cefonicid my*im fl 1g+2,5ml cefonicid mylan spa

Che cosa è cefonicid my im fl 1g+2,5ml?

Cefonicid m.g. preparazione iniettabile prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Cefonicid m.g. risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: cefonicid bisodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: il flacone di polvere contiene: cefonicid bisodico.
Codice AIC: 034805010 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di Gram-negativi sensibili a cefonicid e resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di un'unica dose di 1 g prima dell'intervento chirurgico riduce l'incidenza di infezioni post-operatorieda germi sensibili in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici classificati come contaminati o potenzialmente contaminati, o in pazienti che presentino un reale rischio di infezione nella sede dell'intervento, fornendo una protezione dall'infezione durante tutto il periodo dell'intervento e per un periodo di circa 24 ore successive alla somministrazione. Dosi supplementari devono essere somministrate per ulteriori due giorni ai pazienti sottoposti ad interventi di artroplastica con protesi. La somministrazione intraoperatoria (dopo la legatura del cordone ombelicale) riduce l'incidenza di sepsi post-operatorie conseguenti al taglio cesareo.

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Posologia

Adulti: 1 g ogni 24 ore per via intramuscolare profonda. Dosi giornaliere superiori ad 1 g sono raramente necessarie. Comunque in casi eccezionali dosi fino a 2 g in un'unica somministrazione sono state ben tollerate. Dovendo somministrare 2 g i.m. in un'unica dose giornaliera, meta' di questa dose dovrebbe essere somministrata in una massa muscolare diversa. Nei pazienti con funzionalita' renale ridotta e' necessario modificare la posologia. Dopo una dose da carico iniziale di 7,5 mg/kg i.m. le dosi di mantenimento devono essere adattate. Clcr 79-60 ml/min x 1,73 m^2: 10 mg/kg (ogni 24 ore) per infezioni meno gravi; 25 mg/kg (ogni 24 ore) per infezioni ad alto rischio. Clcr 59-40 ml/min x 1,73 m^2: 8 mg/kg (ogni 24 ore) per infezioni meno gravi; 20 mg/kg (ogni 24 ore) per infezioni ad alto rischio. Clcr 39-20 ml/min x 1,73 m^2: 4 mg/kg (ogni 24 ore) per infezioni meno gravi; 15 mg/kg (ogni 24 ore) per infezioni ad alto rischio. Clcr 19-10 ml/min x 1,73 m^2: 4 mg/kg (ogni 48 ore) per infezioni meno gravi; 15 mg/kg (ogni 48 ore) per infezioni ad alto rischio. Clcr 9-5 ml/min x 1,73 m^2: 4 mg/kg (ogni 3-5 giorni) per infezioni meno gravi; 15 mg/kg (ogni 3-5 giorni) per infezioni ad alto rischio. Clcr < 5 ml/min x 1,73 m^2: 3 mg/kg (ogni 3-5 giorni) per infezioni meno gravi; 4 mg/kg (ogni 3-5 giorni) per infezioni ad alto rischio. Bambini: 50 mg/kg al giorno in dose singola per via i.m.

Effetti indesiderati

Reazioni di ipersensibilita': orticaria, prurito, eruzioni cutanee, febbre e brividi, reazioni simil malattia da siero, eosinofilia, artralgia, edema, eritema, prurito anale e genitale, angioedema, sindrome diStevens-Johnson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa. Raramente sono state riportate reazioni anafilattiche: gravi reazioni acute e generalizzate caratterizzate da dispnea, spesso seguita da collasso cardiovascolare o da shock, manifestazioni cutanee e gastrointestinali. Reazioni di ipersensibilita' si verificano con maggiore frequenza nei pazienti con una storia di allergia. Effetti ematologici: e' riscontrabile un test di Coombs, diretto ed indiretto, positivo. Raramente, ed in forma lieve e transitoria, neutropenia, trombocitemia o trombocitopenia e leucopenia. Raramente sono state riferite anemia e agranulocitosi, cosi' come anemia aplastica, pancitopenia, anemia emolitica ed emorragia. E' stata riportata eosinofilia e un aumento delle piastrine. Effetti epatici: aumento di transaminasi, fosfatasi alcalina, lattico deidrogenasi (LDH), gamma-glutamil-transpeptidasi (GGTP) o bilirubina e disfunzioni epatiche, compresa la colestasi. Effetti gastrointestinali: nausea, vomito e diarrea. Generalmentesono lievi e transitori ma raramente possono essere tali da richiedere la sospensione del farmaco. Altri effetti osservati sono: dolore addominale, tenesmo, dispepsia, glossite e pirosi gastrica. Gli effetti gastrointestinali delle cefalosporine possono verificarsi anche dopo somministrazione intramuscolare o endovenosa. Raramente, durante il trattamento con cefalosporine o dopo la sua sospensione, e' stata riferitala comparsa di colite pseudomembranosa causata da clostridi antibiotico-resistenti produttori di tossine; alcuni casi letali sono stati riportati. Reazioni locali sono piuttosto comuni: dolore, indurimento deitessuti e dolorabilita' dopo somministrazione intramuscolare; occasionalmente, flebite e tromboflebite dopo somministrazione endovenosa. Effetti neurologici dopo somministrazione intratecale: segni di neurotossicita' quali allucinazioni, nistagmo e convulsioni. Dopo somministrazione orale, intramuscolare o endovenosa: vertigini, cefalea, malessere, stanchezza. Effetti renali: occasionalmente, aumento transitorio di azotemia e creatininemia. Raramente, insufficienza renale acuta associata a nefrite interstiziale.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di Gram-negativi sensibili a cefonicid e resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione, nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di un'unica dose di 1 g prima dell'intervento chirurgico riduce l'incidenza di infezioni post-operatorieda germi sensibili in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici classificati come contaminati o potenzialmente contaminati, o in pazienti che presentino un reale rischio di infezione nella sede dell'intervento, fornendo una protezione dall'infezione durante tutto il periodo dell'intervento e per un periodo di circa 24 ore successive alla somministrazione. Dosi supplementari devono essere somministrate per ulteriori due giorni ai pazienti sottoposti ad interventi di artroplastica con protesi. La somministrazione intraoperatoria (dopo la legatura del cordone ombelicale) riduce l'incidenza di sepsi post-operatorie conseguenti al taglio cesareo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline, cefalosporine e altri antibiotici beta-lattamici e, per la forma per uso intramuscolare, lidocaina ed altri anestetici locali di tipo amidico. Generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento.

Composizione ed Eccipienti

acqua p.p.i., lidocaina cloridrato monoidrato.

Avvertenze

Prima di iniziare la terapia, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita' verso cefonicid,cefalosporine, penicilline, altri antibiotici beta-lattamici o altri farmaci. Inoltre, per le preparazioni per uso intramuscolare, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita' verso la lidocaina o altri anestetici locali di tipo amidico. E' stato accertato, infatti, che pazienti allergici alla penicillina possono essere allergici ad altri antibiotici beta-lattamici comprese le cefalosporine e che quelli allergici alla lidocaina possono esserlo anche agli altri anestetici locali di tipo amidico; inoltre sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato gravi reazionidi tipo anafilattico. L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento. Le reazioni di ipersensibilita' gravi possono richiedere la somministrazione di adrenalina ed altri interventi terapeutici di emergenza. Le cefalosporine dovrebbero essere usate con cautela nei pazienti con una storia di malattie gastrointestinali. La terapia antibatterica puo' provocare lo sviluppo di germi non sensibili e, raramente, un'alterazione della normale flora del colon con possibile selezione dei clostridi responsabili di colite pseudomembranosa. E' importante considerare questa patologia nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano diarrea dopo l'uso di un antibiotico. Casi lievi di colite pseudomembranosa possono regredire con l'interruzione del trattamento. Nelle forme di media e grave entita' il trattamento di elezione e' rappresentato dalla vancomicina per uso orale integrato dalla somministrazione di fluidi, elettroliti e proteine. L'uso contemporaneo di farmaci che favoriscono la stasi fecale deve essere assolutamente evitato. Nei pazienti con sospetta patologia renale un'attenta valutazione della funzione renale deve essere condotta prima e durante la terapia. Tutte le cafalosporine devono essere somministrate con cautela e a dosaggio ridotto in presenza di insufficienza renale. In caso di infezioni, il microrganismo responsabile dovrebbe sempre essere isolato e la terapia antibatterica dovrebbe essere basata su test di sensibilita' condotti su campioni raccolti primadell'inizio della terapia. La sensibilita' al cefonicid deve essere confermata con metodi standardizzati. La terapia con cefonicid puo' comunque essere iniziata in attesa dei risultati di queste analisi.

Gravidanza e Allattamento

In gravidanza e nell'allattamento la sicurezza del cefonicid non e' dimostrata, pertanto il medicinale va somministrato nei casi di assoluta necessita'. In caso di taglio cesareo il cefonicid puo' essere somministrato soltanto dopo la legatura del cordone ombelicale.

Interazioni con altri prodotti

Il probenecid rallenta l'eliminazione renale del cefonicid, aumentandone la concentrazione ematica. L'uso concomitante di farmaci nefrotossici come aminoglicosidi, colistina, polimixina-B o vancomicina puo' aumentare il rischio di nefrotossicita' con alcune cefalosporine e probabilmente dovrebbe essere evitato, se possibile. Questo effetto non e' stato ancora riportato dopo l'uso contemporaneo di cefonicid e aminoglicosidi. Non sono stati riportati effetti disulfiram-simili in pazienti che hanno assunto alcool durante il trattamento. Aminoglicosidi, penicilline o cloramfenicolo possono avere un effetto additivo o sinergico sull'attivita' antibatterica delle cefalosporine verso alcuni microrganismi.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.