confidex 500*fl polv+fl 20ml fattori ix, ii, csl behring spa

Che cosa è confidex 500 fl polv+fl 20ml?

Confidex soluzione iniett polv solv prodotto da csl behring spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Confidex risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antiemorragici, associazioni dei fattori della coagulazione del sangue.
Contiene i principi attivi: fattore ii/fattore vii/fattore ix/fattore x della coagulazione/proteina c/proteina s
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fattori umani della coagulazione (fattore ii, fattore vii, fattore ix, fattore x), proteina c, proteina s.
Codice AIC: 038844015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento e profilassi perioperatoria degli episodi emorragici nei casi di carenza acquisita dei fattori della coagulazione del complessoprotrombinico, come la carenza causata da una terapia con antagonistidella vitamina K oppure in caso di sovradosaggio di antagonisti dellavitamina K, quando e' richiesta una rapida correzione della carenza stessa. Trattamento e profilassi perioperatoria degli episodi emorragici nei casi di carenza congenita di uno o piu' fattori della coagulazione dipendenti dalla vitamina K quando non sia disponibile un prodotti a base dello specifico fattore della coagulazione.

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Posologia

Inizialre il trattamento sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disturbi della coagulazione. La dose e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' della patologia, dalla localizzazione e dall'entita' dell'emorragia, nonche' dalle condizioni cliniche del paziente. La quantita' e la frequenza delle somministrazioni devono essere calcolate individualmente per ogni paziente. Gli intervalli di somministrazione delle singole dosi devono essere adattati ai differenti tempi di emivita dei fattori della coagulazione presenti nel complesso protrombinico. Le dosi individuali necessarie possono calcolate unicamente in base a regolari determinazioni dei livelli plasmatici dei fattori della coagulazione in questione, oppure sulla base dei test per la determinazione dei livelli di attivita' del complesso protrombinico (INR, test di Quick) e con un continuo monitoraggio delle condizioni cliniche del paziente. In caso di interventi di chirurgia maggiore e' essenziale effettuare un accurato monitoraggio della terapia sostitutiva con i test di controllo della coagulazione (test specifici per i singoli fattori della coagulazione e/o test per l'attivita' del complesso protrombinico). La posologia e il modo di somministrazione per i pazienti anziani (>65 anni), sono le stesse riportate nelle raccomandazioni generali. Non sono note esperienze cliniche in merito all'impiego nei bambini. Trattamento e profilassi perioperatoria delle emorragie dei pazienti in terapia con antagonisti della vitamina K: la dose dipendera' dal valore INR prima del trattamento e da quello desiderato. La tabella seguente riporta le dosi (ml di prodotto ricostituito /kg di peso corporeo e U.I. di F IX/kg p.c.) approssimative richieste per la normalizzazione del valore INR (ad esempio: <=1,3) in base ai differenti valori iniziali di INR. INR iniziale 2,0-3,9, dose approssimativa in ml/kg p.c.: 1, dose approssimativa in U.I. (Fattore IX)/kg p.c.: 25; INR iniziale 4,0-6,0, dose approssimativa in ml/kg p.c.: 1,4, dose approssimativa in U.I. (Fattore IX)/kg p.c.: 35; INR iniziale >6,0, dose approssimativa in ml/kg p.c.: 2, dose approssimativa inU.I. (Fattore IX)/kg p.c.: 50. Si raccomanda di non superare la dose massima di 5000 U. I. di F IX. La correzione dello squilibrio emostatico indotto dall'antagonista della vitamina K viene raggiunta, al piu' tardi, 30 minuti dopo l'iniezione e si mantiene per circa 6-8 ore. Comunque, gli effetti della vitamina K, se somministrata contemporaneamente, sono in genere raggiunti entro 4-6 ore. Pertanto, in caso di somministrazione di vitamina K, non e' in genere necessario ripetere il trattamento con il complesso protrombinico umano. Queste raccomandazioni sono basate sull'esperienza di studi clinici condotti su un limitato numero di soggetti. L'efficacia e la durata dell'effetto possono variare, e' pertanto indispensabile, durante il trattamento, controllare il valore INR. Emorragie e profilassi perioperatoria nei casi di carenza congenita di uno o piu' fattori della coagulazione dipendenti dalla vitamina K quando non siano disponibili prodotti purificati a base di specifici fattori della coagulazione: il calcolo della dose di complessoprotrombinico necessario si basa su dati ottenuti da sperimentazioni cliniche. 1 U.I. di Fattore IX per kg di peso corporeo aumenta dell'1,3 % (0.013 U.I./ml) l'attivita' plasmatica del Fattore IX rispetto alla norma; 1 U.I. di Fattore VII per kg di peso corporeo aumenta dell'1,7 % (0.017 U.I./ml) l'attivita' plasmatica del Fattore VII rispetto alla norma; 1 U.I. di Fattore II per di peso corporeo aumenta dell'1,9 %(0.019 U.I./ml) l'attivita' plasmatica del Fattore II rispetto alla norma; 1 U.I. di Fattore X per kg di peso corporeo aumenta dell'1,8 % (0.018 U.I./ml) l'attivita' plasmatica del Fattore X, rispetto alla norma. La dose dello specifico fattore somministrato e' espressa in Unita' Internazionali (U.I.), con riferimento allo standard attualmente vigente dell'OMS per ciascun fattore. L'attivita' plasmatica di ogni singolo fattore della coagulazione e' espressa in percentuale (relativa alplasma normale) oppure in Unita' Internazionali (in conformita' allo standard internazionale per lo specifico fattore della coagulazione). Una Unita' Internazionale (U.I.) di attivita' dei singoli fattori della coagulazione e' equivalente alla quantita' dello stesso fattore presente in un ml di plasma umano normale. Esempio: il calcolo della dose necessaria di Fattore X si basa sulla conclusione che 1 Unita' Internazionale (U.I.) di Fattore X per kg di peso corporeo aumenta l'attivita' del Fattore X nel plasma di 0,018 U.I./ml. La dose necessaria viene determinata usando la seguente formula: unita' richieste = peso corporeo [kg] x aumento desiderato di Fattore X [U.I./ml] x 56 dove 56 (ml/kg) e' il reciproco del recupero stimato. Se si e' a conoscenza del valore di recupero individuale questo puo' essere utilizzato per il calcolo della dose necessaria. La soluzione ricostituita deve essere somministrata per via endovenosa (non piu' di 3 U.I./kg/min, max. 210 U.I./min e, approssimativamente, 8 mL/min.).

Effetti indesiderati

Le effetti indesiderati riportati di seguito si basano tanto sull'esperienza post-marketing quanto sulla letteratura scientifica. Per la frequenza sono state adottate le seguenti categorie standard: molto comune >= 1/10, comune >= 1/100 e = 1/1000 e = 1/10.000 e 50% e/o l'insorgenza di nuove o inspiegabili complicazioni tromboemboliche durante la terapia con eparina. L'insorgenza si colloca, tipicamente, fra i 4 e i 10 giorni dopo l'inizio della terapia con eparina ma puo' verificarsi entro 10 ore in quei pazienti esposti precedentemente all'eparina (entro 100 giorni).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' ancora stata accertata la sicurezza d'impiego del farmaco in gravidanza e durante l'allattamento. Gli studi su animali non sono adatti per valutare la sicurezza per quanto riguarda la riproduzione, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto e lo sviluppo post-natale. Pertanto, il medicinale puo' essere somministrato durante la gravidanza e l'allattamento solo se specificatamente indicato.

Indicazioni

Trattamento e profilassi perioperatoria degli episodi emorragici nei casi di carenza acquisita dei fattori della coagulazione del complessoprotrombinico, come la carenza causata da una terapia con antagonistidella vitamina K oppure in caso di sovradosaggio di antagonisti dellavitamina K, quando e' richiesta una rapida correzione della carenza stessa. Trattamento e profilassi perioperatoria degli episodi emorragici nei casi di carenza congenita di uno o piu' fattori della coagulazione dipendenti dalla vitamina K quando non sia disponibile un prodotti a base dello specifico fattore della coagulazione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota a uno qualsiasi dei componenti del prodotto. Rischio di trombosi, angina pectoris, recente infarto del miocardio (eccezione: emorragie a rischio della vita stessa del paziente conseguentia sovradosaggio di anticoagulanti orali e prima dell'instaurazione diuna terapia fibrinolitica). In caso di coagulazione intravasale disseminata (CID) i prodotti contenenti complesso protrombinico possono essere somministrati solo dopo risoluzione della fase di consumo. Nota predisposizione a trombocitopenia associata all'Eparina

Composizione ed Eccipienti

Liofilizzato: eparina, albumina umana, antitrombina III umana, sodio cloruro, sodio citrato, HCl o NaOH (in piccole quantita', per la correzione del pH). Solvente fornito: acqua per preparazioni iniettabili 20ml.

Avvertenze

E' opportuno richiedere la collaborazione di uno specialista esperto nel trattamento dei disordini della coagulazione. Nei pazienti con carenza acquisita dei fattori della coagulazione dipendenti dalla vitamina K (ad es. indotta in seguito a terapia con antagonisti della vitamina K) il medicinale puo' essere impiegato solo nei casi in cui e' necessaria una rapida correzione dei livelli del complesso protrombinico, come nei casi di eccessivi episodi emorragici o in chirurgia d'emergenza. In altri casi e' in genere sufficiente ridurre la dose degli antagonisti della vitamina K e/o la somministrazione di vitamina K. Nei pazienti sotto trattamento con antagonisti della vitamina K possono presentare uno stato di ipercoagulabilita' che puo' essere accentuato dall'infusione di complesso protrombinico umano. In caso di carenza congenita di uno dei fattori dipendenti dalla vitamina K sarebbe opportuno utilizzare, quando disponibili, un prodotto a base dello specifico fattore della coagulazione. In caso di reazioni allergiche o anafilattoidi la somministrazione del farmaco deve essere sospesa immediatamente (ad es. interrompendo l'iniezione) e deve essere avviato un adeguato trattamento terapeutico. I trattamenti terapeutici dipendono dalla tipologia e dalla gravita' dell'effetto indesiderato. In caso di shock deve essere instaurato il trattamento medico standard. Quando pazienti con unelevato deficit congenito o acquisito vengono trattati con complesso protrombinico parziale, specialmente quando ricevono infusioni ripetute, esiste il rischio di trombosi o di coagulazione intravasale disseminata. Il rischio puo' essere maggiore nel trattamento di un deficit isolato di Fattore VII, dal momento che gli altri fattori della coagulazione dipendenti dalla vitamina K, che hanno un tempo di emivita piu' lungo, possono accumularsi a livelli decisamente superiori a quelli della norma. I pazienti che ricevono il complesso protrombinico umano, devono essere attentamente controllati in modo da accertare tempestivamente segni clinici di coagulazione intravasale disseminata o di trombosi. A causa del rischio potenziale di complicanze tromboemboliche, si deve agire con prudenza quando si somministra il medicinale a pazienti con anamnesi di malattia coronarica o di infarto miocardico, a pazienti affetti da epatopatia, a pazienti in fase post-operatoria, a neonatioppure a pazienti a rischio di eventi tromboembolici o coagulazione intravasale disseminata. In ognuna di queste situazioni, si devono valutare i potenziali benefici derivanti dal trattamento con il farmaco a fronte del rischio potenziale di insorgenza delle suddette complicanze. Se possibile, e' consigliata la somministrazione di antitrombina IIIprima della somministrazione di preparazioni contenenti il complesso protrombinico. Nei pazienti con coagulazione intravasale disseminata puo' rendersi necessaria, in determinate circostanze, la sostituzione dei fattori della coagulazione del complesso protrombinico. Comunque, questa sostituzione puo' essere iniziata solo dopo risoluzione della fase di consumo (ad es. mediante trattamento della causa di base, mediante normalizzazione persistente del livello di antitrombina III). Si prega di tener presente che, nei pazienti sottoposti a terapia con anticoagulanti orali e nei casi in cui il prodotto e' somministrato allo scopo di normalizzare i valori della coagulazione, si dovrebbe considerare l'uso di eparina, allo scopo di prevenire la trombosi. Non vi sono dati disponibili in merito all'impiego del medicinale in caso di episodi emorragici perinatali dovuti alla carenza di vitamina K nel neonato. Il prodotto contiene fino a 343 mg di sodio (ca. 15 mmol)/ 100 ml. Cio' va tenuto in considerazione dai pazienti che seguono una dieta controllata di sodio. Sicurezza virale Le misure standard adottate per prevenire infezioni conseguenti all'impiego di medicinali derivati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, il controllo delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marcatoridi infezioni e l'adozione di procedure di produzione efficaci per l'inattivazione/eliminazione dei virus. Nonostante questo, quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, non e' comunque possibile escludere completamente la possibilita' di una trasmissione di agenti infettivi. Questo concetto si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni. Le misure adottate sono considerate efficaci nei confronti di virus capsulati come HIV, HBV e HCV. Le misure adottate possono essere di limitato valore nei confronti di altri virus non capsulati come l'HAV e il parvovirus B 19. L'infezione da parvovirus B19 puo' avere gravi conseguenze nelle donne in gravidanza (infezione fetale) e negli individui con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (ad es. anemia emolitica). Per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente prodotti derivati da plasma umano, deve essere presa in considerazione un'appropriata vaccinazione (epatite A e B).Si raccomanda vivamente che ad ogni somministrazione del farmaco siano registrati il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato, in modo da poter mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.

Gravidanza e Allattamento

Non e' ancora stata accertata la sicurezza d'impiego del farmaco in gravidanza e durante l'allattamento. Gli studi su animali non sono adatti per valutare la sicurezza per quanto riguarda la riproduzione, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto e lo sviluppo post-natale. Pertanto, il medicinale puo' essere somministrato durante la gravidanza e l'allattamento solo se specificatamente indicato.

Interazioni con altri prodotti

I prodotti contenenti il complesso protrombinico umano neutralizzano l'efficacia del trattamento con antagonisti della vitamina K, ma non sono note interazioni con altri medicinali. Quando pazienti ai quali sono somministrate alte dosi di complesso protrombinico umano sono sottoposti a test sulla coagulazione sensibili all'eparina, occorre tener conto che l'eparina stessa e' contenuta nel prodotto somministrato.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore a +25 gradi C. Non congelare. Tenere il contenitore nella scatola esterna per proteggerlo dalla luce.