coversyl 14 compresse 4mg perindopril servier italia spa

Che cosa è coversyl 14cpr 4mg?

Coversyl compresse prodotto da servier italia spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Coversyl risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace inibitori non associati.
Contiene i principi attivi: perindopril erbumina (tert-butilamina)
Codice AIC: 027286018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione: Trattamento dell'ipertensione. Insufficienza cardiaca: Trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Coronaropatia stabile: Riduzione del rischio di eventi cardiaci in pazienti con una anamnesi di infarto miocardico e/o rivascolarizzazione.

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Posologia

Si raccomanda di somministrare in una dose singola giornaliera al mattino prima di un pasto. La posologia deve essere individualizzata in base al profilo del paziente e alla risposta pressoria. Ipertensione: puo' essere usato in monoterapia o in associazione con altre classi di antiipertensivi. La posologia iniziale raccomandata e' di 4 mg in un'unica somministrazione al mattino. Nei pazienti con forte stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone (in particolare ipertensione renovascolare, deplezione idrosalina, scompenso cardiaco o ipertensione grave) si puo' verificare una diminuzione eccessiva della pressione arteriosa in seguito all'assunzione della dose iniziale. In questi pazienti si raccomanda di iniziare il trattamento alla posologia di 2 mg e sotto controllo medico. Dopo un mese di trattamento la posologia puo' essere aumentata fino a 8 mg in un'unica assunzione quotidiana. Si puo' avere ipotensione sintomatica in seguito all'inizio della terapia; cio' e' piu' probabile che si verifichi in pazienti che sono al momento trattati con diuretici. Dunque, si raccomanda cautela, dato che questi pazienti possono presentare deplezione idrosalina. Ove possibile, il diuretico deve essere interrotto 2 o 3 giorni prima di iniziare il trattamento. Nei pazienti ipertesi in cui il diuretico non puo' essere sospeso, il trattamento deve essere iniziato alla posologia di 2 mg. La funzionalita' renale e la potassemia devono essere tenute sotto controllo. La posologia deve essere successivamente adattata in funzione della risposta pressoria. Ove richiesto, il trattamento diuretico puo' essere reintrodotto. Nei pazienti anziani il trattamento deve essere iniziato alla posologia di 2 mg che, se necessario, puo' essere progressivamente aumentata a 4 mg dopo un mese di trattamento e quindi a 8 mg in base alla funzione renale (vedere la tabella sottostante). Insufficienza cardiaca congestizia: Si raccomanda che il trattamento, generalmente in associazione con un diuretico non risparmiatore di potassio e/o con digossina e/o con un beta-bloccante, sia istituito sotto stretto controllo medico alla posologia iniziale consigliata di 2 mg assunti al mattino. Tale posologia puo' essere aumentata, se tollerata, fino a 4 mg in un'unica assunzione giornaliera, con incrementi posologici di 2 mg ad intervalli non inferiori alle 2 settimane. Gli aggiustamenti posologici devono avvenire in base alla risposta clinica individuale del paziente. Nell'insufficienza cardiaca grave e in altri pazienti considerati a rischio elevato (pazienti con funzionalita' renale compromessa e che presentano una alterazione degli elettroliti, pazienti trattati contemporaneamente con diuretici e/o con vasodilatatori), il trattamento deve essere iniziato sotto attento controllo medico. Nei pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica p.e. pazienti condeplezione salina con o senza iponatriemia, pazienti ipovolemici o pazienti in trattamento con dosi massive di diuretici si deve procedere,ove possibile, a una correzione di tali fattori prima di iniziare la terapia. La pressione arteriosa, la funzione renale e le concentrazioni plasmatiche di potassio devono essere controllate attentamente sia prima che durante il trattamento. Coronaropatia stabile: Il trattamentodeve essere iniziato alla posologia di 4 mg in un'unica assunzione giornaliera per 2 settimane, da aumentare fino a 8 mg, in un'unica assunzione quotidiana, in base alla funzionalita' renale e a condizione chela dose da 4 mg sia ben tollerata. I pazienti anziani devono iniziareil trattamento con 2 mg in un'unica assunzione quotidiana per una settimana, da aumentare a 4 mg una volta al giorno nella settimana successiva, prima di passare a 8 mg, in un'unica assunzione quotidiana, in base alla funzionalita' renale. Il dosaggio deve essere aumentato solo se la dose inferiore precedente e' ben tollerata. Adattamento della posologia nell'insufficienza renale: Nei pazienti affetti da insufficienza renale la posologia deve essere adattata in base alla clearance della creatinina come delineato nella sottostante tabella. Aggiustamento della posologia nell'insufficienza renale. Clearance della creatinina (ml/min): ClCR >= 60; posologia raccomandata: 4 mg al giorno. Clearance della creatinina (ml/min): 30< ClCR< 60; posologia: 2 mg al giorno. Clearance della creatinina (ml/min): 15< ClCR< 30; posologia: 2 mg a giorni alterni. Clearance della creatinina (ml/min): pazienti emodializzati* ClCR< 15; posologia: 2 mg il giorno della dialisi. * La clearance di dialisi del perindoprilato e' di 70 ml/min. Nei pazienti in emodialisi, la dose deve essere somministrata dopo la dialisi. Adattamento della posologia nell'insufficienza epatica: Nei pazienti affetti da insufficienza epatica non e' richiesto alcun adattamento della posologia. Uso pediatrico: L'efficacia e la sicurezza di impiego non sono statestudiate nei bambini. Pertanto l'uso in pediatria e' sconsigliato.

Effetti indesiderati

In corso di trattamento con perindopril sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati che sono stati classificati secondo la seguente frequenza: molto comune (>1/10); comune (>1/100, 1/1000, < 1/100); raro (>1/10000,

Indicazioni

Ipertensione: Trattamento dell'ipertensione. Insufficienza cardiaca: Trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia. Coronaropatia stabile: Riduzione del rischio di eventi cardiaci in pazienti con una anamnesi di infarto miocardico e/o rivascolarizzazione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al perindopril, a qualcuno degli eccipienti o a qualunque altro ACE inibitore; Antecedente di angioedema correlato a precedente terapia con ACE inibitori; Angioedema ereditario o idiopatico; Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Non deve essere somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. Se si pianifica o viene accertata una gravidanza, il passaggio ad un trattamento alternativo deve essere iniziato appena possibile. Nella donna non sono stati effettuati studi controllati con ACE inibitori, tuttavia in un numero limitato di esposizioni durante il primo trimestre di gravidanza non sembra essersi verificata alcuna malformazione legata a fetotossicita' umana, come piu' sotto riportato. Il perindopril e' controindicato durante il 2e il 3 trimestre di gravidanza. E' noto che un'esposizione prolungataagli ACE inibitori durante il 2 e il 3 trimestre di gravidanza provochi fetotossicita' umana (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios,ritardata ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkalemia). Nel caso in cui si sia verificata una esposizione al perindopril a partire dal 2 trimestre di gravidanza e' consigliabile un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. Non e' conosciuto se il perindopril sia escreto nel latte materno. Pertanto l'uso e' sconsigliato nelle donne che allattanoal seno.

Interazioni con altri prodotti

Diuretici: I pazienti in trattamento con diuretici e specialmente quelli con deplezione idrosalina, possono manifestare una riduzione eccessiva della pressione arteriosa dopo l'inizio di una terapia con ACE inibitori. La comparsa di effetti ipotensivi puo' essere diminuita sospendendo il diuretico, espandendo la volemia o aumentando l'assunzione di sale prima di iniziare una terapia con perindopril, a posologie basse e progressive. Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio: Sebbene le concentrazioni plasmatiche di potassio rimangano di solito entro limiti normali, in alcuni pazienti in trattamento con perindopril puo' insorgere iperkalemia. I diuretici risparmiatori di potassio (p.e. spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono provocare aumenti significativi delle concentrazioni plasmatiche di potassio. Pertanto si sconsiglia l'associazione di perindopril con i farmaci sopra citati. Se l'uso concomitante dei farmaci sopra citati e' ritenuto appropriato a causa di una ipokalemia accertata, essi devono essere impiegati con cautela e con frequenti controlli della potassemia. Litio: Aumenti reversibili delle concentrazioni plasmatiche e della tossicita' del litio sono stati riscontrati in seguito a somministrazione concomitante di litio e ACE inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare ulteriormente il rischio di tossicita' del litio, di per se' gia' elevato in corso di trattamento con ACE inibitori. La somministrazione di perindopril in corso di trattamento con litio e' sconsigliata, tuttavia se ritenuta necessaria, deve essere eseguito un accurato monitoraggio deilivelli plasmatici di litio. Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) inclusa l'aspirina a posologie ? 3 g al giorno: La somministrazione contemporanea di farmaci antiinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'efficacia antiipertensiva degli ACE inibitori. Inoltre FANS e ACEinibitori esercitano un effetto sinergico sull'aumento delle concentrazioni di potassio e possono provocare una compromissione della funzione renale. Tali effetti sono generalmente reversibili. Raramente, potrebbe manifestarsi un'insufficienza renale acuta, specialmente nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, quali gli anziani o i pazienti disidratati. Agenti antiipertensivi e vasodilatatori: La somministrazione concomitante di questi farmaci puo' aumentare l'effetto ipotensivo del perindopril. La somministrazione contemporanea di nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori puo' ridurre ulteriormente la pressione arteriosa. Agenti antidiabetici: Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE inibitori e farmaci antidiabetici (insulina, agenti ipoglicemizzanti orali) puo' provocare una eccessiva riduzione del glucosio nel sangue con rischio diipoglicemia. La comparsa di tale fenomeno sembra essere piu' probabile durante le prime settimane di trattamento combinato e in pazienti con insufficienza renale. Acido acetil-salicilico, trombolitici, beta-bloccanti, nitrati: Il perindopril puo' essere somministrato contemporaneamente ad acido acetil-salicilico (se usato come trombolitico), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici: La somministrazione concomitante di ACE inibitori etaluni anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici puo' provocare una ulteriore diminuzione della pressione arteriosa. Simpaticomimetici: Gli agenti simpaticomimetici possono ridurre l'efficacia antiipertensiva degli ACE inibitori.

Forme Farmacologiche


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