cordarone*iv 5f 150mg 3ml amiodarone sanofi srl

Che cosa è cordarone iv 5f 150mg 3ml?

Cordarone soluzione iniettabile prodotto da sanofi srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Cordarone risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiaritmico, classe iii.
Contiene i principi attivi: amiodarone cloridrato
Codice AIC: 025035027 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Deve essere utilizzato quando e' richiesta una risposta rapida o quando la somministrazione orale non e' possibile. Terapia e prevenzione di gravi disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche: tachicardie sopraventricolari (parossistiche e non parossistiche), extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. Tachicardie parossistiche sopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolff-Parkinson-White. Extrasistoli e tachicardie ventricolari.

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Posologia

In relazione alle caratteristiche farmaceutiche, non si devono utilizzare concentrazioni inferiori a 600 mg/l. Utilizzare solo soluzione glucosata al 5% (isotonica). Non aggiungere nessun altro prodotto nella soluzione di infusione. INFUSIONE VENOSA: DOSAGGIO DI CARICO: la posologia media e' di 5 mg/kg esclusivamente in 250 ml di soluzione glucosata al 5%, somministrata in un intervallo di tempo compreso tra 20 minuti e 2 ore, tale dose e' ripetibile da 2 a 3 volte nelle 24 ore. La velocita' di infusione deve essere adattata ai risultati. L'effetto terapeutico compare entro i primi minuti e poi diminuisce progressivamente, quindi si deve effettuare un'infusione successiva. DOSAGGIO DI MANTENIMENTO: da 10 a 20 mg/kg nelle 24 ore (generalmente 600-800 mg/24 oree fino a 1200 mg/24 ore) in 250 ml di soluzione glucosata al 5 % per pochi giorni. Passare alla via orale dal primo giorno di infusione. INIEZIONE ENDOVENOSA: La posologia e' di 5 mg/kg, la durata dell'iniezione deve essere non inferiore a 3 minuti. Non aggiungere nessun altro prodotto nella siringa.

Effetti indesiderati

LOCALI: Possibilita' di infiammazione delle vene in seguito a infusione venosa. Tale effetto puo' essere evitato con l'uso di un catetere venoso centrale. SISTEMICI: Vampate, sudorazione, nausea (iniezione endovenosa). Diminuzione della pressione arteriosa, generalmente moderatae transitoria. In seguito a sovradosaggio o a iniezione troppo rapidasono stati riportati casi di ipotensione o collasso. Bradicardia moderata. In alcuni casi e specialmente nei pazienti anziani, una bradicardia marcata, o piu' eccezionalmente un arresto sinusale, richiedono l'interruzione della terapia. Sono stati riportati casi di inizio o di peggioramento dell'aritmia, seguiti a volte da arresto cardiaco; sulla base delle conoscenze attuali, non e' possibile differenziare cio' chee' dovuto al farmaco da cio' che puo' essere correlato alle condizioni cardiache di base o da cio' che puo' essere il risultato di una perdita di efficacia della terapia. Questi effetti vengono riportati piu' raramente che con la maggior parte degli altri farmaci antiaritmici e generalmente si presentano nel caso di alcune interazioni con altri farmaci o di disturbi elettrolitici. Sono stati riportati, all'inizio della terapia, aumenti isolati, generalmente moderati (da 1,5 a 3 volte del valore normale) delle transaminasi sieriche; questi aumenti possono regredire con la diminuzione della dose o anche spontaneamente. E' stato anche riportato qualche caso di epatopatia acuta, talvolta fatale, con transaminasi sieriche elevate e/o ittero; in tali casi il trattamento deve essere interrotto e si raccomanda quindi un monitoraggio della funzionalita' epatica. Si puo' manifestare grave tossicita' polmononare che puo' anche essere fatale, soprattutto se non viene fatta unadiagnosi tempestiva. Tale tossicita' comprende alveolite polmonare, polmonite, sintomi asmatici, polmonite lipoide e fibrosi polmonare. La tossicita' polmonare, la tosse e la dispnea possono essere accompagnate da segni radiografici e funzionali di polmonite interstiziale (alterazione della diffusione alveolo-capillare); l'emergere di questi segniclinici richiede la sospensione della terapia e la somministrazione di farmaci corticosteroidei. Tale sintomatologia puo' manifestarsi anche tardivamente dopo sospensione della terapia: e' quindi richiesto un attento e prolungato monitoraggio del paziente al fine di individuare possibili alterazioni della funzionalita' polmonare. In seguito a somministrazione di amiodarone per via endovenosa sono stati riportati casi molto rari di polmonite interstiziale. Quando se ne sospetta la diagnosi, si deve eseguire una radiografia del torace. La terapia con amiodarone dovrebbe, comunque, essere rivalutata dal momento che la polmonite interstiziale e' generalmente reversibile dopo sospensione precocedel trattamento con amiodarone; inoltre dovrebbe essere considerato un trattamento cortisonico. Sono stati osservati casi molto rari di gravi complicazioni respiratorie, qualche volta fatali, riscontrati generalmente immediatamente dopo intervento chirurgico (sindrome da distress respiratorio acuto dell'adulto): alla base di tali forme vi sarebbe una possibile interazione con una elevata concentrazione di ossigeno. Dopo iniezione endovenosa sono stati descritti altri effetti, apparentemente eccezionali (qualche caso isolato): shock anafilattico, ipertentensione intracranica benigna (pseudo-tumor cerebri), broncospasmo e/oapnea nei casi di insufficienza respiratoria grave e specialmente neipazienti asmatici.

Indicazioni

Deve essere utilizzato quando e' richiesta una risposta rapida o quando la somministrazione orale non e' possibile. Terapia e prevenzione di gravi disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche: tachicardie sopraventricolari (parossistiche e non parossistiche), extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. Tachicardie parossistiche sopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolff-Parkinson-White. Extrasistoli e tachicardie ventricolari.

Controindicazioni ed effetti secondari

Bradicardia sinusale e blocco senoatriale. Malattia sinusale senza elettrostimolatore (rischio di arresto sinusale). Disturbi gravi di conduzione, senza elettrostimolatore (blocchi atrio-ventricolari gravi, blocchi bi- o trifascicolari). In questi casi l'amiodarone iniettabile puo' essere utilizzato in Unita' specializzate e tramite stimolatore elettrosistolico. Collasso cardiovascolare, ipotensione arteriosa grave.Associazione con farmaci in grado di determinare "torsades de pointe". Distiroidismi in corso o risolti. Nei casi dubbi fare un esame dellafunzionalita' tiroidea prima del trattamento. Ipersensibilita' nota verso il prodotto o allo iodio. Gravidanza, eccetto casi eccezionali, acausa dei suoi effetti sulla tiroide del feto. Allattamento, poiche' amiodarone viene escreto nel latte materno in quantita' significative.L'iniezione endovenosa e' controindicata in caso di ipotensione, insufficienza respiratoria grave, miocardiopatia o insufficienza cardiaca (rischio di peggioramento).

Interazioni con altri prodotti

Non somministrare con farmaci disperdenti potassio, antiaritmici dellaclasse 1A, altri antiaritmici (chinidina, procainamide, disopiramide,flecainide), farmaci beta-bloccanti, calcioantagonisti ( verapamil,diltiazem, bepridil), farmaci che inducono ipokaliemia (certi diureti-ci e lassativi), farmaci IMAO.In caso di concomitante somministrazione di digossina o di anticoagu-lanti orali, l'associazione e' consentita procedendo ad un aggiusta-mento posologico di tali farmaci, controllando frequentemente il tempodi protrombina e l'ECG.

Forme Farmacologiche


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