claritromicina ran 14 compresse 500mg sun pharma italia srl

Che cosa è claritromicina sun 14cpr 500mg?

Claritromicina ran compresse rivestite divisibili prodotto da sun pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Claritromicina ran risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di macrolide.
Contiene i principi attivi: claritromicina
Codice AIC: 037586144 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicata per il trattamento delle seguenti infezioni quando causate da germi sensibili: infezioni del tratto inferiore delle vie respiratorie: bronchite acuta e cronica, polmonite; infezioni del tratto superiore delle vie respiratorie: sinusite e faringite; infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata. E' adatta per la terapia iniziale di infezioni respiratorie acquisite in comunita' ed e' risultata attiva in vitro contro i germi patogeni respiratori, comuni ed atipici. Eradicazione dell'H. pylori in pazienti con ulcera duodenale in adeguata associazione con regimi terapeutici antibatterici ed in presenza dell'inibizione acida prodotta da omeprazolo o lansoprazolo. Devono essere prese in considerazione le linee-guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

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Posologia

Puo' essere somministrata indipendentemente dai pasti poiche' il cibonon ha effetto sulla biodisponibilita'. Pazienti con infezioni del tratto respiratorio, della cute e dei tessuti molli. Adulti ed adolescenti: la dose usuale e' di 250 mg due volte al giorno per 7 giorni, ma puo' essere aumentata a 500 mg due volte al giorno fino a 14 giorni nelle infezioni gravi. Non e' adatta per i bambini al di sotto di 12 anniche pesano meno di 30 kg. In questo gruppo di eta' si deve usare la claritromicina sospensione. Eradicazione dell'H. pylori in pazienti conulcera duodenale (adulti). Terapia tripla (7-14 giorni): claritromicina 500 mg due volte al giorno e lansoprazolo 30 mg 2 volte al giorno associati ad amoxicillina 1000 mg due volte al giorno, per 7 - 14 giorni. Terapia tripla (7 giorni): claritromicina 500 mg due volte al giorno e lansoprazolo 30 mg 2 volte al giorno associati a metronidazolo 400mg due volte al giorno, per 7 giorni. Terapia tripla (7 giorni): claritromicina 500 mg due volte al giorno ed omeprazolo 40 mg una volta algiorno associati ad amoxicillina 1000 mg due volte al giorno o metronidazolo 400 mg due volte al giorno, per 7 giorni. Terapia tripla (10 giorni): claritromicina 500 mg due volte al giorno associata ad amoxicillina 1000 mg due volte al giorno ed omeprazolo 20 mg una volta al giorno, per 10 giorni. Anziani: come per gli adulti. Di solito non e' richiesto un aggiustamento della dose eccetto che in pazienti con compromissione grave della funzionalita' renale. Se l'aggiustamento si dovesse rendere necessario la dose totale giornaliera deve essere dimezzata.La durata del trattamento non deve superare i 14 giorni in questi pazienti. Si deve esercitare cautela quando si somministrano antibiotici a pazienti con disfunzioni epatiche.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati riportati piu' frequentemente negli adulti che assumono questo farmaco sono: diarrea (3%), nausea (3%), anomalie del gusto (3%), dispepsia (2%), dolore/disturbi addominali (2%) e cefalea (2%).Frequenze: molto comuni(>1/10); comuni(>1/100 1/1.000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati sull'uso di claritromicina durante il primo trimestre in piu' di 200 gravidanze non ha mostrato chiara evidenza di effetti teratogeni o di effetti avversi sulla salute del neonato. Dati da un limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Al momento non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.Dati da studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio nell'uomo non e'noto. La claritromicina non deve essere somministrata a donne in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.La claritromicina ed il suo metabolita attivo, vengono escreti nel latte materno. Pertanto,nel lattante possono comparire diarrea ed infezioni fungine delle membrane mucose, rendendo necessaria l'interruzione dell'allattamento. Occorre tenere presente la possibilita' di sensibilizzazione. Il beneficio del trattamento della madre deve essere valutato in relazione del potenziale rischio per il neonato.

Indicazioni

E' indicata per il trattamento delle seguenti infezioni quando causate da germi sensibili: infezioni del tratto inferiore delle vie respiratorie: bronchite acuta e cronica, polmonite; infezioni del tratto superiore delle vie respiratorie: sinusite e faringite; infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata. E' adatta per la terapia iniziale di infezioni respiratorie acquisite in comunita' ed e' risultata attiva in vitro contro i germi patogeni respiratori, comuni ed atipici. Eradicazione dell'H. pylori in pazienti con ulcera duodenale in adeguata associazione con regimi terapeutici antibatterici ed in presenza dell'inibizione acida prodotta da omeprazolo o lansoprazolo. Devono essere prese in considerazione le linee-guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicata in pazienti con ipersensibilita' nota alla claritromicina, ad altri antibiotici macrolidi o agli eccipienti della compressa. Non deve essere somministrata assieme ai derivati ergolinici. E' controindicata la somministrazione concomitante di claritromicina e deiseguenti farmaci: cisapride, pimozide astemizolo e terfenadina. Livelli aumentati di cisapride, pimozide e terfenadina, sono stati riscontrati in pazienti che ricevevano uno di questi farmaci e claritromicina in associazione. Questo puo' dare luogo a prolungamento dell'intervallo QT ed aritmie cardiache, inclusa tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsade de pointes. Effetti simili sono stati osservati con la somministrazione concomitante di astemizolo ed altri macrolidi.

Avvertenze

La claritromicina viene escreta principalmente attraverso il fegato ed i reni. Si deve prestare cautela nella somministrazione di questo antibiotico in pazienti con alterata funzione epatica o renale. L'uso prolungato o ripetuto puo' dare luogo allo sviluppo di batteri resistenti o di funghi. Se compare una superinfezione, il trattamento con la claritromicina deve essere sospesa e deve essere instaurata una terapia adeguata. L'H. pylori puo' sviluppare resistenza alla claritromicina.I pazienti ipersensibili alla lincomicina o alla clindamicina, possono essere sensibili anche alla claritromicina. Pertanto, occorre cautela quando si prescrive la claritromicina a questi pazienti.La colite pseudomembranosa e' stata riportata con l'uso di antibiotici ad ampio spettro. Pertanto, e' importante considerare la sua diagnosi in pazientiche sviluppano grave diarrea durante o dopo la terapia con claritromicina.Come noto per altri macrolidi, puo' causare riacutizzazioni o aggravamento della miastenia gravis e deve pertanto essere usata con cautela in pazienti con questa affezione.A causa del rischio del prolungamento dell'intervallo QT, la claritromicina deve essere usata con cautela nei pazienti con disturbi delle coronarie, anamnesi di aritmia ventricolare, grave insufficienza cardiaca, ipopotassiemia non compensata e/o ipomagnesiemia, bradicardia (INTERAZIONIInibitori del CYP3A4.il Ritonavor inibisce il metabolismo della claritromicina, con un aumento di Cmax, Cmin ed AUC rispettivamente del 31%, 182% e 77%. La formazione del metabolita attivo 14-idrossi viene quasi completamente inibita. Una riduzione della dose di claritromicina probabilmente non e' richiesta in pazienti con funzionalita' renale normale, ma la dose giornaliera non deve superare 1g (500 mg due volte algiorno). Tuttavia, la dose di claritromicina deve essere ridotta in pazienti con compromissione renale. Nei pazienti con clearance della creatinina da 30 a 60 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50% e in quelli con clearance della creatinina EFFETTI INDESIDERATIGli effetti indesiderati riportati piu' frequentemente negli adulti che assumono questo farmaco sono: diarrea (3%), nausea (3%), anomalie del gusto (3%), dispepsia (2%), dolore/disturbi addominali (2%) e cefalea (2%).Frequenze: molto comuni(>1/10); comuni(>1/100 1/1.000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati sull'uso di claritromicina durante il primo trimestre in piu' di 200 gravidanze non ha mostrato chiara evidenza di effetti teratogeni o di effetti avversi sulla salute del neonato. Dati da un limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Al momento non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.Dati da studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio nell'uomo non e'noto. La claritromicina non deve essere somministrata a donne in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.La claritromicina ed il suo metabolita attivo, vengono escreti nel latte materno. Pertanto,nel lattante possono comparire diarrea ed infezioni fungine delle membrane mucose, rendendo necessaria l'interruzione dell'allattamento. Occorre tenere presente la possibilita' di sensibilizzazione. Il beneficio del trattamento della madre deve essere valutato in relazione del potenziale rischio per il neonato.

Gravidanza e Allattamento

I dati sull'uso di claritromicina durante il primo trimestre in piu' di 200 gravidanze non ha mostrato chiara evidenza di effetti teratogeni o di effetti avversi sulla salute del neonato. Dati da un limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Al momento non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.Dati da studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio nell'uomo non e'noto. La claritromicina non deve essere somministrata a donne in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.La claritromicina ed il suo metabolita attivo, vengono escreti nel latte materno. Pertanto,nel lattante possono comparire diarrea ed infezioni fungine delle membrane mucose, rendendo necessaria l'interruzione dell'allattamento. Occorre tenere presente la possibilita' di sensibilizzazione. Il beneficio del trattamento della madre deve essere valutato in relazione del potenziale rischio per il neonato.

Interazioni con altri prodotti

Inibitori del CYP3A4.il Ritonavor inibisce il metabolismo della claritromicina, con un aumento di Cmax, Cmin ed AUC rispettivamente del 31%, 182% e 77%. La formazione del metabolita attivo 14-idrossi viene quasi completamente inibita. Una riduzione della dose di claritromicina probabilmente non e' richiesta in pazienti con funzionalita' renale normale, ma la dose giornaliera non deve superare 1g (500 mg due volte algiorno). Tuttavia, la dose di claritromicina deve essere ridotta in pazienti con compromissione renale. Nei pazienti con clearance della creatinina da 30 a 60 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50% e in quelli con clearance della creatinina EFFETTI INDESIDERATIGli effetti indesiderati riportati piu' frequentemente negli adulti che assumono questo farmaco sono: diarrea (3%), nausea (3%), anomalie del gusto (3%), dispepsia (2%), dolore/disturbi addominali (2%) e cefalea (2%).Frequenze: molto comuni(>1/10); comuni(>1/100 1/1.000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati sull'uso di claritromicina durante il primo trimestre in piu' di 200 gravidanze non ha mostrato chiara evidenza di effetti teratogeni o di effetti avversi sulla salute del neonato. Dati da un limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Al momento non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.Dati da studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio nell'uomo non e'noto. La claritromicina non deve essere somministrata a donne in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.La claritromicina ed il suo metabolita attivo, vengono escreti nel latte materno. Pertanto,nel lattante possono comparire diarrea ed infezioni fungine delle membrane mucose, rendendo necessaria l'interruzione dell'allattamento. Occorre tenere presente la possibilita' di sensibilizzazione. Il beneficio del trattamento della madre deve essere valutato in relazione del potenziale rischio per il neonato.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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