brimonidina rat coll 5ml 2mg/m brimonidina ratiopharm italia srl

Che cosa è brimonidina rat coll 5ml 2mg/m?

Brimonidina rat collirio soluzione prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Brimonidina rat risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di recettori alfa-2: simpaticomimetici per la terapia del glaucoma.
Contiene i principi attivi: brimonidina tartrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: brimonidina tartrato 2 mg/ml, equivalenti a 1,3 mg di brimonidina.
Codice AIC: 038671018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare. Come monoterapia in pazienti per i quali e' controindicata una terapia topica con beta-bloccanti. Come terapia aggiuntiva ad altri farmaci che abbassano la pressione intraoculare quando l'obiettivo PIO non e' raggiunto con un singolo principio attivo.

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Posologia

Dose raccomandata negli adulti (inclusi gli anziani). La dose raccomandata e' una goccia di brimonidina nell'occhio(i) colpito(i) due volteal giorno, a distanza di circa 12 ore. Nei pazienti anziani non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Come per altri colliri, al fine di ridurre un possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale all'angolo palpebrale mediale (occlusione puntale) per un minuto. Questo dovrebbe essere eseguito immediatamente dopo l'instillazione di ogni goccia. In caso di somministrazione concomitante di altri medicinali oftalmici topici, i diversi farmaci devonoessere instillati a distanza di 5-15 minuti. Uso in caso di compromissione renale ed epatica Non sono stati effettuati studi con la brimonidina in pazienti con compromissione epatica o renale. Uso nei soggettiin eta' pediatrica. Non sono stati condotti studi clinici negli adolescenti (dai 12 ai 17 anni). L'uso della brimonidina non e' raccomandato nei bambini al di sotto di 12 anni di eta' ed e' controindicato nei neonati e nella prima infanzia (bambini di eta' inferiore ai 2 anni). E' noto che nei neonati possono verificarsi gravi reazioni avverse. Lasicurezza e l'efficacia della brimonidina non sono state stabilite nei bambini.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' comunemente segnalati sono secchezza delle fauci, iperemia oculare e bruciore/dolore acuto, tutte osservate nel 22-25% dei pazienti. Questi effetti sono di solito transitori e generalmente non di gravita' tale da richiedere l'interruzione del trattamento. Negli studi clinici i sintomi di reazioni allergiche oculari sono stati osservati nel 12,7% dei soggetti (causando la sospensione delfarmaco nell'11,5% dei casi), e nella maggior parte dei pazienti talimanifestazioni si verificavano tra il terzo e il nono mese di trattamento. All'interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravita' decrescente. E' stata utilizzata la seguente classificazione per definire l'insorgenza degli effetti indesiderati: Molto comune (1/10); Comune (1/100 e < 1/10); Non comune (1/1000 e < 1/100); Raro (1/10.000 e < 1/1000); Molto raro (< 1/10.000); Sconosciuto (non puo' essere desunto dai dati disponibili). >>Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni/aritmie (incluse bradicardia e tachicardia). >>Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, sonnolenza; Comune: vertigini, alterazione del gusto; Molto raro:sincope. >>Patologie oculari. Molto comune: irritazione oculare, incluse reazioni allergiche (iperemia, bruciore e dolore acuto, prurito, sensazione di corpo estraneo, follicoli congiuntivali, visione offuscata); Comune: irritazione locale (iperemia ed edema palpebrale, blefariti, edema e secrezione congiuntivale, dolore oculare e lacrimazione), fotofobia, erosione e colorazione corneale, secchezza oculare, sbiancamento congiuntivale, visione alterata, congiuntivite; Molto raro: irite(uveite anteriore), miosi. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: sintomi delle vie respiratorie superiori; Non comune: secchezza nasale; Raro: dispnea. >>Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza orale; Comune: sintomi gastrointestinali. >>Patologie vascolari. Molto raro: ipertensione, ipotensione. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento/sonnolenza; Comune: astenia. >>Patologie del sistema Immunitario. Non comune: reazioni allergiche sistemiche. >>Patologiepsichiatriche. Non comune: depressione; Molto raro: insonnia. Nei neonati e nei bambini piccoli trattati con brimonidina nell'ambito del trattamento medico del glaucoma congenito sono stati segnalati sintomi di sovradosaggio da brimonidina, quali perdita di coscienza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi e apnea. In uno studio difase 3 della durata di 3 mesi in bambini di eta' compresa tra 2 e 7 anni con glaucoma non adeguatamente controllato da beta-bloccanti e' stata osservata un'alta prevalenza di sonnolenza (55%) con l'uso di brimonidina come trattamento aggiuntivo. Nell'8% dei bambini questa manifestazione era di entita' grave, e nel 13% ha richiesto interruzione deltrattamento. L'incidenza della sonnolenza diminuiva con l'aumentare dell'eta', essendo minore nel gruppo di almeno 7 anni di eta' (25%), maera maggiormente influenzata dal peso corporeo, manifestandosi piu' frequentemente nei bambini con peso corporeo < 20 kg (63%) rispetto a quelli con peso corporeo > 20 kg (25%).

Indicazioni

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare. Come monoterapia in pazienti per i quali e' controindicata una terapia topica con beta-bloccanti. Come terapia aggiuntiva ad altri farmaci che abbassano la pressione intraoculare quando l'obiettivo PIO non e' raggiunto con un singolo principio attivo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti - Neonati e prima infanzia. Pazienti in terapia con inibitori della monoaminossidasi (IMAO) e pazienti trattati con antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (per es. antidepressivi triciclici e mianserina).

Composizione ed Eccipienti

Benzalconio cloruro, alcool polivinilico, sodio cloruro, sodio citrato, acido citrico monoidrato, acqua depurata, acido cloridrico (per la correzione del pH), sodio idrossido (per la correzione del pH).

Avvertenze

I bambini a partire dai 2 anni di eta', specie quelli nella fascia dieta' da 2 a 7 anni e/o con peso inferiore a 20 kg, devono essere trattati con cautela e monitorati attentamente a causa dell'alta incidenzadi sonnolenza. E' necessaria prudenza anche nel trattamento dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari gravi o instabili e non controllate. Durante gli studi clinici con la brimonidina alcuni pazienti (12,7%) hanno subito una reazione oculare di tipo allergico. Se compaiono reazioni allergiche, il trattamento con la brimonidina deve essere interrotto. La brimonidina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con depressione, insufficienza cerebrale o coronarica, fenomeno diRaynaud, ipotensione ortostatica o tromboangioite obliterante. Non sono stati condotti studi con la brimonidina in pazienti con funzionalita' epatica o renale compromessa; pertanto si raccomanda cautela nel trattamento di questi pazienti. Il conservante contenuto, il benzalconiocloruro, puo' causare irritazione oculare. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell'instillazione e attendere almeno 15 minuti prima di riapplicare le lenti. E' noto che le lenti a contatto morbide si possono offuscare.

Gravidanza e Allattamento

Non e' stata stabilita la sicurezza di impiego nelle donne in gravidanza. Negli studi condotti sugli animali, la brimonidina tartrato non ha mostrato effetti teratogeni. Nei conigli, la brimonidina tartrato, alivelli plasmatici piu' elevati di quelli raggiunti durante la terapia nell'uomo, ha causato aumento di perdita preimpianto e riduzione postnatale della crescita. La brimonidina deve essere utilizzata in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Non e' noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano. La sostanza viene escreta nel latte dei ratti che allattano. La brimonidina non deve essere utilizzata dalle donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Sebbene non siano stati condotti studi specifici con la brimonidina relativi a possibili interazioni, bisogna tuttavia considerare la possibilita' di un effetto additivo o di potenziamento con i depressivi delSNC (alcool, barbiturici, oppiacei, sedativi o anestetici). Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine in circolazione dopo la somministrazione di brimonidina. Si raccomanda comunque cautela nei pazienti che assumono farmaci che possono alterare il metabolismo e la captazione delle amine circolanti, per es. clorpromazina, metilfenidato,reserpina. In seguito all'applicazione della brimonidina, in alcuni pazienti sono state osservate diminuzioni clinicamente non significative della pressione sanguigna. Si raccomanda pertanto cautela in caso diuso concomitante di farmaci come gli antiipertensivi e/o i glicosidi cardioattivi. E' richiesta inoltre prudenza se si inizia (o si varia la dose) un trattamento concomitante con farmaci sistemici (indipendentemente dalla forma farmaceutica) che possono interagire con gli agonisti alfa-adrenergici o interferire con la loro attivita', come gli agonisti o gli antagonisti dei recettori adrenergici (per es. isoproterenolo, prazosina).

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede condizioni particolari di conservazione.