carboplatino pfi ev 150mg 15ml carboplatino pfizer italia srl

Che cosa è carboplatino pfi ev 150mg 15ml?

Carboplatino hos soluzione iniettabile prodotto da pfizer italia srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Carboplatino hos risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di composto del platino, antineoplastico ed immunomodulatore.
Contiene i principi attivi: carboplatino
Codice AIC: 028491025 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del carcinoma ovarico, trattamento del teratoma, trattamento del carcinoma del polmone a piccole cellule.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

La dose consigliata di Carboplatino in adulti non sottoposti in precedenza a trattamento e aventi una funzione renale normale e' di 400mg/mq, somministrata mediante un'unica infusione endovenosa in 15-60 minuti. La Terapia non deve essere ripetuta fino a che non siano trascorse quattro settimane dal precedente ciclo di carboplatino. In base alle circostanze cliniche, la dose iniziale puo' dover essere ridotta del 20-25% in pazienti che presentino fattori di rischio, quali una precedente terapia mielosoppressiva ed una condizione fisiologica debilitata. Si consiglia di procedere alla determinazione del punto di massima depressione ematologica mediante conteggi globulari settimanali, per stabilire il dosaggio futuro e la programmazione della somministrazione diCarboplatino. INSUFFICIENZA RENALE: I pazienti affetti da insufficienza renale possono necessitare di una riduzione del dosaggio di carboplatino. In tali circostanze, i punti di massima depressione ematologicae la funzione renale dovranno essere controllati costantemente. la posologia consigliata per i pazienti affetti da disfunzione renale basata sull'eliminazione della creatinina e' la seguente: Eliminazione della creatinina > 40 ml/min, dose di carboplatino 400 mg/mq. Eliminazionedella creatinina 0 - 39 ml/min, dose di carboplatino 250 mg/mq. Eliminazione della creatinina 0-19 ml/min, dose di carboplatino 150 mg/mq. USO NEI BAMBINI: Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire le dosi di carboplatino in campo pediatrico. Pertanto l'uso del farmaconei bambini e nei lattanti non e' consigliato. TERAPIA DI ASSOCIAZIONE: Il carboplatino e' stato utilizzato in associazione ad altri agentiantineoplastici. In tali casi il dosaggio varia in funzione del protocollo clinico seguito. In particolare, l'abbinamento con altri farmacimielosoppressivi puo' richiedere variazioni della posologia e/o dei tempi di somministrazione, allo scopo di ridurre al minimo gli effetti indesiderati. Gli aggiustamenti di dosaggio devono essere effettuati in base allo schema di trattamento adottato e ai risultati dei controlli ematologici.

Effetti indesiderati

La mielosoppressione rappresenta la tossicita' dose-limitante del carboplatino. E' generalmente reversibile e non cumulativa quando il carboplatino viene utilizzato come unico agente, seguendo le frequenze di somministrazione consigliate. Gli effetti collaterali a carico dei diversi apparati finora rilevati nel corso di studi possono essere cosi' riassunti:SISTEMA EMOPOIETICO: leucopenia si puo' avere nel 55% dei pazienti trattati, trombocitopenia nel 32% e anemia nel 59%. Il 20% circa dei pazienti ha dovuto subire trasfusioni. SISTEMA GASTROINTESTINALE: nausea associata a vomito si puo' avere nel 53% dei pazienti trattati, solo nausea nel 25%, diarrea nel 6%, costipazione nel 3%. La nausea e il vomito si presentano generalmente solo dopo 6-12 ore dalla somministrazione di carboplatino e scompaiono entro 24 ore.Essi sono immediatamente controllati (o possono essere prevenuti) mediante il ricorso ad antiemetici.SISTEMA RENALE: nel 25% dei pazienti si puo' osservare una diminuzione della clearance della creatinina; aumenti dell'acido urico nel 25% dei pazienti, dell'azotemia nel 16% dei pazienti e della creatinina plasmatica nel 7% dei pazienti. BIOCHIMICO: diminuzioni nei livelli plasmatici di magnesio (37%), potassio (16%) e, raramente, calcio (5%). Tali modifiche non sono state cosi' gravi da causare sintomi clinici. NEUROTOSSICITA': lieve neuropatia periferica e' stata riscontrata nel 6% dei pazienti. Le parestesie presenti prima del trattamento, soprattutto se provocate dal cisplatino, possono persistere o aggravarsi durantela terapia al carboplatino. OTOTOSSICITA': nel 15% dei pazienti e' presente una diminuzione subclinica dell'acutezza auditiva nella gamma di alta frequenza (4000-8000 Hz), stabilita mediante audiogramma, ed ototossicita' clinica, manifestata generalmente sotto forma di ronzio auricolare (1%). Nei pazienti che hanno sviluppato una perdita di udito in seguito alla terapia con cisplatino, tale menomazione puo' persistere o peggiorare. SISTEMA EPATICO: aumenti dei valori della fosfatasi alcalina sono stati osservati piu' frequentemente (30% dei pazienti) rispetto alle modificazioni di SGOT, SGPT e della bilirubinemia totale (15% e 4% dei pazienti). REAZIONI ALLERGICHE: in meno del 2% dei pazienti sono state riscontrate reazioni simili a quelle osservate con il cisplatino, vale a dire: rush cutaneo, febbre e prurito. In alcuni casi non era presente alcuna reattivita' incrociata. ALTRE REAZIONI: alterazioni del gusto (1%), alopecia (2%), sindrome simile all'influenza (1%), reazione nel punto dell'iniezione (1%). In meno del 5% dei pazientitrattati sono stati osservati effetti indesiderati a livello respiratorio, cardiovascolare, delle mucose, genito-urinario, cutaneo e muscolo-scheletrico. Sebbene in meno dell'1% dei pazienti trattati si sia verificata morte dovuta a motivi cardiovascolari (scompenso cardiaco, embolia, danno cerebro-vascolare), non e' stato stabilito se questa fosse direttamente correlata alla chemioterapia piuttosto che alle condizioni generali del paziente. Raramente e' stata osservata sindrome emolitico-uremica.

Indicazioni

Trattamento del carcinoma ovarico, trattamento del teratoma, trattamento del carcinoma del polmone a piccole cellule.

Controindicazioni ed effetti secondari

Intolleranza o ipersensibilita' verso i componenti del prodotto ed altri farmaci contenenti platino. Pazienti affetti da mielosoppressione e/o gravi disfunzioni renali Gravidanza. Generalmente controindicato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

La terapia concomitante con altri farmaci nefrotossici (p.es. aminoglicosidi) puo' aumentare o aggravare la tossicita' dovuta alle modifiche indotte dal carboplatino nell'eliminazione renale. E' pertanto opportuno evitare tali associazioni. La terapia combinata con altri farmacimielosoppressivi puo' rendere necessarie variazioni posologiche e/o dei tempi di somministrazione del carboplatino, al fine di evitare la comparsa di effetti tossici cumulativi. Il carboplatino interagisce conl'alluminio formando un precipitato nero. Pertanto, per la preparazione o la somministrazione del farmaco, non si devono utilizzare aghi, siringhe, cateteri o set di somministrazione endovenosa contenenti parti in alluminio che possono entrare in contatto con il carboplatino.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di carboplatino hos