citalopram sand 28 compresse rivestite 20mg sandoz spa

Che cosa è citalopram sand 28cpr riv 20mg?

Citalopram sand compresse rivestite divisibili prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Citalopram sand risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
Contiene i principi attivi: citalopram bromidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene citalopram (come citalopram bromidrato).
Codice AIC: 038238061 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento degli episodi di depressione maggiore. Trattamento delle crisi di panico, con o senza agorafobia

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Posologia

Il citalopram deve essere somministrato come singola dose orale, al mattino oppure alla sera. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo, ma insieme a liquidi. Adulti. Trattamento degli episodi di depressione maggiore: 20 mg una volta al di', con una dose massima raccomandata di 60 mg al giorno. Dopo l'inizio del trattamento, non ci si deve attendere un effetto antidepressivo per almeno due settimane. Si deve proseguire il trattamento fino a quando il paziente non manifesta piu' sintomi per 4-6 mesi cosi' da fornire copertura adeguata contro l'eventualita' di una ricaduta. Trattamento delle crisi di panico: una dose in un'unica somministrazione pari a 10 mg al giorno per la prima settimana in modo da evitare effetti paradosso; in seguito, tale dose potra' essere aumentata a 20 mg al giorno. I primi effetti terapeuticidi solito si evidenziano dopo 2-4 settimane. E' possibile continuare ad aumentare la dose fino a 60 mg al giorno, a seconda della risposta individuale del paziente. Per ottenere una risposta terapeutica completa possono essere necessari fino a 3 mesi. E' possibile che la prosecuzione del trattamento si renda necessaria per diversi mesi. I dati derivanti dagli studi sull'efficacia clinica del farmaco per periodi di tempo superiori ai 6 mesi non sono sufficienti. Anziani. Trattamento degli episodi di depressione maggiore: 10 mg una volta al giorno. Tale dose puo' essere aumentata ad un massimo di 30 mg al giorno a seconda della risposta individuale. Trattamento delle crisi di panico: 10 mg una volta al giorno. La stessa puo' essere aumentata a massimo di 30 mg al giorno a seconda della risposta individuale. Il citalopram non deveessere usato nel trattamento di bambini ed adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Ai pazienti con compromissione epatica deve essere somministrata una dose iniziale di 10 mg/die: la dose non deve mai superare i 30 mg. Questi pazienti devono essere sottoposti a monitoraggioclinico. Non sono necessarie modificazioni del dosaggio se il paziente presenta un'alterazione della funzionalita' renale lieve o moderata.L'impiego di citalopram in pazienti affetti da compromissione renale grave non e' raccomandato. Metabolizzatori lenti del CYP2C19: 10 mg algiorno le prime due settimane. A seconda della risposta al trattamento la dose puo' essere successivamente aumentata a 20 mg. Si deve evitare una sospensione improvvisa. Quando si interrompe il trattamento, ildosaggio deve essere ridotto gradualmente nell'arco di un periodo di almeno una-due settimane, allo scopo di ridurre i rischi di reazioni da astinenza. Se, in seguito ad una diminuzione del dosaggio o all'interruzione del trattamento si manifestano sintomi intollerabili, potrebbe essere opportuno ritornare al dosaggio precedentemente prescritto. In seguito ridurre di nuovo il dosaggio, ma in modo piu' graduale.

Effetti indesiderati

Disturbi psichiatrici. Molto comuni (>= 1/10): sonnolenza, insonnia, agitazione e nervosismo; comuni (>= 1/100 a < 1/10): disturbi del sonno, calo della concentrazione, alterazioni dell'attivita' onirica, amnesia, ansia, diminuzione della libido , aumento dell'appetito, anoressia, apatia, confusione; non comuni (>= 1/1000 a < 1/100): euforia, aumento della libido; non nota: casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario sono stati riportati durante la terapia con citalopram osubito dopo l'interruzione del trattamento. Altri effetti riferiti inseguito all'autorizzazione del citalopram: allucinazioni, mania, depersonalizzazione, attacchi di panico. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: cefalea, tremori, vertigini; comuni: emicrania, parestesie; non comuni: disturbi extrapiramidali, convulsioni; rari (>= 1/10000 a < 1/1000): disturbi psicomotori/acatisia. Patologie cardiache. Moltocomuni: palpitazioni; comuni: tachicardia; non comuni: bradicardia. Altri effetti riferiti in seguito all'autorizzazione del citalopram: aritmie sopraventricolari e ventricolari. Patologie vascolari. Comuni: ipotensione posturale, ipotensione, ipertensione. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: nausea, secchezza delle fauci, costipazione, diarrea; comuni: dispepsia, vomito, dolori addominali, flatulenza, aumento della salivazione. Patologie renali ed urinarie. Comuni: disturbi della minzione, poliuria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: diminuzione di peso, aumento di peso. Patologie epatobiliari. Non comuni: aumento dei valori degli enzimi epatici. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: rinite, sinusite; non comuni:tosse. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni:mancanza di eiaculazione, anorgasmia femminile, dismenorrea, impotenza. Altri effetti riferiti in seguito all'autorizzazione del citalopram: galattorrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comuni: aumento della sudorazione; comuni: eruzioni cutanee (rush), prurito; non comuni: fotosensibilita'. Altri effetti riferiti in seguitoall'autorizzazione del citalopram: angioedema. Patologie dell'occhio.Molto comuni: alterazioni dell'accomodazione; comuni: disturbi della visione. Disturbi sensoriali. Comuni: alterazioni del gusto. Patologiedell'orecchio e del labirinto. Non comuni: tinnito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: mialgie.Altri effetti riferiti in seguito all'autorizzazione del citalopram: artralgie. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: astenia; comuni: spossatezza, sbadigli; non comuni: reazioni allergiche, sincope, malessere. Altri effetti riferiti in seguito all'autorizzazione de citalopram: reazioni anafilattoidi; rari: emorragie. Raramente e' stata segnalata una sindrome serotoninergica nei pazienti in terapia con SSRI. Raramente sono state riferite iponatremia e sindrome da secrezione inadeguata dell'ormone anti-diuretico (SIADH). Studi epidemiologici, condotti soprattutto in pazienti con 50 anni di eta' e piu' anziani, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee in pazienti trattati con SSRI e antidepressivi triciclici. L'interruzione del trattamento porta in genere a sintomi da sospensione. Gli effetti indesiderati riportati piu' comunemente sono stati vertigini, disturbi del sensorio, disturbi del sonno, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, cefalea. Generalmente tali eventi sono da lievi a moderati ed auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazientipossono essere gravi e/o prolungati. Si consiglia pertanto che, se non e' piu' richiesto il trattamento con citalopram, sia messa in atto un'interruzione graduale, condotta tramite un decremento graduale delladose.

Indicazioni

Trattamento degli episodi di depressione maggiore. Trattamento delle crisi di panico, con o senza agorafobia

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al citalopram o ad uno qualunque degli eccipienti. Il citalopram non deve essere somministrato a pazienti in terapia con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO), inclusa la selegilina a dosigiornaliere che superano i 10 mg/die. Il citalopram non deve essere somministrato per i quattordici giorni successivi alla sospensione di un IMAO irreversibile, o per il periodo di tempo specificato dopo la sospensione di un IMAO reversibile (RIMA), come stabilito nelle indicazioni d'uso del RIMA. Non si deve iniziare una terapia con gli IMAO per sette giorni dopo la sospensione di citalopram. Trattamento concomitante con pimozide. Citalopram e' controindicato in combinazione con linezolide a meno che siano posti in essere attenta osservazione e monitoraggio della pressione sanguigna.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, glicerolo 85%, magnesio stearato,amido di mais, lattosio monoidrato, copovidone, amido di sodio glicolato (tipo A). Rivestimento: macrogol 6000, ipromellosa, talco, titaniodiossido (agente colorante E 171).

Avvertenze

Il citalopram non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Sono stati osservati comportamenti suicidari e ostilita'. Qualora dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Per di piu', non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. La depressione e' associata ad un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa: i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Altre condizioni psichiatriche, per le quali il citalopram e' prescritto, possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Quando si trattano pazienti con altre patologie psichiatriche si devono osservare lestesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con disturbi depressivi maggiori. Una metanalisi degli studi clinici ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia dieta' inferiore a 25 anni. Un attenta supervisione dei pazienti deve accompagnare la terapia specialmente all'inizio del trattamento e a seguito di modifiche del dosaggio. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessita' di monitorare ogni peggioramento clinico, comportamenti o pensieri suicidi e modifiche inusualidel comportamento e di cercare il supporto di un medico se questi sintomi si presentano. L'uso di citalopram e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da un malessere soggettivo o da una sensazione di irrequietezza e di agitazione psicomotoria associate all'impossibilita' di sedere o di stare fermi: in pazienti che sviluppino questi sintomi, l'aumento del dosaggio puo' essere dannoso. All'inizio del trattamento alcuni pazienti affetti da disturbi caratterizzati da attacchi di panico possono manifestare un aumento dei sintomi tipici dell'ansia. E' consigliabile adottare un basso dosaggio iniziale. I sintomi da sospensione osservati quando il trattamento e' interrotto sono comuni. Le reazioni piu' comunemente riportate sono state vertigini, disturbi del sensorio, disturbi del sonno, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, cefalea. Generalmente, l'intensita' di tali sintomi e' da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti puo' essere grave. In genere compaiono durante i primi giorni di sospensione del trattamento, ma vi sono stati casi molto rari nei quali sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato una dose: si consiglia, quando si sta sospendendo il trattamento, di ridurre gradualmente la dose di citalopram, nel corso di un periodo di diverse settimane o mesi. Il citalopram deve essere prescritto nelle confezioni con minor quantita' di compresse per ridurre il rischio di sovradosaggio. Il citalopram non deve essere utilizzato contemporaneamente a medicinali con effetti serotoninergici. Nei pazienti diabetici, il trattamento puo' alterare il controllo glicemico. Puo' risultare necessario un aggiustamento del dosaggio dell'insulina e/o degli ipoglicemizzanti orali. Il citalopram deve essere sospeso in tutti i pazienti che sviluppino crisi epilettiche. Si deve evitare l'utilizzo di citalopram nei pazienti con epilessia instabile e si deve monitorare costantemente i pazienti con epilessia controllata. Il citalopram deve essere sospeso se si verifica un aumento della frequenza delle crisi. Le esperienze cliniche riguardoalla concomitante somministrazione di citalopram e della terapia elettroconvulsiva sono scarse, e' consigliabile pertanto agire con cautela. Il citalopram deve essere somministrato con cautela nei pazienti conanamnesi positiva per manie/ipomanie. Il citalopram deve essere interrotto in tutti i pazienti che entrino in una fase maniacale. Sono stati riportati casi di allungamento del tempo di emorragia e/o anomalie del sanguinamento quali ecchimosi, emorragie ginecologiche, emorragie gastrointestinali ed altre forme di emorragia cutanea o di sanguinamento delle mucose. In rari casi e' stata segnalata una sindrome serotoninergica in pazienti che assumevano gli SSRI. Una combinazione di sintomi, quali agitazione, tremore, mioclono e ipertermia, puo' essere indice dello sviluppo di tale condizione: interrompere il trattamento e iniziare una terapia sintomatica. Il trattamento dei pazienti psicotici con episodi depressivi puo' causare l'aumento dei sintomi psicotici. Sono state osservate raramente iponatremia e sindrome da secrezione inappropriata di ormone anti-diuretico (SIADH). Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti in caso di somministrazione concomitante di citalopram e preparati erboristici che contengono l'iperico. All'inizio del trattamento, si possono manifestare insonnia ed agitazione. In tali casi puo' essere d'aiuto un aggiustamento del dosaggio. Occorretenere in considerazione i fattori che possono influenzare il comportamento di un metabolita minore del citalopram (didemetilcitalopram), poiche' un aumento dei livelli di tale metabolita e' teoricamente in grado di prolungare l'intervallo QTc nei soggetti predisposti, in pazienti con sospetta sindrome congenita del QT lungo o in pazienti con ipokaliemia/ipomagnesemia. Le compresse contengono lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di citalopram in gravidanza. Il citalopram non deve essere impiegato in gravidanza se non strettamente necessario. In seguito all'uso di SSRI durante l'ultimo periodo della gravidanza sono stati osservati casi di sintomi da sospensionenel neonato. Se l'uso di citalopram da parte della madre prosegue nelle ultime fasi della gravidanza i neonati devono essere sottoposti ad attenta osservazione. Durante la gravidanza si deve evitare l'interruzione improvvisa del trattamento. L'uso di SSRI in gravidanza puo' aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato: ilneonato puo' manifestare disturbi respiratori, cianosi, apnea, convulsioni, temperatura instabile, difficolta' nella nutrizione, vomito, ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperriflessia, tremori, nervosismo, irritabilita', letargia, pianto cronico, sonnolenza e difficolta' a dormire. Questi sintomi possono essere dovuti agli effetti serotonergici oppure ai sintomi da sospensione. Nella maggior parte dei casi le complicazioni iniziano immediatamente dopo il parto o nelle ore immediatamente successive (meno di 24 ore). Il citalopram viene escreto nel lattematerno in piccole quantita'; i vantaggi dell'allattamento al seno dovrebbero superare i potenziali effetti indesiderati per il bambino.

Interazioni con altri prodotti

>>Interazioni farmacodinamiche. Sono stati riferiti casi di reazioni gravi, e talvolta fatali, in pazienti sottoposti ad un trattamento conSSRI associato ad un inibitore delle monoammino ossidasi, compresi laselegilina, un IMAO selettivo, e la linezolide, un IMAO reversibile emoclobemide, ed in pazienti che avevano recentemente interrotto il trattamento con un SSRI ed avevano iniziato la terapia con un IMAO. L'uso concomitante di citalopram e pimozide e' controindicato poiche' lcuni casi si presentavano con caratteristiche simili a quelle della sindrome serotoninergica. I sintomi della sindrome serotoninergica includono: ipertermia, rigidita', mioclono, instabilita' del sistema nervoso autonomo con possibili e rapide fluttuazioni dei segni vitali, confusione, irritabilita' e agitazione. Se tale condizione progredisce senza alcun intervento, puo' risultare fatale in seguito a rabdomiolisi, ipertermia centrale con insufficienza acuta multi-organo, delirio e coma. L'effetto serotoninergico del sumatriptan puo' essere potenziato dagliinibitori selettivi della ricaptazione della serotonina: l'uso contemporaneo di citalopram e di agonisti della serotonina, come il sumatriptan ed altri triptani non e' raccomandato. E' necessaria particolare cautela per quei pazienti che vengono trattati contemporaneamente con anticoagulanti, farmaci che possono influenzare la funzione delle piastrine, quali gli antinfiammatori non steroidei (o FANS), l'acido acetilsalicilico, il dipiridamolo, e la ticlopidina o altri farmaci (per esempio antipsicotici atipici, fenotiazine, antidepressivi triciclici) che possono aumentare il rischio di emorragie. Si deve esercitare cautela per l'uso concomitante di altri medicinali che prolungano l'intervallo QT o medicinali che inducono ipokaliemia/ipomagnesemia poiche' questi, come Citalopram, prolungano l'intervallo QT. SSRI possono abbassare la soglia convulsiva. Si raccomanda cautela quando si usano concomitantemente medicinali capaci di abbassare la soglia convulsiva, neurolettici, meflochina, bupropione e tramadolo. L'utilizzo di citalopram non ha evidenziato alcuna interazione clinicamente rilevante con i neurolettici; tuttavia, cosi' come per gli altri SSRI, non puo' essere esclusa a priori la possibilita' di un'interazione farmacodinamica. Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti durante la somministrazione contemporanea di citalopram e preparati erboristici contenenti iperico. Non sono state dimostrate interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche di citalopram con l'alcool; l'associazione tra citaloprame alcool e', tuttavia, sconsigliata. >>Interazioni farmacocinetiche. Escitalopram e' un inibitore dell'enzima CYP2D6. Si raccomanda cautelaquando citalopram e' somministrato in concomitanza con medicinali chesono metabolizzati principalmente da questo enzima, e che hanno uno stretto indice terapeutico, o alcuni medicinali che agiscono sul SNC che sono principalmente metabolizzati dal CYP2D6. Si deve garantire un aggiustamento del dosaggio. La somministrazione concomitante con metoprololo porta ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici di quest'ultimo. Il metabolismo di escitalopram e' mediato principalmente dal CY2C19. Il CYP3A4 e CYP2D6 possono inoltre contribuire al metabolismo sebbene in misura minore. Il metabolismo del maggiore metabolica S-DCTsembra esser parzialmente catalizzato dal CYP2D6. Occorre cautela quando si somministrano dosi elevate di citalopram in combinazione con alte dosi di cimetidina. La somministrazione concomitante di escitalopram con omeprazolo 30 mg un volta al giorno ha prodotto un moderato aumento della concentrazione plasmatica di escitalopram: prestare cautela quando usato in concomitanza con inibitori CYP2C19 o cimetidina. Una riduzione nella dose di escitalopram puo' essere necessaria sulla base del monitoraggio degli effetti indesiderati durante il trattamento concomitante. Non sono state riscontrate interazioni farmacocinetiche trail litio e il citalopram; tuttavia, e' stato segnalato un aumento dell'effetto serotoninergico quando i farmaci SSRI vengono somministrati in associazione al litio o al triptofano. Si consiglia di usare cautela in caso di utilizzo contemporaneo di citalopram con questi principi attivi. Il monitoraggio di routine dei livelli di litio deve essere proseguito come di consuetudine. Non e' stato dimostrato nessun effetto ne' sui livelli di citalopram ne' su quelli di imipramina. Quando la desipramina e' associata al citalopram, si osserva un aumento della concentrazione plasmatica della prima sostanza; puo' pertanto rendersi necessaria una riduzione del suo dosaggio. Non si e' riscontrata alcuna interazione farmacocinetica tra citalopram e la levomepromazina, la digossina o la carbamezepina ed il suo metabolita carbamazepina-epossido. Non sono stati segnalati effetti del cibo sull'assorbimento e sulle altre proprieta' farmacocinetiche di citalopram.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicianale non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.