coripren*35cpr riv 20mg+10mg enalapril e recordati spa

Che cosa è coripren 35cpr riv 20mg+10mg?

Coripren compresse rivestite prodotto da recordati spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Coripren risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori e calcio-antagonisti: enalapril e lercanidipina.
Contiene i principi attivi: enalapril maleato/lercanidipina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di enalapril maleato(pari a 15.29 mg di enalapril) e 10 mg di lercanidipina cloridrato (pari a 9.44 mg di lercanidipina).
Codice AIC: 038568162 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata da una monoterapia con enalapril20 mg. Il medicinale non deve essere utilizzato per il trattamento iniziale dell'ipertensione.

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Posologia

I pazienti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata da una monoterapia con enalapril 20 mg, hanno la possibilita' di assumere una dose maggiore di enalapril in monoterapia o passare al farmaco. Siraccomanda la titolazione individuale dei componenti. Se clinicamenteappropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. La dose raccomandata e' di una compressa al giorno almeno 15 minuti prima dei pasti. Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino. Questo prodotto non deve essere assunto con del succo di pompelmo. Anziani: la dose dipende dalla funzionalita' renale del paziente. Bambini e adolescenti sotto i 18anni: non essendo stati condotti studi clinici su pazienti di eta' inferiore a 18 anni, la somministrazione a bambini e adolescenti non e' attualmente raccomandata. Insufficienza renale: il medicinale e' controindicato in pazienti affetti da grave insufficienza renale (clearancedella creatinina CONSERVAZIONEConservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce e dall'umidita'. Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.AVVERTENZEMonitorare enalapril in caso di grave ipotensione con pressione sistolica inferiore a 90 mmHg o scompenso cardiaco. Nei pazienti ipertesi trattati con enalapril, e' piu' probabile che l'ipotensione sintomaticasi verifichi se il paziente e' ipovolemico. In pazienti affetti da insufficienza cardiaca iniziare la terapia sotto controllo e seguirli incaso di aggiustamento della dose di enalapril e/o del diuretico. Considerazioni simili si applicano a pazienti con ischemia cardiaca o patologie cerebrovascolari. Qualora dovesse verificarsi ipotensione, porreil paziente in posizione supina e, se necessario, sottoporlo a infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione a ulteriori dosi, che possono essere somministrate generalmente senza difficolta' non appena lapressione arteriosa sara' aumentata dopo l'espansione della volemia. In alcuni pazienti affetti da insufficienza cardiaca con pressione arteriosa normale o ridotta, la somministrazione di enalapril puo' provocare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa sistemica. Questoeffetto generalmente non costituisce un motivo di interruzione del trattamento. Se l'ipotensione diventa sintomatica, puo' rendersi necessaria la riduzione della dose e/o l'interruzione del diuretico e/o dell'enalapril. Si raccomanda particolare cautela nell'uso della lercanidipina in pazienti affetti da sindromi da disfunzione del nodo del seno (se non e' impiantato un pacemaker). Prestare cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra durante il trattamento con calcio-antagonisti. I pazienti affetti da ischemia cardiaca hanno un elevato rischio cardiovascolare durante il trattamento con alcune diidropiridine a breve durata d'azione. Sebbene la lercanidipina abbia una lunga durata d'azione, in tali pazienti e' richiesta cautela. In rari casi, alcune diidropiridine possono causare dolore precordiale o angina pectoris. Potrebbero essere osservati isolati casi di infarto miocardico. Usare cautela durante la fase iniziale del trattamento con enalapril in pazienti con insufficienza renale lieve-moderata. Se tempestivamente diagnosticata e adeguatamente trattata, questa insufficienza renale risulta generalmente reversibile. In alcuni casi di ipertensione senza patologia renale pre-esistente, l'associazione di enalapril con un diuretico puo' portare ad un aumento dei livelli di urea e creatinina nel sangue. Puo' risultare necessaria una riduzione della dose dell'enalapril e/o la sospensione del diuretico. In questi casi, considerare la possibilita' di stenosi latente dell'arteria renale. I pazienti affetti da stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria di un solo rene funzionante sono particolarmente esposti al rischio disviluppare ipotensione o insufficienza renale. Iniziare il trattamento sotto controllo medico, con dosi ridotte e accurata titolazione. Valutare la funzione renale all'inizio della terapia monitorarla durante il trattamento. Trapianto renale: il trattamento di questi pazienti non e' raccomandato. L'effetto antiipertensivo della lercanidipina puo' risultare potenziato nei pazienti affetti da insufficienza epatica. Raramente il trattamento e' stato associato ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce a necrosi epatica fulminante (a volte con esito letale). I pazienti che sviluppano ittero o un marcato innalzamento degli enzimi epatici a seguito del trattamento con gli ACE-inibitori devono interrompere l'assunzione dell'ACE-inibitore e ricevere un trattamento adeguato. Sono state riscontrate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia. Usare enalapril con estrema cautela nei pazienti affetti da collagenopatie vascolari, sottoposti a terapia con immunosoppressori, allopurinolo, procainamide o in cui siano presenti parecchi di questi fattori di rischio. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato gravi infezioni che in alcuni casi non hanno risposto a terapia antibiotica intensiva. Se enalapril viene usato in tali pazienti, monitorare la conta leucocitaria ed informare i pazienti della necessita' di riferire qualsiasi segno di infezione al proprio medico. Sono stati riportati casi di angioedema del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe. Interrompere immediatamente l'uso dell'enalapril. Monitorare il paziente per assicurare la completa risoluzione dei sintomi prima della dimissione dall'ospedale. Nei casi in cui il gonfiore sia limitato al volto e alle labbra, i sintomi si risolvono generalmente senza ulteriori trattamenti. Tuttavia, l'uso di antistaminici si e' rivelato utile nell'attenuazione dei sintomi. L'edema angioneurotico della laringe puo' avere esito fatale. In caso di coinvolgimento della lingua, della glottide odella laringe con conseguente ostruzione respiratoria, e' necessario iniziare immediatamente un adeguato trattamento e/o adottare tutte le misure necessarie a garantire la pervieta' delle vie aeree. Raramente si sono verificate pericolose reazioni anafilattoidi durante la terapia di desensibilizzazione contro veleni di insetti e l'uso concomitantedi un ACE-inibitore; evitate sospendendo temporaneamente l'ACE-inibitore prima di ogni trattamento di desensibilizzazione. Raramente si sono verificate reazioni anafilattoidi pericolose durante l'aferesi dellelipoproteine a bassa densita' con destrano solfato in pazienti che ricevevano gli ACE- inibitori; evitate sospendendo temporaneamente l'ACE-inibitore prima di ogni aferesi. In pazienti diabetici trattati con agenti antidiabetici orali o insulina, controllare la glicemia durante il primo mese di trattamento. E' stata osservata tosse. Nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico maggiore o durante l'anestesia con agenti che riducono la pressione arteriosa, enalapril inibisce la formazione di angiotensina II, che altrimenti avverrebbe a seguito di una secrezione compensatoria di renina. Se si verifica ipotensione come conseguenza di questo meccanismo, e' possibile correggerla espandendo lavolemia. In alcuni pazienti e' stato osservato un innalzamento del livello di potassio sierico. Qualora fosse indicato l'uso contemporaneo di farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio, monitorare il potassio sierico. Induttori del CYP3A4 possono ridurre i livelli sierici della lercanidipina e quindi la sua efficacia puo' risultare inferiore a quella attesa. L'uso non e' generalmente raccomandato inassociazione con il litio, i diuretici risparmiatori di potassio, gliintegratori di potassio e l'estramustina. Enalapril sembra essere meno efficace nel ridurre la pressione arteriosa nei pazienti di colore. L'uso non e' raccomandato durante la gravidanza ne' durante l'allattamento. La sicurezza e l'efficacia non sono state dimostrate sui bambini. Evitare l'assunzione di alcol. Contiene lattosio.INTERAZIONIL'effetto antiipertensivo potrebbe essere potenziato da altri farmaciipotensivi. >>Enalapril maleato. Alcune sostanze attive o classi terapeutiche possono favorire lo sviluppo di iperkaliemia: sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, inibitori dell'angiotensina II, agenti antinfiammatori non steroidei, eparine (basso peso molecolare o non frazionata), ciclosporina e tacrolimus, trimetoprim. L'insorgenza di iperkaliemia puo' dipendere dall'esistenza di fattori di rischio associati. Associazioni non raccomandate. Diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio: gli ACE-inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad un significativo aumento del livello di potassio sierico. Se ne e' indicato l'uso concomitante acausa di una dimostrata ipokaliemia, essi devono essere usati con cautela e con monitoraggio frequente del potassio sierico. Litio: sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicita' del litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo'aumentare la concentrazione di litio nel siero, con conseguente aumento del rischio di tossicita' da litio con ACE-inibitori. L'uso dell'enalapril con il litio non e' quindi raccomandato, ma se l'associazione si dimostrasse necessaria, monitorare i livelli sierici di litio. Estramustina: aumento del rischio di effetti collaterali. Associazioni cherichiedono precauzioni per l'uso. Antidiabetici: la co-somministrazione puo' provocare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con rischio di ipoglicemia. Diuretici (tiazidi o diuretici dell'ansa); un precedente trattamento con diuretici ad alte dosi puo' dareluogo a ipovolemia e a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con l'enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti tramite l'interruzione del diuretico, la correzione dell'ipovolemia o l'assunzione di sali oppure iniziando la terapia con una dose ridotta dienalapril. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): la somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antiipertensivi di unACE-inibitore. I FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo nell'aumento del potassio sierico e possono dare luogo ad un deterioramento della funzionalita' renale. Questo effetto e' generalmente reversibile. In rari casi si puo' verificare insufficienza renale acuta. Baclofene: aumento dell'effetto antiipertensivo. Controllare la pressione arteriosa e, se necessario, adattare la dose dell'antiipertensivo. Ciclosporina: aumenta il rischio di iperkaliemia in associazione con ACE -inibitori. Alcol: potenzia l'effetto ipotensivo in associazionecon ACE-inibitori. Associazioni da valutare. Amifostina: aumento dell'effetto antiipertensivo. Antidepressivi triciclici/antipsicotici/anestetici/narcotici: l'uso concomitante con ACE-inibitori puo' dare luogoad un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Corticosteroidi,tetracosactide (via sistemica) (eccetto idrocortisone usato come sostituto nel morbo di Addison): riduzione dell'effetto antiipertensivo (ritenzione idrosalina indotta da corticosteroidi). Altri antiipertensivi: l'uso concomitante con altri antiipertensivi puo' aumentare gli effetti ipotensivi dell'enalapril. L'uso concomitante del gliceril trinitrato ed altri nitrati o vasodilatatori puo' comportare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la co- somministrazione puo' comportare un aumento del rischio di leucopenia. Antiacidi: inducono una diminuzione della biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Una riduzione della risposta alle amine vasoattive e' possibile, ma non tale da precluderne l'uso. Acido acetilsalicilico e trombo litici: enalapril puo' essere somministrato senza problemi insieme all'acido acetilsalicilico (in dosi adeguate alla profilassi cardiovascolare) e ai trombolitici. Oro: sono state riportate reazioni nitritoidi. >>Lercanidipina. Associazioni controindicate. Inibitori di CYP3A4: e' controindicata la co-somministrazione di lercanidipinae potenti inibitori di CYP3A4. Ciclosporina: non utilizzare insieme ciclosporina e lercanidipina. Non assumere lercanidipina insieme al succo di pompelmo. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Alcol: evitare l'assunzione di alcol in quanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antiipertensivi. Substrati di CYP3A4: usarecautela. Induttori di CYP3A4: usare cautela. Digossina: monitorare i pazienti in concomitante trattamento con la digossina per individuare eventuali segni di tossicita' da digossina. Associazioni da valutare. Midazolam: nei volontari anziani, la co-somministrazione orale di midazolam 20 mg ha potenziato l'assorbimento della lercanidipina e ne ha diminuito la velocita' di assorbimento. Non sono state riportate variazioni nelle concentrazioni del midazolam. Metoprololo: in caso di co-somministrazione della lercanidipina e del metoprololo la biodisponibilita' del metoprololo e' rimasta invariata, mentre quella della lercanidipina si e' ridotta del 50%. Questo effetto potrebbe essere dovuto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai beta-bloccanti, pertanto potrebbe verificarsi anche con altri farmaci di questa classe.Ciononostante, la lercanidipina puo' essere usata in modo sicuro contemporaneamente ai bloccanti dei recettori beta- adrenergici. Cimetidina: i livelli plasmatici della lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg di cimetidina al giorno, tuttavia e' necessario prestare attenzione in casodi dosi superiori, in quanto possono verificarsi aumenti sia della biodisponibilita' della lercanidipina che del suo effetto ipotensivo. Fluoxetina: non e' stata mostrata alcuna variazione clinicamente rilevante delle proprieta' farmacocinetiche della lercanidipina. Simvastatina: durante la ripetuta co- somministrazione di una dose di 20 mg di lercanidipina e di 40 mg di simvastatina, la AUC della lercanidipina non ha riportato variazioni significative, mentre la AUC di simvastatina e' aumentata del 56% e quella del suo principale metabolita attivo, il beta-idrossiacido, del 28%. E' improbabile che tali variazioni comportino una rilevanza clinica. Non e' prevista alcuna interazione in caso di somministrazione della lercanidipina al mattino e della simvastatina alla sera. Warfarin: la co-somministrazione di 20 mg della lercanidipina assunta da volontari sani a digiuno non altera la farmacocineticadel warfarin.EFFETTI INDESIDERATIFrequenza effetti indesiderati: molto comune (> 1/10), comune (da >=1/100 a =1/1000 a = 1/10.000a < 1/1000), molto raro (=1/1000 a =1/100 a >Enalapril. Effetti indesiderati riportati per l'enalapril. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia (comprese le forme aplastiche ed emolitiche); raro: neutropenia, trombocitopenia, agranulocitosi, insufficienza midollare, pancitopenia, linfoadenopatia. Disturbi del sistemaimmunitario. Comune: ipersensibilita', angioedema: sono stati riportati casi di edema angioneurotico al volto, estremita', labbra, lingua, glottide e/o laringe; raro: patologie autoimmuni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia, anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione; non comune: stato confusionale, sonnolenza, insonnia, nervosismo; raro: sogni anomali, disturbi del sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri; comune: cefalea; non comune: parestesia. Patologie dell'occhio. Molto comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito. Patologie cardiache. Comune: infarto miocardico, probabilmente a seguito di eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio, aritmia, angina pectoris, tachicardia; non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, sincope, incidente cerebrovascolare, probabilmente a seguito di eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio; non comune: vampate di calore, ipotensione ortostatica; raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse; comune: dispnea; non comune: rinorrea, dolore faringolaringeo e disfonia, broncospasmo/asma; raro: infiltratipolmonari, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: diarrea, dolore addominale, disgeusia; non comune: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, disturbi gastrici, secchezza delle fauci, ulcera peptica; raro: stomatite, stomatite aftosa, glossite; molto raro: angioedema intestinale. Patologie epatobiliari. Raro: insufficienza epatica, epatite, sia essa epatite colestatica o necrosi epatica, colestasi (compreso ittero). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee; non comune: iperidrosi, prurito, orticaria, alopecia; raro:eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, pemfigo. E' stato riportato un complesso sintomatologico che puo' includere alcune o tutte le seguenti condizioni: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo (ANA), elevata velocita' di eritrosedimentazione (VES), eosinofilia e leucocitosi. Possibilita'di comparsa di eruzioni cutanee, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: compromissione della funzionalita' renale, insufficienza renale, proteinuria; raro: oliguria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile; raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia; comune: stanchezza, dolore al petto; non comune: malessere. Esami diagnostici. Comune: iperkaliemia, aumento della creatininemia; non comune: aumento dell'uremia, iponatriemia; raro: diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito, aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubinemia. >>Lercanidipina. Reazioni avverse al farmaco piu' comunemente osservate in studi clinici controllati comprendono: cefalea, capogiri, edema periferico, tachicardia, palpitazioni e vampate di calore. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Raro: sonnolenza. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni; raro: angina pectoris. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; molto raro: sincope. Patologie gastrointestinali. Raro: nausea, dispepsia, diarrea, dolore addominale, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzioni cutanee. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia. Patologie renalie urinarie. Raro: poliuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema periferico; raro: astenia, stanchezza. Segnalazioni spontanee ricevute nel corso dell'esperienza post-marketing hanno riportato molto raramente (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza Enalapril L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere il paragrafo 4.4). L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) e' controindicato durante il 2. e il 3. trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Non sono disponibili prove epidemiologiche definitive sul rischio diteratogenesi a seguito dell'esposizione agli ACE-inibitori durante ilprimo trimestre di gravidanza; tuttavia, non e' possibile escludere un lieve aumento del rischio. A meno che la somministrazione di ACE-inibitori non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero passare ad un trattamento con farmaci antiipertensivi alternativi, il cui uso risulti sicuro durante la gravidanza. Non appena la gravidanza viene diagnosticata, interrompere immediatamente il trattamento con gli ACE-inibitori e, se necessario, iniziare una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con gli ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicita'umana (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione cranica) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche il paragrafo 5.3). Qualora si fosse verificata un'esposizione agli ACE-inibitori dopo il secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto gli ACE-inibitori devono essere strettamente monitorati per verificare l'insorgenza di ipotensione (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4). L'enalapril attraversa la placenta, tuttavia e' stato possibile rimuoverne con successo quantita' clinicamente rilevanti dalla circolazione neonatale tramite dialisi peritoneale. In teoria puo' essere rimossoanche tramite trasfusione a scambio. Lercanidipina Studi condotti su animali trattati con la lercanidipina non hanno mostrato effetti teratogeni, che invece sono stati osservati con l'uso di altri composti diidropiridinici. Non sono disponibili dati clinici relativi ad esposizione alla lercanidipina in gravidanza, pertanto non e' raccomandato l'uso in gravidanza o in donne che stanno pianificando una gravidanza. Associazione enalapril e lercanidipina Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato dal secondo trimestre di gravidanza in poi. Allattamento L'enalapril e l'enalaprilato sono presenti nel latte materno. L'escrezione della lercanidipina nel latte umano non e' nota. Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita' In alcuni pazienti trattati con calcio-antagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, e'possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

Effetti indesiderati

Frequenza effetti indesiderati: molto comune (> 1/10), comune (da >=1/100 a =1/1000 a = 1/10.000a < 1/1000), molto raro (=1/1000 a =1/100 a >Enalapril. Effetti indesiderati riportati per l'enalapril. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia (comprese le forme aplastiche ed emolitiche); raro: neutropenia, trombocitopenia, agranulocitosi, insufficienza midollare, pancitopenia, linfoadenopatia. Disturbi del sistemaimmunitario. Comune: ipersensibilita', angioedema: sono stati riportati casi di edema angioneurotico al volto, estremita', labbra, lingua, glottide e/o laringe; raro: patologie autoimmuni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia, anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione; non comune: stato confusionale, sonnolenza, insonnia, nervosismo; raro: sogni anomali, disturbi del sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri; comune: cefalea; non comune: parestesia. Patologie dell'occhio. Molto comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito. Patologie cardiache. Comune: infarto miocardico, probabilmente a seguito di eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio, aritmia, angina pectoris, tachicardia; non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, sincope, incidente cerebrovascolare, probabilmente a seguito di eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio; non comune: vampate di calore, ipotensione ortostatica; raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse; comune: dispnea; non comune: rinorrea, dolore faringolaringeo e disfonia, broncospasmo/asma; raro: infiltratipolmonari, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: diarrea, dolore addominale, disgeusia; non comune: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, disturbi gastrici, secchezza delle fauci, ulcera peptica; raro: stomatite, stomatite aftosa, glossite; molto raro: angioedema intestinale. Patologie epatobiliari. Raro: insufficienza epatica, epatite, sia essa epatite colestatica o necrosi epatica, colestasi (compreso ittero). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee; non comune: iperidrosi, prurito, orticaria, alopecia; raro:eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, pemfigo. E' stato riportato un complesso sintomatologico che puo' includere alcune o tutte le seguenti condizioni: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo (ANA), elevata velocita' di eritrosedimentazione (VES), eosinofilia e leucocitosi. Possibilita'di comparsa di eruzioni cutanee, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: compromissione della funzionalita' renale, insufficienza renale, proteinuria; raro: oliguria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile; raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia; comune: stanchezza, dolore al petto; non comune: malessere. Esami diagnostici. Comune: iperkaliemia, aumento della creatininemia; non comune: aumento dell'uremia, iponatriemia; raro: diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito, aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubinemia. >>Lercanidipina. Reazioni avverse al farmaco piu' comunemente osservate in studi clinici controllati comprendono: cefalea, capogiri, edema periferico, tachicardia, palpitazioni e vampate di calore. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Raro: sonnolenza. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni; raro: angina pectoris. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; molto raro: sincope. Patologie gastrointestinali. Raro: nausea, dispepsia, diarrea, dolore addominale, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzioni cutanee. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia. Patologie renalie urinarie. Raro: poliuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema periferico; raro: astenia, stanchezza. Segnalazioni spontanee ricevute nel corso dell'esperienza post-marketing hanno riportato molto raramente (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza Enalapril L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere il paragrafo 4.4). L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) e' controindicato durante il 2. e il 3. trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Non sono disponibili prove epidemiologiche definitive sul rischio diteratogenesi a seguito dell'esposizione agli ACE-inibitori durante ilprimo trimestre di gravidanza; tuttavia, non e' possibile escludere un lieve aumento del rischio. A meno che la somministrazione di ACE-inibitori non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero passare ad un trattamento con farmaci antiipertensivi alternativi, il cui uso risulti sicuro durante la gravidanza. Non appena la gravidanza viene diagnosticata, interrompere immediatamente il trattamento con gli ACE-inibitori e, se necessario, iniziare una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con gli ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicita'umana (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione cranica) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche il paragrafo 5.3). Qualora si fosse verificata un'esposizione agli ACE-inibitori dopo il secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto gli ACE-inibitori devono essere strettamente monitorati per verificare l'insorgenza di ipotensione (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4). L'enalapril attraversa la placenta, tuttavia e' stato possibile rimuoverne con successo quantita' clinicamente rilevanti dalla circolazione neonatale tramite dialisi peritoneale. In teoria puo' essere rimossoanche tramite trasfusione a scambio. Lercanidipina Studi condotti su animali trattati con la lercanidipina non hanno mostrato effetti teratogeni, che invece sono stati osservati con l'uso di altri composti diidropiridinici. Non sono disponibili dati clinici relativi ad esposizione alla lercanidipina in gravidanza, pertanto non e' raccomandato l'uso in gravidanza o in donne che stanno pianificando una gravidanza. Associazione enalapril e lercanidipina Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato dal secondo trimestre di gravidanza in poi. Allattamento L'enalapril e l'enalaprilato sono presenti nel latte materno. L'escrezione della lercanidipina nel latte umano non e' nota. Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita' In alcuni pazienti trattati con calcio-antagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, e'possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata da una monoterapia con enalapril20 mg. Il medicinale non deve essere utilizzato per il trattamento iniziale dell'ipertensione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Non somministrare nei seguenti casi: ipersensibilita' ad uno dei principi attivi (enalapril o lercanidipina), ad un ACE-inibitore o ad un calcio-antagonista diidropiridinico o ad uno qualsiasi degli eccipientipresenti nel medicinale; secondo e terzo trimestre di gravidanza; ostruzione all'eiezione ventricolare sinistra, inclusa la stenosi aortica; insufficienza cardiaca congestizia non trattata; angina pectoris instabile; infarto miocardico avvenuto da meno di un mese; grave insufficienza renale (clearance della creatinina POSOLOGIAI pazienti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata da una monoterapia con enalapril 20 mg, hanno la possibilita' di assumere una dose maggiore di enalapril in monoterapia o passare al farmaco. Siraccomanda la titolazione individuale dei componenti. Se clinicamenteappropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. La dose raccomandata e' di una compressa al giorno almeno 15 minuti prima dei pasti. Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino. Questo prodotto non deve essere assunto con del succo di pompelmo. Anziani: la dose dipende dalla funzionalita' renale del paziente. Bambini e adolescenti sotto i 18anni: non essendo stati condotti studi clinici su pazienti di eta' inferiore a 18 anni, la somministrazione a bambini e adolescenti non e' attualmente raccomandata. Insufficienza renale: il medicinale e' controindicato in pazienti affetti da grave insufficienza renale (clearancedella creatinina CONSERVAZIONEConservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce e dall'umidita'. Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.AVVERTENZEMonitorare enalapril in caso di grave ipotensione con pressione sistolica inferiore a 90 mmHg o scompenso cardiaco. Nei pazienti ipertesi trattati con enalapril, e' piu' probabile che l'ipotensione sintomaticasi verifichi se il paziente e' ipovolemico. In pazienti affetti da insufficienza cardiaca iniziare la terapia sotto controllo e seguirli incaso di aggiustamento della dose di enalapril e/o del diuretico. Considerazioni simili si applicano a pazienti con ischemia cardiaca o patologie cerebrovascolari. Qualora dovesse verificarsi ipotensione, porreil paziente in posizione supina e, se necessario, sottoporlo a infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione a ulteriori dosi, che possono essere somministrate generalmente senza difficolta' non appena lapressione arteriosa sara' aumentata dopo l'espansione della volemia. In alcuni pazienti affetti da insufficienza cardiaca con pressione arteriosa normale o ridotta, la somministrazione di enalapril puo' provocare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa sistemica. Questoeffetto generalmente non costituisce un motivo di interruzione del trattamento. Se l'ipotensione diventa sintomatica, puo' rendersi necessaria la riduzione della dose e/o l'interruzione del diuretico e/o dell'enalapril. Si raccomanda particolare cautela nell'uso della lercanidipina in pazienti affetti da sindromi da disfunzione del nodo del seno (se non e' impiantato un pacemaker). Prestare cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra durante il trattamento con calcio-antagonisti. I pazienti affetti da ischemia cardiaca hanno un elevato rischio cardiovascolare durante il trattamento con alcune diidropiridine a breve durata d'azione. Sebbene la lercanidipina abbia una lunga durata d'azione, in tali pazienti e' richiesta cautela. In rari casi, alcune diidropiridine possono causare dolore precordiale o angina pectoris. Potrebbero essere osservati isolati casi di infarto miocardico. Usare cautela durante la fase iniziale del trattamento con enalapril in pazienti con insufficienza renale lieve-moderata. Se tempestivamente diagnosticata e adeguatamente trattata, questa insufficienza renale risulta generalmente reversibile. In alcuni casi di ipertensione senza patologia renale pre-esistente, l'associazione di enalapril con un diuretico puo' portare ad un aumento dei livelli di urea e creatinina nel sangue. Puo' risultare necessaria una riduzione della dose dell'enalapril e/o la sospensione del diuretico. In questi casi, considerare la possibilita' di stenosi latente dell'arteria renale. I pazienti affetti da stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria di un solo rene funzionante sono particolarmente esposti al rischio disviluppare ipotensione o insufficienza renale. Iniziare il trattamento sotto controllo medico, con dosi ridotte e accurata titolazione. Valutare la funzione renale all'inizio della terapia monitorarla durante il trattamento. Trapianto renale: il trattamento di questi pazienti non e' raccomandato. L'effetto antiipertensivo della lercanidipina puo' risultare potenziato nei pazienti affetti da insufficienza epatica. Raramente il trattamento e' stato associato ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce a necrosi epatica fulminante (a volte con esito letale). I pazienti che sviluppano ittero o un marcato innalzamento degli enzimi epatici a seguito del trattamento con gli ACE-inibitori devono interrompere l'assunzione dell'ACE-inibitore e ricevere un trattamento adeguato. Sono state riscontrate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia. Usare enalapril con estrema cautela nei pazienti affetti da collagenopatie vascolari, sottoposti a terapia con immunosoppressori, allopurinolo, procainamide o in cui siano presenti parecchi di questi fattori di rischio. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato gravi infezioni che in alcuni casi non hanno risposto a terapia antibiotica intensiva. Se enalapril viene usato in tali pazienti, monitorare la conta leucocitaria ed informare i pazienti della necessita' di riferire qualsiasi segno di infezione al proprio medico. Sono stati riportati casi di angioedema del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe. Interrompere immediatamente l'uso dell'enalapril. Monitorare il paziente per assicurare la completa risoluzione dei sintomi prima della dimissione dall'ospedale. Nei casi in cui il gonfiore sia limitato al volto e alle labbra, i sintomi si risolvono generalmente senza ulteriori trattamenti. Tuttavia, l'uso di antistaminici si e' rivelato utile nell'attenuazione dei sintomi. L'edema angioneurotico della laringe puo' avere esito fatale. In caso di coinvolgimento della lingua, della glottide odella laringe con conseguente ostruzione respiratoria, e' necessario iniziare immediatamente un adeguato trattamento e/o adottare tutte le misure necessarie a garantire la pervieta' delle vie aeree. Raramente si sono verificate pericolose reazioni anafilattoidi durante la terapia di desensibilizzazione contro veleni di insetti e l'uso concomitantedi un ACE-inibitore; evitate sospendendo temporaneamente l'ACE-inibitore prima di ogni trattamento di desensibilizzazione. Raramente si sono verificate reazioni anafilattoidi pericolose durante l'aferesi dellelipoproteine a bassa densita' con destrano solfato in pazienti che ricevevano gli ACE- inibitori; evitate sospendendo temporaneamente l'ACE-inibitore prima di ogni aferesi. In pazienti diabetici trattati con agenti antidiabetici orali o insulina, controllare la glicemia durante il primo mese di trattamento. E' stata osservata tosse. Nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico maggiore o durante l'anestesia con agenti che riducono la pressione arteriosa, enalapril inibisce la formazione di angiotensina II, che altrimenti avverrebbe a seguito di una secrezione compensatoria di renina. Se si verifica ipotensione come conseguenza di questo meccanismo, e' possibile correggerla espandendo lavolemia. In alcuni pazienti e' stato osservato un innalzamento del livello di potassio sierico. Qualora fosse indicato l'uso contemporaneo di farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio, monitorare il potassio sierico. Induttori del CYP3A4 possono ridurre i livelli sierici della lercanidipina e quindi la sua efficacia puo' risultare inferiore a quella attesa. L'uso non e' generalmente raccomandato inassociazione con il litio, i diuretici risparmiatori di potassio, gliintegratori di potassio e l'estramustina. Enalapril sembra essere meno efficace nel ridurre la pressione arteriosa nei pazienti di colore. L'uso non e' raccomandato durante la gravidanza ne' durante l'allattamento. La sicurezza e l'efficacia non sono state dimostrate sui bambini. Evitare l'assunzione di alcol. Contiene lattosio.INTERAZIONIL'effetto antiipertensivo potrebbe essere potenziato da altri farmaciipotensivi. >>Enalapril maleato. Alcune sostanze attive o classi terapeutiche possono favorire lo sviluppo di iperkaliemia: sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, inibitori dell'angiotensina II, agenti antinfiammatori non steroidei, eparine (basso peso molecolare o non frazionata), ciclosporina e tacrolimus, trimetoprim. L'insorgenza di iperkaliemia puo' dipendere dall'esistenza di fattori di rischio associati. Associazioni non raccomandate. Diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio: gli ACE-inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad un significativo aumento del livello di potassio sierico. Se ne e' indicato l'uso concomitante acausa di una dimostrata ipokaliemia, essi devono essere usati con cautela e con monitoraggio frequente del potassio sierico. Litio: sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicita' del litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo'aumentare la concentrazione di litio nel siero, con conseguente aumento del rischio di tossicita' da litio con ACE-inibitori. L'uso dell'enalapril con il litio non e' quindi raccomandato, ma se l'associazione si dimostrasse necessaria, monitorare i livelli sierici di litio. Estramustina: aumento del rischio di effetti collaterali. Associazioni cherichiedono precauzioni per l'uso. Antidiabetici: la co-somministrazione puo' provocare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con rischio di ipoglicemia. Diuretici (tiazidi o diuretici dell'ansa); un precedente trattamento con diuretici ad alte dosi puo' dareluogo a ipovolemia e a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con l'enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti tramite l'interruzione del diuretico, la correzione dell'ipovolemia o l'assunzione di sali oppure iniziando la terapia con una dose ridotta dienalapril. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): la somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antiipertensivi di unACE-inibitore. I FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo nell'aumento del potassio sierico e possono dare luogo ad un deterioramento della funzionalita' renale. Questo effetto e' generalmente reversibile. In rari casi si puo' verificare insufficienza renale acuta. Baclofene: aumento dell'effetto antiipertensivo. Controllare la pressione arteriosa e, se necessario, adattare la dose dell'antiipertensivo. Ciclosporina: aumenta il rischio di iperkaliemia in associazione con ACE -inibitori. Alcol: potenzia l'effetto ipotensivo in associazionecon ACE-inibitori. Associazioni da valutare. Amifostina: aumento dell'effetto antiipertensivo. Antidepressivi triciclici/antipsicotici/anestetici/narcotici: l'uso concomitante con ACE-inibitori puo' dare luogoad un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Corticosteroidi,tetracosactide (via sistemica) (eccetto idrocortisone usato come sostituto nel morbo di Addison): riduzione dell'effetto antiipertensivo (ritenzione idrosalina indotta da corticosteroidi). Altri antiipertensivi: l'uso concomitante con altri antiipertensivi puo' aumentare gli effetti ipotensivi dell'enalapril. L'uso concomitante del gliceril trinitrato ed altri nitrati o vasodilatatori puo' comportare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la co- somministrazione puo' comportare un aumento del rischio di leucopenia. Antiacidi: inducono una diminuzione della biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Una riduzione della risposta alle amine vasoattive e' possibile, ma non tale da precluderne l'uso. Acido acetilsalicilico e trombo litici: enalapril puo' essere somministrato senza problemi insieme all'acido acetilsalicilico (in dosi adeguate alla profilassi cardiovascolare) e ai trombolitici. Oro: sono state riportate reazioni nitritoidi. >>Lercanidipina. Associazioni controindicate. Inibitori di CYP3A4: e' controindicata la co-somministrazione di lercanidipinae potenti inibitori di CYP3A4. Ciclosporina: non utilizzare insieme ciclosporina e lercanidipina. Non assumere lercanidipina insieme al succo di pompelmo. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Alcol: evitare l'assunzione di alcol in quanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antiipertensivi. Substrati di CYP3A4: usarecautela. Induttori di CYP3A4: usare cautela. Digossina: monitorare i pazienti in concomitante trattamento con la digossina per individuare eventuali segni di tossicita' da digossina. Associazioni da valutare. Midazolam: nei volontari anziani, la co-somministrazione orale di midazolam 20 mg ha potenziato l'assorbimento della lercanidipina e ne ha diminuito la velocita' di assorbimento. Non sono state riportate variazioni nelle concentrazioni del midazolam. Metoprololo: in caso di co-somministrazione della lercanidipina e del metoprololo la biodisponibilita' del metoprololo e' rimasta invariata, mentre quella della lercanidipina si e' ridotta del 50%. Questo effetto potrebbe essere dovuto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai beta-bloccanti, pertanto potrebbe verificarsi anche con altri farmaci di questa classe.Ciononostante, la lercanidipina puo' essere usata in modo sicuro contemporaneamente ai bloccanti dei recettori beta- adrenergici. Cimetidina: i livelli plasmatici della lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg di cimetidina al giorno, tuttavia e' necessario prestare attenzione in casodi dosi superiori, in quanto possono verificarsi aumenti sia della biodisponibilita' della lercanidipina che del suo effetto ipotensivo. Fluoxetina: non e' stata mostrata alcuna variazione clinicamente rilevante delle proprieta' farmacocinetiche della lercanidipina. Simvastatina: durante la ripetuta co- somministrazione di una dose di 20 mg di lercanidipina e di 40 mg di simvastatina, la AUC della lercanidipina non ha riportato variazioni significative, mentre la AUC di simvastatina e' aumentata del 56% e quella del suo principale metabolita attivo, il beta-idrossiacido, del 28%. E' improbabile che tali variazioni comportino una rilevanza clinica. Non e' prevista alcuna interazione in caso di somministrazione della lercanidipina al mattino e della simvastatina alla sera. Warfarin: la co-somministrazione di 20 mg della lercanidipina assunta da volontari sani a digiuno non altera la farmacocineticadel warfarin.EFFETTI INDESIDERATIFrequenza effetti indesiderati: molto comune (> 1/10), comune (da >=1/100 a =1/1000 a = 1/10.000a < 1/1000), molto raro (=1/1000 a =1/100 a >Enalapril. Effetti indesiderati riportati per l'enalapril. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia (comprese le forme aplastiche ed emolitiche); raro: neutropenia, trombocitopenia, agranulocitosi, insufficienza midollare, pancitopenia, linfoadenopatia. Disturbi del sistemaimmunitario. Comune: ipersensibilita', angioedema: sono stati riportati casi di edema angioneurotico al volto, estremita', labbra, lingua, glottide e/o laringe; raro: patologie autoimmuni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia, anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione; non comune: stato confusionale, sonnolenza, insonnia, nervosismo; raro: sogni anomali, disturbi del sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri; comune: cefalea; non comune: parestesia. Patologie dell'occhio. Molto comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito. Patologie cardiache. Comune: infarto miocardico, probabilmente a seguito di eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio, aritmia, angina pectoris, tachicardia; non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, sincope, incidente cerebrovascolare, probabilmente a seguito di eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio; non comune: vampate di calore, ipotensione ortostatica; raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse; comune: dispnea; non comune: rinorrea, dolore faringolaringeo e disfonia, broncospasmo/asma; raro: infiltratipolmonari, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: diarrea, dolore addominale, disgeusia; non comune: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, disturbi gastrici, secchezza delle fauci, ulcera peptica; raro: stomatite, stomatite aftosa, glossite; molto raro: angioedema intestinale. Patologie epatobiliari. Raro: insufficienza epatica, epatite, sia essa epatite colestatica o necrosi epatica, colestasi (compreso ittero). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee; non comune: iperidrosi, prurito, orticaria, alopecia; raro:eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, pemfigo. E' stato riportato un complesso sintomatologico che puo' includere alcune o tutte le seguenti condizioni: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo (ANA), elevata velocita' di eritrosedimentazione (VES), eosinofilia e leucocitosi. Possibilita'di comparsa di eruzioni cutanee, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: compromissione della funzionalita' renale, insufficienza renale, proteinuria; raro: oliguria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile; raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia; comune: stanchezza, dolore al petto; non comune: malessere. Esami diagnostici. Comune: iperkaliemia, aumento della creatininemia; non comune: aumento dell'uremia, iponatriemia; raro: diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito, aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubinemia. >>Lercanidipina. Reazioni avverse al farmaco piu' comunemente osservate in studi clinici controllati comprendono: cefalea, capogiri, edema periferico, tachicardia, palpitazioni e vampate di calore. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Raro: sonnolenza. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni; raro: angina pectoris. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; molto raro: sincope. Patologie gastrointestinali. Raro: nausea, dispepsia, diarrea, dolore addominale, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzioni cutanee. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia. Patologie renalie urinarie. Raro: poliuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema periferico; raro: astenia, stanchezza. Segnalazioni spontanee ricevute nel corso dell'esperienza post-marketing hanno riportato molto raramente (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza Enalapril L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere il paragrafo 4.4). L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) e' controindicato durante il 2. e il 3. trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Non sono disponibili prove epidemiologiche definitive sul rischio diteratogenesi a seguito dell'esposizione agli ACE-inibitori durante ilprimo trimestre di gravidanza; tuttavia, non e' possibile escludere un lieve aumento del rischio. A meno che la somministrazione di ACE-inibitori non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero passare ad un trattamento con farmaci antiipertensivi alternativi, il cui uso risulti sicuro durante la gravidanza. Non appena la gravidanza viene diagnosticata, interrompere immediatamente il trattamento con gli ACE-inibitori e, se necessario, iniziare una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con gli ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicita'umana (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione cranica) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche il paragrafo 5.3). Qualora si fosse verificata un'esposizione agli ACE-inibitori dopo il secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto gli ACE-inibitori devono essere strettamente monitorati per verificare l'insorgenza di ipotensione (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4). L'enalapril attraversa la placenta, tuttavia e' stato possibile rimuoverne con successo quantita' clinicamente rilevanti dalla circolazione neonatale tramite dialisi peritoneale. In teoria puo' essere rimossoanche tramite trasfusione a scambio. Lercanidipina Studi condotti su animali trattati con la lercanidipina non hanno mostrato effetti teratogeni, che invece sono stati osservati con l'uso di altri composti diidropiridinici. Non sono disponibili dati clinici relativi ad esposizione alla lercanidipina in gravidanza, pertanto non e' raccomandato l'uso in gravidanza o in donne che stanno pianificando una gravidanza. Associazione enalapril e lercanidipina Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato dal secondo trimestre di gravidanza in poi. Allattamento L'enalapril e l'enalaprilato sono presenti nel latte materno. L'escrezione della lercanidipina nel latte umano non e' nota. Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita' In alcuni pazienti trattati con calcio-antagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, e'possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido, povidone, sodio idrogeno carbonato, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E171), talco, macrogol 6000, giallo chinolina (E104), ferro ossido giallo (E172).

Avvertenze

Monitorare enalapril in caso di grave ipotensione con pressione sistolica inferiore a 90 mmHg o scompenso cardiaco. Nei pazienti ipertesi trattati con enalapril, e' piu' probabile che l'ipotensione sintomaticasi verifichi se il paziente e' ipovolemico. In pazienti affetti da insufficienza cardiaca iniziare la terapia sotto controllo e seguirli incaso di aggiustamento della dose di enalapril e/o del diuretico. Considerazioni simili si applicano a pazienti con ischemia cardiaca o patologie cerebrovascolari. Qualora dovesse verificarsi ipotensione, porreil paziente in posizione supina e, se necessario, sottoporlo a infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione a ulteriori dosi, che possono essere somministrate generalmente senza difficolta' non appena lapressione arteriosa sara' aumentata dopo l'espansione della volemia. In alcuni pazienti affetti da insufficienza cardiaca con pressione arteriosa normale o ridotta, la somministrazione di enalapril puo' provocare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa sistemica. Questoeffetto generalmente non costituisce un motivo di interruzione del trattamento. Se l'ipotensione diventa sintomatica, puo' rendersi necessaria la riduzione della dose e/o l'interruzione del diuretico e/o dell'enalapril. Si raccomanda particolare cautela nell'uso della lercanidipina in pazienti affetti da sindromi da disfunzione del nodo del seno (se non e' impiantato un pacemaker). Prestare cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra durante il trattamento con calcio-antagonisti. I pazienti affetti da ischemia cardiaca hanno un elevato rischio cardiovascolare durante il trattamento con alcune diidropiridine a breve durata d'azione. Sebbene la lercanidipina abbia una lunga durata d'azione, in tali pazienti e' richiesta cautela. In rari casi, alcune diidropiridine possono causare dolore precordiale o angina pectoris. Potrebbero essere osservati isolati casi di infarto miocardico. Usare cautela durante la fase iniziale del trattamento con enalapril in pazienti con insufficienza renale lieve-moderata. Se tempestivamente diagnosticata e adeguatamente trattata, questa insufficienza renale risulta generalmente reversibile. In alcuni casi di ipertensione senza patologia renale pre-esistente, l'associazione di enalapril con un diuretico puo' portare ad un aumento dei livelli di urea e creatinina nel sangue. Puo' risultare necessaria una riduzione della dose dell'enalapril e/o la sospensione del diuretico. In questi casi, considerare la possibilita' di stenosi latente dell'arteria renale. I pazienti affetti da stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria di un solo rene funzionante sono particolarmente esposti al rischio disviluppare ipotensione o insufficienza renale. Iniziare il trattamento sotto controllo medico, con dosi ridotte e accurata titolazione. Valutare la funzione renale all'inizio della terapia monitorarla durante il trattamento. Trapianto renale: il trattamento di questi pazienti non e' raccomandato. L'effetto antiipertensivo della lercanidipina puo' risultare potenziato nei pazienti affetti da insufficienza epatica. Raramente il trattamento e' stato associato ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce a necrosi epatica fulminante (a volte con esito letale). I pazienti che sviluppano ittero o un marcato innalzamento degli enzimi epatici a seguito del trattamento con gli ACE-inibitori devono interrompere l'assunzione dell'ACE-inibitore e ricevere un trattamento adeguato. Sono state riscontrate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia. Usare enalapril con estrema cautela nei pazienti affetti da collagenopatie vascolari, sottoposti a terapia con immunosoppressori, allopurinolo, procainamide o in cui siano presenti parecchi di questi fattori di rischio. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato gravi infezioni che in alcuni casi non hanno risposto a terapia antibiotica intensiva. Se enalapril viene usato in tali pazienti, monitorare la conta leucocitaria ed informare i pazienti della necessita' di riferire qualsiasi segno di infezione al proprio medico. Sono stati riportati casi di angioedema del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe. Interrompere immediatamente l'uso dell'enalapril. Monitorare il paziente per assicurare la completa risoluzione dei sintomi prima della dimissione dall'ospedale. Nei casi in cui il gonfiore sia limitato al volto e alle labbra, i sintomi si risolvono generalmente senza ulteriori trattamenti. Tuttavia, l'uso di antistaminici si e' rivelato utile nell'attenuazione dei sintomi. L'edema angioneurotico della laringe puo' avere esito fatale. In caso di coinvolgimento della lingua, della glottide odella laringe con conseguente ostruzione respiratoria, e' necessario iniziare immediatamente un adeguato trattamento e/o adottare tutte le misure necessarie a garantire la pervieta' delle vie aeree. Raramente si sono verificate pericolose reazioni anafilattoidi durante la terapia di desensibilizzazione contro veleni di insetti e l'uso concomitantedi un ACE-inibitore; evitate sospendendo temporaneamente l'ACE-inibitore prima di ogni trattamento di desensibilizzazione. Raramente si sono verificate reazioni anafilattoidi pericolose durante l'aferesi dellelipoproteine a bassa densita' con destrano solfato in pazienti che ricevevano gli ACE- inibitori; evitate sospendendo temporaneamente l'ACE-inibitore prima di ogni aferesi. In pazienti diabetici trattati con agenti antidiabetici orali o insulina, controllare la glicemia durante il primo mese di trattamento. E' stata osservata tosse. Nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico maggiore o durante l'anestesia con agenti che riducono la pressione arteriosa, enalapril inibisce la formazione di angiotensina II, che altrimenti avverrebbe a seguito di una secrezione compensatoria di renina. Se si verifica ipotensione come conseguenza di questo meccanismo, e' possibile correggerla espandendo lavolemia. In alcuni pazienti e' stato osservato un innalzamento del livello di potassio sierico. Qualora fosse indicato l'uso contemporaneo di farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio, monitorare il potassio sierico. Induttori del CYP3A4 possono ridurre i livelli sierici della lercanidipina e quindi la sua efficacia puo' risultare inferiore a quella attesa. L'uso non e' generalmente raccomandato inassociazione con il litio, i diuretici risparmiatori di potassio, gliintegratori di potassio e l'estramustina. Enalapril sembra essere meno efficace nel ridurre la pressione arteriosa nei pazienti di colore. L'uso non e' raccomandato durante la gravidanza ne' durante l'allattamento. La sicurezza e l'efficacia non sono state dimostrate sui bambini. Evitare l'assunzione di alcol. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza Enalapril L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere il paragrafo 4.4). L'uso degli ACE-inibitori (enalapril) e' controindicato durante il 2. e il 3. trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Non sono disponibili prove epidemiologiche definitive sul rischio diteratogenesi a seguito dell'esposizione agli ACE-inibitori durante ilprimo trimestre di gravidanza; tuttavia, non e' possibile escludere un lieve aumento del rischio. A meno che la somministrazione di ACE-inibitori non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero passare ad un trattamento con farmaci antiipertensivi alternativi, il cui uso risulti sicuro durante la gravidanza. Non appena la gravidanza viene diagnosticata, interrompere immediatamente il trattamento con gli ACE-inibitori e, se necessario, iniziare una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con gli ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicita'umana (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione cranica) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche il paragrafo 5.3). Qualora si fosse verificata un'esposizione agli ACE-inibitori dopo il secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto gli ACE-inibitori devono essere strettamente monitorati per verificare l'insorgenza di ipotensione (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4). L'enalapril attraversa la placenta, tuttavia e' stato possibile rimuoverne con successo quantita' clinicamente rilevanti dalla circolazione neonatale tramite dialisi peritoneale. In teoria puo' essere rimossoanche tramite trasfusione a scambio. Lercanidipina Studi condotti su animali trattati con la lercanidipina non hanno mostrato effetti teratogeni, che invece sono stati osservati con l'uso di altri composti diidropiridinici. Non sono disponibili dati clinici relativi ad esposizione alla lercanidipina in gravidanza, pertanto non e' raccomandato l'uso in gravidanza o in donne che stanno pianificando una gravidanza. Associazione enalapril e lercanidipina Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato dal secondo trimestre di gravidanza in poi. Allattamento L'enalapril e l'enalaprilato sono presenti nel latte materno. L'escrezione della lercanidipina nel latte umano non e' nota. Di conseguenza, l'uso di Coripren non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita' In alcuni pazienti trattati con calcio-antagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, e'possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.

Interazioni con altri prodotti

L'effetto antiipertensivo potrebbe essere potenziato da altri farmaciipotensivi. >>Enalapril maleato. Alcune sostanze attive o classi terapeutiche possono favorire lo sviluppo di iperkaliemia: sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, inibitori dell'angiotensina II, agenti antinfiammatori non steroidei, eparine (basso peso molecolare o non frazionata), ciclosporina e tacrolimus, trimetoprim. L'insorgenza di iperkaliemia puo' dipendere dall'esistenza di fattori di rischio associati. Associazioni non raccomandate. Diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio: gli ACE-inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad un significativo aumento del livello di potassio sierico. Se ne e' indicato l'uso concomitante acausa di una dimostrata ipokaliemia, essi devono essere usati con cautela e con monitoraggio frequente del potassio sierico. Litio: sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicita' del litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo'aumentare la concentrazione di litio nel siero, con conseguente aumento del rischio di tossicita' da litio con ACE-inibitori. L'uso dell'enalapril con il litio non e' quindi raccomandato, ma se l'associazione si dimostrasse necessaria, monitorare i livelli sierici di litio. Estramustina: aumento del rischio di effetti collaterali. Associazioni cherichiedono precauzioni per l'uso. Antidiabetici: la co-somministrazione puo' provocare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con rischio di ipoglicemia. Diuretici (tiazidi o diuretici dell'ansa); un precedente trattamento con diuretici ad alte dosi puo' dareluogo a ipovolemia e a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con l'enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti tramite l'interruzione del diuretico, la correzione dell'ipovolemia o l'assunzione di sali oppure iniziando la terapia con una dose ridotta dienalapril. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): la somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antiipertensivi di unACE-inibitore. I FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo nell'aumento del potassio sierico e possono dare luogo ad un deterioramento della funzionalita' renale. Questo effetto e' generalmente reversibile. In rari casi si puo' verificare insufficienza renale acuta. Baclofene: aumento dell'effetto antiipertensivo. Controllare la pressione arteriosa e, se necessario, adattare la dose dell'antiipertensivo. Ciclosporina: aumenta il rischio di iperkaliemia in associazione con ACE -inibitori. Alcol: potenzia l'effetto ipotensivo in associazionecon ACE-inibitori. Associazioni da valutare. Amifostina: aumento dell'effetto antiipertensivo. Antidepressivi triciclici/antipsicotici/anestetici/narcotici: l'uso concomitante con ACE-inibitori puo' dare luogoad un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Corticosteroidi,tetracosactide (via sistemica) (eccetto idrocortisone usato come sostituto nel morbo di Addison): riduzione dell'effetto antiipertensivo (ritenzione idrosalina indotta da corticosteroidi). Altri antiipertensivi: l'uso concomitante con altri antiipertensivi puo' aumentare gli effetti ipotensivi dell'enalapril. L'uso concomitante del gliceril trinitrato ed altri nitrati o vasodilatatori puo' comportare un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la co- somministrazione puo' comportare un aumento del rischio di leucopenia. Antiacidi: inducono una diminuzione della biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Una riduzione della risposta alle amine vasoattive e' possibile, ma non tale da precluderne l'uso. Acido acetilsalicilico e trombo litici: enalapril puo' essere somministrato senza problemi insieme all'acido acetilsalicilico (in dosi adeguate alla profilassi cardiovascolare) e ai trombolitici. Oro: sono state riportate reazioni nitritoidi. >>Lercanidipina. Associazioni controindicate. Inibitori di CYP3A4: e' controindicata la co-somministrazione di lercanidipinae potenti inibitori di CYP3A4. Ciclosporina: non utilizzare insieme ciclosporina e lercanidipina. Non assumere lercanidipina insieme al succo di pompelmo. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Alcol: evitare l'assunzione di alcol in quanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antiipertensivi. Substrati di CYP3A4: usarecautela. Induttori di CYP3A4: usare cautela. Digossina: monitorare i pazienti in concomitante trattamento con la digossina per individuare eventuali segni di tossicita' da digossina. Associazioni da valutare. Midazolam: nei volontari anziani, la co-somministrazione orale di midazolam 20 mg ha potenziato l'assorbimento della lercanidipina e ne ha diminuito la velocita' di assorbimento. Non sono state riportate variazioni nelle concentrazioni del midazolam. Metoprololo: in caso di co-somministrazione della lercanidipina e del metoprololo la biodisponibilita' del metoprololo e' rimasta invariata, mentre quella della lercanidipina si e' ridotta del 50%. Questo effetto potrebbe essere dovuto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai beta-bloccanti, pertanto potrebbe verificarsi anche con altri farmaci di questa classe.Ciononostante, la lercanidipina puo' essere usata in modo sicuro contemporaneamente ai bloccanti dei recettori beta- adrenergici. Cimetidina: i livelli plasmatici della lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg di cimetidina al giorno, tuttavia e' necessario prestare attenzione in casodi dosi superiori, in quanto possono verificarsi aumenti sia della biodisponibilita' della lercanidipina che del suo effetto ipotensivo. Fluoxetina: non e' stata mostrata alcuna variazione clinicamente rilevante delle proprieta' farmacocinetiche della lercanidipina. Simvastatina: durante la ripetuta co- somministrazione di una dose di 20 mg di lercanidipina e di 40 mg di simvastatina, la AUC della lercanidipina non ha riportato variazioni significative, mentre la AUC di simvastatina e' aumentata del 56% e quella del suo principale metabolita attivo, il beta-idrossiacido, del 28%. E' improbabile che tali variazioni comportino una rilevanza clinica. Non e' prevista alcuna interazione in caso di somministrazione della lercanidipina al mattino e della simvastatina alla sera. Warfarin: la co-somministrazione di 20 mg della lercanidipina assunta da volontari sani a digiuno non altera la farmacocineticadel warfarin.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce e dall'umidita'. Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.