diabemide 20 compresse 250mg clorpropamide laboratori guidotti spa

Che cosa è diabemide 20cpr 250mg?

Diabemide compresse prodotto da laboratori guidotti spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Diabemide risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzanti orale, sulfonamide, derivato dell'urea.
Contiene i principi attivi: clorpropamide
Codice AIC: 016891018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del diabete mellito tipo II, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non siano sufficienti per un adeguato controllo della glicemia.

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Posologia

Adulti: somministrazione orale iniziale di 250 mg (1 compressa); il dosaggio giornaliero potra' poi essere aumentato a 500 mg (2 compresse)o ridotto a 125 mg (mezza compressa) dopo 5-7 giorni in funzione dei valori di glicemia. Anziani: nei soggetti anziani, generalmente piu' sensibili agli ipoglicemizzanti, si iniziera' con circa 62,5 mg (1/4 dicompressa) al giorno. Dopo 5-7 giorni la posologia potra' essere regolata a 125-250 mg a intervalli di 3-5 giorni. In tutti i casi il dosaggio individuale deve essere stabilito dal medico secondo la gravita' dello stato diabetico. Alterata funzionalita' renale: l'uso e' controindicato in caso di grave compromissione della funzionalita' renale. Alterata funzionalita' epatica: l'uso e' controindicato in caso di grave compromissione della funzionalita' epatica.

Effetti indesiderati

Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: raramente si e' verificato ittero colestatico; in questo caso la terapia deve essere sospesa; altri disturbi tipo nausea, diarrea, vomito, anoressia e, piu' raramente, proctocolite, sono dose dipendenti e scompaiono rapidamente con lariduzione o la sospensione del trattamento. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: sono stati riportati prurito, urticaria, eruzioni cutanee, che raramente evolvono ad eritema multiforme e dermatite esfoliativa. In questo caso e' necessario sospendere la terapia con il farmaco. Con l'uso di sulfaniluree sono state riportate porfiria cutanea tarda e fotosensibilita'. Alterazioni del sangue e sistema linfatico: tutte le sulfaniluree possono causare leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia emolitica, anemia aplastica, pancitopenia edesoinofilia. Alterazioni del sistema endocrino: in rare occasioni la clorpropamide ha provocato una reazione identica ad una sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico, con ritenzione idrica e iponatriemia. La clorpropamide ha mostrato, rispetto ad altre sulfaniluree, maggiore probabilita' che si verifichino epatotossicita' con colestasi e depressione midollare.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito tipo II, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non siano sufficienti per un adeguato controllo della glicemia.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato nel diabete tipo I (insulino-dipendente), chetoacidosico, latente, sospetto, nel coma e nel precoma diabetico, negli stadi prediabetici, nel diabete complicato da severe infezioni, in caso ditraumi ed interventi chirurgici gravi, in gravidanza e in allattamento, in caso di funzionalita' renale, epatica e tiroidea gravemente compromessa, nell'insufficienza surrenalica ed inoltre nei casi di ipersensibilita' al farmaco, ad altri sulfamido derivati o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Avvertenze

Tutte le sulfaniluree possono provocare ipoglicemia, pertanto prima di iniziare la terapia e' importante selezionare i pazienti, istruirli adeguatamente e valutare il dosaggio. L'insufficienza renale o epaticapossono causare un aumento dei livelli plasmatici di clorpropamide e,in seguito, anche diminuire la capacita' gluconeogenica. Questi fattipossono aumentare il rischio di ipoglicemia grave. Gli anziani, i pazienti debilitati o malnutriti, quelli con insufficienza surrenalica o pituitaria sono particolarmente esposti al rischio di ipoglicemia con questi farmaci; negli anziani e nei pazienti in terapia con beta-bloccanti i sintomi dell'ipoglicemia possono essere mascherati. Dato che negli animali surrenectomizzati la clorpropamide ha un effetto ipoglicemizzante esagerato, sara' opportuno usare prudenza nell'uso in pazientiaffetti da morbo di Addison. Durante il periodo di passaggio da altrofarmaco al prodotto, bisogna verificare l'assenza di glicosuria o acetonuria almeno tre volte al giorno. E' inoltre necessario controllare frequentemente la funzionalita' epatica.Un aumento progressivo della fosfatasi alcalina dovrebbe avvertire il medico della possibilita' di incipiente stasi biliare ed ittero; in tal caso la terapia con clorpropamide va interrotta. Il farmaco puo' essere usato come terapia aggiuntiva alla dieta, ma non come terapia sostitutiva in quanto una dieta appropriata resta la prima misura di controllo del diabete. Non bisogna mai trascurare di educare il paziente a misure profilattiche quali il controllo del peso, l'esercizio fisico, una accurata igiene e l'immediata cura di ogni infezione. I rischi di ipoglicemia, i suoi sintomi edil trattamento, nonche' le condizioni che predispongono il suo insorgere, devono essere spiegati attentamente al paziente ed ai suoi familiari. La somministrazione di farmaci ipoglicemizzanti orali puo' essereassociata ad un incremento di mortalita' cardio-vascolare. E' necessario sottolineare ancora che la dieta risulta essere il trattamento di scelta per il diabete mellito non insulino dipendente, e che solo nel caso in cui il trattamento dietetico non risulti particolarmente efficace e' corretto associare ad esso l'uso dell'insulina o di una sulfanilurea. Data la lunga durata d'azione della clorpropamide i pazienti che diventano ipoglicemici durante la cura, debbono essere tenuti sotto controllo per 3-5 giorni, durante i quali puo' essere necessaria l'ospedalizzazione e la somministrazione di glucosio per via endovenosa. Durante il periodo iniziale di terapia con il farmaco o nel periodo di passaggio dalla terapia insulinica a quella orale possono occasionalmente verificarsi reazioni ipoglicemiche. Le eventuali crisi iperglicemiche conseguenti a stress, febbre, trauma, infezioni o interventi chirurgici, chetoacidosi, diarrea, ecc. possono essere controllate solo con terapia insulinica sospendendo quindi l'uso di ipoglicemizzanti orali.L'efficacia degli ipoglicemizzanti orali, compresa la clorpropamide, diminuisce in molti pazienti dopo un certo periodo di tempo, questo fatto puo' essere dovuto sia ad un progressivo aggravarsi del diabete, sia ad una diminuita sensibilita' al farmaco. Il trattamento con sulfaniluree di pazienti con deficienza di G6PD puo' portare ad anemia emolitica. La Clorpropamide deve essere pertanto utilizzata con cautela in tali pazienti e deve essere considerata un'alternativa terapeutica.

Gravidanza e Allattamento

E' controindicato in gravidanza. In tale evenienza e' richiesto il trattamento con insulina. Le pazienti che vogliono programmare una gravidanza devono informarne il proprio medico. Allattamento: poiche' i derivati sulfanilureici come la clorpropamide passano nel latte materno, non deve essere assunto da donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

L'azione ipoglicemica delle sulfaniluree puo' essere potenziata da alcuni farmaci fra cui gli anti-infiammatori non steroidei, (in particolare fenilbutazone e derivati) salicilati, sulfamidici, cloramfenicolo,probenecid, cumarolo, anti-MAO e beta-bloccanti. Altri farmaci, invece, hanno tendenza a determinare iperglicemia: i tiazidici ed altri diuretici, corticosteroidi, fenotiazine, estratti tiroidei, estrogeni, contraccettivi orali, fenitoina, acido nicotinico, simpaticomimetici, calcioinibitori ed isoniazide. Quando tali farmaci sono somministrati a pazienti in terapia con clorpropamide, occorre tenere attentamente sotto controllo la glicemia. Studi su animali hanno confermato che l'azione dei barbiturici puo' essere prolungata dall'impiego di clorpropamide per cui bisogna usarli con cautela. In alcuni pazienti l'ingestione di alcoolici puo' causare una reazione tipo disulfiram.

Forme Farmacologiche


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