bisoprololo my*100cpr 1,25mg bisoprololo mylan spa

Che cosa è bisoprololo my 100cpr 1,25mg?

Bisoprololo mg compresse divisibili prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Bisoprololo mg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti betabloccanti, selettivi.
Contiene i principi attivi: bisoprololo fumarato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene: bisoprololo fumarato.
Codice AIC: 039565092 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica stabile con ridotta funzione sistolica ventricolare sinistra in combinazione con ACE inibitori e diuretici ed eventualmente glicosidi cardiaci. Trattamento dell'angina pectoris cronica stabile. Trattamento dell'ipertensione essenziale.

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Posologia

Uso orale. Uso in pazienti con insufficienza cardiaca cronica stabile. La terapia standard per l'insufficienza cardiaca cronica consiste nell'assunzione di un ACE inibitore (o antagonista recettore dell'angiotensina in caso di intolleranza agli ACE inibitori), un betabloccante, diuretici, e laddove appropriato, glicosidi cardiaci. All'inizio del trattamento con bisoprololo i pazienti devono presentare insufficienza cardiaca cronica stabile senza episodi acuti. Il medico curante deve essere esperto nel trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica. Un peggioramento transitorio dell'insufficienza cardiaca, ipotensione, o bradicardia puo' verificarsi durante il periodo di titolazione e in seguito. Fase di titolazione. Il trattamento dell'insufficienza cardiacacronica stabile con il bisoprololo fumarato richiede una fase di titolazione. Il trattamento con il bisoprololo fumarato deve iniziare con una titolazione graduale secondo il seguente schema: 1,25 mg una voltaal di' per una settimana, se ben tollerati aumentare a 2,5 mg una volta al di' per un'ulteriore settimana, se ben tollerati aumentare a 3,75 mg una volta al di' per un'ulteriore settimana, se ben tollerati aumentare a 5 mg una volta al di' per le 4 settimane seguenti, se ben tollerati aumentare a 7,5 mg una volta al di' per le 4 settimane seguenti, se ben tollerati aumentare a 10 mg una volta al di' per la terapia di mantenimento. La massima dose consigliata e' 10 mg una volta al di'.Durante la fase di titolazione si consiglia un attento monitoraggio dei segni vitali (frequenza cardiaca, pressione sanguigna) e dei sintomi di peggioramento dell'insufficienza cardiaca. I sintomi possono verificarsi gia' entro il primo giorno dopo l'inizio del trattamento. Modifica del trattamento. Se la dose massima consigliata e' ben tollerata,e' possibile considerare una riduzione graduale della dose stessa. Incaso di peggioramento transitorio dell'insufficienza cardiaca, ipotensione o bradicardia, si consiglia di rivalutare il dosaggio degli altri farmaci somministrati al paziente. Potrebbe anche essere necessario ridurre temporaneamente il dosaggio di bisoprololo o prendere in considerazione la sospensione della terapia. La reintroduzione e/o la titolazione del bisoprololo devono sempre essere prese in considerazione quando le condizioni del paziente si stabilizzano nuovamente. In caso diinterruzione della terapia, si consiglia una diminuzione graduale della dose poiche' una brusca interruzione potrebbe aggravare seriamente la condizione del paziente. Il trattamento dell'insufficienza cardiacacronica stabile con il bisoprololo fumarato e' generalmente un trattamento a lungo termine. Il farmaco deve essere assunto al mattino e puo' essere assunto a stomaco pieno. Le compresse devono essere ingoiate con liquido e non devono essere masticate. Popolazioni speciali. Pazienti con danni renali o epatici. Non vi sono informazioni sulla farmacocinetica del bisoprololo fumarato in pazienti affetti da insufficienzacardiaca cronica e con funzionalita' renale o epatica danneggiata quindi la titolazione della dose in dette popolazioni deve, quindi, avvenire con maggiore cautela. Pazienti anziani: non e' necessario nessun adeguamento del dosaggio. Si consiglia di iniziare il trattamento con la minima dose possibile. Bambini sotto i 12 anni e adolescenti: la somministrazione di e' sconsigliata nei bambini per la mancanza di dati. Ipertensione e Angina pectoris: la dose abituale e' 10 mg una volta aldi' con una dose massima consigliata di 20 mg al di'. In pazienti conischemia cardiaca, si consiglia la sospensione graduale del trattamento nell'arco di 1-2 settimane. In alcuni pazienti la dose di 5 mg al di' puo' risultare adeguata. In pazienti con funzione renale o epatica danneggiata all'ultimo stadio (clearance di creatinina < 20 ml/min), la dose non deve superare 10 mg di bisoprololo una volta al di'. Pazienti anziani: generalmente non e' necessario nessun adeguamento del dosaggio, ma una dose giornaliera di 5 mg puo' risultare adeguata in alcuni pazienti. In caso di grave disfunzione renale o epatica puo' essere necessario ridurre il dosaggio. Bambini sotto i 12 anni e adolescenti:la somministrazione e' sconsigliata nei bambini per la mancanza di dati.

Effetti indesiderati

La seguente terminologia e' stata utilizzare per classificare l'incidenza degli effetti indesiderati: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, to < 1/10), non comune (>= 1/1,000 to < 1/100), raro (>= 1/10,000< 1/1,000), molto raro (<= 1/10,000). Patologie cardiache. Molto comune: bradicardia; comune: peggioramento dell'insufficienza cardiaca; non comune: disturbi della conduzione AV. Esami. Raro: aumento trigliceridi, aumento del livello enzimatico del fegato (ALAT, ASAT). Patologiedel sistema nervoso. Comune: vertigini, cefalea; raro: sincope. Patologie della vista. Raro: riduzione del flusso lacrimale (da considerarenel caso in cui il paziente faccia uso di lenti a contatto); molto raro: congiuntivite. Patologie dell'udito e del labirinto. Raro: compromissione dell'udito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastinali. Non comune: broncospasmo in pazienti affetti da asma bronchiale o con storia di malattia ostruttiva delle vie aeree; raro: rinite allergica.Disturbi gastrointestinali. Comune: disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, costipazione. Patologie della cute e dei tessuti subcutanei. Raro: reazioni di ipersensibilita' (prurito, flush, rash); molto raro: i betabloccanti possono causare o produrre un peggioramento della psoriasi o indurre rash simili alla psoriasi, alopecia. Patologie muscoloscheletriche e dei tessuti connettivi. Non comune: debolezza muscolare e crampi. Patologie vascolari. Comune: sensazione di freddo o insensibilita' alle estremita', ipotensione; non comune: ipotensione ortostatica. Patologie generali. Comune: astenia, stanchezza. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Patologie del sistema riproduttivo e delle mammelle. Raro: disturbi della potenza sessuale. Patologiepsichiatriche. Non comune: disturbi del sonno, depressione; raro: incubi, allucinazioni.

Indicazioni

Trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica stabile con ridotta funzione sistolica ventricolare sinistra in combinazione con ACE inibitori e diuretici ed eventualmente glicosidi cardiaci. Trattamento dell'angina pectoris cronica stabile. Trattamento dell'ipertensione essenziale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al bisoprololo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza cardiaca non compensata, acuta, non trattata che richiede una terapia inotropa endovenosa. Shock cardiogeno. Arresto AV di secondo o terzo grado (senza un pacemaker). Sindrome del seno malato. Blocco senoatriale. Bradicardia con meno di 60 battiti al minuto prima dell'inizio della terapia. Ipotensione (pressione sanguigna sistolica inferiore a 100 mm Hg). Asma bronchiale grave o BPCO grave. Ultimi stadidella malattia occlusiva arteriosa periferica e sindrome di Raynaud. Feocromocitoma non trattato. Acidosi metabolica.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa, silice microcristallina colloidale anidra, croscamellosa sodica, amido di sodio glicolato (tipo A) e magnesio stearato.

Avvertenze

Il farmaco deve essere somministrato con cautela in caso di: insufficienza cardiaca cronica stabile, broncospasmo (asma bronchiale, malattia respiratoria ostruttiva) , diabete mellito con ampie fluttuazioni della glicemia, digiuno, terapia desensibilizzante in corso, blocco AV di primo grado, angina di Prinzmetal, patologie occlusive arteriose periferiche, anestesia generale. Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale, i betabloccanti riducono l'incidenza delle aritmie e dell'ischemia al miocardio durante l'induzione e l'intubazione, e nella fase post operatoria. Si consiglia generalmente di continuare la terapia di mantenimento con betabloccanti perioperativamente. L'anestesista deve essere a conoscenza dell'impiego di betabloccanti da parte del paziente per le potenziali interazioni con altri farmaci, che potrebbero produrre bradiaritmie, attenuazione della tachicardia riflessa e diminuzionedella capacita' di compensare in via riflessa la perdita di sangue. Qualora si ritenga necessario interrompere la terapia con betabloccantiprima dell'intervento chirurgico, la sospensione dovra' avvenire in maniera graduale ed essere completata circa 48 ore prima dell'anestesia. Non sono disponibili dati terapeutici relativi al trattamento dell'insufficienza cardiaca con bisoprololo fumarato in pazienti affetti dalle seguenti patologie e nelle seguenti condizioni: diabeto mellito (tipo I) insulina dipendente, funzione renale gravemente danneggiata (creatinina nel siero >300 micromol/l), funzione epatica seriamente danneggiata, cardiomiopatia restrittiva, patologia cardiaca congenita, patologia valvolare organica emodinamicamente significativa, infarto del miocardio negli ultimi 3 mesi. La combinazione di bisoprololo fumarato con calcio antagonisti del tipo verapamil e diltiazem, con farmaci antiaritmici classe I e con medicinali antipertensivi ad azione centrale,e' generalmente sconsigliata. In pazienti affetti da asma bronchiale o da altre patologie polmonari ostruttive croniche suscettibili di diventare sintomatiche, dovra' essere somministrata simultaneamente una terapia per la bronchodilatazione. Occasionalmente si puo' osservare unaumento della resistenza al passaggio dell'aria in pazienti asmatici.Di conseguenza e' necessario aumentare la dose di beta2-stimolanti. Come altri agenti betabloccanti, il bisoprololo fumarato puo' aumentarela sensibilita' nei confronti degli allergeni e la gravita' di reazioni anafilattiche. I trattamenti con adrenalina non producono sempre l'effetto terapeutico desiderato. La somministrazione di agenti betabloccanti (es. bisoprololo fumarato) in pazienti affetti da psoriasi, o con una storia di psoriasi, deve avvenire dopo attenta valutazione dei benefici sui rischi. I sintomi di tireotossicosi possono essere mascherati se si segue una terapia con bisoprololo fumarato. In pazienti affetti da feocromocitoma, il bisoprololo non deve essere somministrato senon dopo blocco degli alfa recettori. L'inizio del trattamento necessita di un costante monitoraggio. L'interruzione della terapia non deveavvenire bruscamente, a meno che chiaramente prescritto. Il medicinale contiene un principio attivo che risulta positivo ai controlli anti-doping.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza. Il farmaco ha effetti farmacologici che possono causare conseguenze dannose sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale,gli agenti bloccanti del beta-adrenorecettore riducono la perfusione placentare, il che e' stato associato a ritardo della crescita, morte intrauterina, aborto o travaglio precoce. Nel feto e nel neonato possono verificarsi reazioni avverse (ad es. ipoglicemia, bradicardia). Qualora fosse necessario il trattamento con agenti bloccanti del beta-adrenorecettore, e' preferibile utilizzare gli agenti bloccanti del beta1.adrenorecettore. Il farmaco non deve essere impiegato durante la gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario. Qualora il trattamento fosse considerato necessario, il flusso sanguigno utero-placentare e la crescita fetale dovranno essere monitorati. In caso di effetti negativi sulla gravidanza o danni al feto, dovra' essere preso in considerazione un trattamento alternativo. Il neonato dovra' essere costantemente monitorato. Generalmente, i sintomi di ipoglicemia e brachicardia si manifestano entro i primi 3 giorni. Allattamento. Non e' noto se il bisoprololo venga escreto nel latte umano. Per questo motivo l'allattamento al seno e' sconsigliato durante la somministrazione di bisoprololo.

Interazioni con altri prodotti

Combinazioni sconsigliate. Calcio antagonisti tipo verapamil ed in minore entita' tipo diltiazem: influenza negativa sulla contrattilita' esulla conduzione atrioventricolare. La somministrazione di verapamil per via endovenosa in pazienti sottoposti a trattamento con betabloccanti puo' produrre una grave forma di ipotensione e blocco atrioventricolare. Farmaci antiaritmici classe I (es. quinidina, disopiramide; lidocaina, fenitoina; flecainide, propafenone): l'effetto sul tempo di conduzione atrioventricolare puo' essere potenziato e l'effetto inotroponegativo aumentato. Farmaci antipertensivi ad azione centrale quali clonidina ed altri (es. metildopa, moxonidina, rilmenidina): l'uso simultaneo di farmaci antipertensivi ad azione centrale puo' portare ad unpeggioramento dell'insufficienza cardiaca attraverso una diminuzione del tono simpatetico centrale (riduzione della frequenza cardiaca e della conduzione cardiaca, vasodilatazione). L'interruzione improvvisa della terapia, in particolare se precedente alla sospensione dei betabloccanti, puo' aumentare il rischio di "ipertensione di rimbalzo". Combinazioni da adottare con cautela. Calcio antagonisti quali derivati della diidropiridinae con effetto inotropo negativo (es. nifedipina). Lanifedipina diminuisce la contrattilita' del miocardio influenzando laquantita' di calcio. Il suo uso concomitante in pazienti sottoposti atrattamento con betabloccanti puo' aumentare il rischio di ipotensione e di riduzione della funzione della pompa ventricolare con possibiliconseguenze di insufficienza cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca latente. L'inotropismo negativo della nifedipina puo' aggravare repentinamente o esacerbare l'insufficienza cardiaca. Calcio antagonisti del tipo diidropiridina quali felodipina e amlodipina: l'uso concomitante puo' aumentare il rischio di ipotensione e non si puo' escludere il rischio di un maggiore deterioramento della funzione della pompa ventricolare in pazienti con insufficienza cardiaca. Farmaci antiaritmici classe III (es. amiodarone): l'effetto sul tempo di conduzione atrio-ventricolare puo' essere potenziato. Betabloccanti ad uso topico (es. gocce oculari per il trattamento del glaucoma) possono sommarsi agli effetti sistemici del bisoprololo. Farmaci parasimpatomimetici: l'uso concomitante puo' aumentare il tempo di conduzione atrio-ventricolare ed il rischio di bradicardia. Insulina e farmaci antidiabetici peruso orale: intensificazione dell'effetto di abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue. Il blocco dei beta-adrenorecettori puo' mascherare i sintomi di ipoglicemia. Agenti anestetici: attenuazione della tachicardia riflessa ed aumento del rischio di ipotensione. Glicosidi digitalis: riduzione della frequenza cardiaca, aumento del tempo di conduzione atrio-ventricolare. Farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS): possono ridurre l'effetto ipotensivo del bisoprololo. Agenti beta-simpatomimetici (es. isoprenalina, dobutamina): in combinazione con ilbisoprololo possono ridurre gli effetti di entrambi gli agenti. Attivatori simpatomimetici di entrambi gli adrenorecettori beta e alfa (es.noradrenalina, adrenalina): in combinazione con il bisoprololo possono rendere visibili gli effetti vasocostrittori mediati dagli alfa-adrenocettori degli agenti che causano l'aumento della pressione sanguignae l'aggravamento della claudicazione intermittente. Tali interazioni sono ritenute piu' probabili con i betabloccanti non selettivi. Per iltrattamento di reazioni allergiche possono essere necessarie dosi piu' elevate di adrenalina. L'uso concomitante di agenti antipertensivi cosi' come di altri farmaci capaci di ridurre la pressione sanguigna, (es. antidepressivi triciclici, barbiturici, fenotiazine) puo' aumentare il rischio di ipotensione. Moxisilato: potenziale causa di grave ipertensione posturale. Combinazioni da considerare Meflochina: aumento del rischio di bradicardia. Inibitori monoamminossidasi (eccetto inibitori MAO-B): potenziato effetto ipotensivo degli agenti betabloccanti, ma anche possibile rischio di crisi ipertensive.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo farmaco non richiede condizioni particolari per la conservazione.