domperidone doc 30 compresse 10mg domperidone doc generici srl

Che cosa è domperidone doc 30cpr 10mg?

Domperidone doc compresse prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Domperidone doc risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di procinetici.
Contiene i principi attivi: domperidone
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa contiene: domperidone 10 mg.
Codice AIC: 036109015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Sollievo dai sintomi quali nausea, vomito, senso di ripienezza epigastrica, fastidio al tratto addominale superiore, rigurgito del contenuto gastrico.

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Posologia

Si raccomanda l'assunzione orale prima dei pasti. In caso di assunzione dopo i pasti, l'assorbimento del farmaco e' piuttosto rallentato. La durata iniziale del trattamento e' di 4 settimane. Dopo 4 settimane i pazienti devono essere rivisti e la necessita' di continuare il trattamento deve essere rivalutata. Adulti ed adolescenti (di eta' superiore a 12 anni e peso uguale o superiore a 35 kg) 1-2 compresse da 10 mgda 3 a 4 volte al giorno con una dose massima giornaliera di 80 mg. Le compresse non sono adatte all'uso in bambini con peso inferiore a 35kg.

Effetti indesiderati

Disordini del sistema immunitario. Molto rari (< 1/10000): reazioni allergiche incluse anafilassi, shock anafilattico, reazione anafilattica, orticaria e angioedema. Disordini del sistema endocrino. Rari (>= 1/10000, < 1/1000): aumento dei livelli di prolattina. Disturbi psichiatrici. Molto rari: agitazione, nervosismo. Disordini del sistema nervoso. Molto rari: disturbi extrapiramidali. Disordini cardiovascolari: prolungamento dell'intervallo QTc (frequenza non nota). Patologie cardiache. Frequenza non nota: aritmie ventricolari e morte cardiaca improvvisa. Disordini gastrointestinali. Rari: disordini gastrointestinali che comprendono crampi intestinali passeggeri; molto rari: diarrea. Disordini della pelle e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: prurito, rash. Disordini del sistema riproduttivo e mammario. Rari: galattorrea, ginecomastia, amenorrea. Esami diagnostici. Molto rari: test anormale di funzionalita' epatica. Il domperidone puo' causare un aumento dei livelli di prolattina. In rari casi tale iperprolattinemia puo' causareeffetti collaterali di tipo neuro-endocrino come galattorrea, ginecomastia e amenorrea. Effetti sul sistema nervoso centrale come convulsioni, agitazione e sonnolenza sono molto rari. Il rischio di movimenti muscolari anormali e' maggiore in neonati e bambini piccoli rispetto agli adulti. Se cio' accade, interrompere immediatamente il trattamento.Gli effetti collaterali extrapiramidali sono molto rari nei neonati enei bambini piccoli ed eccezionali in soggetti adulti. Tali effetti scompaiono spontaneamente e completamente con la sospensione del trattamento.

Indicazioni

Sollievo dai sintomi quali nausea, vomito, senso di ripienezza epigastrica, fastidio al tratto addominale superiore, rigurgito del contenuto gastrico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Tumori pituitari a rilascio di prolattina (prolattinomi). Casi in cui una stimolazione della motilita' gastrica potrebbe risultaredannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio, amido di mais, povidone, sodio laurilsolfato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, carmellosa sodica, olio vegetale idrogenato, magnesio stearato.

Avvertenze

Le compresse contengono lattosio. La quantita' totale di domperidone escreta nel latte materno umano e' presumibilmente inferiore a 7 mcg. L'assunzione del farmaco non e' raccomandata alle madri che allattano al seno. Il domperidone non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica. E' improbabile che la dose di una singola somministrazione necessiti di correzione in pazienti con insufficienza renale. Comunque, in caso di somministrazione ripetuta, la frequenza di somministrazione deve essere ridotta a 1 o 2 assunzioni giornaliere in funzionedella gravita' dell'insufficienza renale e puo' essere necessario ridurre la dose. Tali pazienti in terapia prolungata devono essere regolarmente seguiti. La co-somministrazione con ketoconazolo orale, eritromicina o altri potenti inibitori del CYP3A4 che prolungano l'intervalloQTc deve essere evitata. E' stato riportato un lieve aumento dell'intervallo QT (media inferiore a 70 msec) in uno studio di interazione farmaco-farmaco con ketoconazolo orale. Devono essere considerate opzioni terapeutiche alternative se e' richiesto il trattamento antimicotico. Uso nei bambini: gli effetti neurologici indesiderati sono rari. Il rischio di effetti indesiderati di tipo neurologico e' piu' elevato nei bambini piccoli: si raccomanda che la dose sia determinata con precisione e di rispettarla rigorosamente nei neonati, nei lattanti e nei bambini piccoli. Un sovradosaggio puo' causare sintomi extrapiramidali nei bambini, ma devono essere prese in considerazione altre cause. Alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato che il domperidone puo' essere associato ad un aumentato rischio di gravi aritmie ventricolari o morte cardiaca improvvisa. Il rischio puo' essere piu' alto in pazienticon eta' superiore a 60 anni o a dosaggi giornalieri maggiori di 30 mg. Domperidone deve essere usato al piu' basso dosaggio efficace negliadulti e nei bambini. L'uso di domperidone e di altri medicinali che prolungano l'intervallo QTc richiede cautela in pazienti con preesistente prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaca, in pazienticon significativi squilibri elettrolitici o con malattie cardiache rilevanti come insufficienza cardiaca congestizia.

Gravidanza e Allattamento

Vi sono pochi dati di post-marketing sull'utilizzo di domperidone nelle donne in gravidanza. Il farmaco deve essere usato in gravidanza solo se cio' e' giustificato dai benefici terapeutici attesi. Le concentrazioni di domperidone nel latte materno di donne in allattamento vannodal 10 al 50% delle corrispondenti concentrazioni plasmatiche e ci siaspetta che non superi i 10 ng/ml. La quantita' totale di domperidoneescreta nel latte materno umano risulta, presumibilmente, inferiore a7 mcg al giorno in corrispondenza del piu' elevato regime di dosaggioraccomandato. Non e' noto se cio' sia pericoloso per il neonato. Pertanto, l'assunzione del medicinale non e' raccomandata alle madri che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

Domperidone e' metabolizzato prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. L'utilizzo concomitante di farmaci che inibiscono significativamente questo enzima puo' determinare un incremento dei livelli plasmatici di domperidone. Singoli studi, in vivo, di interazione farmacocinetica/farmacodinamica con ketoconazolo oppure eritromicina assunti per via orale in soggetti sani hanno confermato una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio del domperidone, tramite il CYP3A4, da parte di questi farmaci. Con l'uso concomitante di domperidone 10 mg per via orale quattro volte al giorno e ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, e' stato osservato un prolungamento medio dell'intervallo QTc di 9,8 msec, con cambiamenti individuali compresi tra 1,2e 17,5 msec. Con l'uso concomitante di domperidone 10 mg quattro volte al giorno ed eritromicina orale 500 mg tre volte al giorno, il prolungamento medio dell'intervallo QTc, nel periodo di osservazione, e' stato di 9,9 msec, con variazioni individuali comprese tra 1,6 e 14,3 msec. Entrambe la Cmax e l'AUC di domperidone allo steady state sono risultate incrementate approssimativamente di 3 volte in ciascuno di questi studi di interazione. In questi studi la monoterapia con domperidone 10 mg somministrata per via orale quattro volte al giorno ha mostrato un incremento dell'intervallo QTc medio di 1,6 msec (studio con ketoconazolo) e 2,5 msec (studio con eritromicina), mentre la monoterapia con ketoconazolo (200 mg due volte al giorno) e la monoterapia con eritromicina (500 mg tre volte al giorno) hanno portato ad aumenti dell'intervallo QTc di 3,8 e 4,9 msec rispettivamente, nel periodo di osservazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.