ed endovenosa, rispettivamente, di una dose di 2,5mg/kg). Le concentrazioni di domperidone nel latte materno di donne in allattamento vanno dal 10 al 50% delle corrispondenti concentrazioni plasmatiche e ci si aspetta che non superi i 10 ng/ml. La quantita' totale di domperidone escreta nel latte materno umano risulta, presumibilmente, inferiore a 7mcg al giorno, in corrispondenza del piu' elevato dosaggio raccomandato. Non e' noto se cio' sia pericoloso per il neonato. Pertanto, l'assunzione di domperidone non e' raccomandata alle madri che allattano alseno.

Indicazioni

Adulti: sollievo dai sintomi quali nausea, vomito, senso di ripienezza epigastrica, fastidio al tratto addominale superiore, rigurgito del contenuto gastrico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; tumori pituitari a rilascio di prolattina (prolattinomi); non utilizzare nei casi in cui una stimolazione della motilita' gastricapotrebbe risultare dannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, amido di mais, crospovidone, povidone, sodio laurilsolfato, olio vegetale idrogenato, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, ipromellosa. Macrogol 6000.

Avvertenze

Utilizzo durante l'allattamento: la quantita' totale di domperidone escreta nel latte materno umano e' presumibilmente inferiore a 7 mcg algiorno, in corrispondenza del piu' elevato regime di dosaggio raccomandato. Non e' noto se cio' possa risultare dannoso per il neonato. Pertanto, l'assunzione di domperidone non e' raccomandata alle madri che allattano al seno. Utilizzo in pazienti con insufficienza epatica: poiche' il domperidone e' prevalentemente metabolizzato nel fegato, non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica. Insufficienzarenale: in pazienti con insufficienza renale grave (creatinina sierica > 6 mg/100 ml, cioe' > 0,6 mmol/l) si e' verificato un aumento dell'emivita di eliminazione del farmaco da 7,4 a 20,8 ore, ma i livelli plasmatici del farmaco sono apparsi piu' bassi che nei volontari sani. Poiche' solo una quantita' molto piccola di farmaco immodificato viene escreta per via renale, e' improbabile che la dose di una singola somministrazione necessiti di correzione in pazienti con insufficienza renale. Comunque, in caso di somministrazione ripetuta, la frequenza di somministrazione deve essere ridotta a 1 o 2 assunzioni giornaliere in funzione della gravita' dell'insufficienza renale e puo' essere necessario ridurre la dose. Tali pazienti in terapia prolungata devono essere regolarmente seguiti. Somministrazione con potenti inibitori del CYP3A4: la co-somministrazione con ketoconazolo orale, eritromicina o altri potenti inibitori del CYP3A4 che prolungano l'intervallo QTc deve essere evitta. Il medicinale contiene lattosio. Effetti cardiovascolari: alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato che il domperidone puo'essere associato ad un aumentato rischio di gravi aritmie ventricolari o morte cardiaca improvvisa. Il rischio puo' essere piu' alto in pazienti con eta' superiore a 60 anni o a dosaggi giornalieri maggiori di30 mg. Domperidone deve essere usato al piu' basso dosaggio efficace negli adulti e nei bambini. L'uso di domperidone e di altri medicinali, che prolungano l'intervallo QTc, richiede cautela in pazienti con preesistente prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaca, in particolare l'intervallo QTc, in pazienti con significativi squilibri elettrolitici o con malattie cardiache rilevanti come insufficienza cardiaca congestizia.

Gravidanza e Allattamento

Vi sono pochi dati di post-marketing sull'utilizzo di domperidone nelle donne in gravidanza. Uno studio sui ratti ha mostrato tossicita' sul sistema riproduttivo ad una dose elevata, tossica per la madre. Il rischio potenziale per gli uomini e' sconosciuto. Pertanto, domperidonedeve essere usato in gravidanza solo se cio' e' giustificato dai benefici terapeutici attesi. In ratti femmina in allattamento, il farmaco viene escreto nel latte materno (principalmente come metaboliti: concentrazione di picco pari a 40 e 800 ng/ml dopo somministrazione orale ed endovenosa, rispettivamente, di una dose di 2,5mg/kg). Le concentrazioni di domperidone nel latte materno di donne in allattamento vanno dal 10 al 50% delle corrispondenti concentrazioni plasmatiche e ci si aspetta che non superi i 10 ng/ml. La quantita' totale di domperidone escreta nel latte materno umano risulta, presumibilmente, inferiore a 7mcg al giorno, in corrispondenza del piu' elevato dosaggio raccomandato. Non e' noto se cio' sia pericoloso per il neonato. Pertanto, l'assunzione di domperidone non e' raccomandata alle madri che allattano alseno.

Interazioni con altri prodotti

Domperidone e' metabolizzato prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. Dati di studi in vitro suggeriscono che l'utilizzo concomitante di farmaci che inibiscono significativamente questo enzima puo' determinare un incremento dei livelli plasmatici di domperidone. Singoli studi, in vivo, di interazione farmacocinetica/farmacodinamicacon ketoconazolo oppure eritromicina assunti per via orale in soggetti sani hanno confermato una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio del domperidone tramite il CYP3A4, da parte di questi farmaci. Con l'uso concomitante di domperidone 10 mg per via orale quattrovolte al giorno e ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, e' stato osservato un prolungamento medio dell'intervallo QTc di 9,8 msec, con cambiamenti individuali compresi tra 1,2 e 17,5 msec. Con l'uso concomitante di domperidone 10 mg quattro volte al giorno ed eritromicina orale 500 mg tre volte al giorno, il prolungamento medio dell'intervallo QTc, nel periodo di osservazione, e' stato di 9,9 msec, con variazioniindividuali comprese tra 1,6 e 14,3 msec. Entrambe la Cmax e l'AUC didomperidone allo steady state sono risultate incrementate approssimativamente di 3 volte in ciascuno di questi studi di interazione. In questi studi la monoterapia con domperidone 10 mg somministrata per via orale quattro volte al giorno ha mostrato un incremento dell'intervalloQTc medio di 1,6 msec (studio con ketoconazolo) e 2,5 msec (studio con eritromicina), mentre la monoterapia con ketoconazolo (200 mg due volte al giorno) e la monoterapia con eritromicina (500 mg tre volte al giorno) hanno portato ad aumenti dell'intervallo QTc di 3,8 e 4,9 msecrispettivamente, nel periodo di osservazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.