claritromicina ran 100ml 250mg claritromicina sun pharma italia srl

Che cosa è claritromicina sun 100ml 250mg?

Claritromicina ran granulato per sospens orale prodotto da sun pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Claritromicina ran risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di macrolide.
Contiene i principi attivi: claritromicina
Codice AIC: 037527090 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle seguenti infezioni nei bambini quando causate da patogeni sensibili al farmaco: infezioni del tratto respiratorio inferiore, ad esempio: polmonite acquisita in comunita'; infezioni del trattorespiratorio superiore, ad esempio: sinusite e faringite; infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata; otite media acuta. Devono essere prese in considerazione le linee-guida ufficiali relative all'uso appropriato degli antibiotici.

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Posologia

Nel trattamento di infezioni gravi sono state impiegate le dosi fino a 500 mg due volte al giorno. In alcuni casi, a seconda del peso corporeo del bambino, puo' essere piu' appropriato somministrare la sospensione orale da 125 mg/5ml. La durata abituale del trattamento e' di 5-10 giorni a seconda degli organismi patogeni responsabili dell'infezione e della gravita' delle condizioni del paziente. Dosaggio del medicinale 250 mg/5ml nei bambini in base al peso corporeo: kg 8-11 (1-2 anni): 65,5 mg 2 volte/die, 1,25 ml (sosp. orale 250 mg/5 ml da somministrare mediante pipetta 2 volte die), un quarto di cucchiaino da 5 ml 2 volte/die. Kg 12-19 (3-6 anni): 125 mg 2 volte/die, 2,5 ml (sosp. orale250 mg/5 ml da somministrare mediante pipetta 2 volte die), mezzo cucchiaino da 5 ml 2 volte/die. Kg 20-29 (7-9 anni): 187,5 mg 2 volte/die, 3,75 ml (sosp. orale 250 mg/5 ml da somministrare mediante pipetta 2volte die), tre quarti di cucchiaino da 5 ml 2 volte/die. Kg 30-40 (10-12 anni): 250 mg 2 volte/die, 5 ml (sosp. orale 250 mg/5 ml da somministrare mediante pipetta 2 volte die), un cucchiaino da 5 ml 2 volte/die. La pipetta consente un dosaggio piu' accurato rispetto al cucchiaino da 5 ml (anch'esso fornito con il flacone) nei casi in cui la dosecorretta viene ottenuta tramite frazioni di cucchiaino. Non deve essere somministrata a pazienti pediatrici con insufficienza epatica o renale grave. Si deve prestare cautela quando l'insufficienza va' da un grado lieve a moderato. Puo' essere somministrata indipendentemente daipasti poiche' il cibo non ne altera la biodisponibilita'. Deve esseresomministrata due volte al giorno ad intervalli di 12 ore.

Effetti indesiderati

Piu' frequentemente, negli adulti, sono stati osservati: diarrea, nausea, anomalie del gusto, dispepsia, dolore/disturbi addominali e cefalea. Frequenze: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100 1/1.000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTODurante il primo trimestre non e' stato osservato nessun effetto teratogeno o effetto avverso sulla salute del neonato. Dati provenienti daun limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Finora non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. I dati derivati da studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio per l'uomo e' sconosciuto. Non deve essere somministrata a donnein gravidanza a meno che sia strettamente necessario. La claritromicina ed il suo metabolita attivo sono escreti nel latte materno. Pertanto nel bambino allattato al seno possono comparire diarrea ed infezionifungine delle membrane mucose, tali da richiedere l'interruzione dell'allattamento. Deve essere tenuta presente la possibilita' di sensibilizzazione. Deve essere attentamente valutato il beneficio del trattamento per la madre in confronto al potenziale rischio per il bambino.

Indicazioni

Trattamento delle seguenti infezioni nei bambini quando causate da patogeni sensibili al farmaco: infezioni del tratto respiratorio inferiore, ad esempio: polmonite acquisita in comunita'; infezioni del trattorespiratorio superiore, ad esempio: sinusite e faringite; infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata; otite media acuta. Devono essere prese in considerazione le linee-guida ufficiali relative all'uso appropriato degli antibiotici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri antibiotici macrolidi o agli antibiotici azalidici o agli eccipienti. Pazienti che assumono derivati ergolinici. Pazienti che assumono uno dei seguenti farmaci: cisapride, pimozide, astemizolo o terfenadina. Livelli elevati di questi farmaci possono dare luogo a prolungamento dell'intervallo QT ed aritmie cardiache, inclusa tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e Torsade de Pointes; effetti simili sono stati osservati con la somministrazione concomitante di astemizolo ed altri macrolidi. Pazienti affetti da prolungamento del segmento QT congenito, con anamnesi del prolungamento del suddetto segmento o con ipopotassiemia.

Avvertenze

Viene escreta principalmente attraverso il fegato ed i reni. Non deveessere somministrata a pazienti pediatrici con insufficienza epatica o renale grave. Si deve prestare cautela quando l'insufficienza va' daun grado lieve a moderato. I pazienti con ipersensibilita' agli antibiotici quali le lincosamidi, possono essere ipersensibili anche a questo farmaco. Prescrivere con cautela. La terapia deve essere sospesa quando si verificano sovrainfezioni, a causa dell'uso prolungato o ripetuto. Sono stati riportati casi di colite pseudomembranosa come conseguenza dell'impiego antibiotici ad ampio spettro. Pertanto, e' importante considerare la diagnosi di questa condizione in pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo la terapia. E' controindicata in pazienti con ipopotassiemia e in quelli con l'anamnesi del prolungamento dell'intervallo QT. Deve essere prestata cautela quando si somministra a pazienti con disturbi delle coronarie, anamnesi di aritmia ventricolare, grave insufficienza cardiaca, ipomagnesiemia, bradicardia (meno di 50 battiti/minuto) o quando viene associata ad altri medicinali che possono determinare il prolungamento dell'intervallo QT. Deve essere usata con cautela in pazienti che ricevono trattamenti con induttori del CYP3A4. La claritromicina e' un inibitore del CYP3A4 e l'uso concomitante con altri medicinali che vengono metabolizzati in larga misura da questo enzima deve essere riservato a situazioni in cui e' chiaramente indicato. Il medicinale inibisce il metabolismo di alcuni inibitoridella HMG-CoA-reduttasi, determinando un aumento delle concentrazioniplasmatiche di quest'ultimi. Come per altri macrolidi, puo' causare una riacutizzazione o un aggravamento della miastenia gravis. 5 ml contengono circa 3 g di saccarosio. I pazienti con rari problemi ereditaridi intolleranza al fruttosio, con malassorbimento del glucosio-galattosio o deficit della saccarasi-isomaltasi non devono prendere questo medicinale. 5 ml contengono circa 20 mg di aspartame, fonte di fenilalanina. Non deve essere somministrato a bambini affetti da fenilchetonuria.

Gravidanza e Allattamento

Durante il primo trimestre non e' stato osservato nessun effetto teratogeno o effetto avverso sulla salute del neonato. Dati provenienti daun limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Finora non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. I dati derivati da studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio per l'uomo e' sconosciuto. Non deve essere somministrata a donnein gravidanza a meno che sia strettamente necessario. La claritromicina ed il suo metabolita attivo sono escreti nel latte materno. Pertanto nel bambino allattato al seno possono comparire diarrea ed infezionifungine delle membrane mucose, tali da richiedere l'interruzione dell'allattamento. Deve essere tenuta presente la possibilita' di sensibilizzazione. Deve essere attentamente valutato il beneficio del trattamento per la madre in confronto al potenziale rischio per il bambino.

Interazioni con altri prodotti

Viene metabolizzata dall'enzima CYP3A4. Pertanto, potenti inibitori di questo enzima possono inibirne il metabolismo con conseguente aumento delle sue concentrazioni plasmatiche. Il ritonavir (a dosi di 200 mg3 volte al giorno) ne inibisce il metabolismo con un aumento della Cmax, Cmin ed AUC rispettivamente del 31%, 182% e 77%. La formazione delmetabolita attivo 14-idrossi viene inibita quasi completamente. Nei pazienti con funzionalita' renale normale probabilmente non e' necessaria una riduzione generale della dose, tuttavia, giornalemente non devesuperare 1 g. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale deve essere considerata una riduzione della dose. Nei pazienti conla clearance della creatinina da 30 a 60 ml/min la dose deve essere ridotta del 50% e per quelli con clearance della creatinina EFFETTI INDESIDERATIPiu' frequentemente, negli adulti, sono stati osservati: diarrea, nausea, anomalie del gusto, dispepsia, dolore/disturbi addominali e cefalea. Frequenze: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100 1/1.000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTODurante il primo trimestre non e' stato osservato nessun effetto teratogeno o effetto avverso sulla salute del neonato. Dati provenienti daun limitato numero di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre indicano un possibile aumento del rischio di aborto. Finora non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. I dati derivati da studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio per l'uomo e' sconosciuto. Non deve essere somministrata a donnein gravidanza a meno che sia strettamente necessario. La claritromicina ed il suo metabolita attivo sono escreti nel latte materno. Pertanto nel bambino allattato al seno possono comparire diarrea ed infezionifungine delle membrane mucose, tali da richiedere l'interruzione dell'allattamento. Deve essere tenuta presente la possibilita' di sensibilizzazione. Deve essere attentamente valutato il beneficio del trattamento per la madre in confronto al potenziale rischio per il bambino.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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