ceftazidima doc*im fl 1g+f 3ml ceftazidima doc generici srl

Che cosa è ceftazidima doc im fl 1g+f 3ml?

Ceftazidima doc soluzione iniett polv solv prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ceftazidima doc risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto ceftazidima doc im 1f 1g+1f3ml

E' utilizzato per la cura di antibatterici beta-lattamici - cefalosporine.
Contiene i principi attivi: ceftazidima pentaidrato
Codice AIC: 036024038 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: La somministrazione risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

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Posologia

Va somministrata per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravita' del singolo caso, sensibilita', sito e tipo di infezione, eta', funzionalita' renale e secondo il giudizio del medico. Via intramuscolare: Adulti: 1-3 g/die in 2-3 somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni. Bambini: 30-100 mg/kg/die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale e' di 50 mg/kg/die in 2 somministrazioni. Quando si richiedono dosaggi piu' elevati, si puo' ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa: Adulti: 1-6 g/die Bambini: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita' (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia puo' essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Anziani: Nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di eta' superiore agli 80 anni. Pazienti con compromissione renale: La ceftazidima e' escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1g. Per il mantenimento, e' nesessario far riferimento al GFR: Dose di mantenimento della ceftazidima raccomandata nell'insufficienza renale: Clearance della creatinina (ml/min) >50 - Creatinina sierica approssimativa mcmol/l (mg/dl) 500 (>5,6) - Dose.Unit 0,5g - Int.somm 48 ore. Nelle infezioni gravi, si potra' aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici della ceftazidima, i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andra' adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica: Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell'intervento 1 g i.m. o 1-2 g e.v. in dose singola (profilassi "ultra short term") o in dosi ripetute (profilassi "short term"). Emodialisi: L'emivita sierica durante l'emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi e' opportuno ripetere, alla fine di ogni trattamento, le dosi indicate in tabella di cui sopra. Dialisiperitoneale: La ceftazidima puo' essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima puo' essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad un alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita' renale ridotta. Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosa seguire le raccomandazioni posologiche riportate nelle seguenti tabelle: Dosaggio consigliato di ceftazidima nell'emofiltrazione continua venovenosa. Funzionalita' renale residua (clearance creatinina ml/min) - Tasso di ultrafiltrazione (ml/min). 0-5: dossaggiodi mantenimento 250 mg; 0-16,7: dosaggio di mantenimento 250 mg; 0-33,3: dosaggio di mantenimento 500 mg; 0-50: dosaggio di mantenimento 500 mg; 5-5: dosaggio di mant. 250 mg; 5-16,7: dosaggio di mant. 250 mg;5-33,3: dosaggio di mant. 500 mg; 5-50: dosaggio di mant. 500 mg; 10-5: dosaggio di mant. 250 mg; 10-16,7: dosaggio di mant. 500 mg; 10-33,3: dosaggio di mant. 500 mg; 10-50: dosaggio di mant. 750 mg; 15-5: dosaggio di mant. 250 mg; 15-16,7: dosaggio di mant. 500 mg; 15-33,3: dosaggio di mant. 500 mg; 15-50: dosaggio di mant. 750 mg; 20-5: dosaggio di mant. 500 mg; 20-16,7: dosaggio di mant. 500 mg; 20-33,3: dosaggio di mant. 500 mg; 20-50: dosaggio di mant. 750 mg. La dose di mantenimento deve essere somministrata ogni 12 ore.o

Effetti indesiderati

Reazioni locali: Flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare. Reazioni di ipersensibilita': Rash urticariodi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome diStevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Reazioni gastrointestinali: Diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite puo' essere associata alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa. Reazioni genito-urinarie: Candidiasi, vaginite. Reazioni a livello del tratto epatobiliare e del pancreas: molto raramente ittero. Reazioni neurologiche: Cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni, encefalopatia e coma verificatesi in pazienti con insufficienza renale e nei quali il dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto. Modificazioni dei parametri di labortario: sono state riferite in corso di terapia con ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametrici clinici e di laboratorio: eosinofilia, positivita' al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, alterazioni in uno o piu' parametri di funzionalita' epatica qualiALT (SGPT), AST (SGOT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per altrecefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono state osservate leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, agranulocitosi e linfocitosi. In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate,in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' talora false dei test di Coombs, Cio' puo' interferire con i test di compatibilita' ematica.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: La somministrazione risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Interazioni con altri prodotti

L'uso concomitante di alti dosaggi con medicinali nefrotossici puo' avere effetti negativi sulla funzionalita' renale. Il cloramfenicolo e'un antagonista in vitro della ceftazidima ed elle altre cefalosporine: la rilevanza clinica di tale osservazione non e' conosciuta, ma qualora Ceftazidima e cloramfenicolo siano somministrati in concomitanza bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici.La ceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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