ceftazidima eg intramuscolo 1f 1g+f 3ml eg spa

Che cosa è ceftazidima eg im 1f 1g+f 3ml?

Ceftazidima eg soluzione iniett polv solv prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ceftazidima eg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico. cefalosporine di terza generazione.
Contiene i principi attivi: ceftazidima pentaidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: un flaconcino di polvere contiene: ceftazidima pentaidrato 1,164 g (pari a ceftazidima 1 g).
Codice AIC: 036202036 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

trattamento delle infezioni di seguito riportate negli adulti e nei bambini compresi i neonati (dalla nascita): polmonite nosocomiale; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica; meningite batterica; otite media cronica suppurativa; otite esterna maligna; infezioni complicate del tratto urinario; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; infezioni complicate intra-addominali; infezioni delle ossa e delle articolazioni; peritonite associata a dialisi nei pazienti con dialisi peritoneale ambulatoriale continua. Trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica o si sospetta essere associata, con una delle infezioni elencate di sopra. La ceftazidima puo' essere utilizzatanella gestione dei pazienti neutropenici con febbre che si sospetta essere causata da un'infezione batterica. La ceftazidima puo' essere utilizzata nella profilassi peri-operatoria di infezioni del tratto urinario di pazienti sottoposti a resezione trans-uretrale della prostata.La ceftazidima deve essere somministrata assieme ad altri agenti antibatterici ogni volta che i batteri considerati potenzialmente responsabili di infezioni non rientrino nel suo spettro di attivita'.

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Posologia

>>Adulti e bambini >= 40 kg somministrazione intermittente. Infezionebronco-polmonari nella fibrosi cistica: da 100 a 150 mg/kg/die ogni 8ore fino ad un massimo di 9 g al giorno. Neutropenia febbrile, polmonite nosocomiale, meningite batterica, batteriemia: 2 g ogni 8 ore. Infezioni delle ossa e delle articolazioni, infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli, infezioni complicate intra-addominali, peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD: 1-2 g ogni 8 ore. Infezioni complicate del tratto urinario: 1-2 g ogni 8 o 12 ore. Profilassiperi-operatoria per la a resezione trans-uretrale della prostata (TURP): 1 g all'induzione dell'anestesia, e una seconda dose alla rimozione del catetere. Otite media cronica suppurativa, otite medie maligna: da 1 a 2 g ogni 8 ore. >>Bambini < 40 kg somministrazione intermittente. Neonati e bambini > di 2 mesi e < 40 kg. Infezioni complicate del tratto urinario, otite media cronica suppurativa, otite esterna maligna: 100-150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino ad un massimo di 6 g/die.Bambini neutropenici, infezioni bronco- polmonari nella fibrosi cistica, meningite batterica, batteriemia: 150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino ad un massimo di 6 g/die. Infezioni delle ossa e delle articolazioni, infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli, infezionicomplicate intra-addominali, peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD: 100-150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino ad un massimo di 6 g/die. Neonati e bambini fino a 2 mesi. Maggior parte delle infezioni: 25-60 mg/kg/die in due dosi divise (l'emivita sierica puo' essere da tre a quattro volte quella degli adulti). Anziani: la dose giornaliera non deve normalmente superare i 3 g nei pazienti di oltre 80 anni di eta'. Insufficienza epatica: non e' necessario un aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione della funzionalita' epatica da lieve a moderata. Non ci sono dati nei pazienti con grave insufficienza epatica: si consiglia un attento monitoraggio. Insufficienza renale: la ceftazidima e' escreta immodificata dal rene. Pertanto, nei pazienti con funzionalita' renale compromessa il dosaggio deve essere ridotto. Deve essere somministrata una dose iniziale da carico di 1 g. Dosi di mantenimento devono essere basate sulla clearance della creatinina. Il farmaco deve essere somministrato per iniezione intramuscolare profonda. I siti di iniezione intramuscolare consigliati sono il quadrante superiore esterno del gluteus maximus o parte laterale della coscia. La via di somministrazione standard raccomandata e' quella per infusione (iniezione intermittente o infusione endovenosa continua). Lasomministrazione intramuscolare deve essere considerata solo quando la via endovenosa non e' possibile o e' meno appropriata per il paziente. La dose dipende dalla gravita', dalla sensibilita', dal sito e dal tipo di infezione, dall'eta' e dalla funzionalita' renale del paziente.

Effetti indesiderati

Infezioni ed infestazioni. Non comune da >= 1/1000 a < 1/100: candidosi (inclusa vaginite e candidasi del cavo orale). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune da >= 1/100 a < 1/10: eosinofilia, trombocitosi; non comune: neutropenia, leucopenia, trombocitopenia; non nota: agranulocitosi, anemia emolitica, linfocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: anafilassi (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri; non nota: sequele neurologiche, parestesia. Patologie vascolari. Comune: flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea; non comune: diarrea associata ad agenti antibatterici e colite, dolore addominale, nausea, vomito; non nota: sapore sgradevole. Patologie epatobiliari. Comune: innalzamenti transitori di uno o piu' degli enzimi epatici; non nota: ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash urticarioideo maculopapulare; non comune: prurito; non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, angioedema. Patologie renali e urinarie. Non comune: incrementi transitori di ammoniemia, azotemia e/o creatinina sierica; molto raro < 1/10000: nefrite interstiziale, insufficienza renale acuta. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; non comune: febbre.Esami diagnostici. Comune: positivita' al test di Coombs.

Indicazioni

trattamento delle infezioni di seguito riportate negli adulti e nei bambini compresi i neonati (dalla nascita): polmonite nosocomiale; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica; meningite batterica; otite media cronica suppurativa; otite esterna maligna; infezioni complicate del tratto urinario; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; infezioni complicate intra-addominali; infezioni delle ossa e delle articolazioni; peritonite associata a dialisi nei pazienti con dialisi peritoneale ambulatoriale continua. Trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica o si sospetta essere associata, con una delle infezioni elencate di sopra. La ceftazidima puo' essere utilizzatanella gestione dei pazienti neutropenici con febbre che si sospetta essere causata da un'infezione batterica. La ceftazidima puo' essere utilizzata nella profilassi peri-operatoria di infezioni del tratto urinario di pazienti sottoposti a resezione trans-uretrale della prostata.La ceftazidima deve essere somministrata assieme ad altri agenti antibatterici ogni volta che i batteri considerati potenzialmente responsabili di infezioni non rientrino nel suo spettro di attivita'.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla ceftazidima, a qualsiasi altra cefalosporina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Anamnesi di grave ipersensibilita' a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta-lattamico.

Composizione ed Eccipienti

Flaconcino polvere: sodio carbonato anidro. Fiala solvente: acqua perpreparazioni iniettabili.

Avvertenze

Sono state riportate reazioni di ipersensibilita' gravi e talvolta fatali. In caso di gravi reazioni di ipersensibilita' il trattamento deve essere sospeso immediatamente e devono essere instaurate misure di emergenza adeguate. Prima di iniziare il trattamento, deve essere accertato che il paziente non abbia un'anamnesi di gravi reazioni di ipersensibilita' alla ceftazidima o ad altre cefalosporine o a qualsiasi altro tipo di agente beta-lattamico. Si deve porre particolare cautela sela ceftazidima viene somministrata a pazienti con un'anamnesi di ipersensibilita' non grave ad altri agenti beta-lattamici. La ceftazidima ha uno spettro limitato di attivita' antibatterica. Non e' idonea per l'uso come singolo agente antibatterico per il trattamento di alcuni tipi di infezioni a meno che l'agente patogeno non sia gia' documentatoe noto essere sensibile o se esista un alto sospetto che l'agente patogeno piu' probabile possa essere sensibile al trattamento con ceftazidima. La ceftazidima e' sensibile all'idrolisi di diverse beta lattamasi ad ampio spettro. Pertanto si devono prendere in considerazione le informazioni sulla prevalenza di organismi che producono ESBL nel scegliere il trattamento con ceftazidina. Sono state riportate colite associata ad agenti antibatterici e colite pseudo-membranosa da lieve a pericolosa per la vita: considerare tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante o successivamente alla somministrazione. La sospensione della terapia e la somministrazione di un trattamento specificoper il Clostridium difficile devono essere presi in considerazione. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Il trattamento concomitante con alte dosi di cefalosporine e medicinali nefrotossici quali aminoglicosidi o diuretici potenti possono avere un effetto negativo sulla funzionalita' renale. La ceftazidima e' eliminata per via renale, pertanto la dose deve essere ridotta in base al grado di compromissione renale. Occasionalmente sono state riportatesequele neurologiche quando la dose non e' stata ridotta nei pazienticon insufficienza renale. L'uso prolungato puo' comportare una sovracrescita di microrganismi non sensibili che puo' richiedere l'interruzione del trattamento o altre misure adeguate. E' essenziale un ripetutocontrollo delle condizioni del paziente. La ceftazidima non interferisce con i test enzimatici per la determinazione della glicosuria, ma si puo' verificare una leggera interferenza con i metodi basati sulla riduzione del rame. La ceftazidima non interferisce con il test del picrato alcalino per la determinazione della creatinina. Lo sviluppo di un test positivo di Coombs associato con l'uso di ceftazidima puo' interferire con i test di compatibilita' del sangue. 1 g di polvere per soluzione iniettabile contiene 43,38 mg di sodio per flaconcino.

Gravidanza e Allattamento

Vi e' una quantita' limitata di dati sull'uso di ceftazidima in donnein stato di gravidanza. Studi su animali non indicano effetti dannosidiretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale, il parto o lo sviluppo post natale. Il farmaco deve essere prescritto a donne in stato di gravidanza solo se il beneficio supera il rischio. La ceftazidima e' escreta nel latte materno in piccole quantita' ma alle dosi terapeutiche della ceftazidima non sono previsti effetti sui bambini allattati al seno. La ceftazidima puo' essere usata durante l'allattamento. Fertilita': nessun dato disponibile.

Interazioni con altri prodotti

Sono stati effettuati solo studi di interazione con probenecid e furosemide. L'uso concomitante di alte dosi con medicinali nefrotossici puo' avere effetti negativi sulla funzionalita' renale. Il cloramfenicolo e' un antagonista in vitro della ceftazidima e di altre cefalosporine. Qualora venga proposta la somministrazione concomitante di ceftazidima e cloramfenicolo, bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 27 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Prima della ricostituzione conservare il flaconcino al riparo dalla luce. Il prodotto in soluzione, dopo ricostituzione con acqua p.p.i. deve essere usato di norma entro 18 ore se conservato a temperatura ordinaria ed entro 7 giorni se conservato a 4 gradi C. La colorazione delle soluzioni puo' variare da giallo pallido a color ambra in funzione della concentrazione, del tipo di diluente e delle condizioni di conservazione. I flaconcini possono sviluppare al loro interno, dopo la ricostituzione, una pressione positiva, dovuta alla liberazione di anidride carbonica.