combigan coll 5ml 2mg+5mg/ml timololo, abbvie srl

Che cosa è combigan coll 5ml 2mg+5mg/ml?

Combigan collirio soluzione prodotto da abbvie srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Combigan risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di oftamologici-preparati antiglaucoma e miotici-agenti beta-bloccanti-timololo, associazioni.
Contiene i principi attivi: timololo maleato/brimonidina tartrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: un ml di soluzione contiene: 2,0 mg di brimonidina tartrato, equivalente a 1,3 mg di brimonidina, 5,0 mg di timololo, come 6,8 mg di timololo maleato.
Codice AIC: 037083019 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucomacronico ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico.

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Posologia

Per evitare la contaminazione dell'occhio o del collirio, la punta del contagocce non deve venire a contatto con alcuna superficie. Dosaggio raccomandato negli adulti (inclusi pazienti anziani): una goccia nell'occhio/negli occhi da trattare, due volte al giorno, circa ogni 12 ore. Qualora fosse necessario l'impiego di piu' di un prodotto oftalmico topico, i farmaci devono essere somministrati ad un intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro. Per ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale al canto mediale o di chiudere le palpebre per due minuti. Cio' deve essere effettuato immediatamente dopo l'instillazione di ogni goccia di collirio. Cio' potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attivita' locale. Il collirio non e' stato studiato nei pazienti con insufficienza epatica o renale: procedere con cautela nel trattamento di questi pazienti. Il collirio e' controindicato nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni). La sicurezza e l'efficacia del collirio nei bambini e negli adolescenti (dai 2 ai17 anni di eta') non sono state dimostrate e, quindi, l'uso in questisoggetti non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

Patologie dell'occhio. Molto comune (> 1/10): iperemia congiuntivale,bruciore; comune (> 1/100, < 1/10): sensazione di puntura nell'occhio, congiuntivite allergica, erosione corneale, cheratite puntata superficiale, prurito oculare, follicolosi congiuntivale, disturbi della vista, blefarite, epifora, secchezza oculare, secrezione oculare, dolore all'occhio, irritazione oculare, sensazione di corpo estraneo; non comune (> 1/1000, < 1/100): riduzione dell'acuita' visiva, edema congiuntivale, congiuntivite follicolare, blefarite allergica, congiuntivite, mosche volanti, astenopia, fotofobia, ipertrofia papillare, dolore palpebrale, pallore congiuntivale, edema corneale, infiltrati corneali, distacco del vitreo. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, cefalea; non comune: vertigini, sincope. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca congestizia, palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite, secchezza nasale. Patologie gastrointestinali. Comune: secchezza delle fauci; non comune: alterazione del gusto, nausea, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: edema palpebrale, prurito palpebrale, eritema palpebrale; non comune: dermatite allergica da contatto. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia. >>Reazioni avverse post- marketing. Patologie dell'occhio. Non nota: visione offuscata. Patologie cardiache. Non nota: aritmia, bradicardia, tachicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipotensione. Patologie della cute. Non nota: eritema facciale. >>Eventi avversi osservati con Brimonidina. Patologie dell'occhio: irite, iridociclite (uveite anteriore), miosi. Disturbi psichiatrici: insonnia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sintomi a carico delle alte vie respiratorie, dispnea. Patologie gastrointestinali: sintomi gastrointestinali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: reazioni allergiche di tipo sistemico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee incluso eritema, edema facciale, prurito, rash e vasodilatazione. Nei casi in cui la brimonidina sia stata utilizzata nell'ambito del trattamento medico del glaucoma congenito, sono stati riportati, nei neonatie nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni) sintomi di sovradosaggio da brimonidina, come perdita dello stato di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore, depressione respiratoria ed apnea. In bambini di due anni e piu' di eta', specialmente quelli in eta' compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso< 20 Kg e' stata riportata un'alta incidenza e gravita' della sonnolenza. >>Timololo. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergichesistemiche inclusi angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici: insonnia, incubi notturni, perdita di memoria. Patologie del sistema nervoso: accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia grave, parestesia. Patologie dell'occhio: cheratite, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante, ridotta sensibilita' corneale, erosione corneale, ptosi, diplopia. Patologie cardiache: dolore toracico, edema, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle estremita'. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali: dispepsia, dolore addominale, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale, riduzione della libido. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento.

Indicazioni

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucomacronico ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie da iperreattivita' delle vie aeree, inclusa asma bronchiale in atto o pregressa, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con un pacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno. Impiego nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni). Pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (MAO). Pazienti cheassumono antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica.

Composizione ed Eccipienti

Benzalconio cloruro, sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato dibasico eptaidrato, acido cloridrico o sodio idrossido per correggere il pH, acqua depurata.

Avvertenze

Bambini di due anni e piu' di eta', specialmente quelli in eta' compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso <= 20Kg, devono essere trattati con cautela ed attentamente monitorati a causa dell'alta incidenza e della gravita' della sonnolenza. La sicurezza e l'efficacia del collirio nei bambini e negli adolescenti (dai 2 ai 17 anni di eta') non sono state dimostrate. Negli studi clinici, alcuni pazienti hanno riportato reazioni di allergia oculare (congiuntive allergica e blefarite allergica) dopo il trattamento. La blefarite allergica non e' stata comunemente riportata (< 1%). In caso di reazioni allergiche si deve interrompere l'uso del collirio. Sono state riportate reazioni ritardate di ipersensibilita' oculare a seguito di assunzione di soluzione oftalmica di brimonidina tartrato 0,2%, con alcune di queste segnalazioni associate adun aumento della PIO. Il medicinale puo' essere assorbito a livello sistemico. Non e' stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, puo' verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse di quelle chesi verificano con i beta-bloccanti sistemici. I pazienti con patologie cardiovascolari e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per i segni di peggioramento di queste patologie e di eventi avversi: i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Qualora fosse necessario interrompere il trattamento nei pazienti coronaropatici, lo si deve fare gradualmente per evitare i disturbi del ritmo, l'infarto del miocardio o la morte improvvisa. I pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi devono essere trattati con cautela. Sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmoin pazienti asmatici. Il collirio deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO)e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile. I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo. Il collirio deve essere usato con cautela nei pazienti con acidosi metabolica e feocromocitoma non trattato. I beta-bloccanti oftalmici possonoindurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. L'effetto sulla pressione intraoculareo gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deveessere attentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non e' raccomandato. Durante il trattamento con beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura, possono essere piu' responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche. E' stato riportato il distacco della coroide con la somministrazione di terapie che riducono la produzione di umore acqueo dopo procedure di chirurgia filtrante. Le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo timololo. Il trattamentocon timololo e' stato associato a pronunciata ipotensione nei pazienti con grave insufficienza renale in dialisi. Il benzalconio cloruro, puo' causare irritazione oculare. Le lenti a contatto devono essere tolte prima dell'instillazione e possono essere nuovamente applicate dopoalmeno 15 minuti. E' noto che il benzalconio cloruro puo' opacizzare le lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Il collirio non e' stato studiato nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo chiuso. Timololo puo' indurre ad un risultato positivo nei controlli anti-doping.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissa di brimonidina/timololo in donne in gravidanza. Il farmaco non deve essere usatodurante la gravidanza se non strettamente necessario. Brimonidina tartrato: non ci sono dati adeguati sull'uso della brimonidina tartrato nelle donne in gravidanza. Non e' noto il potenziale rischio nell'uomo.Timololo: gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescitaintrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato sono stati osservati segni e sintomi del blocco dei recettori beta quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. In caso di somministrazione del collirio in gravidanza fino al momento del parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Non e' noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano. I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' sufficienti a produrre sintomi clinici del beta-blocco nel neonato. Il collirio non deve quindi essere usato dalle donne che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi di interazione con la combinazione fissa di brimonidina e timololo. Bisogna tenere presente la possibilita'di effetti additivi o di potenziamento quando somministrato in associazione a sostanze che deprimono il SNC. La co-somministrazione di soluzioni oftalmiche di beta-bloccanti e bloccanti orali dei canali del calcio, agenti bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici, glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici o guanetidina puo' comportare effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata. Sono stati segnalaticasi molto rari di ipotensione in seguito alla somministrazione di brimonidina: si consiglia cautela nell'impiego del farmaco insieme agli antipertensivi sistemici. Occasionalmente e' stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina. I beta-bloccanti possono potenziare l'effetto ipoglicemizzante degli antidiabetici e mascherare segni e sintomi di ipoglicemia. Durantel'assunzione dei beta -bloccanti puo' essere potenziata la reazione ipertensiva causata dalla sospensione improvvisa della clonidina. Durante il trattamento contemporaneo con inibitori di CYP2D6 e timololo, e'stato segnalato il potenziamento del blocco sistemico dei recettori beta. L'uso di un beta-bloccante in concomitanza con farmaci anesteticipuo' attenuare la tachicardia compensativa ed aumentare il rischio diipotensione; pertanto, l'anestesista deve essere informato se il paziente e' in trattamento con il farmaco. Si raccomanda cautela in caso di trattamento conil farmaco insieme a mezzi di contrasto a base di iodio o con lidocaina somministrata per via endovenosa. La cimetidina, l'idralazina e l'alcool possono aumentare le concentrazioni plasmatiche del timololo. Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine incircolazione dopo somministrazione del farmaco. Si raccomanda tuttavia cautela nei pazienti che assumono farmaci che possono alterare il metabolismo e la captazione delle amine circolanti. Si raccomanda inoltre di fare attenzione in caso di inizio di un trattamento concomitante con farmaci sistemici che possono interagire con gli agonisti alfa-adrenergici o interferire con la loro attivita'. Anche se non sono stati condotti studi specifici sulle interazioni farmacologiche, va tenuto conto della possibilita' teorica di un effetto additivo di riduzione della PIO con prostamidi, prostaglandine, inibitori dell'anidrasi carbonica e pilocarpina. La somministrazione di brimonidina e' controindicata in pazienti gia' in terapia con inibitori delle monoamino ossidasi (MAO) e in pazienti in terapia con antidepressivi che hanno un effetto sulla trasmissione noradrenergica. I pazienti che sono stati in terapia con gli inibitori delle MAO debbono aspettare 14 giorni dopo l'interruzione prima di cominciare il trattamento con il collirio.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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