cibadrex*14cpr riv 5mg+6,25mg benazepril e meda pharma spa

Che cosa è cibadrex 14cpr riv 5mg+6,25mg?

Cibadrex compresse rivestite divisibili prodotto da meda pharma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Cibadrex risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipotensivo (per abbassare la pressione arteriosa). ace-inibitore+diuretico.
Contiene i principi attivi: benazepril cloridrato/idroclorotiazide
Codice AIC: 028037012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa.

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Posologia

La dose iniziale consigliata per pazienti con ipertensione lieve o moderata, in grado di ridurre adeguatamente i valori pressori nella maggioranza dei pazienti, e' di 5/6,25 mg una volta al giorno. Per ottenere una ulteriore riduzione della pressione arteriosa occorre raddoppiare la dose dopo 3 o 4 settimane. La dose consigliata, nei casi particolarmente resistenti, e' di 40/50 mg al di'. I pazienti che non rispondono alla monoterapia con benazepril o con idroclorotiazide possono ottenere una significativa riduzione pressoria con Cibadrex. Nei pazienti pretrattati con diuretici la terapia dovrebbe essere sospesa almeno 3 giorni prima dell'inizio del trattamento. I pazienti pretrattati con 25 o 50 mg di idroclorotiazide una volta al di' dovrebbero iniziare la terapia con 10/12,5 mg ed aggiustare successivamente il dosaggio. A pazienti con una clearance della creatinina >30 ml/min possono essere somministrate le usuali dosi di Cibadrex. In pazienti con una clearance della creatinina INTERAZIONIL'effetto antipertensivo viene potenziato da farmaci antipertensivi che aumentano l'attivita' plasmatica reninica o alterano il bilancio sodico (per esempio diuretici come l'idroclorotiazide). Deve essere pertanto usato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con altri antipertensivi. Il componente tiazidico di Cibadrex puo' potenziarel'azione di altri farmaci antipertensivi quali soprattutto sostanze antiadrenergiche ad azione periferica o ganglio-bloccanti. Il benazeprilpuo' attenuare la perdita di potassio causata dall'idroclorotiazide. L'associazione con diuretici a risparmio di potassio (quali spironolattone, amiloride, triamterene, ecc.) puo' aumentare il rischio di iperkaliemia. Nel caso quindi in cui fosse opportuno l'uso contemporaneo conquesti farmaci e' necessario effettuare controlli frequenti della po-tassiemia.Visto inoltre che la clearance renale del litio e' ridotta dai tiazidici e' presumibile che il rischio di tossicita' aumenti se il litio viene somministrato contemporaneamente a Cibadrex. E' opportuno quindi usare cautela nella somministrazione contemporanea dei due farmaci ed e'necessaria una frequente verifica dei livelli sierici di litio.Alcool, barbiturici, narcotici: puo' verificarsi un potenziamento delcalo pressorio in ortostatismo.I tiazidici potenziano l'effetto dei derivati del curaro e degli ipotensivi (per esempio guanetidina, metildopa, betabloccanti, vasodilatatori, calcio-antagonisti, ACE-inibitori).L'effetto ipopotassiemico dei tiazidici puo' essere aumentato da corticosteroidi, ACTH, anfotericina e carbenoxolone. Puo' essere necessarioriadattare il dosaggio dell'insulina e degli antidiabetici orali. L'ipopotassiemia o l'ipomagnesiemia, che possono verificarsi come effetticollaterali, favoriscono l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dadigitale. La somministrazione contemporanea di alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei (per esempio indometacina) puo' diminuire l'effetto diuretico ed antipertensivo dei tiazidici; sono stati riportati casi isolati di peggioramento della funzionalita' renale in pazienti predisposti.EFFETTI INDESIDERATIGli effetti collaterali riscontrati sono stati generalmente lievi e transitori. Somministrando dosi comprese tra 5 mg di benazepril/6,25 mgdi idroclorotiazide una volta al di' e 20 mg/25 mg due volte al di' lafrequenza di effetti collaterali e' risultata in relazione all'entita'della dose ma non al sesso, all'eta', alla razza, o alla durata dellaterapia. Non sono state studiate dosi giornaliere superiori a 2 compresse di CIBADREX 20/25 mg. Gli effetti collaterali piu' frequentementecausa di interruzione del trattamento con CIBADREX sono stati: vertigini, cefalea, affaticamento.Gli effetti collaterali piu' frequentemente osservati, indipendentemente dalla dose e dalla relazione di causalita' con il farmaco, sono: cefalea, disturbi delle vie respiratorie superiori, ipertonia, vertiginidolori muscolo-scheletrici, tosse, rinite, nausea, faringite, mal di schiena, diarrea, sindrome simil-influenzale, affaticamento, capogiri posturali.Raramente si sono osservati: prurito, rash, arrossamenti, sonnolenza,insonnia, nervosismo, palpitazioni, dolore toracico, edema periferico, dispepsia, sinusite, disturbi delle vie urinarie, dolore addominale,vomito, impotenza.Occasionalmente si sono osservati: riduzione eccessiva della pressione arteriosa, ipotensione posturale, edema labiale o facciale senza altre manifestazioni di angioedema, gastrite, flatulenza, costipazione, astenia, ansia, depressione, ipoestesia, parestesia, incoordinazione, dispnea, edema generalizzato, diminuzione della libido, sudorazione, ar-trite, tinnito, sincope, tachicardia, disturbi della visione e dell'attivita' onirica, anoressia, iperidrosi, artralgia, mialgia, infezionedelle vie respiratorie superiori, epistassi, bronchite, alterazioni della voce, congiuntivite. Lieve aumento dell'azotemia (BUN) e della creatinina sierica, reversibile dopo sospensione della terapia. E' piu' facile che tali aumenti si manifestino nei pazienti con stenosi dell'arteria renale. Ipopotassiemia, iposodiemia, innalzamento dell'acido urico, SGOT, SGPT e glucosio, diminuzione dell'emoglobina.Con l'uso di ACE-inibitori e' stata segnalata tosse non produttiva e persistente. Reazioni di ipersensibilita' possono verificarsi in pazienti con anamnesi positiva per allergia o asma bronchiale. Un'improvvisa caduta della pressione arteriosa puo' dar luogo ad un insufficienteapporto di sangue agli organi vitali. L'ipopotassiemia si verifica frequentemente in trattamento con diuretici tiazidici.

Effetti indesiderati

Gli effetti collaterali riscontrati sono stati generalmente lievi e transitori. Somministrando dosi comprese tra 5 mg di benazepril/6,25 mgdi idroclorotiazide una volta al di' e 20 mg/25 mg due volte al di' lafrequenza di effetti collaterali e' risultata in relazione all'entita'della dose ma non al sesso, all'eta', alla razza, o alla durata dellaterapia. Non sono state studiate dosi giornaliere superiori a 2 compresse di CIBADREX 20/25 mg. Gli effetti collaterali piu' frequentementecausa di interruzione del trattamento con CIBADREX sono stati: vertigini, cefalea, affaticamento.Gli effetti collaterali piu' frequentemente osservati, indipendentemente dalla dose e dalla relazione di causalita' con il farmaco, sono: cefalea, disturbi delle vie respiratorie superiori, ipertonia, vertiginidolori muscolo-scheletrici, tosse, rinite, nausea, faringite, mal di schiena, diarrea, sindrome simil-influenzale, affaticamento, capogiri posturali.Raramente si sono osservati: prurito, rash, arrossamenti, sonnolenza,insonnia, nervosismo, palpitazioni, dolore toracico, edema periferico, dispepsia, sinusite, disturbi delle vie urinarie, dolore addominale,vomito, impotenza.Occasionalmente si sono osservati: riduzione eccessiva della pressione arteriosa, ipotensione posturale, edema labiale o facciale senza altre manifestazioni di angioedema, gastrite, flatulenza, costipazione, astenia, ansia, depressione, ipoestesia, parestesia, incoordinazione, dispnea, edema generalizzato, diminuzione della libido, sudorazione, ar-trite, tinnito, sincope, tachicardia, disturbi della visione e dell'attivita' onirica, anoressia, iperidrosi, artralgia, mialgia, infezionedelle vie respiratorie superiori, epistassi, bronchite, alterazioni della voce, congiuntivite. Lieve aumento dell'azotemia (BUN) e della creatinina sierica, reversibile dopo sospensione della terapia. E' piu' facile che tali aumenti si manifestino nei pazienti con stenosi dell'arteria renale. Ipopotassiemia, iposodiemia, innalzamento dell'acido urico, SGOT, SGPT e glucosio, diminuzione dell'emoglobina.Con l'uso di ACE-inibitori e' stata segnalata tosse non produttiva e persistente. Reazioni di ipersensibilita' possono verificarsi in pazienti con anamnesi positiva per allergia o asma bronchiale. Un'improvvisa caduta della pressione arteriosa puo' dar luogo ad un insufficienteapporto di sangue agli organi vitali. L'ipopotassiemia si verifica frequentemente in trattamento con diuretici tiazidici.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alle sostanze attive ed ai loro derivati, ad altri ACE-inibitori o ad altri farmaci sulfonamide derivati. Anuria, grave insufficienza epatica o renale (clearance della creatinina POSOLOGIALa dose iniziale consigliata per pazienti con ipertensione lieve o moderata, in grado di ridurre adeguatamente i valori pressori nella maggioranza dei pazienti, e' di 5/6,25 mg una volta al giorno. Per ottenere una ulteriore riduzione della pressione arteriosa occorre raddoppiare la dose dopo 3 o 4 settimane. La dose consigliata, nei casi particolarmente resistenti, e' di 40/50 mg al di'. I pazienti che non rispondono alla monoterapia con benazepril o con idroclorotiazide possono ottenere una significativa riduzione pressoria con Cibadrex. Nei pazienti pretrattati con diuretici la terapia dovrebbe essere sospesa almeno 3 giorni prima dell'inizio del trattamento. I pazienti pretrattati con 25 o 50 mg di idroclorotiazide una volta al di' dovrebbero iniziare la terapia con 10/12,5 mg ed aggiustare successivamente il dosaggio. A pazienti con una clearance della creatinina >30 ml/min possono essere somministrate le usuali dosi di Cibadrex. In pazienti con una clearance della creatinina INTERAZIONIL'effetto antipertensivo viene potenziato da farmaci antipertensivi che aumentano l'attivita' plasmatica reninica o alterano il bilancio sodico (per esempio diuretici come l'idroclorotiazide). Deve essere pertanto usato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con altri antipertensivi. Il componente tiazidico di Cibadrex puo' potenziarel'azione di altri farmaci antipertensivi quali soprattutto sostanze antiadrenergiche ad azione periferica o ganglio-bloccanti. Il benazeprilpuo' attenuare la perdita di potassio causata dall'idroclorotiazide. L'associazione con diuretici a risparmio di potassio (quali spironolattone, amiloride, triamterene, ecc.) puo' aumentare il rischio di iperkaliemia. Nel caso quindi in cui fosse opportuno l'uso contemporaneo conquesti farmaci e' necessario effettuare controlli frequenti della po-tassiemia.Visto inoltre che la clearance renale del litio e' ridotta dai tiazidici e' presumibile che il rischio di tossicita' aumenti se il litio viene somministrato contemporaneamente a Cibadrex. E' opportuno quindi usare cautela nella somministrazione contemporanea dei due farmaci ed e'necessaria una frequente verifica dei livelli sierici di litio.Alcool, barbiturici, narcotici: puo' verificarsi un potenziamento delcalo pressorio in ortostatismo.I tiazidici potenziano l'effetto dei derivati del curaro e degli ipotensivi (per esempio guanetidina, metildopa, betabloccanti, vasodilatatori, calcio-antagonisti, ACE-inibitori).L'effetto ipopotassiemico dei tiazidici puo' essere aumentato da corticosteroidi, ACTH, anfotericina e carbenoxolone. Puo' essere necessarioriadattare il dosaggio dell'insulina e degli antidiabetici orali. L'ipopotassiemia o l'ipomagnesiemia, che possono verificarsi come effetticollaterali, favoriscono l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dadigitale. La somministrazione contemporanea di alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei (per esempio indometacina) puo' diminuire l'effetto diuretico ed antipertensivo dei tiazidici; sono stati riportati casi isolati di peggioramento della funzionalita' renale in pazienti predisposti.EFFETTI INDESIDERATIGli effetti collaterali riscontrati sono stati generalmente lievi e transitori. Somministrando dosi comprese tra 5 mg di benazepril/6,25 mgdi idroclorotiazide una volta al di' e 20 mg/25 mg due volte al di' lafrequenza di effetti collaterali e' risultata in relazione all'entita'della dose ma non al sesso, all'eta', alla razza, o alla durata dellaterapia. Non sono state studiate dosi giornaliere superiori a 2 compresse di CIBADREX 20/25 mg. Gli effetti collaterali piu' frequentementecausa di interruzione del trattamento con CIBADREX sono stati: vertigini, cefalea, affaticamento.Gli effetti collaterali piu' frequentemente osservati, indipendentemente dalla dose e dalla relazione di causalita' con il farmaco, sono: cefalea, disturbi delle vie respiratorie superiori, ipertonia, vertiginidolori muscolo-scheletrici, tosse, rinite, nausea, faringite, mal di schiena, diarrea, sindrome simil-influenzale, affaticamento, capogiri posturali.Raramente si sono osservati: prurito, rash, arrossamenti, sonnolenza,insonnia, nervosismo, palpitazioni, dolore toracico, edema periferico, dispepsia, sinusite, disturbi delle vie urinarie, dolore addominale,vomito, impotenza.Occasionalmente si sono osservati: riduzione eccessiva della pressione arteriosa, ipotensione posturale, edema labiale o facciale senza altre manifestazioni di angioedema, gastrite, flatulenza, costipazione, astenia, ansia, depressione, ipoestesia, parestesia, incoordinazione, dispnea, edema generalizzato, diminuzione della libido, sudorazione, ar-trite, tinnito, sincope, tachicardia, disturbi della visione e dell'attivita' onirica, anoressia, iperidrosi, artralgia, mialgia, infezionedelle vie respiratorie superiori, epistassi, bronchite, alterazioni della voce, congiuntivite. Lieve aumento dell'azotemia (BUN) e della creatinina sierica, reversibile dopo sospensione della terapia. E' piu' facile che tali aumenti si manifestino nei pazienti con stenosi dell'arteria renale. Ipopotassiemia, iposodiemia, innalzamento dell'acido urico, SGOT, SGPT e glucosio, diminuzione dell'emoglobina.Con l'uso di ACE-inibitori e' stata segnalata tosse non produttiva e persistente. Reazioni di ipersensibilita' possono verificarsi in pazienti con anamnesi positiva per allergia o asma bronchiale. Un'improvvisa caduta della pressione arteriosa puo' dar luogo ad un insufficienteapporto di sangue agli organi vitali. L'ipopotassiemia si verifica frequentemente in trattamento con diuretici tiazidici.

Interazioni con altri prodotti

L'effetto antipertensivo viene potenziato da farmaci antipertensivi che aumentano l'attivita' plasmatica reninica o alterano il bilancio sodico (per esempio diuretici come l'idroclorotiazide). Deve essere pertanto usato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con altri antipertensivi. Il componente tiazidico di Cibadrex puo' potenziarel'azione di altri farmaci antipertensivi quali soprattutto sostanze antiadrenergiche ad azione periferica o ganglio-bloccanti. Il benazeprilpuo' attenuare la perdita di potassio causata dall'idroclorotiazide. L'associazione con diuretici a risparmio di potassio (quali spironolattone, amiloride, triamterene, ecc.) puo' aumentare il rischio di iperkaliemia. Nel caso quindi in cui fosse opportuno l'uso contemporaneo conquesti farmaci e' necessario effettuare controlli frequenti della po-tassiemia.Visto inoltre che la clearance renale del litio e' ridotta dai tiazidici e' presumibile che il rischio di tossicita' aumenti se il litio viene somministrato contemporaneamente a Cibadrex. E' opportuno quindi usare cautela nella somministrazione contemporanea dei due farmaci ed e'necessaria una frequente verifica dei livelli sierici di litio.Alcool, barbiturici, narcotici: puo' verificarsi un potenziamento delcalo pressorio in ortostatismo.I tiazidici potenziano l'effetto dei derivati del curaro e degli ipotensivi (per esempio guanetidina, metildopa, betabloccanti, vasodilatatori, calcio-antagonisti, ACE-inibitori).L'effetto ipopotassiemico dei tiazidici puo' essere aumentato da corticosteroidi, ACTH, anfotericina e carbenoxolone. Puo' essere necessarioriadattare il dosaggio dell'insulina e degli antidiabetici orali. L'ipopotassiemia o l'ipomagnesiemia, che possono verificarsi come effetticollaterali, favoriscono l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dadigitale. La somministrazione contemporanea di alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei (per esempio indometacina) puo' diminuire l'effetto diuretico ed antipertensivo dei tiazidici; sono stati riportati casi isolati di peggioramento della funzionalita' renale in pazienti predisposti.

Forme Farmacologiche


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