cipralex*250cpr riv 20mg fl escitalopram lundbeck italia spa

Che cosa è cipralex 250cpr riv 20mg fl?

Cipralex compresse rivestite prodotto da lundbeck italia spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Cipralex risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antidepressivi.
Contiene i principi attivi: escitalopram ossalato
Codice AIC: 035767476 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia. Trattamento del disturbod'ansia sociale (fobia sociale). Trattamento del disturbo d'ansia generalizzato.

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Posologia

La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg non e' stata dimostrata. Viene somministrato in un'unica dose giornaliera e puo' essere assunto indipendentemente dall'assunzione di cibo. Episodi depressivi maggiori. La dose abituale e' di 10 mg una volta al giorno. Sulla base della risposta individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata ad un massimo di 20 mg al giorno. Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere 2-4 settimane. Dopo la risoluzionedei sintomi, e' necessario un trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta. Disturbo da attacchi di panico con o senzaagorafobia. Per la prima settimana di trattamento la dose iniziale raccomandata e' 5 mg a giorno per poi essere aumentata a 10 mg al giorno. La dose puo' essere ulteriormente aumentata fino ad un massimo di 20mg al giorno, sulla base della risposta individuale del paziente. La massima efficacia si raggiunge dopo circa 3 mesi. Il trattamento dura diversi mesi. Disturbo d'ansia sociale. La dose abituale e' di 10 mg una volta al giorno. In genere sono necessarie 2-4 settimane per ottenere un miglioramento dei sintomi. Successivamente, sulla base della risposta individuale del paziente, la dose puo' essere ridotta a 5 mg o aumentata fino a ad un massimo di 20 mg al giorno. Il disturbo d'ansia sociale e' una patologia a decorso cronico, si raccomanda il trattamento per 12 settimane al fine del consolidamento della risposta. Il trattamento a lungo termine dei responders e' stato studiato per 6 mesi e puo' essere considerato su base individuale per la prevenzione delle ricadute; i benefici del trattamento devono essere rivalutati ad intervalli regolari. Il disturbo d'ansia sociale e' una terminologia diagnostica ben definita di un disturbo specifico, che non deve essere confuso con l'eccessiva timidezza. La farmacoterapia e' indicata solo se il disturbo interferisce significativamente con le attivita' professionali e sociali. L'impiego di questo trattamento in confronto alla terapiacognitivo comportamentale non e' stato valutato. La farmacoterapia e'parte di una strategia terapeutica globale. Disturbo d'ansia generalizzato. La dose iniziale e' 10 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aumentata a un massimo di 20 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al trattamento e' stato valutato per almeno 6 mesi in pazienti che assumevano 20 mg al giorno. I benefici del trattamento ed il dosaggio dovrebbero essere rivalutati ad intervalli regolari.Anziani (> 65 anni). Si raccomanda di iniziare il trattamento con meta' della dose abituale, inoltre deve essere presa in considerazione una dose massima piu' bassa. L'efficacia nel disturbo d'ansia sociale non e' stata studiata in questa popolazione. Bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni. Cipralex non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Ridotta funzionalita' renale. Non si ritiene necessario un aggiustamentodel dosaggio in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata. Si raccomanda cautela in pazienti con grave riduzione della funzione renale (ClCR minore di 30 ml/min.). Ridotta funzionalita' epatica. La dose iniziale raccomandata per le prime due settimane di trattamento e' di 5 mg al giorno in pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata. Sulla base della risposta individuale del paziente la dose puo' essere aumentata fino a 10 mg al giorno. Si consiglia cautela ed una attenzione maggiore nella titolazione posologica in pazienti con funzionalita' epatica gravemente ridotta. Metabolizzatori lenti del CYP2C19. Per i pazienti noti per essere metabolizzatori lenti in merito al CYP2C19 e' raccomandata una dose iniziale di 5 mg al giorno durante le prime due settimane di trattamento. A seconda della risposta individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata a 10 mg al giorno. Interruzione del trattamento. Quando si interrompe il trattamento, le dosi devono essere ridotte in modo graduale nell'arco di una o due settimane per evitare possibili sintomi di astinenza.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse si manifestano piu' frequentemente durante la prima o seconda settimana di trattamento, per poi diminuire d'intensita' e frequenza con la continuazione del trattamento. Una brusca interruzione del trattamento con SSRI, dopo una prolungata somministrazione, puo' produrre in alcuni pazienti sintomi da astinenza; sebbene tali sintomi si possano verificare all'interruzione della terapia, i dati preclinici e clinici a disposizione non evidenziano che gli SSRI causano dipendenza. Sintomi da astinenza (capogiro, cefalee e nausea) sono statiosservati in alcuni pazienti che hanno interrotto bruscamente il trattamento con escitalopram. La maggior parte dei sintomi sono di lieve entita' ed autolimitanti. Pertanto si raccomanda di ridurre le dosi in maniera graduale, in 1-2 settimane, per evitare sintomi da astinenza. Le seguenti reazioni avverse sono avvenute piu' frequentemente con escitalopram che con placebo, in studi controllati in doppio cieco con placebo. Le frequenze elencate non sono corrette per il placebo. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Comuni (>1/100, 1/100, 1/100, 1/1000, 1/100, 1/10): nausea. Comuni (>1/100, 1/100, 1/100, 1/100,

Indicazioni

Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia. Trattamento del disturbod'ansia sociale (fobia sociale). Trattamento del disturbo d'ansia generalizzato.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ad escitalopram o verso gli eccipienti del prodotto.Trattamento in concomitanza con inibitori non selettivi irreversibilidelle monoammino-ossidasi (MAO-Inibitori). Per escitalopram sono disponibili solo limitati dati clinici per quanto riguarda l'esposizione in gravidanza. In studi sulla tossicita' riproduttiva effettuati nei ratti con escitalopram, sono stati osservati effetti embrio-fetotossici,ma nessun aumento dell'incidenza delle malformazioni. Non deve essere usato durante la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'utilizzodi SSRIs nel terzo trimestre puo' risultare in uno stato di astinenza, incluso disturbi neuro-comportamentali nel neonato. I seguenti effetti sono stati riportati nei neonati quando gli SSRIs sono stati somministrati a donne in gravidanza fino alla nascita: irritabilita', tremore, ipertonia, aumento del tono muscolare, pianto costante, difficolta'nella suzione e nel dormire. Tali sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici che sintomi da astinenza. Se assunti durante la gravidanza gli SSRIs non devono mai essere interrotti bruscamente. Ci si aspetta che escitalopram venga escreto nel latte. Pertanto non e' raccomandato allattare durante il trattamento.

Interazioni con altri prodotti

Associazioni controindicate: IMAO non selettivi. Casi di gravi reazioni sono stati riportati in pazienti in trattamento con SSRI in cosomministrazione con inibitori non selettivi delle monoammino-ossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano da poco interrotto il trattamento con unSSRI e avevano iniziato quello con IMAO. In alcuni casi il paziente ha sviluppato una sindrome serotoninergica. La somministrazione di escitalopram e' controindicata in co-somministrazione con IMAO non selettivi. Il trattamento con escitalopram puo' essere iniziato 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile ed almeno un giorno dopo l'interruzione del trattamento con l'IMAO reversibile (RIMA), moclobemide. Prima di iniziare un trattamento con IMAO non selettivi devono passare almeno 7 giorni dall'interruzione del trattamento con escitalopram. Associazioni non raccomandate: Inibitori selettivi delle MAO-A reversibili (moclobemide). A causa del rischio della sindrome serotoninergica, l'associazione di escitalopram e inibitori delle MAO-A non e' raccomandata. Se l'associazione si rendesse necessaria, sideve iniziare con il dosaggio minimo raccomandato e potenziare il monitoraggio clinico. Associazioni che richiedono cautela per l'uso: Selegilina. In co-somministrazione con selegilina (inibitore MAO-B irreversibile) e' richiesta cautela a causa del rischio di sviluppo di sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg al giorno sono state co-somministrate con il composto racemo citalopram senza problemi. Medicinali serotoninergici. La co-somministrazione con farmaci ad azione serotoninergica (esempio tramadolo, o sumatriptano ed altri triptani) puo' causare sindrome serotoninergica. Medicinali che abbassano la soglia convulsiva. Gli SSRIs possono abbassare la soglia convulsiva. Si richiede pertanto cautela in cosomministrazione con medicinali che abbassano anch'essi tale soglia (e.g. antidepressivi (triciclici, SSRIs), neurolettici (fenotiazine, tioxanteni e butirrofenoni), meflochina,bupropione e tramadolo). Litio, triptofano. Sono stati riportati casidi potenziamento degli effetti quando gli SSRI sono somministrati insieme a litio o triptofano, pertanto l'uso concomitante di SSRI e di queste specialita' medicinali richiede cautela. Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum). L'uso concomitante di SSRI e di rimedi a base dierbe medicinali contenenti l'erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum) puo' risultare in un'aumentata incidenza di reazioni avverse. Emorragia. Quando escitalopram e' somministrato con anticoagulanti orali si possono verificare alterazioni dell'effetto anticoagulante. I pazienti in trattamento con anticoagulanti orali devono ricevere un attentomonitoraggio dei parametri della coagulazione all'inizio o all'interruzione della terapia con escitalopram. Alcol. Non si prevedono interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra escitalopram e l'alcol. Comunque, come con altri medicinali psicotropi, tale combinazione non e' consigliabile. Interazioni Farmacocinetiche. Effetti di altri prodotti medicinali sulla farmacocinetica di escitalopram. Il metabolismo diescitalopram e' principalmente mediato da CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo sebbene in misura minore. Il maggioremetabolita S-DCT (escitalopram demetilato) sembra essere parzialmentecatalizzato dal CYP2D6. La co-somministrazione di escitalopram con omeprazolo 30 mg una volta al giorno (inibitore del CYP2C19) risulta in un incremento moderato delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram (approssimativamente il 50%). La co-somministrazione di escitaloprame cimetidina 400 mg due volte al giorno (inibitore enzimatico generale di moderata potenza) e' risultato in un moderato incremento delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram (approssimativamente il 70%).Si raccomanda pertanto cautela nell'utilizzarlo in concomitanza con inibitori del CYP2C19 (e.g. omeprazolo, esomeprazolo, fluvoxamina, lansoprazolo, ticlopidina) o cimetidina. Una riduzione della dose di escitalopram puo' essere necessaria sulla base del monitoraggio di effetti indesiderati durante il trattamento concomitante. Effetti di escitalopram sulla farmacocinetica di altri prodotti medicinali. Escitalopram e' un inibitore dell'enzima CYP2D6. Si raccomanda cautela nel cosomministrare escitalopram con prodotti medicinali che vengono metabolizzati prevalentemente da questo enzima e con un indice terapeutico basso, per esempio, flecainide, propafenone e metoprololo (quando usati nell'insufficienza cardiaca), o alcuni prodotti medicinali che agiscono a livello del Sistema Nervoso Centrale e che sono principalmente metabolizzati dal CYP2D6 quali antidepressivi come desipramina, clomipramina, e nortriptilina o antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Un aggiustamento della dose puo' rendersi necessario. La co-somministrazione con desipramina o metoprololo ha portato in entrambi i casi ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici di questi due substrati CYP2D6. Studi in vitro hanno dimostrato che escitalopram puo' anche causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela nell'uso concomitante di specialita' medicinali metabolizzate dal CYP2C19.

Forme Farmacologiche


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