captopril dorom*56cpr 25mg tub captopril dorom srl

Che cosa è captopril dorom 56cpr 25mg tub?

Captopril dorom compresse prodotto da dorom srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Captopril dorom risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori non associati.
Contiene i principi attivi: captopril
Composizione Qualitativa e Quantitativa: captopril.
Codice AIC: 034862084 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia dell'ipertensione lieve o moderata. Nei casi di ipertensione grave deve essere utilizzato allorquando le terapie standard risultanoinefficaci oppure non idonee. Pazienti con insufficienza cardiaca congestizia. Utilizzare in associazione a diuretici e, se indicato, a digitale. Nei pazienti che assumono dosaggi superiori a 100 mg/die, con osenza associazione di un diuretico, oppure in quelli con insufficienza renale grave o insufficienza cardiaca congestizia, utilizzare sotto stretto controllo.

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Posologia

Ipertensione: la terapia deve essere iniziata al piu' basso dosaggio efficace possibile, e successivamente adattata alle necessita' del paziente. Ipertensione lieve o moderata: 12,5 mg due volte al giorno. La dose di mantenimento e' generalmente di 25 mg due volte al giorno, ma potra' comunque essere aumentata gradualmente, ad intervalli di 2-4 settimane, finche' non si ottiene una risposta soddisfacente, sino ad unmassimo di 50 mg due volte al giorno. Un diuretico tiazidico potra' essere associato nel caso in cui la risposta alla terapia con captoprilrisulta insufficiente. La dose del diuretico potra' essere aumentata ad intervalli di 1-2 settimane finche' non si ottiene la risposta desiderata, oppure al raggiungimento della dose massima prevista. Ipertensione grave: 12,5 mg due volte al giorno. Il dosaggio potra' essere aumentato progressivamente sino ad un massimo di 50 mg tre volte al giorno. La terapia con captopril deve essere associata ad altri farmaci anti-ipertensivi, adattando la dose di questi ultimi secondo necessita' individuale. In genere, il dosaggio massimo di 150 mg/die non deve essere superato. Insufficienza cardiaca congestizia: una dose iniziale pari a 6,25 mg o 12,5 mg potra' minimizzare eventuali effetti ipotensivi transitori. L'incidenza di tali effetti potra' essere ridotta, interrompendo o riducendo la terapia diuretica, possibilmente prima di iniziare quella con captopril. La posologia abituale di mantenimento e' di 25 mg due o tre volte al giorno, che potra' essere aumentata progressivamente, ad intervalli comunque non inferiori alle due settimane, finche' non si ottiene una risposta soddisfacente. La dose massima abitualee' di 150 mg/die. Pazienti anziani: la posologia deve essere adattataalla risposta pressoria e mantenuta ai livelli minimi necessari per ottenere un controllo soddisfacente. Data la possibile presenza di ridotta funzionalita' renale oppure di altre disfunzioni organiche in questi pazienti, e' consigliabile iniziare la terapia a dosaggi bassi. Bambini: e' sconsigliato per la terapia dell'ipertensione lieve o moderata in questi pazienti. L'esperienza nei neonati, particolarmente in quelli nati prematuramente, e' limitata. Poiche' nei neonati e nei bambini della prima infanzia la funzione renale non e' pari a quella nei ragazzi e negli adulti, occorre usare il farmaco a dosi piu' basse e sotto stretto controllo medico. Il dosaggio iniziale deve essere 0,3 mg/kg/peso corporeo fino ad un massimo di 6 mg/kg/peso corporeo in dosi suddivise. La posologia deve essere individuata in base alla risposta delsingolo paziente e suddivisa in due o tre somministrazioni al giorno.L'uso del captopril non e' consigliato nei pazienti con insufficienzarenale. Nel caso in cui le indicazioni cliniche rendono necessaria lasomministrazione di tale farmaco in pazienti con grave ipertensione accompagnata da insufficienza renale, il dosaggio deve essere mantenutoal livello minimo necessario per ottenere un controllo pressorio sufficiente. Il dosaggio potra' essere adattato in base alla risposta del paziente, ma gli aggiustamenti posologici dovranno essere effettuati ad intervalli sufficientemente lunghi. In tali pazienti, e' preferibilel'uso di diuretici dell'ansa piuttosto che un tiazidico. Il captoprilviene prontamente eliminato durante l'emodialisi.

Effetti indesiderati

In pazienti trattati con ACE-inibitori, compreso il captopril, si e' manifestato angioedema delle estremita', del viso, delle labbra, dellemucose, della lingua, della glottide o della laringe. L'insorgenza ditali effetti richiede l'interruzione della terapia con ACE-inibitori.Gonfiore limitato al viso, alle labbra e alla bocca e' reversibile senza dover ricorrere ad altre terapie, anche se l'uso di anti-istaminici potra' rivelarsi utile per alleviarne i sintomi. I pazienti affetti da tali reazioni devono essere monitorati attentamente finche' non scompare il gonfiore. Tuttavia, nei casi con interessamento della lingua,la glottide o la laringe, e conseguente rischio di ostruzione delle vie aeree, all'occorrenza somministrare immediatamente adrenalina (0,5 ml, 1:1000) per via sottocutanea. Ematologici: neutropenia, anemia e trombocitopenia. E' stata raramente segnalata positivita' degli anticorpi antinucleari. Reazioni renali: proteinuria, aumento dell'azotemia edella creatininemia, aumento dei livelli di potassio nel siero e acidosi. Cardiovascolari: ipotensione, tachicardia. Reazioni cutanee: potra' manifestarsi rash, di solito pruriginoso. Il rash e' di norma leggero, transitorio e maculopapuloso, raramente orticarioide e scompare entro pochi giorni dalla riduzione del dosaggio, breve trattamento con anti-istaminici e/o sospensione del farmaco. Pochi casi di rash sono stati accompagnati da febbre. Sono stati anche segnalati casi di prurito, arrossamento, rash con vesciche o bolle e fotosensibilizzazione. Reazioni gastrointestinali: diminuzione o perdita della percezione del gusto. Tale fenomeno e' reversibile e di solito limitato nel tempo. Allaperdita del gusto puo' associarsi perdita di peso. E' stata segnalatastomatite con ulcerazioni pseudo-aftose. In qualche paziente e' statoriscontrato aumento degli enzimi epatici. Si sono manifestati rari casi con danno epatocellulare e ittero colestatico. Possono verificarsi irritazione gastrica e dolore addominale. Altre reazioni: sono state riferite parestesie delle mani, malattia da siero, tosse, broncospasmo e linfoadenopatie.

Indicazioni

Terapia dell'ipertensione lieve o moderata. Nei casi di ipertensione grave deve essere utilizzato allorquando le terapie standard risultanoinefficaci oppure non idonee. Pazienti con insufficienza cardiaca congestizia. Utilizzare in associazione a diuretici e, se indicato, a digitale. Nei pazienti che assumono dosaggi superiori a 100 mg/die, con osenza associazione di un diuretico, oppure in quelli con insufficienza renale grave o insufficienza cardiaca congestizia, utilizzare sotto stretto controllo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al captopril. Secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato; amido di mais pre-gelatinizzato; cellulosa microcristallina; acido stearico.

Avvertenze

L'incidenza di effetti indesiderati e' principalmente connessa alla funzione renale, in quanto il farmaco viene eliminato principalmente attraverso il rene. Il dosaggio non deve essere superiore a quello necessario per ottenere un controllo pressorio soddisfacente, mentre deve essere diminuito nei pazienti con insufficienza renale. Nella valutazione del paziente si deve procedere ad un controllo della funzionalita' renale sia prima di instaurare la terapia che ad intervalli regolari successivamente. In linea generale, i pazienti con insufficienza renalenon devono essere trattati. Non deve essere utilizzato nei pazienti con stenosi aortica ne' in quelli con ostruzione del tratto di efflusso. Data la scarsa esperienza nella terapia delle crisi ipertensive acute, l'uso del farmaco in pazienti con tale patologia deve essere evitato. In alcuni pazienti puo' verificarsi ipotensione sintomatica dopo laprima o la seconda dose. Nella maggior parte dei casi i sintomi scompaiono semplicemente ponendo il paziente in posizione supina. Nei pazienti con ipertensione grave o renina-dipendente (es. ipertensione reno-vascolare) e in quelli con insufficienza cardiaca congestizia grave, in corso di terapia con diuretici a dosi elevate, si e' manifestata unarisposta ipotensiva eccessiva, la quale e' comparsa generalmente entro un'ora dalla prima dose. In questi pazienti l'eventualita' che tale effetto compaia puo' essere ridotta, sospendendo il diuretico o diminuendone drasticamente il dosaggio per 4-7 giorni prima di iniziare la terapia. A bassi dosaggi (6,25 mg o 12,5 mg) diminuisce la durata di eventuali effetti ipotensivi. Alcuni pazienti ottengono un certo beneficio dalla somministrazione di soluzione fisiologica per infusione. La risposta ipotensiva dopo la prima dose non impedisce l'eventuale successivo adattamento del dosaggio. In alcuni pazienti e' stata segnalata ipotensione dovuta a deplezione volumetrica acuta come vomito e diarrea. Poiche' captopril riduce la produzione di aldosterone, i livelli sierici di potassio nei pazienti in terapia con diuretici rimangono invariati. I diuretici risparmiatori di potassio e le integrazioni di potassio non devono quindi essere utilizzati di routine. Nei pazienti con insufficienza renale marcata possono aumentare i livelli di potassio nel siero. La comparsa di proteinuria in pazienti con funzionalita' renale normale e' rara. Tale effetto si e' generalmente manifestato nei pazienti con ipertensione grave e diagnosi di pregressa malattia renale.In alcuni di questi pazienti si e' manifestata una sindrome nefrosica. Nei pazienti con diagnosi di pregressa malattia renale, e' consigliabile effettuare controlli mensili della proteinuria durante i primi nove mesi di terapia. Nel caso in cui i controlli ripetuti confermano unprogressivo aumento delle proteine urinarie, si deve procedere ad unadeterminazione quantitativa nelle 24 ore. Se la proteinuria dovesse risultare superiore a 1 g/die, deve essere valutato il rapporto rischio/beneficio in relazione alla prosecuzione della terapia. Sebbene sia stata evidenziata una glomerulopatia membranosa in reperti bioptici prelevati da alcuni pazienti con proteinuria, la correlazione causale conil captopril non e' stata stabilita. In alcuni pazienti nefropatici, particolarmente quelli con stenosi bilaterale dell'arteria renale, oppure unilaterale in un solo rene funzionante, e' aumentata l'azotemia ela creatinina sierica. Puo' essere quindi necessario in tali casi ridurre il dosaggio e/o sospendere la somministrazione del diuretico. In alcuni di questi pazienti puo' non essere possibile normalizzare la pressione arteriosa e mantenere una perfusione renale adeguata. Nel corso di recenti studi clinici, in pazienti in terapia con ACE-inibitori e' stata dimostrata elevata incidenza di reazioni anafilattoidi duranteemodialisi con membrane "high-flux" per dialisi. Pertanto, in questi pazienti deve essere evitata tale associazione. Sono state segnalate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Neutropenia si manifesta raramente in pazienti con funzione renale normale e assenza dialtre complicazioni. Il captopril non deve essere impiegato sistematicamente nei pazienti con diagnosi di pregressa insufficienza renale, malattie del collageno, in terapia con farmaci immunosoppressori, allopurinolo o procainamide, oppure con una combinazione di tali complicanze. In alcuni pazienti con un quadro clinico di questo tipo si sono manifestate infezioni gravi che in qualche caso non hanno risposto a terapia antibiotica intensiva. Se il captopril viene impiegato in tali pazienti, e' consigliabile effettuare il conteggio dei leucociti con formula leucocitaria sia prima di iniziare la terapia, che ogni 2 settimane durante i primi 3 mesi di trattamento ed in seguito periodicamente. In caso di neutropenia (neutrofili INTERAZIONII diuretici potenziano l'effetto anti-ipertensivo del captopril. L'impiego di diuretici risparmiatori di potassio (triamterene, amiloride espironolattone), oppure l'uso di integratori di potassio, puo' aumentare la potassiemia sensibilmente. Indometacina: puo' diminuire l'efficacia anti-ipertensiva del farmaco. Altri farmaci antiinfiammatori non steroidei possono avere lo stesso effetto. E' stata segnalata l'attivita' sinergica del captopril con vasodilatori periferici come il minoxidil. La conoscenza di tale interazione potrebbe consentire di evitare l'instaurarsi dell'effetto ipotensivo iniziale. E' stato suggerito chel'effetto anti-ipertensivo del captopril potra' essere ritardato quando la clonidina viene sostituita con captopril. Non sono stati segnalati casi di neutropenia e/o di sindrome di Stevens-Johnson nei pazientitrattati con captorpil in associazione ad allopurinolo oppure procainamide. Tuttavia, anche se non e' stata ancora stabilita una correlazione causale, queste associazioni devono essere impiegate con cautela, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale. Azatioprina e ciclofosfamide sono state correlate alla comparsa di discrasie ematiche nei pazienti con insufficienza renale in corso di terapia. La clearance renale del captopril diminuisce in presenza di probenecid. L'impiegoconcomitante di ACE-inibitori e litio potra' aumentare i livelli del litio nel siero. Quando gli ACE-inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetilsalicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portaread un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio dellafunzione renale all'inizio della terapia concomitante.EFFETTI INDESIDERATIIn pazienti trattati con ACE-inibitori, compreso il captopril, si e' manifestato angioedema delle estremita', del viso, delle labbra, dellemucose, della lingua, della glottide o della laringe. L'insorgenza ditali effetti richiede l'interruzione della terapia con ACE-inibitori.Gonfiore limitato al viso, alle labbra e alla bocca e' reversibile senza dover ricorrere ad altre terapie, anche se l'uso di anti-istaminici potra' rivelarsi utile per alleviarne i sintomi. I pazienti affetti da tali reazioni devono essere monitorati attentamente finche' non scompare il gonfiore. Tuttavia, nei casi con interessamento della lingua,la glottide o la laringe, e conseguente rischio di ostruzione delle vie aeree, all'occorrenza somministrare immediatamente adrenalina (0,5 ml, 1:1000) per via sottocutanea. Ematologici: neutropenia, anemia e trombocitopenia. E' stata raramente segnalata positivita' degli anticorpi antinucleari. Reazioni renali: proteinuria, aumento dell'azotemia edella creatininemia, aumento dei livelli di potassio nel siero e acidosi. Cardiovascolari: ipotensione, tachicardia. Reazioni cutanee: potra' manifestarsi rash, di solito pruriginoso. Il rash e' di norma leggero, transitorio e maculopapuloso, raramente orticarioide e scompare entro pochi giorni dalla riduzione del dosaggio, breve trattamento con anti-istaminici e/o sospensione del farmaco. Pochi casi di rash sono stati accompagnati da febbre. Sono stati anche segnalati casi di prurito, arrossamento, rash con vesciche o bolle e fotosensibilizzazione. Reazioni gastrointestinali: diminuzione o perdita della percezione del gusto. Tale fenomeno e' reversibile e di solito limitato nel tempo. Allaperdita del gusto puo' associarsi perdita di peso. E' stata segnalatastomatite con ulcerazioni pseudo-aftose. In qualche paziente e' statoriscontrato aumento degli enzimi epatici. Si sono manifestati rari casi con danno epatocellulare e ittero colestatico. Possono verificarsi irritazione gastrica e dolore addominale. Altre reazioni: sono state riferite parestesie delle mani, malattia da siero, tosse, broncospasmo e linfoadenopatie.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanzasi deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che nonsia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devonoessere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno. Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l'uso di captopril in allattamento non e' raccomandatoper i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche'non c'e' abbastanza esperienza clinica. Nei neonati piu' grandi, se ritenuto necessario per la madre, il farmaco puo' essere assunto durante l'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito perla possibile comparsa di effetti avversi.

Gravidanza e Allattamento

Non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanzasi deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che nonsia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devonoessere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno. Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l'uso di captopril in allattamento non e' raccomandatoper i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche'non c'e' abbastanza esperienza clinica. Nei neonati piu' grandi, se ritenuto necessario per la madre, il farmaco puo' essere assunto durante l'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito perla possibile comparsa di effetti avversi.

Interazioni con altri prodotti

I diuretici potenziano l'effetto anti-ipertensivo del captopril. L'impiego di diuretici risparmiatori di potassio (triamterene, amiloride espironolattone), oppure l'uso di integratori di potassio, puo' aumentare la potassiemia sensibilmente. Indometacina: puo' diminuire l'efficacia anti-ipertensiva del farmaco. Altri farmaci antiinfiammatori non steroidei possono avere lo stesso effetto. E' stata segnalata l'attivita' sinergica del captopril con vasodilatori periferici come il minoxidil. La conoscenza di tale interazione potrebbe consentire di evitare l'instaurarsi dell'effetto ipotensivo iniziale. E' stato suggerito chel'effetto anti-ipertensivo del captopril potra' essere ritardato quando la clonidina viene sostituita con captopril. Non sono stati segnalati casi di neutropenia e/o di sindrome di Stevens-Johnson nei pazientitrattati con captorpil in associazione ad allopurinolo oppure procainamide. Tuttavia, anche se non e' stata ancora stabilita una correlazione causale, queste associazioni devono essere impiegate con cautela, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale. Azatioprina e ciclofosfamide sono state correlate alla comparsa di discrasie ematiche nei pazienti con insufficienza renale in corso di terapia. La clearance renale del captopril diminuisce in presenza di probenecid. L'impiegoconcomitante di ACE-inibitori e litio potra' aumentare i livelli del litio nel siero. Quando gli ACE-inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetilsalicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portaread un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio dellafunzione renale all'inizio della terapia concomitante.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C al riparo dall'umidita'.