carbidopa ldopa*30cpr200+50 rp levodopa ed teva italia srl

Che cosa è carbidopa ldopa 30cpr200+50 rp?

Carbidopa ldopa compresse prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Carbidopa ldopa risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agente dopaminergico; dopamina e derivati della dopamina.
Contiene i principi attivi: levodopa/carbidopa
Codice AIC: 038041063 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Malattia di Parkinson idiopatico.

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Posologia

Il dosaggio giornaliero deve essere stabilito tramite un attento aggiustamento. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo durante il periodo di aggiustamento del dosaggio, in particolare in caso di comparsa o peggioramento di nausea o movimenti involontari anomali,quali discinesia, corea e distonia. Durante la somministrazione puo' essere proseguita l'assunzione di qualsiasi altro farmaco antiparkinsoniano, ad esclusione della levodopa, anche se puo' essere necessario ridurne il dosaggio. Poiche' la carbidopa previene la riduzione dell'effetto della levodopa causata dalla piridossina, il medicinale puo' essere somministrato anche a pazienti che assumono contemporaneamente piridossina (vitamina B6). Le compresse possono soltanto essere assunte intere e non possono essere frazionate. L'assunzione di cibo, in particolare alimenti ricchi di proteine, puo' influire sull'assorbimento della levodopa; le compresse devono essere assunte 30 minuti prima dei pasti. Pazienti non trattati in precedenza con levodopa: una compressa (50/200 mg), 2 volte al giorno. Il dosaggio iniziale non deve superare i 600 mg di levodopa al giorno e deve intercorrere un intervallo di almeno 6 ore tra i singoli dosaggi. Tra un aggiustamento del dosaggio e l'altro, deve intercorrere un intervallo di almeno 2-4 giorni. A seconda della gravita' della malattia, puo' essere richiesto un periodo di tempo fino ai 6 mesi prima della comparsa di risultati ottimali del trattamento. Pazienti trattati in precedenza con l'associazione di levodopa a rilascio non-prolungato, o a rilascio immediato, e inibitori della decarbossilasi: in caso di passaggio alla terapia, qualora fossero necessari dosaggi piu' elevati (superiori a 900 mg/die), e' necessariosomministrare inizialmente un dosaggio giornaliero di levodopa non superiore del 10% rispetto alla dose precedente. Devono trascorrere almeno 12 ore tra l'ultima assunzione di levodopa associata ad inibitore della decarbossilasi e la prima dose di Carbidopa/Levodopa 50/200 mg compresse a rilascio prolungato; l'intervallo tra i dosaggi deve essere incrementato del 30%-50% fino a 4-12 ore. Puo' essere necessario arrivare ad un dosaggio che fornisca fino al 30% in piu' di levodopa rispetto alla dose precedentemente utilizzata. Devono trascorrere almeno 12 ore tra l'ultima assunzione di levodopa e la prima dose di Carbidopa/Levodopa 50/200 mg compresse a rilascio prolungato. In pazienti con un grado di malattia da lieve a moderato, la dose iniziale consigliata e'di 2 compresse a rilascio prolungato due volte al giorno. Una volta stabilito il dosaggio, la dose e gli intervalli di somministrazione possono essere aumentati o diminuiti in base alla risposta terapeutica. Per la maggior parte dei pazienti, e' sufficiente il trattamento che prevede la somministrazione giornaliera di 2-8 compresse a rilascio prolungato. Le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte nel corso della giornata in dosi frazionate, a intervalli di 4-12 ore. Sonostati somministrati anche dosaggi piu' elevati (fino a 12 compresse arilascio prolungato) ad intervalli piu' brevi (meno di 4 ore), ma questa modalita' di somministrazione e' in genere sconsigliata. Se gli intervalli tra le singole dosi sono inferiori alle 4 ore, oppure se nel corso della giornata vengono impiegati dosaggi differenti, la dose piu' bassa deve essere assunta alla fine della giornata. Rispetto alla risposta abitualmente ottenuta con carbidopa/levodopa a rilascio immediato, in alcuni pazienti l'effetto puo' manifestarsi anche con un'ora diritardo dopo la somministrazione della prima dose del mattino. Si raccomanda un intervallo di almeno 3 giorni tra gli aggiustamenti del dosaggio. L'andamento ingravescente della malattia di Parkinson richiede periodiche valutazioni cliniche. In concomitanza alla terapia possono essere somministrati agenti anticolinergici, agonisti della dopamina eamantadina; puo' rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio diCarbidopa/Levodopa 50/200 mg compresse a rilascio prolungato. I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione nel caso in cui sia richiesta una brusca riduzione o interruzione della terapia, in particolare i pazienti in trattamento con antipsicotici. Nel caso di anestesia il farmaco puo' essere somministrato fino a quando il paziente e'in grado di assumere medicinali; se la terapia e' stata temporaneamente sospesa, e' possibile somministrare la dose abituale non appena il paziente e' in grado di assumere medicinali. Non e' ancora stata valutata la sicurezza in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni. Pertanto, se ne sconsiglia l'uso in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni. Uso in caso di insufficienza epatica e renale: non sono necessari aggiustamenti del dosaggio.

Effetti indesiderati

Molto comuni (>1/10), comuni (>1/100 1/1000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati sufficienti relativi all'impiego del medicinale nelle donne in gravidanza. I risultati degli studi su animali hanno evidenziato teratogenicita'; il rischio potenziale per l'embrione o il feto non e' noto. E' sconsigliato salvo il caso in cui i benefici per la madre fossero superiori agli eventuali rischi per il feto. E' preferibile posticipare la somministrazione di levodopa al periodo successivo alprimo trimestre; nel caso non vi fosse possibilita' di ritardare il trattamento o non vi fossero alternative, e' necessario effettuare il monitoraggio prenatale. Le donne in eta' fertile devono usare metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento. La levodopa viene escreta nel latte materno in quantita' significative; pertanto, l'allattamento al seno deve essere evitato durante il trattamento.

Indicazioni

Malattia di Parkinson idiopatico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla carbidopa, levodopa o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Glaucoma ad angolo stretto. Grave insufficienza cardiaca. Grave aritmia cardiaca. Ictus in fase acuta. Confusione mentale. Psicosigrave. Non deve essere somministrato in situazioni in cui sia controindicato l'uso di un farmaco simpaticomimetico. Somministrazione contemporanea con inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) non selettivi e degli inibitori selettivi della MAO-A. Pazienti con lesioni cutanee sospette la cui natura non sia stata accertata o con un'anamnesi di melanoma.

Avvertenze

I pazienti trattati in precedenza con sola levodopa devono sospendereil trattamento 12 ore prima. In questi pazienti si puo' manifestare discinesia, in quanto la carbidopa consente, a concentrazioni piu' elevate di levodopa, di raggiungere il cervello con conseguente formazionedi livelli piu' elevati di dopamina; la comparsa di discinesia puo' rendere necessaria una riduzione del dosaggio. Vi e' una limitata esperienza nell'uso delle compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato in pazienti che non siano stati precedentemente trattati con levodopa. A causa del profilo farmacocinetico delle compresse a rilascio prolungato, l'effetto in pazienti con discinesia mattutina puo' essere rallentato rispetto a quello ottenuto con le formulazioni di carbidopa/levodopa a rilascio immediato. In pazienti con fluttuazione motoria in stadio avanzato, l'incidenza di discinesia e' maggiore durante il trattamento con compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato rispetto a quello con compresse a rilascio immediato (16,5% contro 12,2%). Carbidopa/Levodopa 50/200 mg puo' causare movimenti involontari e disturbi psichici. Qualora le compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato siano usate in pazienti con pregressi gravi movimenti involontari e disturbi psichici, trattati in precedenza con sola levodopao carbidopa/levodopa a rilascio immediato, e' necessario tenere tali paizenti sotto stretta osservazione; si ritiene che queste reazioni siano scatenate da un'aumentata disponibilita' di dopamina a livello cerebrale. Tutti i pazienti devono essere attentamente monitorati nel caso in cui presentassero depressione accompagnata da tendenze suicide. Ipazienti con psicosi in atto e con una storia pregressa di psicosi devono essere trattati con cautela; se si verificasse un peggioramento di una psicosi pregressa, il trattamento deve essere interrotto. Vi sono state segnalazioni molto rare di attacchi di sonno improvviso durante lo svolgimento di attivita' quotidiane, in alcuni casi senza che il paziente ne fosse consapevole e senza segni premonitori. In questi casi, e' necessario prendere in considerazione una riduzione del dosaggioo l'interruzione del trattamento. Il prodotto deve essere usato con cautela in pazienti con gravi malattie cardiovascolari o polmonari, conasma bronchiale, con gravi patologie renali, epatiche o endocrine, sindrome di Cushing o un'anamnesi di ulcere di ematemesi o convulsioni. L'associazione carbidopa/levodopa deve essere usata con cautela in pazienti con una storia recente di infarto miocardico che presentino residue aritmie atriali, nodali o ventricolari. I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con cautela con Carbidopa/Levodopa 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, purche' la pressione intraoculare sia ben controllata. Nei casi in cui il trattamentofarmacologico della malattia di Parkinson sia stato bruscamente interrotto, e' stato riportato un complesso di sintomi simile alla sindromeneurolettica maligna, con rigidita' muscolare, temperatura corporea elevata, alterazioni a livello psicologico e aumento della creatina fosfochinasi sierica. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo qualora il dosaggio venga ridotto bruscamente o sospeso, specialmente in caso di assunzione concomitante di farmaci antipsicotici. L'uso e' sconsigliato nel trattamento di reazioni extrapiramidali iatrogene o per il trattamento della corea di Huntington. Durante trattamenti prolungati, si raccomandano controlli periodici della funzionalita'epatica, emopoietica, cardiovascolare e renale. Non e' ancora stata stabilita la sicurezza e l'efficacia del medicinale in neonati e bambini; pertanto, se ne sconsiglia l'uso in soggetti di eta' inferiore ai 18 anni. Carbidopa e levodopa hanno causato anomalie in numerosi test di laboratorio che possono verificarsi anche con la loro associazione. Queste includono un aumento dei valori nei test di funzionalita' epatica, quali fosfatasi alcalina, SGOT (AST), SGPT (ALT), lattico deidrogenasi, bilirubina, uremia, creatinina, acido urico e un test di Coombs positivo. Sono state segnalate riduzioni dei valori di emoglobina e dell'ematocrito, aumenti della glicemia e dei globuli bianchi, batteriemia e sangue nelle urine. Puo' provocare una falsa positivita' per la presenza di corpi chetonici nei casi in cui viene utilizzata una cartina per la determinazione della chetonuria. Possono inoltre verificarsi falsi negativi nella misurazione della glicosuria quando si usano metodi basati sulla glucosio-ossidasi. Molto raramente sono stati segnalati casi di diagnosi erronea di feocromocitoma in pazienti in terapia con carbidopa/levodopa. E' necessario tenere sotto stretta osservazione i pazienti con un'anamnesi di ipotensione ortostatica. E' necessario usare cautela nella somministrazione concomitante di reserpina e mantenere il paziente sotto stretta osservazione per rilevare eventuali segni di potenziamento, antagonismo e reazioni avverse insolite. Nei pazienti trattati per la malattia di Parkinson con agonisti della dopamina,inclusa l'associazione carbidopa/levodopa, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d'azzardo, incremento della libido e ipersessualita'.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sufficienti relativi all'impiego del medicinale nelle donne in gravidanza. I risultati degli studi su animali hanno evidenziato teratogenicita'; il rischio potenziale per l'embrione o il feto non e' noto. E' sconsigliato salvo il caso in cui i benefici per la madre fossero superiori agli eventuali rischi per il feto. E' preferibile posticipare la somministrazione di levodopa al periodo successivo alprimo trimestre; nel caso non vi fosse possibilita' di ritardare il trattamento o non vi fossero alternative, e' necessario effettuare il monitoraggio prenatale. Le donne in eta' fertile devono usare metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento. La levodopa viene escreta nel latte materno in quantita' significative; pertanto, l'allattamento al seno deve essere evitato durante il trattamento.

Interazioni con altri prodotti

Nei casi in cui sono state somministrate associazioni di levodopa conun inibitore della decarbossilasi a pazienti in trattamento con alcuni farmaci antiipertensivi, si e' verificata disregolazione ortostaticasintomatica; pertanto, puo' essere richiesta una regolazione del dosaggio del farmaco antiipertensivo. Si sono verificati raramente casi dieventi avversi, come ad esempio ipertensione e discinesia, derivanti dall'uso concomitante di antidepressivi triciclici e associazioni di carbidopa/levodopa. E' possibile usare questa specialita' medicinale inconcomitanza solo con la dose raccomandata di un inibitore selettivo della monoaminossidasi B (ad esempio selegilina cloridrato); il rischio di ipotensione ortostatica potrebbe altrimenti aumentare. Gli agentianticolinergici possono agire sinergicamente con la levodopa nel migliorare il tremore. Tuttavia, il loro uso concomitante puo' causare un peggioramento dei disturbi motori involontari e possono limitare l'effetto della levodopa ritardandone l'assorbimento. I farmaci neurolettici (eccetto la clozapina) possono attenuare l'effetto terapeutico dellalevodopa. Tale combinazione e' sconsigliata; in caso di necessita' deve essere usata la dose minima di entrambi i farmaci. Gli effetti positivi della levodopa sulla malattia di Parkinson sono diminuiti dalla fenitoina e dalla papaverina. L'uso concomitante di selegilina puo' scatenare una grave disregolazione ortostatica. L'uso concomitante Tdi inibitori delle COMT (catecol-O-metiltransferasi) e di Carbidopa/Levodopa puo' aumentare la biodisponibilita' della levodopa. L'amantadina agisce sinergisticamente con la levodopa e puo' potenziarne gli effetti indesiderati. La metoclopramide accelera lo svuotamento gastrico e puo'aumentare la biodisponibilita' della carbidopa/levodopa. Gli agenti simpaticomimetici possono potenziare gli effetti avversi cardiovascolari della levodopa. La somministrazione concomitante di solfato di ferroe carbidopa/levodopa riduce la biodisponibilita' della levodopa del 50% circa, molto probabilmente a causa della formazione di chelati; anche la biodisponibilita' di carbidopa si riduce del 75% circa. I prodotti che contengono solfato di ferro e carbidopa/levodopa devono essere somministrati separatamente mantenendo l'intervallo piu' lungo possibile tra le due somministrazioni. Poiche' la levodopa compete con alcuniaminoacidi, l'assorbimento di levodopa puo' essere ridotto in alcuni pazienti che assumono una dieta iper-proteica; non sono stati indagatigli effetti degli antiacidi associati a carbidopa/levodopa sulla biodisponibilita' della levodopa.

Forme Farmacologiche


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