candesartan actavis 28 compresse 8mg aurobindo pharma italia srl

Che cosa è candesartan auro 28cpr 8mg?

Candesartan actavis compresse divisibili prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Candesartan actavis risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto candesartan auro 28cpr 8mg

E' utilizzato per la cura di antagonisti dei recettori dell'angiotensina ii.
Contiene i principi attivi: candesartan cilexetil
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene candesartan cilexetil.
Codice AIC: 040992113 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti. Trattamento dei pazienti adulti con scompenso cardiaco e alterata funzione sistolicaventricolare sinistra come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori o quando gli ACE-inibitori non sono tollerati.

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Posologia

>>Ipertensione: 8 mg al giorno. Il massimo effetto antipertensivo si consegue entro 4 settimane. In alcuni pazienti, la cui pressione arteriosa non risulta adeguatamente sotto controllo, la dose puo' essere aumentata a 16 mg fino ad un massimo di 32 mg una volta/die. La terapia deve essere corretta in base alla risposta della pressione arteriosa. Il farmaco puo' anche essere somministrato con altri agenti antipertensivi. L'aggiunta di idroclorotiazide ha dimostrato di avere un effettoantipertensivo additivo con varie dosi di candesartan. Non e' necessario attuare alcuna correzione della dose iniziale nei pazienti anziani. Puo' essere presa in considerazione una dose iniziale di 4 mg nei pazienti a rischio di ipotensione, come pazienti con una potenziale deplezione del volume intravascolare. La dose iniziale e' 4 mg in pazienticon insufficienza renale, inclusi i pazienti in emodialisi. La dose deve essere titolata tenendo conto della risposta. L'esperienza terapeutica nei pazienti con insufficienza renale molto grave o allo stadio finale e' limitata. Nei pazienti con lieve o moderata insufficienza epatica e' raccomandata una dose iniziale di 4 mg. La dose deve essere corretta in base alla risposta. Il farmaco e' controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica e/o colestasi. L'effetto antipertensivo di candesartan e' meno pronunciato nei pazienti di colore rispettoai pazienti non di colore. >>Scompenso cardiaco: 4 mg una volta/die. La titolazione fino alla dose target di 32 mg una volta/die (dose massima) o fino alla massima dose tollerata e' effettuata raddoppiando la dose ad intervalli di almeno 2 settimane. La valutazione di pazienti con scompenso cardiaco deve sempre comprendere valutazione della funzionalita' renale incluso il monitoraggio della creatinina sierica e del potassio sierico. Il farmaco puo' essere somministrato con altri trattamenti per l'insufficienza cardiaca, compresi ACE inibitori, beta-bloccanti, diuretici e digitale o una combinazione di questi prodotti medicinali. L'associazione di un ACE inibitore, un diuretico risparmiatoredel potassio con candesartan non e' raccomandata e deve essere presa in considerazione solo dopo un'attenta valutazione dei potenziali benefici e rischi. Non e' necessaria alcuna correzione della dose inizialenei pazienti anziani o in pazienti con deplezione del volume intravascolare, insufficienza renale o epatica da lieve a moderata. L'efficacia e la sicurezza di candesartan nei bambini dalla nascita ai 18 anni d'eta' non sono state accertate nel trattamento dell'ipertensione e dell'insufficienza cardiaca. Non ci sono dati disponibili. Uso orale. Il farmaco deve essere assunto una volta al giorno con o senza cibo.

Effetti indesiderati

>>Trattamento dell'ipertensione. Infezioni e infestazioni. Comune: infezione delle vie aeree. Patologie del sistema emolinfopoietico sistema endocrino. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Patologie del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: ipercaliemia, iponatremia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri/vertigini,cefalea. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie epatobiliari. Molto raro: incremento degli enzimi epatici, alterazione della funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Moltoraro: dolore alla schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: compromissione della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale in pazienti predisposti. In genere non ci sono state influenze clinicamente rilevanti sui parametri degli esami di laboratorio di routine. Sono state osservate lievi diminuzioni dell'emoglobina. Tuttavia, in pazienti con alterata funzionalita' renale, e' raccomandato il controllo periodico dei livelli sierici di potassio e di creatinina. >>Trattamento dello scompenso cardiaco. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Patologie del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipercaliemia; molto raro: iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capogiro, cefalea. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterazioni della funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: dolore alla schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale neipazienti predisposti. Ipercaliemia e insufficienza renale sono comuniin pazienti trattati per il trattamento dell'insufficienza cardiaca. Si raccomanda il monitoraggio periodico della creatinina e del potassio sierico.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti. Trattamento dei pazienti adulti con scompenso cardiaco e alterata funzione sistolicaventricolare sinistra come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori o quando gli ACE-inibitori non sono tollerati.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a candesartan cilexetil o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave insufficienza epatica e/o colestasi.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, amido di mais, idrossipropilcellulosa, sodio croscarmellosa, magnesio stearato, trietilcitrato.

Avvertenze

E' possibile prevedere alterazioni della funzionalita' renale nei pazienti predisposti. Quando il farmaco viene somministrato a pazienti ipertesi con insufficienza renale, si raccomanda il monitoraggio periodico dei livelli del potassio e della creatinina sierica. L'esperienza in pazienti con insufficienza renale molto grave o allo stadio finale e' limitata. In questi pazienti la dose deve essere attentamente titolata attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa. La valutazione dei pazienti con scompenso cardiaco deve includere accertamenti periodici della funzionalita' renale. Durante la titolazione della dose siraccomanda di monitorare le concentrazioni sieriche di creatinina e di potassio. Il rischio di reazioni avverse puo' aumentare quando candesartan viene impiegata in associazione con ACE-inibitori. I pazienti che seguono questo trattamento devono essere controllati regolarmente eattentamente. Durante la dialisi la pressione arteriosa puo' essere particolarmente sensibile al blocco del recettore AT1 come risultato del ridotto volume plasmatico e dell'attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto il farmaco deve essere attentamente titolato attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa nei pazienti in emodialisi. Altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone possono aumentare l'azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in presenza di un unico rene. Non ci sono dati clinici relativi alla somministrazione di nei pazienti con trapianto renale recente. Durante il trattamento puo' verificarsi ipotensione in pazienti conscompenso cardiaco. Questo si puo' verificare anche in pazienti ipertesi con deplezione del volume intravascolare. Si deve essere cauti quando si inizia la terapia e si deve cercare di correggere l'ipovolemia.Durante l'anestesia e gli interventi chirurgici puo' verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina-angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare l'impiego diliquidi per via endovenosa e/o di sostanze vasopressorie. Si raccomanda speciale cautela in pazienti con stenosi della valvola aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Pazienti con iperaldosteronismo primario generalmente non rispondono ai farmaci antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto l'uso del candesartan in questa popolazione non e' raccomandato. L'uso concomitante del farmaco con diuretici risparmiatori di potassio, di integratori di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri farmaci che possono aumentare i livelli di potassio puo' causare l'aumento sierico di potassio in pazienti ipertesi. Dove opportuno deve essere istituito un monitoraggio del potassio. In pazienti con scompenso cardiaco si puo' verificare ipercaliemia. Si raccomanda un monitoraggio periodico dei livelli sierici di potassio. L'assunzione concomitante di ACE-inibitori e diuretici risparmiatori di potassio con il farmaco non e' raccomadato e deve essere preso in considerazione solo dopo attenta valutazione del potenziale rapporto rischi/benefici. In pazienti il cui tono vascolare e la funzionalita' renale dipendono in modo predominante dall'attivita' del sistema renina-angiotensina-aldosterone, il trattamento con altri farmaci che agiscono su questo sistema e' stato associato ad ipotensione acuta, uremia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta. La possibilita' di effetti simili non puo' essere esclusa con l'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II. L'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica omalattia ischemica cerebrovascolare puo' comportare l'insorgenza di infarto miocardico o di ictus. L'effetto antipertensivo di candesartan puo' essere potenziato da altri farmaci per l' abbassamento della pressione arteriosa. Contiene lattosio. La terapia con gli inibitori del recettore dell'angiotensina II non deve essere avviata in gravidanza. Ad eccezione dei casi in cui la continuazione di tale terapia sia ritenuta essenziale, le pazienti che pianificano una gravidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi, con un profilo di sicurezza ben delineato per l'uso in gravidanza. Quando viene accertata la gravidanza, il trattamento con gli inibitori del recettore dell'angiotensina II deve essere interrotto e deve essere iniziata una terapia alternativa.

Gravidanza e Allattamento

L'uso di antagonisti del recettore dell'angiotensina II non e' raccomandato nel primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza. Salvo nei casi in cui la continuazione della terapia con inibitori del recettore dell'angiotensina II sia ritenuta essenziale, le pazienti che pianificano una gravidanzadevono passare a trattamenti antipertensivi alternativi, con un profilo di sicurezza ben delineato per l'uso in gravidanza.In presenza di una diagnosi di gravidanza il trattamento con inibitori del recettore dell'angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se opportuno, si deve istituire una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con inibitori del recettore dell'angiotensina II nel corso del secondo e del terzo trimestre induce fetotossicita' nell'uomo e tossicita' neonatale. In caso di esposizione a un inibitore del recettore dell'angiotensina II a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda una valutazione ecografica della funzionalita' renale e del cranio. I neonati di madri che hanno assunto inibitori del recettore dell'angiotensina II devono essere tenuti sotto stretta osservazione per rilevare un'eventuale ipotensione. Durante l'allattamento al seno, il farmaco non e' raccomandato e sono da preferirsi trattamenti alternativi, con profili di sicurezza meglio delineati per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di neonati o prematuri.

Interazioni con altri prodotti

I composti che sono stati valutati negli studi di farmacocinetica includono idroclorotiazide, warfarin, digossina, contraccettivi orali, glibenclamide, nifedipina ed enalapril. Con questi farmaci non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di integratori di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri prodotti medicinali che possono aumentare i livelli di potassio puo'causare l'aumento sierico di potassio. Quando opportuno deve essere istituito un monitoraggio di potassio. Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' sono stati riportati durante la co-somministrazione di litio con ACE-inibitori. Un effetto simile puo' verificarsi con gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II.L'impiego di candersartan con il litio non e' raccomandato. Se l'uso concomitante si rende necessario e' raccomandato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II sono somministrati in concomitanza con farmaci antinfiammatori non steroidei, si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. Come con gli ACE-inibitori, l'uso concomitate di antagonisti del recettore dell'angiotensina II e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzionalita' renale checomprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livellidel potassio sierico. L'associazione deve essere somministrata con cautela. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalita' renale all'inizio della terapia concomitante e poi periodicamente.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.