bieuglucon m 40 compresse rivestite 400+2,5 roche spa

Che cosa è bieuglucon m 40cpr riv 400+2,5?

Bieuglucon m compresse rivestite divisibili prodotto da roche spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Bieuglucon m risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzanti, esclise le insuline.
Contiene i principi attivi: metformina cloridrato/glibenclamide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: metformina cloridrato 400 mg + glibenclamide 2,5 mg.
Codice AIC: 028359014 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Diabete mellito non insulino dipendente (di tipo II, dell'eta' matura) specie nei casi di resistenza primaria o secondaria alle sulfaniluree.

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Posologia

La posologia del medicinale va stabilita in base alla situazione metabolica del paziente. Sulla base delle esperienze cliniche effettuate si propone il seguente schema terapeutico: nei pazienti non equilibraticon la sola dieta in genere si inizia con mezza compressa al giorno, aumentando di mezza compressa per volta, a seconda della variazione glicemica, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno; nei pazienti resistenti ad altri ipoglicemizzanti orali ed ai pazienti non strettamente insulino-dipendenti, in cui si devono sostituire piccole dosi di insulina, dopo aver sospeso il trattamento precedente per almeno 24 ore si somministrano 2 compresse al giorno e si aumentera' di mezza compressa al giorno fino al raggiungimento dell'equilibrio metabolico. La dose giornaliera di metformina non deve in alcun caso superare i 2,5 g. Il paziente deve attenersi rigorosamente alle prescrizioni mediche circa la posologia e la modalita' di assunzione, nonche' per quanto concerne il concomitante regime dietetico e l'attivita' fisica. Le compressevanno ingerite intere con un po' d'acqua. Non ci sono indicazioni relative all'uso del farmaco nei bambini. Il medicinale non deve essere utilizzato in pazienti con funzionalita' cardiaca, renale o epatica gravemente compromessa.

Effetti indesiderati

Disturbi transitori della vista possono presentarsi all'inizio del trattamento. Possono talvolta manifestarsi intolleranze gastroenteriche quali senso di pienezza epigastrica, nausea, anoressia, gastralgie, vomito o diarrea. Possono talvolta verificarsi transitorie manifestazioni allergiche cutanee (prurito, eritema, orticaria), inclusa la fotosensibilizzazione, che in genere scompaiono con il proseguimento della terapia. Gli effetti indesiderati di seguito riportati, sebbene si manifestino raramente o molto raramente, possono talvolta mettere in pericolo la vita del paziente: trombocitopenia, altre alterazioni a carico del sistema emopoietico (quali ad esempio anemia e leucopenia, che possono progredire sino ad agranulocitosi, pancitopenia o anemia emolitica), colestasi ed epatite, vasculite e ipoglicemia, in alcuni casi accompagnata da transitori disturbi neurologici (quali ad esempio disturbi del linguaggio e della visione, sintomi di paralisi o parestesie). In presenza di questi effetti indesiderati valutare se interrompere o meno la terapia. Per la presenza della biguanide, in pazienti che presentino fattori predisponenti quali insufficienza renale e collasso cardiocircolatorio si puo' manifestare acidosi lattica, che puo' decorrere in modo grave se non si interrompe il trattamento e non si adottano misure adeguate. Per le biguanidi sono stati riferiti casi con alti livelli ematici di acido lattico, aumento del rapporto lattato/piruvato, abbassamento del pH ematico e iperazotemia che, in casi eccezionali, hanno avuto decorso sfavorevole. L'acidosi lattica puo' essere favorita dalla contemporanea assunzione di alcool. Fenomeni ipoglicemici possonomanifestarsi, sebbene raramente, soprattutto in soggetti debilitati oin eta' avanzata e in caso di sforzi fisici inconsueti, di alimentazione irregolare, di assunzione di bevande alcooliche o di compromissione della funzionalita' renale e/o epatica.

Indicazioni

Diabete mellito non insulino dipendente (di tipo II, dell'eta' matura) specie nei casi di resistenza primaria o secondaria alle sulfaniluree.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; diabete insulinodipendente, chetoacidosico, latente, sospetto; coma e precoma diabetico; stati prediabetici; gravidanza ed allattamento; funzionalita' renale o epatica gravemente compromessa; insufficienzasurrenalica; affezioni cardiocircolatorie gravi (scompenso cardiaco, stato di shock cardiogeno o tossinfettivo, turbe della circolazione arteriosa periferica); affezioni respiratorie gravi; alcoolismo cronico;diabetici con precedenti di acidosi lattica; livello sierico della creatinina superiore a 12 mg/l; in corso di trattamento con diuretici o con agenti antiipertensivi suscettibili di provocare alterazioni dellafunzionalita' renale o quando viene praticata urografia endovenosa; regimi fortemente ipocalorici e, soprattutto, stati di digiuno; gravi malattie distrofiche; emorragie acute gravi; shock; gangrena.

Composizione ed Eccipienti

Amido di mais, sorbitolo, ipromellosa, magnesio stearato, talco, titanio diossido, macrogol 400.

Avvertenze

Per la presenza della sulfanilurea l'uso del prodotto deve essere limitato ai pazienti con diabete mellito non insulino dipendente (di tipoII, dell'eta' matura) e non chetogenico, che non possa essere controllato con la dieta e nei quali la somministrazione di insulina non e' indicata. Per la presenza della biguanide, test di funzionalita' renale, quali la determinazione della creatinina nel siero, devono essere effettuati prima dell'inizio del trattamento e, poi, ogni due mesi nel primo semestre di cura; successivamente ogni semestre. In caso di manifestazioni ipoglicemiche somministrare carboidrati; nei casi piu' gravi, che raramente possono arrivare fino alla perdita della conoscenza, e' necessario effettuare un'infusione lenta di soluzione glucosata per via endovenosa. Il paziente deve essere istruito a riconoscere i primisegni dell'acidosi lattica (nausea, vomito, chetonuria), dell'ipoglicemia (forte aumento dell'appetito, forte sudorazione, tremori, irritabilita', irrequietezza, depressione dell'umore, cefalea, disturbi del sonno e transitori disturbi neurologici, quali ad esempio disturbi visivi, del linguaggio, sintomi di paralisi o parestesie) e dell'iperglicemia (sete intensa, secchezza delle fauci e della pelle, minzione frequente). L'impiego contemporaneo di altri farmaci o l'assunzione concomitante di bevande alcooliche puo' comportare indesiderato potenziamentoo diminuzione dell'attivita' ipoglicemizzante della sulfanilurea. In concomitanza di traumi, interventi chirurgici, malattie infettive e febbrili, puo' rendersi necessario instaurare temporaneamente la terapiainsulinica per mantenere un adeguato controllo metabolico. Nei pazienti con neuropatia diabetica od in trattamento concomitante con farmacibeta-bloccanti, con clonidina o con farmaci ad azione simile, i segnipremonitori dell'ipoglicemia possono essere mascherati o assenti. Neipazienti con funzionalita' epatica compromessa i meccanismi compensatori dell'ipoglicemia possono essere inefficaci. I pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questomedicinale. Il trattamento con sulfaniluree di pazienti con deficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) puo' portare ad anemia emolitica. La glibenclamide deve essere pertanto utilizzata con cautela edeve essere considerata un'alternativa terapeutica.

Gravidanza e Allattamento

Il medicinale e' controindicato in gravidanza presunta o accertata. Non e' noto se la glibenclamide passi nel latte materno; pertanto il farmaco e' controindicato durante l'allattamento. Nel caso in cui si programmi una gravidanza o ne sia fatta diagnosi casuale, e' opportuno sostituire l'ipoglicemizzante orale.

Interazioni con altri prodotti

L'impiego contemporaneo di altri farmaci o l'assunzione concomitante di bevande alcooliche puo' comportare indesiderato potenziamento o diminuzione dell'attivita' ipoglicemizzante della sulfanilurea. Non vannopertanto assunti altri farmaci senza la prescrizione o l'approvazionedel medico curante il quale, se necessario, nello stabilire la posologia, terra' conto di ogni eventuale interazione. L'azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree puo' essere aumentata dall'impiego concomitante di ACE inibitori, steroidi anabolizzanti, beta-bloccanti, bezafibrato, biguanidi, antibiotici chinolonici, clofibrato, cloramfenicolo, derivati cumarinici, disopiramide, fenfluramina, fenilbutazone, feniramidolo, fluoxetina, fosfamidi, inibitori delle monoamminossidasi, miconazolo, PAS (acido para-amminosalicilico), pentossifillina (ad alte dosi per via parenterale), probenecid, salicilati, sulfinpirazone, sulfonamidi e tetracicline. L'azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree puo' invece essere diminuita dall'impiego concomitante di acetazolamide, corticosteroidi, diazossido, derivati dell'acido nicotinico (a dosi elevate), estrogeni e progestinici, derivati fenotiazinici, fenitoina, glucagone, saluretici, ormoni tiroidei, farmaci simpaticomimetici. In corso di trattamento con beta-bloccanti ed anche con clonidina, guanetidina o reserpina, la percezione dei sintomi premonitori di una crisi ipoglicemica puo' essere compromessa. In rari casi e' stato osservato indesiderato potenziamento o diminuzione dell'attivita' ipoglicemizzante della sulfanilurea in caso di concomitante trattamento con farmaci H 2-antagonisti. In pazienti trattati contemporaneamente con clonidina ereserpina sono stati osservati sia potenziamento che diminuzione dell'effetto ipoglicemizzante della sulfanilurea. Sono possibili fenomeni di sensibilita' crociata con le sulfonamidi ed i loro derivati. Per lapresenza della biguanide,la contemporanea assunzione di alcool puo' favorire l'acidosi lattica. La quantita' di bevande alcooliche che puo'essere assunta dovrebbe pertanto essere discussa con il medico curante. Alcoolismo cronico ed abuso di lassativi possono peggiorare il controllo della malattia diabetica. Occorre inoltre considerare che la componente biguanidica, presente nel prodotto, puo' potenziare l'azione degli anticoagulanti. E' opportuno tenere presente la possibilita' di reazioni "antabuse" simili dopo ingestione di bevande alcooliche.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.