cefazolina mit*im fl 1g+f 4ml cefazolina mitim srl

Che cosa è cefazolina mit im fl 1g+f 4ml?

Cefazolina mit fiale + fiale solvente prodotto da mitim srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Cefazolina mit risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibiotici semisintetici per uso parenterale appartenenti alle classi delle cefalosporine.
Contiene i principi attivi: cefazolina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: cefazolina sodica
Codice AIC: 035481011 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

La cefazolina e' indicata per il trattamento delle seguenti infezionicausate da ceppi batterici di microrganismi sensibili: infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto genito-urinario, infezioni della pelle e dei tessuti molli, infezioni delle vie biliari, infezionidelle ossa e delle articolazioni, setticemie, endocarditi, profilassiperioperatoria. La somministrazione a scopo profilattico della cefazolina prima, durante e dopo l'intervento chirurgico, puo' ridurre l'incidenza di alcune infezioni post-chirurgiche in pazienti che devono essere sottoposti ad interventi a rischio di potenziale contaminazione batterica. L'uso perioperatorio di cefazolina puo' risultare efficace anche in quei pazienti in cui l'insorgenza di complicanze infettive nel campo operatorio potrebbe costituire un grave rischio.

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Posologia

Adulti: il dosaggio usuale di cefazolina e' di 1-3 g/die, da suddividere in 2-3 somministrazioni uguali a seconda del tipo e della gravita'dell'infezione, come riportato di seguito. Polmonite pneumococcica: 500 mg ogni 12 ore; infezioni lievi causate da ceppi sensibili di cocchi gram-positivi 500 mg ogni 8 ore; infezioni acute e non complicate del tratto urinario 1 g ogni 12 ore; infezioni da moderate a gravi 0,5-1g ogni 6-8 ore; infezioni molto gravi, con pericolo di vita 1-1,5 g ogni 6 ore. Bambini: il dosaggio totale giornaliero consigliato e' di 25-50 mg/kg di peso corporeo, da suddividere in 3-4 somministrazioni uguali; cio' risulta efficace nel trattamento della maggior parte delle infezioni lievi o moderatamente gravi. Il dosaggio totale giornaliero puo' essere aumentato fino a 100 mg/kg di peso corporeo nelle infezioni gravi. Non essendo nota la sicurezza di impiego nei prematuri e nei neonati di eta' inferiore a 1 mese, non si raccomanda la somministrazione di cefazolina in questi pazienti. Aggiustamento della posologia inpazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale le dosi vanno opportunatamente ridotte in funzione del grado di compromissione renale. Dosaggio nell'insufficienza renale. >>Adulti. Insufficienza renale lieve, clearance creatinina >=55 ml/min, creatininemia <=1,5 mg%, dosi piene, intervallo di somministrazione 6-8 h; insufficienza renale moderata, clearance creatinina 35-54 ml/min, creatininemia 1,6-3,0 mg%, dosi piene con un intervallo di somministrazione >= 8h; insufficienza renale marcata, clearance creatinina 11-34 ml/min, creatininemia 3,1-4,5 mg%, 50% dose ogni 12 h; insufficienza renale grave, clearance creatinina <=10 ml/min, creatininemia >=4,6 mg%, 50% dose, intervallo di somministrazione 18-24 h. >>Bambini. Insufficienza renale lieve-moderata, clearance creatinina 40-70 ml/min, 60% della doseogni 12 h; insufficienza renale moderata, clearance creatinina 20-39 ml/min, 25% della dose ogni 12 h; insufficienza renale grave, clearance creatinina 5-19 ml/min, 10% della dose ogni 24 h. Nelle infezioni diparticolare gravita' si consiglia una dose di carico appropriata prima Per prevenire le infezioni post-chirurgiche in interventi a rischio di potenziale contaminazione batterica, il dosaggio raccomandato e': 1g EV o IM somministrato da 30 a 60 minuti prima dell'intervento. Per interventi lunghi (es. 2 ore o piu'), 0,5-1 g EV o IM durante l'intervento. 0,5-1 g EV o IM ogni 6-8 ore per 24 ore dopo l'operazione. E' importante che la dose iniziale venga somministrata da mezz'ora ad un'ora prima dell'inizio dell'intervento per garantire adeguati livelli ematici e tissutali dell'antibiotico al momento dell'incisione; se e' molto probabile l'esposizione ad agenti patogeni, la cefazolina venga somministrata ad intervalli regolari durante l'intervento, per garantire livelli ematici costanti; l'impiego di cefazolina a scopo profilatticotermini entro 24 ore dalla fine dell'intervento; negli interventi chirurgici dove il prodursi dell'infezione puo' risultare particolarmentedevastante, la profilassi con cefazolina possa continuare per 3-5 giorni dopo l'intervento.

Effetti indesiderati

Sono stati riportati i seguenti effetti collaterali. Ipersensibilita': febbre da farmaco, eruzioni cutanee, prurito vulvare, eosinofilia edanafilassi. Ematologici: neutropenia, leucopenia, trombocitopenia, positivita' dei tests di Coombs (sia diretto che indiretto). Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine. Epato-renali: aumenti transitori della SGOT, SGPT, azotemia efosfatasi alcalina, senza altri segni di insufficienza renale ed epatica. Sono stati riportati rari episodi di nefrite interstiziale ed alterazioni renali. La maggior parte di questi pazienti risultava essere in gravi condizioni ed assumeva terapia concomitante. Non e' stato accertato il ruolo della cefazolina nello sviluppo di nefropatie. Come con altre penicilline e cefalosporine, sono stati riportati rari casi diepatite e ittero colestatico transitorio. Gastro-intestinali: nausea,anoressia, vomito, diarrea e candidiasi orale (mughetto). Durante e dopo l'antibiotico-terapia puo' manifestarsi la sintomatologia della colite pseudomembranosa. Altri: raramente, dolore in corrispondenza della sede dell'iniezione dopo somministrazione intramuscolare, alcune volte con edema indurativo. Flebiti in corrispondenza della sede dell'iniezione. Prurito in sede genitale ed anale, moniliasi e vaginite.

Indicazioni

La cefazolina e' indicata per il trattamento delle seguenti infezionicausate da ceppi batterici di microrganismi sensibili: infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto genito-urinario, infezioni della pelle e dei tessuti molli, infezioni delle vie biliari, infezionidelle ossa e delle articolazioni, setticemie, endocarditi, profilassiperioperatoria. La somministrazione a scopo profilattico della cefazolina prima, durante e dopo l'intervento chirurgico, puo' ridurre l'incidenza di alcune infezioni post-chirurgiche in pazienti che devono essere sottoposti ad interventi a rischio di potenziale contaminazione batterica. L'uso perioperatorio di cefazolina puo' risultare efficace anche in quei pazienti in cui l'insorgenza di complicanze infettive nel campo operatorio potrebbe costituire un grave rischio.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La cefazolina e' controindicata nei pazienti che abbiano manifestato in precedenza allergia alle cefalosporine. Controindicato nei prematuri e neonati al di sotto di 1 mese. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Soluzione di lidocaiana cloridrato 0,5%.

Avvertenze

Come con qualsiasi altro antibiotico, l'uso prolungato della cefazolina puo' causare la crescita di microrganismi resistenti e la comparsa di una superinfezione; in tal caso, dovranno essere prese le misure terapeutiche adeguate. Se dovessero verificarsi reazioni allergiche allacefazolina, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta edil paziente deve essere trattato con farmaci appropriati. Colite pseudomembranosa e' stata riportata durante terapia con quasi tutti gli antibiotici ad ampio spettro; e' quindi importante considerarne la diagnosi in pazienti che hanno diarrea durante antibiotico-terapia. La colite puo' variare da lieve a grave con rischio di morte del paziente. Ledovute misure di trattamento devono essere adottate nei casi di gravita' moderata o severa. In corso di trattamento con cefalosporine sono state segnalate positivita' dei tests di Coombs (sia diretto che indiretto); cio' puo' verificarsi anche in neonati le cui madri hanno ricevuto cefalosporine prima del parto. La fiala di diluente, contenente lo0,5% di lidocaina cloridrato annessa alla confezione, e' riservata alsolo impiego intramuscolare. Prima di iniziare la terapia con cefazolina e' necessario accertarsi che il paziente non abbia avuto precedenti reazioni di ipersensibilita' alle cefalosporine, alle penicilline e ad altri farmaci. La cefazolina deve essere somministrata con cautela a pazienti penicillino-sensibili. Reazioni acute e gravi di ipersensibilita' possono richiedere il trattamento con epinefrina e l'impiego diparticolari misure di emergenza. E' verosimile l'esistenza di un'allergia crociata parziale tra le cefalosporine e le penicilline. E' statoriferito di pazienti che hanno avuto reazioni gravi ad entrambe queste classi di farmaci. In pazienti con bassa escrezione urinaria dovuta ad insufficienza renale, il dosaggio giornaliero di cefazolina deve essere opportunamente ridotto. Antibiotici ad ampio spettro devono essere somministrati con attenzione a soggetti affetti da malattie gastrointestinali, particolarmente coliti. La somministrazione di cefazolina per via intratecale non e' effettuabile per il potenziale effetto tossico sul sistema nervoso centrale che si puo' manifestare con la comparsa di convulsioni.

Gravidanza e Allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati effettuati su donne gravide per cui questo farmaco, durante la gravidanza, dovrebbe essere usato solo in casi di effettiva necessita'. La somministrazione di cefazolina prima dell'intevento di parto cesareo determina livelli ematici nel cordone ombelicale variabili da 1/4 a 1/3 delle concentrazioni ematiche presenti nella madre. La cefazolina non sembra capace di procurare effetti collaterali sul feto. La cefazolina e' presente in concentrazioni bassissime nel latte materno; e' bene comunque usare cautela nel somministrare la cefazolina a donne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

La concomitante somministrazione del farmaco puo' ridurre l'escrezione renale delle cefalosporine, i cui livelli ematici risulterebbero percio' aumentati e persisterebbero piu' a lungo. Una reazione falsamentepositiva per la glicosuria puo' verificarsi impiegando le soluzioni di Benedict o di Fehling, o con le compresse di Clinitest; cio' non si verifica con i tests enzimatici, come il Clinistix^(R) ed il Tes-tape^(R) (cartina per la determinazione della glicosuria).

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nelle soluzioni si puo' formare un deposito cristallino: per riottenere la soluzione limpida riscaldare il flacone nel cavo della mano o inacqua tiepida.