candesartan id my*98cpr16+12,5 candesartan e mylan spa

Che cosa è candesartan id my 98cpr16+12,5?

Candesartan id my compresse prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Candesartan id my risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antagonisti dell'angiotensina ii + diuretici.
Contiene i principi attivi: candesartan cilexetil/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene candesartan cilexetil idroclorotiazide (hctz).
Codice AIC: 040670109 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti adulti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata dalla monoterapia con candesartan cilexetil o idroclorotiazide

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Posologia

Una compressa una volta al giorno. E' raccomandata la titolazione della dose con i componenti individuali. Se clinicamente indicato, puo' essere considerato un passaggio diretto dalla monoterapia al farmaco. Il medicinale deve essere somministrato in pazienti in cui la pressionesanguigna non e' perfettamente controllata con candesartan cilexetil o idroclorotiazide in monoterapia o candesartan e idroclorotiazide a dosi piu' basse. L'efficacia antipertensiva maggiore viene ottenuta dopo 4 settimane dall'inizio del trattamento. Nei pazienti anziani non e'necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale. Nei pazienti a rischio di ipotensione si raccomanda un incremento progressivo di candesartan cilexetil. Uso in pazienti con alterata funzionalita' renale: sono da preferire diuretici d'ansa. Si raccomanda la titolazione delladose di candesartan cilexetil in pazienti con alterata funzionalita' renale di grado da lieve a moderato, prima del trattamento con il farmaco (la dose iniziale raccomandata in questi pazienti e' di 4 mg di candesartan cilexetil). Il prodotto non deve essere usato in pazienti con grave insufficienza renale. Si raccomanda la titolazione della dose di candesartan cilexetil prima di passare al medicinale in pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. Il prodotto non deve essere usato in pazienti con grave insufficienza epatica e/o colestasi. La sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite nei bambiniappena nati e fino ai 18 anni di eta'. Non ci sono dati disponibili. Uso orale. Il prodotto puo' essere preso con o senza cibo. La biodisponibilita' di candesartan non e' influenzata dal cibo. Non ci sono interazioni clinicamente significative tra l'idroclorotiazide e il cibo.

Effetti indesiderati

>>Reazioni avverse con candesartan cilexetil/idroclorotiazide. Infezioni e infestazioni. Comune: infezione respiratoria. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iperpotassiemia, iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capogiri/vertigini, cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici,alterata funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria,prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: mal di schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: alterata funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. >>Idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, aplasia midollare, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia,iperuricemia, squilibri elettrolitici (inclusi iponatremia e ipopotassiemia). Disturbi psichiatrici. Raro: disturbi del sonno, depressione,irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Comune: leggera, lieve senso di stordimento, vertigini; raro: parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: visione sfocata transitoria. Patologie cardiache. Raro: aritmie cardiache. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica; raro: angiti necrotizzanti (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: di stress respiratorio (inclusi polmoniti e edema polmonare). Patologie gastrointestinali. Non comune: anoressia, perdita di appetito, irritazione gastrica, diarrea, stipsi; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: ittero (ittero intraepatico colestasico). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash cutaneo, orticaria, fotosensibilita'; raro: necrolisi epidermica tossica, reazioni cutanee simili al lupus eritematoso o riacutizzazione del lupus eritematoso. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: spasmi muscolari.Patologie renali e urinarie. Comune: glicosuria; raro: disfunzione renale e nefrite interstiziale. Disturbi generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: debolezza; raro: febbre. Esami diagnostici. Comune: aumento del colesterolo e dei trigliceridi; raro:aumento dell'azotemia e della creatinina.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti adulti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata dalla monoterapia con candesartan cilexetil o idroclorotiazide

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o alle sostanze attive derivate della sulfonamide. Secondo e terzotrimestre di gravidanza. Insufficienza renale grave. Insufficienza epatica grave e/o colestasi. Ipopotassiemia e ipercalcemia refrattarie alla terapia. Gotta.

Composizione ed Eccipienti

Sodio docusato, laurilsolfato di sodio, carmellosa calcica, amido di mais pregelatinizzato, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato (E572).

Avvertenze

Alterata funzionalita' renale/trapianto renale: sono da preferire diuretici d'ansa. Se il farmaco e' usato in pazienti con alterata funzionalita' renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli di potassio, creatinina e acido urico. Non ci sono esperienze circa l'uso del medicinale in pazienti sottoposti a trapianto renale di recente. Medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone possono aumentare l'azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi dell'arteria renale bilaterale o stenosi dell'arteria in presenza diun unico rene. In pazienti con deplezione di volume intravascolare e/o deplezione di sodio, puo' verificarsi ipotensione sintomatica: l'usodel farmaco non e' raccomandato fino a che questa condizione non venga corretta. Durante l'anestesia e la chirurgia puo' verificarsi ipotensione in pazienti trattati con antagonisti dell'angiotensina II dovutaal blocco del sistema renina-angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare la somministrazione di liquidi per via endovenosa e/o di vasopressori. Le tiazidi vanno utilizzate con cautela nei pazienti con alterata funzionalita' epatica o patologia epatica progressiva, dal momento che anche minimi modificazioni dell'equilibrio dei fluidi e dell'elettrolita puo' precipitare in coma epatico. Non ci sono esperienze in pazienti con alterata funzionalita'epatica. Si raccomanda speciale cautela in pazienti con stenosi dellavalvola aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono generalmente ai farmaci antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone: il medicinale non e' raccomandato in questi pazienti. Gli elettroliti sierici devono esserecontrollati regolarmente e ad intervalli appropriati. Le tiazidi, inclusa l'idroclorotiazide, possono causare uno squilibrio dei fluidi o elettrolitico. I diuretici tiazidici possono ridurre l'eliminazione renale del calcio e possono determinare un lieve aumento dei livelli di calcio sierici. Un'ipercalcemia significativa puo' essere indice di un iperparatiroidismo latente. Le tiazidi vanno interrotte prima di controllare la funzionalita' della paratiroide. L'idroclorotiazide aumenta in maniera dose dipendente l'eliminazione del potassio per via renale,il che puo' causare ipopotassiemia. Il rischio di ipopotassiemia puo'essere aumentato in caso di cirrosi epatica, in pazienti in diuresi forzata, in caso di assunzione inadeguata di elettroliti e con l'uso concomitante di corticosteroidi o di ormone adrenocorticotropo. Il trattamento con candesartan cilexetil puo' causare iperpotassiemia. L'uso concomitante del farmaco e diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio, sostituti del sale o altri medicinali che possono aumentare i livelli di potassio sierico possono portare ad un aumento dei livelli di potassio sierico. Il monitoraggio del potassio deve essere effettuato come appropriato. E' stato mostrato che le tiazidi aumentano l'escrezione renale del magnesio, il che puo' causare ipomagnesiemia. Il trattamento con diuretico tiazidico puo' alterare la tolleranzaal glucosio. Puo' essere necessario aggiustare la dose di antidiabetici inclusa l'insulina. Il diabete mellito latente puo' diventare manifesto durante la terapia con tiazide. Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi sono stati associati alla terapia con tiazide. Alla dose contenuta nel farmaco, non e' stato riferito alcun effetto o solo effetti minimi. I diuretici tiazidici aumentano le concentrazioni di acido urico sierico e possono aggravare la gotta in pazienti predisposti. Sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilita': interrompere il trattamento. Se e' essenziale una risomministrazione del trattamento, si raccomanda di proteggere le aree esposte al sole o ai raggiUVA artificiali. In pazienti il cui tono vascolare e la cui funzione renale dipendono in modo predominante dall'attivita' del sistema renina-angiotensina-aldosterone, il trattamento con medicinali che agisconosu questo sistema inclusi gli AIIRAs, e' stato associato a ipotensione acuta, azotemia, oliguria o (raramente), insufficienza renale acuta.L'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare arteriosclerotica puo' comportare l'insorgenza di infarto del miocardio o di ictus. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' all'idroclorotiazide in pazienti con o senza storia di allergia o asma bronchiale. Durante il trattamento con diuretici tiazidici e' stata riferita esacerbazione o ricorrenza di lupus eritematoso sistemico. L'effetto antiipertensivo del medicinale puo' essere potenziato da altri antiipertensivi. Contiene lattosio. Gli AIIRA non devono essere assunti durante la gravidanza. A meno che la continuazione della terapia con AIIRA non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti anti-ipertensivi alternativi che dispongono di un profilo di sicurezza appurato per l'uso in gravidanza. Quando la gravidanza e' diagnosticata, il trattamento con AIIRA deve essere interrottoimmediatamente e, se del caso, va iniziata una terapia alternativa.

Gravidanza e Allattamento

L'uso di AIIRA non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre digravidanza. A meno che la continuazione della terapia con AIIRA non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti anti-ipertensivi alternativi che dispongono di un profilo di sicurezza appurato per l'uso in gravidanza. Quando la gravidanza e' diagnosticata, il trattamento con AIIRA deveessere interrotto immediatamente e, se del caso, va iniziata una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione alla terapia con AIIRA durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicita' nell'uomo e tossicita' neonatale. In caso di esposizione agli AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto AIIRA vanno accuratamente tenuti sotto osservazione per l'ipotensione. I dati relativi all'uso dell'idroclorotiazide in gravidanza sono limitati. L'idroclorotiazide attraversa la placenta: il suo uso nel secondoe terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto-placentare e puo' causare effetti sul feto e sul neonato quali ittero, alterazione dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia. L'idroclorotiazide non deve essere usata per l'edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preclampisia dovuta a rischio ad un abbassamento delvolume plasmatici e ipoperfusione placentare, senza un effetto benefico sul corso della terapia. L'idroclorotiazide non deve essere utilizzata per l'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza eccetto inrare situazioni dove non puo' essere effettuato un altro trattamento.Il farmaco non e' raccomandato e trattamenti alternativi con profili di sicurezza stabiliti sono preferibili durante l'allatamento al seno,specialmente nei neonati o nei nati pretermine. Idroclorotiazide e' escreto nel latte umano in piccole quantita'. Le tiazidi a elevate dosicausando un'intensa diuresi possono inibire la produzione di latte.

Interazioni con altri prodotti

Negli studi clinici di farmacocinetica, i composti che sono stati investigati includono warfarin, digossina, contraccettivi orali, glibenclamide e nifedipina. Non sono state identificate interazioni tra candesartan cilexetil e altri medicinali clinicamente significative. L'effetto potassio-depletore di idroclorotiazide potrebbe essere potenziato da altri farmaci associati a perdita di potassio ed ipokaliemia. L'uso concomitante del farmaco e diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio o sali sostituti di potassio o di altri farmaci che possono aumentare i livelli di potassio puo' causare l'aumento di potassio sierico. Il monitoraggio del potassio deve essere effettuato come appropriato. L'ipopotassiemia e l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici sono fattori predisponenti per i potenziali effetti cardiotossicidei glicosidi digitalici e degli agenti antiaritmici. Si raccomanda un controllo regolare dei livelli di potassio sierico se il farmaco viene usato insieme a questi farmaci e con i seguenti medicinali che possono indurre torsioni di punta: antiartmici di classe Ia; antiartmici di classe III; alcuni antipsicotici; altri. Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con ACE inibitori o idroclorotiazide. Un effetto simile puo' verificarsi con gli antagonisti dell'angiotensina II. Non e' raccomandato l'uso concomitande di idroclorotiazide con litio. Se la combinazione e' necessaria, e' raccomandatoun attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA II sono somministrati contemporaneamente a FANS, l'efficacia antipertensiva puo' risultare attenuata. L'uso concomitante di antagonisti dell'Angiotensina II e di FANS puo' determinare un aumento del rischio di peggioramento della funzionalita' renale, inclusa la possibile insufficienza renale acuta, e un aumento del potassio sierico. La combinazione deve essere somministrata con cautela. I pazienti devono essere adeguatamente idratati. Va considerato un monitoraggio della funzionalita' renale all'inizio della terapia combinata e ad intervalli regolari nel corso della terapia. L'effetto diuretico, natriuretico e antipertensivo dell'idroclorotiazide e' attenuato dai farmaci antinfiammatori non steroidei. L'assorbimento dell'idroclorotiazide e' ridotto da colestipolo e colestiramina. L'effetto dei miorilassanti non depolarizzantipuo' essere potenziato dall'idroclorotiazide. I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli di calcio sierici. Se vanno prescritte preparazioni a base di calcio o di vitamina D, i livelli di calcio vanno monitorati e il dosaggio aggiustato di conseguenza. L'effetto iperglicemico dei betabloccanti e del diazossido puo' essere potenziato dai tiazidici. Gli agenti anticolinergici possono aumentare la biodisponibilita' dei diuretici tiazidici riducendo la motilita' gastrointestinale eil tasso di svuotamento gastrico. Il rischio di effetti indesiderati dell'amantadina puo' essere aumentato dai tiazidici. Le tiazidi possono ridurre l'eliminazione renale di medicinali citotossici, potenziandoquindi il loro effetto mielosoppressivo. L'ipotensione ortostatica puo' risultare esagerata dall'assunzione concomitante di alcool, barbiturici o anestetici. Il trattamento con tiazidi puo' influenzare negativamente la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento della dose degli agenti antidiabetici, inclusa l'insulina. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile alterazione della funzionalita' renale collegata all'idroclorotiazide. L'idroclorotiazide puo' determinare una risposta arteriosa ridotta alle amine vasopressorie, ma non abbastanza da escludere un effetto ipertensivo. L'idroclorotiazide puo' aumentare il rischio di insufficienza renale acuta. Il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare il rischio di uricemia o di complicazioni simil gotta. Il trattamento concomitante con baclofene, amifostina, antidepressivi triciclici, o neurolettici possono portare ad un potenziamento dell'effetto antiipertensivo e possono indurre ipotensione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.