captopril doc*50cpr 25mg captopril doc generici srl

Che cosa è captopril doc 50cpr 25mg?

Captopril doc compresse prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Captopril doc risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori
Contiene i principi attivi: captopril
Composizione Qualitativa e Quantitativa: captopril
Codice AIC: 034366031 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione: captopril e' indicato nel trattamento dell'ipertensione. Puo' essere usato da solo o in associazione con altri ipotensivi, specie i diuretici tiazidici. Insufficienza cardiaca congestizia: captopril e' indicato nei pazienti con scompenso cardiaco ed e' da usare in associazione a diuretici e digitale. Infarto del miocardio: captopril e' indicato nel post-infarto in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, anche in assenza di segni e sintomi di scompenso cardiaco. La terapia a lungo termine e' in grado di migliorare la sopravvivenza, ritardare l'insorgenza e la progressione dello scompenso cardiaco e ridurre il rischio di reinfarto e la necessita' di rivascolarizzazione coronarica. Nefropatia diabetica: captopril e' indicato nel trattamentodei pazienti affetti da nefropatia diabetica. In questi soggetti il farmaco e' in grado di prevenire la progressione del danno renale, migliorando la prognosi e la sopravvivenza.

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Posologia

Captopril puo' essere preso prima, durante o dopo i pasti. Il dosaggio deve essere determinato individualmente. Ipertensione arteriosa: neipazienti non in trattamento con altra terapia antiipertensiva, iniziare con 50 mg giornalieri di captopril in una o due somministrazioni. Dopo due-quattro settimane, qualora si desiderasse un piu' marcato effetto antiipertensivo, la dose puo' essere aumentata a 100 mg giornalieri, sempre in una o due somministrazioni. Successivamente, nei pazientiin cui non fosse stato raggiunto un soddisfacente controllo dei valori pressori, e' consigliabile aggiungere una modesta dose di diuretico tiazidico. Nei pazienti ipertesi gia' in terapia diuretica, si consiglia di aggiungere captopril a dosaggi inferiori. Qualora dopo due settimane di tale terapia si desiderasse un ulteriore effetto antiipertensivo, incrementare la posologia del captopril seguendo lo schema precedentemente esposto. Nella terapia dell'ipertensione arteriosa essenzialelieve-moderata con captopril, il controllo dei valori pressori e' ottenuto generalmente con posologie giornaliere comprese fra 50 e 100 mg.In casi particolari, o secondo giudizio del medico, e' possibile utilizzare posologie superiori comunque non eccedenti i 450 mg al giorno. Insufficienza cardiaca congestizia: la dose iniziale di captopril e' generalmente di 25 mg 2 o 3 volte al giorno. Al fine di minimizzare l'incidenza e la durata di effetti ipotensivi occasionali e' suggeribile in tali casi instaurare la terapia con dosi iniziali pari a 6,25 o 12,5 mg due o tre volte al giorno. Ulteriori aumenti dei dosaggi giornalieri sono da attuare, possibilmente, solo dopo due settimane al fine diosservare se si ottenga una risposta soddisfacente. Non deve essere comunque superata la dose massima giornaliera di 450 mg. Captopril si usa in associazione con un diuretico e digitale a dosi normali. La terapia deve essere iniziata in ospedale. Infarto del miocardio: la terapia con captopril va iniziata in 3^a giornata, con una dose di 6.25 mg ripetibile, ad intervalli di 12 ore. La dose giornaliera andra' gradualmente incrementata. In caso di ipotensione sintomatica, puo' essere necessaria una riduzione della posologia giornaliera ed il trattamento puo' essere proseguito con dosi inferiori. Captopril puo' essere impiegato in associazione con i farmaci normalmente utilizzati nella terapiadei pazienti infartuati. Nefropatia diabetica: il dosaggio di captopril raccomandato in pazienti con nefropatia diabetica e' di 75-100 mg/die in dosi refratte. Nel caso sia necessario ottenere ulteriori riduzioni della pressione arteriosa, altri farmaci quali diuretici, beta-bloccanti, antipertensivi ad azione centrale e vasodilatatori possono essere associati al captopril. L'eliminazione di captopril puo' risultarediminuita in soggetti con riduzione della funzione renale. Pertanto, tali pazienti possono rispondere al trattamento con dosaggi inferiori di farmaco o con somministrazioni meno frequenti. Inoltre, in tali pazienti, nel caso di associazione con diuretici, e' necessario somministrare diuretici dell'ansa e non tiazidici. Pazienti anziani: in tali pazienti e' consigliabile iniziare la terapia con bassi dosaggi. Bambini: in questi pazienti, affetti da ipertensione grave secondaria, la dose iniziale di captopril e' di 0,3 mg/kg, somministrata sotto stretto controllo medico. Il trattamento nei lattanti e nei bambini potenzialmente soggetti ad avere ipotensione, come quelli in terapia diuretica, puo' iniziare con 0,15 mg/kg. La dose di captopril e' somministrata duevolte al giorno, o a seconda della risposta del singolo paziente. Pazienti con disfunzioni renali: si verifica ritenzione di captopril. In questi pazienti e' pertanto necessario regolare il dosaggio. Dopo che si e' ottenuto l'effetto terapeutico desiderato, si consigliano i seguenti intervalli nel dosaggio per evitare l'accumulo del farmaco. Clearance della creatinina >75 intervallo del dosaggio di 8 ore; 75-35 intervallo di 12-24 ore; 34-20 intervallo di 24-48 ore; 19-8 intervallo di48-72 ore; 7-5 intervallo di 72-108 ore; / da 3 a 4,5 giorni.

Effetti indesiderati

In circa il 4-7% dei pazienti, si verifica un rash, di solito pruriginoso, in genere durante le prime quattro settimane di trattamento. E' di norma maculopapuloso, ma raramente orticarioide. Sono stati anche osservati prurito, arrossamento e fotosensibilizzazione. In qualche paziente si e' manifestato angioedema. Reazioni gastrointestinali: circa il 2-4% dei pazienti ha avuto una diminuzione o la perdita della percezione del gusto. Tale fenomeno e' reversibile e di solito limitato neltempo. Alla perdita del gusto puo' associarsi perdita di peso. E' stata osservata stomatite con ulcerazioni pseudo-aftose. In qualche paziente che riceveva il farmaco e' stato riscontrato aumento degli enzimi epatici, sebbene non si sia provata alcuna relazione causale. Possono verificarsi irritazione gastrica e dolore addominale. Alterazioni epatiche: nel corso di trattamento con ACE-Inibitori e' stata raramente descritta una sindrome itterica con grave evoluzione verso l'epatite fulminante. Pertanto, i pazienti trattati con ACE-Inibitori che sviluppino ittero o marcato incremento degli enzimi epatici devono sospendere la terapia ed essere adeguatamente trattati. Reazioni renali: proteinuria. Transitoria elevazione dell'azotemia e della creatininemia. Aumento della potassiemia. Reazioni ematiche: neutropenia/agranulocitosi. Reazioni cardiovascolari: dopo l'inizio della terapia con il captopril in pazienti in corso di trattamento con diuretici o dopo l'aggiunta di un diuretico al regime terapeutico, puo' verificarsi ipotensione. In qualche paziente con volemia diminuita e' stata osservata tachicardia. Altre reazioni: sono stati riferiti parestesie delle mani, manifestazioni del tipo malattia da siero, tosse, broncospasmo e linfoadenopatie.Captopril puo' causare una falsa positivita' del test urinario per l'acetone.

Indicazioni

Ipertensione: captopril e' indicato nel trattamento dell'ipertensione. Puo' essere usato da solo o in associazione con altri ipotensivi, specie i diuretici tiazidici. Insufficienza cardiaca congestizia: captopril e' indicato nei pazienti con scompenso cardiaco ed e' da usare in associazione a diuretici e digitale. Infarto del miocardio: captopril e' indicato nel post-infarto in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, anche in assenza di segni e sintomi di scompenso cardiaco. La terapia a lungo termine e' in grado di migliorare la sopravvivenza, ritardare l'insorgenza e la progressione dello scompenso cardiaco e ridurre il rischio di reinfarto e la necessita' di rivascolarizzazione coronarica. Nefropatia diabetica: captopril e' indicato nel trattamentodei pazienti affetti da nefropatia diabetica. In questi soggetti il farmaco e' in grado di prevenire la progressione del danno renale, migliorando la prognosi e la sopravvivenza.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio croscarmellosio, magnesio stearato, silice colloidale biossido.

Avvertenze

In pazienti trattati con ACE-Inibitori, compreso il captopril, si e' manifestato angioedema. Se l'angioedema interessa la lingua, la glottide o la laringe, va intrapresa immediatamente una terapia d'emergenza per il rischio di soffocamento, anche fatale. L'arrossamento limitato al viso, alle mucose orali, alle labbra ed alle estremita' e' reversibili con la sospensione del farmaco. Nel corso di recenti studi clinicisono state osservate, in pazienti in terapia con ACE-Inibitori, reazioni anafilattoidi durante emodialisi con membrane per dialisi high-flux e durante aferesi delle lipoproteine a bassa densita' (LDL) eseguitacon colonne al destran-solfato. Questi pazienti dovranno essere trattati con particolare attenzione, soprattutto coloro che hanno gia' avuto reazioni simili. In due pazienti in trattamento desensibilizzante alveleno di imenotteri, la contemporanea somministrazione di un altro ACE-Inibitore ha provocato gravi reazioni anafilattoidi. Pertanto, in tali pazienti il trattamento con ACE-inibitori deve essere attuato con cautela. L'incidenza di una proteinuria superiore a 1 g/die e' risultata dello 0,7% in soggetti trattati con captopril. Circa il 90% di talipazienti riportava una diagnosi di pregressa nefropatia e/o un trattamento con dosaggi superiori ai 150 mg/die di captopril. In alcuni pazienti in terapia con captopril, con preesistenti danni renali, malattiedel collageno o in trattamento con farmaci immunosoppressori o citostatici, si e' manifestata neutropenia. In pazienti con lieve disfunzione renale senza malattie del collageno ed in terapia con dosi giornaliere relativamente alte di captopril, l'incidenza di neutropenia si e' verificata approssimativamente in un caso ogni 500 pazienti trattati. La contemporanea somministrazione di allopurinolo e captopril e' stata associata a neutropenia. In pazienti con insufficienza renale si dovra' effettuare il conteggio dei leucociti con formula leucocitaria primadi iniziare la terapia con il captopril. Tale analisi verra' ripetutaogni 2 settimane durante i primi 3 mesi della terapia e periodicamente in seguito. I pazienti in terapia con diuretici, specie quelli in cui tale terapia sia stata iniziata di recente, come pure quelli soggetti a rigorosa restrizione dietetica di sodio o sottoposti a dialisi, possono avere occasionalmente una riduzione repentina della pressione arteriosa entro le prime tre ore dall'assunzione della dose iniziale di captopril. Un effetto ipotensivo esagerato puo' anche verificarsi, ma con minore frequenza e minore intensita', dopo la seconda o terza dose. Questa risposta accentuata e' attribuita al fatto che l'angiotensinaII ha un ruolo importante nel mantenimento della pressione arteriosa in condizioni di deplezione sodio-volume. La possibilita' di effetti ipotensivi puo' essere ridotta al minimo sospendendo il diuretico o aumentando l'assunzione di sodio circa una settimana prima di iniziare iltrattamento. I pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave a valori pressori normali o bassi possono anche presentare marcate cadute della pressione arteriosa, che, in rari casi sono state accompagnate da aritmia o disturbi di conduzione, dopo l'una o l'altra delle dosi iniziali di captopril. In questi casi, in considerazione del potenziale abbassamento della pressione arteriosa e della gravita' dell'insufficienza cardiaca congestizia, la terapia deve essere iniziata in ospedale. In pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o durantel'anestesia con agenti che producono ipotensione, captopril blocchera' la formazione di angiotensina II secondaria a liberazione compensatoria di renina. Cio' puo' portare ad ipotensione che puo' essere corretta mediante espansione della volemia. In taluni soggetti nefropatici, e particolarmente in quelli con stenosi dell'arteria renale, si sono avuti aumenti dei tassi sierici di azoto e di creatinina dopo la riduzione della pressione arteriosa con captopril, di solito quando il farmaco veniva somministrato unitamente ad un diuretico. Puo' essere quindinecessario in tali casi ridurre il dosaggio di captorpil e/o sospendere la somministrazione del diuretico. In alcuni di questi pazienti puo' non essere possibile normalizzare la pressione arteriosa e mantenereuna perfusione renale adeguata. Poiche' captopril diminuisce la produzione di aldosterone puo' verificarsi un aumento del potassio sierico in pazienti con insufficienza renale. L'impiego di diuretici che risparmiano il potassio o di quote integrative di potassio, va pertanto fatto con cautela in quanto puo' comportare un aumento sensibile della potassiemia. Rashes e sintomi ad essi associati sono una possibile evenienza. Il rash e' in genere lieve e scompare nel giro di pochi giorni dopo una riduzione del dosaggio e/o la somministrazione di un antistaminico per alcuni giorni. In alcuni casi, la remissione del rash avvienespontaneamente, senza modificazioni della posologia. In alcuni pazienti si e' manifestato angioedema del viso, delle mucose orali, e delle estremita', reversibile con la sospensione del farmaco. Il captopril, come altri farmaci che riducono le resistenze vascolari, non va usato in pazienti con stenosi aortica a causa delle potenziali pericolose conseguenze della riduzione della perfusione coronarica secondaria alla diminuzione della pressione arteriosa. I pazienti devono essere avvertiti di segnalare immediatamente al medico l'eventuale comparsa di segni indicativi di neutropenia (come mal di gola e febbre). Dopo trattamento con captopril, alcuni pazienti con insufficienza cardiaca congestizia sono stati in grado di aumentare in maniera straordinaria la loro attivita' fisica. E' comunque prudente che tali pazienti siano avvertiti di aumentare lentamente e cautamente la loro attivita' fisica. Poiche' nei neonati e nei bambini della prima infanzia la funzione renale non e' equivalente a quella degli adulti, si devono usare dosi piu' basse di captopril, mantenendo il paziente sotto stretto controllo medico. La terapia con ACE inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovatoprofilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente. Captopril contiene lattosio quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento diglucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza perl'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad unACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonatile cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamenteseguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno. Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l'uso di captopril in allattamento non e' raccomandato per i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche' non c'e' abbastanzaesperienza clinica. Nei neonati piu' grandi, se ritenuto necessario per la madre, captopril puo' essere assunto durante l'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per la possibile comparsa di effetti avversi.

Interazioni con altri prodotti

Captopril puo' essere usato in combinazione con la maggior parte dei farmaci antipertensivi: diuretici tiazidici e dell'ansa, clonidina, metildopa, guanabenz, betabloccanti, prazosina, alfa-beta bloccanti, idralazina, nifedipina. L'impiego di diuretici risparmiatori di potassio,ove cio' sia necessario, va fatto con cautela in quanto puo' comportare un aumento sensibile della potassiemia. La combinazione di captopril con un diuretico esplica un effetto di tipo additivo. La dose efficace giornaliera sembra essere piu' bassa quando combinata con un diuretico, rispetto a quando il farmaco viene usato da solo o con un betabloccante. Cio' e' dovuto al fatto che, quando un diuretico causa deplezione sodica, viene stimolata la liberazione di renina. Impedendo l'effetto pressorio della renina, captopril elimina l'azione autolimitante dei diuretici. Da quanto detto, e' comprensibile che la riduzione dellapressione arteriosa raggiunta associando un betabloccante a captopril, tende ad essere minore di quando si associa un diuretico. Il principale risultato della combinazione con un betabloccante e' una significativa riduzione della frequenza cardiaca. Ipotensione: i pazienti in terapia con diuretici e specialmente quelli che hanno iniziato di recente tale terapia, come anche coloro che osservano un severo regime dietetico povero di sale o che sono in dialisi, possono occasionalmente presentare un abbassamento repentino della pressione, che si verifica generalmente durante la prima ora successiva alla dose iniziale di captopril. Agenti ad attivita' vasodilatatrice: nitroglicerina o altri nitrati o altri medicinali ad attivita' vasodilatatrice dovranno, se possibile, essere interrotti prima di iniziare la terapia con captopril. Se tali medicinali saranno risomministrati durante terapia con captopril,questi dovranno essere utilizzati con cautela, e ai dosaggi inferiori. Agenti con attivita' sul sistema nervoso simpatico: il sistema nervoso simpatico puo' avere una importanza particolare nel regolare la pressione nei pazienti in terapia con captopril da solo o in associazionecon diuretici. Comunque, agenti con attivita' sul sistema nervoso simpatico dovranno essere usati con cautela. I farmaci che bloccano il sistema beta-adrenergico aggiungono alcuni effetti antiipertensivi al captopril, ma la risposta e' meno che additiva. Co-somministrazione con FANS: quando ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei, si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante di ACE inibitori eFANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante. Litio: in pazienti in terapia con ACE-Inibitori e litio sono statiriportati aumenti dei livelli sierici di litio e sintomi di tossicita' da litio. Questi farmaci dovranno essere somministrati in associazione con cautela e si raccomanda il monitoraggio frequente dei livelli sierici del litio. Se viene usato anche un diuretico, questo puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio. Ipoglicemizzanti: la somministrazione contemporanea di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimanedi trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C e al riparo dall'umidita'.