copaxone sc 28sir 20mg/ml glatiramer acetato teva italia srl

Che cosa è copaxone sc 28sir 20mg/ml?

Copaxone soluzione iniettabile prodotto da teva italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Copaxone risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di citochine ed immunomodulatori.
Contiene i principi attivi: glatiramer acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml di soluzione iniettabile contiene 20 mg di glatiramer acetato, equivalenti a 18 mg di glatiramer base, per ciascuna siringa preriempita.
Codice AIC: 035418021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Pazienti che hanno manifestato un primo episodio clinico ben definitoe che sono considerati essere ad alto rischio di sviluppare sclerosi multipla clinicamente definita (CDMS). Indicato per ridurre la frequenza delle recidive in pazienti deambulanti (cioe' in grado di camminaresenza aiuto) affetti da sclerosi multipla (SM) recidivante, con fasi di remissione. Negli studi clinici questa era caratterizzata da almenodue attacchi di disfunzione neurologica nel precedente periodo di dueanni. Il medicinale non e' indicato in pazienti affetti da SM progressiva primaria o secondaria.

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Posologia

La posologia raccomandata negli adulti e' di 20 mg di glatiramer acetato (una siringa preriempita), somministrato per via sottocutanea una volta al giorno. Attualmente non si sa per quanto tempo il paziente debba essere trattato. Una decisione concernente il trattamento a lungo termine deve essere presa caso per caso dal medico curante. Uso pediatrico. Bambini e adolescenti: non sono stati condotti studi clinici prospettici, controllati, randomizzati o studi di farmacocinetica in bambini o adolescenti. Tuttavia, gli scarsi dati pubblicati suggeriscono che il profilo di sicurezza in adolescenti da 12 a 18 anni che ricevono20 mg al giorno sottocute sia simile a quello osservato negli adulti.Non essendoci abbastanza informazioni disponibili sull'uso in bambinisotto i 12 anni non e' possibile farne alcuna raccomandazione d'uso. Di conseguenza, il farmaco non deve essere utilizzato in questa popolazione. Uso nell'anziano: il prodotto non e' stato studiato specificamente nell'anziano. Uso in pazienti con alterata funzione renale: il farmaco non e' stato studiato specificamente in pazienti con alterazione renale. I pazienti devono essere istruiti sulle tecniche di auto-iniezione e devono essere seguiti da un operatore sanitario la prima volta che si iniettano da soli il prodotto e nei 30 minuti successivi. Deve essere scelta ogni giorno una diversa sede per l'iniezione, in modo daridurre le possibilita' di un'eventuale irritazione o di dolore nellasede dell'iniezione. Le sedi dell'auto-iniezione comprendono l'addome, le braccia, le anche e le cosce.

Effetti indesiderati

Le reazioni segnalate piu' di frequente nella sede dell'iniezione, erano: eritema, dolore, presenza di masse, prurito, edema, infiammazionee ipersensibilita'. Come reazione immediata dopo l'iniezione e' statadescritta una reazione associata ad almeno uno o piu' dei seguenti sintomi: vasodilatazione, dolore toracico, dispnea, palpitazione o tachicardia. Infezioni ed infestazioni. Molto comune (>1/10): infezioni, influenza; comune (>1/100, <=1/10): bronchite, gastroenteriti, Herpes Simplex, otite media, rinite, ascesso dentale, candida vaginale; non comune (>1/1000, <=1/100): ascessi, cellulite, foruncolosi, Herpes Zoster, pielonefrite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: neoplasie benigne della pelle, neoplasie; non comune: cancro della pelle. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: linfoadenopatia; non comune: leucocitosi, leucopenia, splenomegalia, trombocitopenia, morfologia linfocitaria anormale. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'. Patologie endocrine. Non comune: gozzo, ipertiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, aumento di peso; non comune: intolleranza all'alcool, gotta, iperlipidemia, aumento dei livelli di sodio nel sangue, diminuzione dei livelli sierici di ferritina. Disturbi psichiatrici.Molto comune: ansia, depressione; comune: nervosismo; non comune: sogni anomali, stato confusionale, euforia, allucinazioni, ostilita', reazioni maniacali, disturbi della personalita', tentativi di suicidio. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: disgeusia, ipertonia, emicrania, disordini della parola, sincope, tremore; non comune: sindrome del tunnel carpale, disturbi cognitivi, convulsioni, disgrafia, dislessia, distonia, disfunzione motoria, mioclono, nevriti, blocco neuromuscolare, nistagmo, paralisi, piede cadente, stupore, difetti del campo visivo. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, disturbi oculari; non comune: cataratta, lesione alla cornea, secchezza oculare, emorragie oculari, ptosi palpebrali, midriasi, atrofia ottica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: disturbi dell'orecchio. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia; non comune:extrasistole, bradicardia sinusale, tachicardia parossistica. Patologie vascolari. Molto comune: vasodilatazione; non comune: vene varicose. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea; comune: tosse, rinite stagionale; non comune: apnea, sensazione di soffocamento, epistassi, iperventilazione, laringospasmo, patologiepolmonari. Patologie gastrointestinali. molto comune: nausea; comune:patologie ano-rettali, costipazione, carie dentali, dispepsia, disfagia, incontinenza fecale, vomito; non comune: colite, polipi al colon, enterocoliti, eruttazione, ulcera esofagea, periodontite, emorragie rettali, ingrossamento delle ghiandole salivari. Patologie epatobiliari.Comune: test di funzionalita' epatica anormale; non comune: colelitiasi, epatomegalia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash; comune: ecchimosi, iperidrosi, prurito, patologie della cute, orticaria; non comune: angioedema, dermatite da contatto, eritema nodoso, nodulo cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia, dolore alla schiena; comune: dolore al collo; non comune: artrite, borsite, dolore al fianco, atrofia muscolare, osteoartrite. Patologie renali ed urinarie. Comune: urgenza minzionale, pollacchiuria, ritenzione urinaria; non comune: ematuria, nefrolitiasi, patologie del tratto urinario, disturbi urinari. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non comune: aborto. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: ingorgo mammario, disfunzione erettile, prolasso pelvico, priapismo, disfunzioni della prostata, pap-test anomalo, disturbo testicolare,emorragie vaginali, disturbi vulvovaginali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia, dolore al petto, reazioni al sito di iniezione, dolore; comune: brividi, edema facciale, atrofia nella sede dell'iniezione, reazioni locali, edema periferico, edema, piressia; non comune: cisti, effetti tipo postumi da sbornia, ipotermia, infiammazione, necrosi nella sede dell'iniezione, disturbi delle mucose. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: sindrome post-vaccinica.

Indicazioni

Pazienti che hanno manifestato un primo episodio clinico ben definitoe che sono considerati essere ad alto rischio di sviluppare sclerosi multipla clinicamente definita (CDMS). Indicato per ridurre la frequenza delle recidive in pazienti deambulanti (cioe' in grado di camminaresenza aiuto) affetti da sclerosi multipla (SM) recidivante, con fasi di remissione. Negli studi clinici questa era caratterizzata da almenodue attacchi di disfunzione neurologica nel precedente periodo di dueanni. Il medicinale non e' indicato in pazienti affetti da SM progressiva primaria o secondaria.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al glatiramer acetato o al mannitolo. Donne in statodi gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Mannitolo, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Il medicinale deve essere somministrato esclusivamente per via sottocutanea. Non somministrare per via endovenosa o intramuscolare. L'inizio del trattamento deve essere eseguito sotto controllo da parte di un neurologo o di un medico esperto nel trattamento della SM. Il medico curante deve spiegare al paziente che, entro alcuni minuti dopo l'iniezione, puo' verificarsi una reazione associata ad almeno uno dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazioni o tachicardia. La maggior parte di questi sintomi e'di breve durata e si risolve spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza. Se si manifesta un evento avverso grave, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con il farmaco e contattare il medico curante o un medico del pronto soccorso. Un trattamento sintomatico puo' essere istituito a discrezione del medico. Non vi sono evidenze che suggeriscano che qualche particolare gruppo di pazienti sia esposto ad un rischio speciale in seguito a queste reazioni. Tuttavia bisogna esercitare cautela quando si somministra il prodotto a pazienticon disturbi cardiaci pre-esistenti. Questi pazienti devono essere seguiti regolarmente durante il trattamento. Raramente sono state segnalate convulsioni e/o reazioni anafilattoidi o allergiche. Raramente possono verificarsi serie reazioni di ipersensibilita'. Se le reazioni sono gravi, bisogna istituire un trattamento appropriato e bisogna sospendere il farmaco. Anticorpi reattivi contro glatiramer acetato sono stati riconosciuti nel siero di pazienti durante il trattamento cronico giornaliero con il prodotto. I livelli massimi sono stati raggiunti dopo una durata media del trattamento di 3-4 mesi e, successivamente, sono diminuiti e si sono stabilizzati ad un livello leggermente superiore a quello basale. Non vi sono prove che facciano ritenere che questi anticorpi reattivi contro glatiramer acetato siano neutralizzanti o che la loro formazione influenzi probabilmente l'efficacia clinica del medicinale. In pazienti con alterazione renale, la funzione renale deveessere monitorata durante il trattamento con il prodotto. Sebbene nonvi siano prove di un deposito a livello glomerulare di immunocomplessi nei pazienti, non si puo' escludere tale possibilita'.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati ottenuti in seguito all'impiego diglatiramer acetato in donne gravide. Gli studi eseguiti nell'animale sono insufficienti per permettere di prevedere effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale, sul parto e sullo sviluppo postnatale. Non si conoscono i potenziali rischi per l'uomo. Il medicinale e' controindicato in gravidanza. Durante l'utilizzo di questo prodotto, deve essere presa in considerazione una copertura contraccettiva. Non sono disponibili dati riguardanti l'escrezione di glatiramer acetato, deisuoi metaboliti o di anticorpi nel latte umano. Bisogna usare cautelaquando si somministra il farmaco a madri che allattano. Occorre considerare i rischi e i benefici relativi per la madre e il bambino.

Interazioni con altri prodotti

Le interazioni fra Copaxone e altri farmaci non sono state valutate formalmente. Non sono disponibili i dati sull'interazione con l'interferone beta. In pazienti trattati con il medicinale che ricevevano una concomitante somministrazione di corticosteroidi e' stata osservata un'aumentata incidenza di reazioni nella sede dell'iniezione. Uno studio in vitro fa ritenere che glatiramer acetato in circolo si leghi in misura elevata alle proteine plasmatiche, ma che non venga spostato dallafenitoina o dalla carbamazepina e che non sposti esso stesso la fenitoina o la carbamazepina. Tuttavia, dato che il farmaco ha, teoricamente, la possibilita' di alterare la distribuzione delle sostanze legate alle proteine, deve essere accuratamente monitorato l'impiego concomitante di tali prodotti medicinali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno, per tenerlo al riparodalla luce. Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Se non e' possibile conservare le siringhe preriempite in frigorifero, esse possono essere conservate a temperatura ambiente (tra 15 gradi C e 25 gradi C) una sola volta fino ad un massimo di 1 mese. Dopo un mese, se le siringhe preriempite da 20 mg/ml non sono state usate e sono ancora nella loro confezione originale devono essere messe in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).