bisoprololo eg*100cpr riv 10mg bisoprololo eg spa

Che cosa è bisoprololo eg 100cpr riv 10mg?

Bisoprololo eg compresse rivestite divisibili prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Bisoprololo eg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti beta1-bloccanti selettivi.
Contiene i principi attivi: bisoprololo emifumarato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: bisoprololo emifumarato.
Codice AIC: 037130212 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione. Angina pectoris stabile cronica.

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Posologia

Uso orale. Il trattamento con bisoprololo costituisce, solitamente, una terapia a lungo termine. Il dosaggio deve essere aggiustato individualmente. Si raccomanda di partire con la dose piu' bassa possibile. In alcuni pazienti, puo' essere adeguato un dosaggio pari a 5 mg/die. Il dosaggio comune e' di 10 mg somministrati una volta al giorno. Il dosaggio massimo raccomandato e' di 20 mg/die. Le compresse devono essere assunte al mattino, ingoiate con un liquido e non devono essere masticate. >>Pazienti con compromissione renale: nel caso di grave compromissione renale (clearance della creatinina < 20 ml/min) il dosaggio non deve essere superiore a 10 mg/die. Questo dosaggio puo' essere diviso a meta'. Dati limitati suggeriscono che bisoprololo non e' eliminatodalla dialisi. Di conseguenza, i pazienti sottoposti a dialisi non richiedono alcuna dose aggiuntiva. >>Pazienti con grave compromissione epatica: non e' richiesto alcun aggiustamento posologico; tuttavia, si raccomanda un attento monitoraggio. >>Pazienti anziani: normalmente non e' richiesto alcun aggiustamento posologico. Si raccomanda di partire con la dose piu' bassa possibile. >>Bambini al di sotto di 12 anni eadolescenti: non c'e' esperienza pediatrica su questo medicinale; perquesto motivo il suo uso non e' raccomandato. >>Interruzione del trattamento: non interrompere bruscamente il trattamento, in modo particolare in pazienti con ischemia cardiaca; diminuire il dosaggio gradualmente dimezzando la dose di settimana in settimana.

Effetti indesiderati

>>Comune (>1/100 >Non comune (>1/1.000 >Raro (>1/10.000 >Molto raro (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIl bisoprololo ha effetti farmacologici che possono causare effetti dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale, gli agenti bloccanti del beta-adrenorecettore riducono la perfusione placentare, il che e' stato associato a ritardo della crescita, morte intrauterina, aborto o travaglio precoce. Nel feto e nel neonato possono verificarsi reazioni avverse (ad es. ipoglicemia, bradicardia). Qualora fosse necessario il trattamento con agenti bloccanti del beta-adrenorecettore, e' preferibile utilizzare gli agenti bloccanti del beta1-adrenorecettore. Non si deve utilizzare bisoprololo in gravidanza a meno che questo non sia strettamente necessario. Qualora il trattamento con bisoprololo fosse considerato necessario, il flusso sanguigno utero-placentare e la crescita fetale devono essere monitorati. In caso di effetti dannosi per la gravidanza o per il feto, si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo. Il neonato deve essere strettamente monitorato. Generalmente, i sintomi di ipoglicemia e brachicardia si manifestano entro i primi 3 giorni. Non e' noto se bisoprololo venga escreto nel latte umano. Per questo motivo l'allattamento al seno non e' raccomandato durante la somministrazione.

Indicazioni

Ipertensione. Angina pectoris stabile cronica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Insufficienza cardiaca acuta o durante episodi di insufficienza cardiaca non compensata che richiede una terapia inotropa endovenosa. Shockcardiogeno. Arresto AV di secondo o terzo grado (senza un pacemaker).Sindrome del seno malato. Blocco senoatriale. Bradicardia con meno di50 battiti al minuto prima dell'inizio della terapia. Ipotensione (pressione sanguigna sistolica inferiore a 100 mm Hg). Asma bronchiale grave o malattia polmonare cronica ostruttiva grave. - Ultime fasi dellamalattia occlusiva arteriosa periferica e sindrome di Raynaud. Acidosi metabolica. Ipersensibilita' a bisoprololo o ad uno degli eccipientielencati. Feocromocitoma non trattato. Combinazioni di floctafenina esultopride.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, calcio fosfato dibasico, amido dimais pregelatinizzato, crospovidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 400, titanio diossido(E171), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).

Avvertenze

Nel trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica sono utilizzate altre formulazioni di medicinali contenenti bisoprololo. L'uso di agenti beta-bloccanti in questa indicazione necessita un approccio molto cauto e deve iniziare con una fase di titolazione molto rigorosa. In questa fase sono necessari incrementi non tutti possibili con il medicinale attuale. Non deve essere utilizzato nel trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica. Non e' raccomandata l'assunzione concomitante diamiodarone in considerazione del rischio di automatismo della contrattilita' e anomalie della conduzione (soppressione delle reazioni compensatorie del simpatico). In caso di asma bronchiale o di altre patologie respiratorie ostruttive croniche, che possono indurre sintomi, deveessere somministrata contemporaneamente una terapia broncodilatatoria. Occasionalmente, in pazienti affetti da asma, puo' aumentare la resistenza delle vie respiratorie. In questo caso puo' essere necessario aumentare il dosaggio degli stimolanti beta2. Prima dell'inizio del trattamento si raccomanda di effettuare un test respiratorio funzionale. Utilizzare con cautela in caso di trattamento concomitante con anestetici per inalazione. Usare con cautela in caso di diabete mellito con ampie fluttuazioni della glicemia; i sintomi di ipoglicemia possono essere mascherati. Durante il trattamento i livelli di glicemia devono essere monitorati. Tireotossicosi, i sintomi adrenergici possono essere mascherati. Utilizzare con cautela in caso di pazienti con malattia epatica. Usare con cautela in caso di digiuno. Utilizzare con cautela in caso di terapia desensibilizzante in corso. Il bisoprololo puo' aumentare sia la sensibilita' verso allergeni che la gravita' delle reazioni anafilattiche. Il trattamento con adrenalina non da sempre l'effetto terapeutico atteso. Usare con cautela in caso di blocco AV di primogrado. Gli agenti beta-bloccanti possono aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina in pazienti affetti da angina di Printzmetal. L'utilizzo degli agenti bloccanti selettivi dell'adrenorecettore beta1 e' possibile in caso di forme lievi e solo in combinazione con un agente vasodilatatore. Patologie circolatorie periferiche, quali fenomeni di Raynaud e claudicazione intermittente: puo' verificarsi una intensificazione dei disturbi, in modo particolare all'inizio della terapia. Utilizzare con cautela in pazienti con bradicardia con battiti al minuto da 50 a 60 prima dell'inizio della terapia. Non deve essere somministrato in pazienti affetti da feocromocitoma, fino a dopo il blocco dei recettori alfa. Psoriasi preesistente o esistente: si deve somministrare bisoprololo solo dopo un'attenta valutazione rischio/beneficio. L'inizio del trattamento con bisoprololo necessita di un monitoraggio regolare, in modo particolare nel caso di pazienti anziani. Non interrompere bruscamente la terapia con bisoprololo, a meno che questo non sia chiaramente indicato. In pazienti affetti da ischemia cardiaca, in caso di interruzione brusca c'e' il rischio di infarto del miocardio e morte improvvisa. Questo medicinale contiene un principio attivoche determina positivita' ai test durante i controlli antidoping.

Gravidanza e Allattamento

Il bisoprololo ha effetti farmacologici che possono causare effetti dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale, gli agenti bloccanti del beta-adrenorecettore riducono la perfusione placentare, il che e' stato associato a ritardo della crescita, morte intrauterina, aborto o travaglio precoce. Nel feto e nel neonato possono verificarsi reazioni avverse (ad es. ipoglicemia, bradicardia). Qualora fosse necessario il trattamento con agenti bloccanti del beta-adrenorecettore, e' preferibile utilizzare gli agenti bloccanti del beta1-adrenorecettore. Non si deve utilizzare bisoprololo in gravidanza a meno che questo non sia strettamente necessario. Qualora il trattamento con bisoprololo fosse considerato necessario, il flusso sanguigno utero-placentare e la crescita fetale devono essere monitorati. In caso di effetti dannosi per la gravidanza o per il feto, si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo. Il neonato deve essere strettamente monitorato. Generalmente, i sintomi di ipoglicemia e brachicardia si manifestano entro i primi 3 giorni. Non e' noto se bisoprololo venga escreto nel latte umano. Per questo motivo l'allattamento al seno non e' raccomandato durante la somministrazione.

Interazioni con altri prodotti

>>Combinazioni controindicate. Floctafenina: i beta-bloccanti possonoimpedire le reazioni compensatorie cardiovascolari associate all'ipotensione o allo shock che possono essere indotti dalla floctafenina. Sultopride: non si deve somministrare il bisoprololo in associazione consultopride in quanto cio' aumenta il rischio di aritmia ventricolare.>>Combinazioni non raccomandate. Calcio antagonisti (verapamil, diltiazem, bepridil): influenza negativa sulla contrattilita', sulla conduzione atrioventricolare e sulla pressione sanguigna. Clonidina: aumentato rischio di "ipertensione di rimbalzo" e diminuzione eccessiva dellafrequenza cardiaca e della conduzione cardiaca. Inibitori della monoamminaossidasi (eccetto gli inibitori MAO-B): aumentato effetto ipotensivo dei beta-bloccanti ma anche rischio di crisi ipertensive. >>Combinazioni da adottare con cautela. Farmaci antiaritmici appartenenti allaclasse I (ad es. disopiramide, chinidina): l'effetto sul tempo di conduzione atriale puo' essere potenziato e l'effetto inotropo negativo puo' essere aumentato. (e' richiesto uno stretto monitoraggio clinico ed ECG). Farmaci antiaritmici appartenenti alla classe III (ad es. amiodarone): l'effetto sul tempo di conduzione atriale puo' essere potenziato. Calcio-antagonisti (derivati della diidropiridina quali la nifedipina): aumentato rischio di ipotensione. In pazienti affetti da insufficienza cardiaca latente, l'uso concomitante di agenti beta-bloccanti puo' portare all'insufficienza cardiaca. Farmaci parasimpaticomimetici(compreso tacrina e galantamina): il tempo di conduzione atrio ventricolare puo' aumentare. Altri agenti beta-bloccanti, inclusi nei colliri, hanno effetti aggiuntivi. L'insulina ed altri farmaci anti-diabetici a somministrazione orale: intensificazione dell'effetto di diminuzione della glicemia. Il blocco del beta-adrenorecettore puo' mascherare i sintomi dell'ipoglicemia. Agenti anestetici: attenuazione della tachicardia riflessa ed aumento del rischio di ipotensione. La continuazione del blocco beta riduce il rischio di aritmia durante l'induzione e l'intubazione. L'anestesista deve essere informato di un'eventuale assunzione di bisoprololo. Glicosidi della digitale: riduzione della frequenza cardiaca, aumento del tempo di conduzione atrio-ventricolare. Derivati dell'ergotamina: esacerbazione dei disturbi circolatori periferici. Agenti simpaticomimetici: la combinazione con bisoprololo puo' ridurre gli effetti di entrambi gli agenti. Possono verificarsi crisi ipertensive o bradicardia eccessiva. Per il trattamento di reazioni allergiche possono essere necessarie dosi piu' alte di epinefrina. Antidepressivi triciclici, barbiturici, fenotiazine ed altri agenti antipertensivi: aumento dell'effetto di diminuzione della pressione sanguigna. Baclofene: aumento dell'attivita' antipertensiva. Prodotti di contrasto iodati: i beta-bloccanti possono impedire le reazioni compensatorie cardiovascolari associate all'ipotensione o allo shock indotto dai prodotti di contrasto iodati. >>Combinazioni da considerare. Meflochina: aumento del rischio di bradicardia. Corticosteroidi: diminuzione dell'effetto antipertensivo dovuta alla ritenzione di acqua e sodio. FANS: diminuzione dell'effetto antipertensivo (inibizione della prostaglandina ad effetto vasodilatante ad opera dei FANS e ritenzione di acqua e sodio con FANS a base di pirazolone). Rifampicina: leggera riduzione dell'emivita di bisoprololo probabilmente dovuta all'induzione di enzimi epatici metabolizzanti del farmaco. Normalmente non e' richiesto un aggiustamento posologico.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

>>Contenitore in HDPE: non conservare a temperature superiori a 25 gradi C; conservare nel contenitore originale; tenere il contenitore benchiuso. >>Blister in PVC/PE/PVDC/AL e blister in PVC/PE/PVDC/AL in bustine di alluminio: non conservare a temperature superiori a 25 gradi C; conservare nella confezione originale.