codamol 16 compresse effervescenti abiogen pharma spa

Che cosa è codamol 16cpr eff 500mg+30mg?

Codamol compresse effervescenti divis prodotto da abiogen pharma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Codamol risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di analgesici: paracetamolo, associazioni esclusi gli psicolettici.
Contiene i principi attivi: paracetamolo/codeina fosfato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa contiene: paracetamolo 500 mg, codeina fosfato 30 mg.
Codice AIC: 037021019 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico del dolore da moderato a severo che non risponde al trattamento con analgesici non oppioidi utilizzati da soli.

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Posologia

Bambini da 6 a 12 anni: mezza-1 compressa 1-4 volte al giorno. Adolescenti (12-18 anni) e adulti: 1-2 compresse a seconda dell'entita' del dolore 1-3 volte al giorno ad intervalli di almeno 4 ore. Anziani: la dose iniziale deve essere dimezzata in funzione del dosaggio raccomandato per gli adulti e puo' essere, successivamente, aumentato in funzione della tolleranza e dei requisiti. In caso di grave insufficienza renale l'intervallo tra due somministrazioni deve essere di almeno 8 ore. Sciogliere le compresse in un bicchiere di acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta.

Effetti indesiderati

Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita' inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni diipersensibilita' quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene, reazioni gastrointestinali e vertigini. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia. Patologie gastrointestinali: diarrea, dolore addominale. Patologie epatobiliari: aumento degli enzimi epatici. Disturbi del sistema immunitario: shock anafilattico, edema di Quincke, reazioni di ipersensibilita'. Esami diagnostici: diminuzione dei valori di INR, aumento dei valori di INR. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, eritema, rash. Patologie vascolari: ipotensione. In caso di iperdosaggio, il paracetamolo puo' provocare citolisi epatica che puo' volvere verso la necrosi massiva e irreversibile. A dosi terapeutiche, gli effetti indesiderati correlati alla codeina sono paragonabili a quelli degli altri oppioidi, sebbene sono piu' rari e piu' modesti. E' possibile il verificarsi di: stipsi, nausea, vomito, sedazione, euforia, disforia, miosi, ritenzione urinaria, reazioni di ipersensibilita' (prurito, orticaria erash), sonnolenza e vertigini, broncospasmo, depressione respiratoria, sindrome da dolore addominale acuto, di tipo biliare o pancreatico, che suggeriscono spasmo dello sfintere di Oddi. A dosaggi superiori a quelli terapeutici: vi e' un rischio di dipendenza e sindrome da astinenza a seguito di un'improvvisa interruzione della somministrazione che puo' essere osservata sia nei pazienti sia nei neonati nati da madricodeina-dipendenti.

Indicazioni

Trattamento sintomatico del dolore da moderato a severo che non risponde al trattamento con analgesici non oppioidi utilizzati da soli.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Bambini di eta' inferiore ai 6 anni. Correlate al paracetamolo: iprodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi e in quelli affetti da grave anemia emolitica. grave insufficienza epatocellulare e patologie epatiche in fase attiva. Correlate alla codeina: la codeina e' controindicata in casi di insufficienza respiratoria, indipendentemente dal grado. Allattamento. Soggetti con rare forme ereditariedi intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

Composizione ed Eccipienti

Acido citrico, sodio bicarbonato, sodio carbonato, sorbitolo, aspartame, aroma arancia, aroma limone, docusato sodico, simeticone.

Avvertenze

Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e delsangue (paracetamolo) o dare luogo a dipendenza (codeina). Non somministrare durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in soggetti con insufficienza renale o epatica. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool, anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica, disidratazione, ipovolemia. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contengalo stesso principio attivo. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. In caso di reazioni allergiche si deve sospendere la somministrazione. E' opportuno, per la presenza di codeina, non assumere bevande alcooliche; la codeina puo' provocare aumento dell'ipertensione intracranica. Nei pazienti che hanno subito l'asportazione della colecisti, la codeina puo' indurre dolore addominale biliare o pancreatico acuto, generalmente associato con anomalie nei test di laboratorio, indicative di spasmo dello sfintere di Oddi. In presenza di tosse che produce catarro, la codeina puo' impedire l'espettorazione. Puo' prodursi un quantitativo piu' alto di metaboliti attivi morfino-simili a causa dell'elevata attivita' dell'enzima CYP2D6. E' stato riportato un caso di intossicazione da morfina. E' stato riportato un caso fatale di intossicazione da morfina in un neonato allattato al seno materno, la cui madre era una metabolizzatrice ultra-rapida trattata con codeina a dosi terapeutiche. 1 compressa effervescente contiene 348 mg di sodio. Contiene aspartame. Contiene sorbitolo.

Gravidanza e Allattamento

I dati epidemiologici sull'uso di dosi terapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o nei neonati. Studi riproduttivicon paracetamolo non hanno evidenziato alcuna malformazione o effettifetotossici. Il paracetamolo deve, comunque, essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/benefici: la posologia raccomandata e la durata del trattamento devonoessere strettamente osservati. Per quanto attiene la presenza di codeina, se il farmaco e' assunto al termine della gravidanza, vanno tenute in considerazione le sue caratteristiche morfinomimetiche. Nella pratica clinica, sebbene in alcuni casi campione sia stato dimostrato un incremento del rischio di malformazioni cardiache, la maggior parte degli studi epidemiologici escludono il rischio di malformazioni. Studi condotti su animali hanno dimostrato un effetto teratogeno. La codeinapassa nel latte materno. Durante l'allattamento la codeina deve essere assunta con cautela, previa attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. In questi casi monitorare il lattante per sonnolenza, difficolta' nella suzione o nella respirazione, riduzione del tono muscolare e miosi: segnalare l'eventuale comparsa nel bambino di tali sintomi. A dosi terapeutiche il rischio per il lattante e' basso, tuttavia lacodeina puo' trasformarsi nel suo metabolita attivo morfina con notevoli differenze individuali. In alcune pazienti, infatti, la metabolizzazione della codeina puo' essere piu' rapida ed un maggior quantitativo di morfina puo' passare nel latte aumentando il rischio di reazioni avverse nel lattante.

Interazioni con altri prodotti

Il paracetamolo puo' aumentare la possibilita' che si verifichino effetti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia e con quella della glicemia. Nel corso di terapie con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasiepatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto. La somministrazione concomitante di fenitoina puo' risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo ed in un aumentato rischio di epatotossicita'. I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo. I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epatotossicita'. Il Probenecid causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato contemporaneamente al probenecid. La salicilamide puo' prolungare l'emivita di eliminazione del paracetamolo. Gli effetti degli alcaloidi dell'oppio possono essere potenziati da altri farmaci depressori come sedativi, tranquillanti ed antistaminici. Il farmaco e' controindicato in combinazione con: agonisti ed antagonisti della morfina. In funzione del ridotto effetto analgesico dovuto al blocco competitivo dei recettori, con rischio d'insorgenza di sindrome da rigetto. L'alcool aumenta l'effetto sedativo degli analgesici morfinici: lo stato di ridotta allerta puo' rendere pericoloso guidare e usare macchinari. Naltrexone: vi e' un rischio di ridotto effetto analgesico. Il dosaggio dei derivati della morfina deve essereaumentato se necessario. Puo' essere presa in considerazione la combinazione del farmaco con: altri analgesici agonisti della morfina, farmaci antitussivi morfino-simili, farmaci morfinici soppressori della tosse, benzodiazepine, barbiturici, metadone: aumentato rischio di depressione respiratoria che puo' essere fatale in caso di sovradosaggio. Altri farmaci ad azione sedativa: derivati della morfina, neurolettici,barbiturici, benzodiazepine, ansiolitici diversi dalle benzodiazepine, ipnotici, antidepressivi sedativi antistaminici H1 ad azione sedativa, farmaci antiipertensivi ad azione centrale, baclofen e talidomide: aumento dell'azione depressiva a livello centrale. Lo stato di vigilanza alterato puo' rendere pericoloso guidare o usare macchinari.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Tenere il tubo nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dall'umidita'.