ceftazidima sand infus 1 flaconi 2g sandoz spa

Che cosa è ceftazidima sand infus 1fl 2g?

Ceftazidima sand soluzione per infusione polv prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Ceftazidima sand risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici beta-lattamici- cefalosporine.
Contiene i principi attivi: ceftazidima pentaidrato
Codice AIC: 036209031 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

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Posologia

Va somministrata per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravita' del singolo caso, sensibilita', sito e tipo di infezione, eta', funzionalita' renale e secondo il giudizio del medico. Via intramuscolare: Adulti: 1-3 g/die in 2-3 somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni. Bambini: 30-100 mg/kg/die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale e' di 50 mg/kg/die in 2 somministrazioni. Quando si richiedano dosaggi piu' elevati, si puo' ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa: Adulti: 1-6 g/die. Bambini: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita' (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia puo' essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Anziani: Nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di eta' superiore agli 80 anni. Pazienti con compromissione renale: La ceftazidima e' escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1 g. Dose di mantenimento della ceftazidima raccomandata nell'insufficienza renale: clearance della creatinina ml/min >50 - creatinina sierica approssimata mcmol/l (mg/dl) 500(>5.6) - 0.5 g - 48 ore. Nelle infezioni gravi si potra' aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici di ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andra' adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica: Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell'intervento, 1 g i.m. o 1-2 g e.v. in dose singola (profilassi "ultra short term") o in dosi ripetute (profilassi "short term"). Emodialisi: L'emivita sierica durante l'emodialisi variada 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi e' opportuno ripetere, alla finedi ogni trattamento, le dosi indicate in tabella di cui sopra. Dialisi peritoneale: La ceftazidima puo' essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima puo' essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazionea basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita' renale ridotta.

Effetti indesiderati

Reazioni locali: Flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; Reazioni di ipersensibilita': Rash urticarioidi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; Reazioni gastrointestinali: Diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e, molto raramente,candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite puo' essere associata alla presenza del "Clorstridium difficile"e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa; Reazioni genito-urinarie: Candidiasi, vaginite; Reazioni a livello del tratto epatobiliare e del pancreas: Molto raramente ittero; Reazioni neurologiche: Cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie,convulsioni, encefalopatia e coma verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto; Modificazioni dei parametri di laboratorio: Sono state riferite in corso di terapia con ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, positivita' al test di Coombs e moltro raramente anemia emolitica, trombocitosi, alterazioni in uno o piu' parametri di funzionalita' epatica quali ALT (SGPT), AST (SGOT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono state osservate leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia e linfocitosi. In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' talora falsedei testi di Coombs. Cio' pua' interferire con i test di compatibilita' ematica.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Interazioni con altri prodotti

L'uso concomitante di alti dosaggi con medicinali nefrotossici puo' avere effetti negativi sulla funzionalita' renale. Il cloramfenicolo e'un antagonista in vitro della ceftazidima e della altre cefalosporine. La rilevanza clinica di tale osservazione non e' conosciuta, ma qualora Ceftazidima e cloramfenicolo siano somministrati in concomitanza bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e"Clinitest", basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. Laceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.

Forme Farmacologiche


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