bioplex epato*inf fl 250ml aminoacidi fresenius kabi italia srl

Che cosa è bioplex epato inf fl 250ml?

Bioplex epato preparazione iniettabile prodotto da fresenius kabi italia srl
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Bioplex epato risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto bioplex epato infus 25fl 250ml

E' utilizzato per la cura di soluzioni endovena.
Contiene i principi attivi: aminoacidi
Codice AIC: 028484018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Alimentazione parenterale in presenza di insufficienza epatica.

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Posologia

Il dosaggio dipende dalle necessita' proteiche e dalla risposta metabolica del paziente. L'apporto giornaliero di amminoacidi consigliato nell'adulto varia da 0,8 a 1,7 grammi/Kg peso. Nel caso di pazienti catabolici con grave deficit del bilancio azotato o quando sia indicata l'alimentazione parenterale totale per periodi prolungati, e' necessario procedere alla somministrazione di 50/100 grammi di farmaco sciolto in soluzioni ad elevata concentrazione calorica: almeno 100-150 calorie non proteiche per grammo di azoto. In tal caso la soluzione e' decisamente ipertonica e la somministrazione deve essere effettuata mediante infusione continua attraverso catetere venoso centrale. Attenzione: usare la soluzione soltanto se e' limpida: pertanto ispezionare ogni flacone prima dell'uso. Controllare attentamente la soluzione in condizioni ottimali di visibilita' per rilevare eventuali particelle o torbidita'. Non iniettare altri farmaci nel raccordo di somministrazione. Durante la somministrazione ricontrollare il flacone almeno una volta ogni ora. Se si notano segni di contaminazione della soluzione oppure se il paziente manifesta febbre o brividi sospendere immediatamente la somministrazione ed informare il medico. Usare all'inizio le vene piu'distali: riservando le altre per trattamenti successivi. Evitare somministrazioni ripetute nella medesima zona onde prevenire tromboflebiti.

Effetti indesiderati

Gli effetti collaterali possono includere: cefalea, fenomeno di scarsa importanza, nausea e vomito, frequentemente dovuti ad una elevata velocita' di somministrazione; febbre, non dovuta a presenza di pirogeninella soluzione, ma probabilmente ad una certa "azione dinamica specifica" degli aminoacidi; piu' raramente rash orticarioide e reazione ditipo anafilattico. Flebiti e flebotrombosi possono verificarsi nella vena usata per l'infusione. L'uso sicuro ed efficace dell'alimentazione parenterale richiede una conoscenza approfondita dei problemi nutritivi, come pure un'esperienza clinica adeguata per controllare eventuali complicazioni. Per un corretto controllo dell'alimentazione parenterale e' necessario eseguire frequenti valutazioni cliniche e determinazioni di laboratorio: queste ricerche di laboratorio dovrebbero comprendere la glicemia, la proteinemia, i test sulla funzionalita' epatica erenale, gli elettroliti, l'emogramma, il potere di combinazione dellaCO2, l'osmolarita' serica, l'ammoniemia, eventuali culture ematiche. Per l'utilizzazione ottimale a fini proteosintetici degli aminoacidi infusi e' necessario un apporto calorico di 100-150 calorie non proteiche per grammo di azoto. La somministrazione di aminoacidi senza carboidrati puo' dar luogo ad un accumulo di corpi chetonici. La correzione di tale chetonemia puo' essere ottenuta con la somministrazione di carboidrati. Se si presentano sindromi di iperammoniemia, si deve sospendere la somministrazione e riesaminare lo stato clinico del paziente. Usare con cautela in pazienti con precedenti anamnestici o allergia verso farmaci o sostanze varie e soltanto se sono prontamente disponibilimezzi adeguati per trattare le manifestazioni allergiche acute. Se simanifesta una reazione allergica sospendere immediatamente l'infusione. Si deve evitare un sovraccarico circolatorio, soprattutto nei pazienti con insufficienza cardiaca. Nei pazienti con infarto del miocardio, l'infusione di aminoacidi va associata al glucosio poiche' nell'anossia, gli acidi grassi liberi non possono essere utilizzati dal miocardio e l'energia deve essere prodotta anaerobicamente dal glicogeno o dal glucosio. In presenza di un'insufficiente funzione renale la somministrazione di aminoacidi puo' aggravare l'iperazotemia.

Indicazioni

Alimentazione parenterale in presenza di insufficienza epatica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Turbe del metabolismo degli aminoacidi. Ipersensibilita' ad uno o piu' aminoacidi presenti nella preparazione. Non e' stata stabilita la sicurezza di impiego durante la gravidanza.

Interazioni con altri prodotti

Non Note.

Forme Farmacologiche


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