baypress 28 compresse 20mg nitrendipina bayer spa

Che cosa è baypress 28cpr 20mg?

Baypress compresse prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Baypress risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di cardiovascolari ipotensivi antiipertensivi.
Contiene i principi attivi: nitrendipina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: nitrenidipina.
Codice AIC: 026232013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa.

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Posologia

Salvo diversa prescrizione medica la posologia consigliata negli adulti e' la seguente: una compressa di nitrendipina una volta al giorno, alla mattina, o 1/2 compressa di nitrendipina due volte al giorno, alla mattina ed alla sera (20 mg di nitrendipina al giorno). La terapia deve essere adattata in funzione della gravita' della malattia e delle esigenze individuali. Nel caso fossero necessari dosaggi piu' elevati e' possibile procedere ad un incremento graduale della dose giornaliera fino ad una compressa di nitrendipina due volte al giorno, alla mattina ed alla sera (40 mg di nitrendipina al giorno). Ove si rendesse opportuna una riduzione posologica, verra' somministrata 1/2 compressa di nitrendipina (10 mg), alla mattina. La nitrendipina viene metabolizzata nel fegato. E' pertanto raccomandabile che i pazienti con complicazioni epatiche comincino la terapia con il piu' basso dosaggio disponibile (10 mg = 1/2 compressa Baypress 20 mg) e vengano attentamente monitorati nella risposta clinica dato che gli effetti del farmaco possono venire prolungati e potenziati. Nei casi sopra indicati il trattamento andra' iniziato con 1/4 di compressa di nitrendipina (5 mg) al mattino. I pazienti con ridotta funzionalita' renale non richiedono particolari aggiustamenti della dose. Modo di somministrazione: di norma la compressa va ingerita al mattino, dopo colazione, senza masticarla, con un poco di liquido (non succo di pompelmo). Durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere stabilita dal medico curante. Lasomministrazione contemporanea di inibitori o induttori del CYP 3A4 puo' richiedere l'aggiustamento del dosaggio della nitrendipina o puo' richiedere di escludere totalmente l'uso della nitredipina. Proteggerele compresse dalla luce.

Effetti indesiderati

Vengono elencate di seguito le reazioni avverse al farmaco sulla basedi studi clinici condotti con nitrendipina verso placebo. Le reazioniavverse classificate come comuni, sono state osservate con una frequenza inferiore al 3%, con l'eccezione dell'edema, della cefalea e vasodilatazione. >>Disturbi del sistema immunitario, reazioni acute d'ipersensibilita'. Non comune: reazione allergica incluse reazioni della pelle ed edema/angioedema allergico. >>Disturbi psichiatrici, disturbi comportamentali e del sonno. Comune: reazioni ansiose. Non comune: disturbi del sonno. >>Patologie del sistema nervoso, sintomi cerebrovascolari aspecifici. Comune: cefalea. Non comune: vertigine, emicrania. Sintomi neurologici aspecifici. Non comune: capogiro, sonnolenza. Alterazioni aspecifiche della sensibilita' periferica. Non comune: ipoestesia.>>Patologie dell'occhio, patologie auricolari aspecifiche. Non comune: tinnito. >>Patologie cardiache, sintomi cardiaci aspecifici. Non comune: angina pectoris, dolore toracico. Aritmie aspecifiche. Comune: palpitazioni. Non comune: tachicardia. >>Patologie vascolari, sintomi vascolari aspecifici. Comune: edema, vasodilatazione. Non comune: ipotensione. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche, sintomi a carico delle alte vie respiratorie. Non comune: dispnea, epistassi. >>Patologie gastrointestinali., sintomi gastrointestinali. Comune: flatulenza. Non comune: dolore addominale e gastrointestinale, diarrea, nausea, vomito, secchezza delle fauci, dispepsia, stipsi, gastroenterite.Non nota: iperplasia gengivale. >>Patologie epatobiliari, reazioni epatiche da lievi a moderate. Non comune: incremento transitorio degli enzimi epatici. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo, patologie muscolari aspecifiche. Non comune: mialgia. >>Patologie renali e urinarie, disturbi urinari. Non comune: poliuria, pollachiuria. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione, sensazione generale di malessere. Comune: sensazione d'indisposizione. Non comune: dolore aspecifico. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: ginecomastia. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: leucopenia, agranulocitosi.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Le compresse di nitrendipina sono controindicate: in pazienti con nota ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, in pazienti con angina pectoris instabile e nelle prime 4 settimane dopo infarto miocardico acuto, gravidanza e allattamento. Sulla base dell'esperienza con il calcio-antagonista strutturalmente simile nifedipina, si ipotizza che la rifampicina, attraverso un meccanismo di induzione enzimatica, acceleri il metabolismo della nitrendipina, non consentendo il raggiungimento di adeguati livelli plasmatici di quest'ultima. Di conseguenza e' controindicato l'uso concomitante con rifampicina.

Composizione ed Eccipienti

Amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone, sodio laurilsolfato, magnesio stearato.

Avvertenze

In pazienti con funzionalita' epatica gravemente ridotta gli effetti della nitrendipina possono risultare potenziati e prolungati. In questi casi il trattamento verra' iniziato con la dose piu' bassa (10 mg dinitrendipina = 1/2 compressa di nitrendipina al giorno) e proseguito sotto stretta sorveglianza medica. Molto raramente, specialmente all'inizio del trattamento, con nitrendipina come con altri farmaci vasoattivi, puo' verificarsi angina pectoris. I dati ottenuti da studi clinici confermano che l'insorgenza di attacchi di angina pectoris non e' comune. La nitrendipina viene metabolizzata tramite il sistema del citocromo P450 3A4. I farmaci che inibiscano o inducano questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nitrendipina. Farmaci inibitori del sistema del citocromoP450 3A4, che quindi possono dare luogo ad un incremento nelle concentrazioni plasmatiche di nitrendipina, sono ad esempio antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina), inibitori delle proteasi anti-HIV (ad es.ritonavir), antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo), gli antidepressivi nefazodone e fluoxetina, quinupristin/dalfopristin, acido valproico, cimetidina e ranitidina. In caso di somministrazione contemporanea di questi farmaci, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, se necessario, deve essere presa in considerazione una riduzione delladose di nitrendipina.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: la nitrendipina e' controindicata in gravidanza. Dosi di nitrendipina chiaramente tossiche per la madre hanno dato luogo, nell'animale, alla comparsa di malformazioni. Allattamento: la nitrendipinae' controindicata durante l'allattamento. Nel ratto, la nitrendipina passa nel latte materno, raggiungendo concentrazioni che riflettono quelle plasmatiche. Non sono tuttavia disponibili dati che consentano diprevedere gli effetti farmacodinamici della nitrendipina nel lattante. Fertilizzazione in-vitro: in singoli casi di fertilizzazione in-vitro i calcio-antagonisti sono stati associati ad alterazioni biochimichereversibili in corrispondenza della parte apicale dello spermatozoo, con possibile alterazione funzionale dello sperma. Nei casi di ripetuti insuccessi della fertilizzazione in-vitro , non riconducibili ad altri motivi, i calcio-antagonisti dovrebbero essere considerati come possibile causa.

Interazioni con altri prodotti

La nitrendipina viene metabolizzata tramite il sistema del citocromo P450 3A4, localizzato sia a livello della mucosa intestinale che del fegato. Tutti i farmaci che inibiscano o inducano questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nitrendipina. Si deve tenere conto dell'entita' e della durata delle interazioni qualora si somministri nitrendipina in associazione ai seguenti farmaci. Rifampicina: in base all'esperienza con il calcio-antagonista nifedipina, strutturalmente simile, e' prevedibile che la rifampicina acceleri il metabolismo della nitrendipina, per il suo effetto d'induzione enzimatica. Per tale motivo l'efficacia della nitrendipina puo' essere ridotta se somministrata in combinazione con rifampicina. L'uso di nitrendipina in combinazione con rifampicina risulta controindicato. In caso di somministrazione contemporanea dei seguenti inibitori del citocromo P450 3A4, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, se necessario, deve essere considerata una riduzione della dose di nitrendipina. Antibiotici macrolidi: non sono stati condotti studi specifici sull'interazione tra nitrendipina ed antibiotici macrolidi. E' noto come i farmaci di questa classe inibiscano il metabolismo di altri farmaci mediato dal citocromo P450 3A4. Per questo motivo non si puo' escludere un potenziale incremento delle concentrazioni plasmatiche di nitrendipina a seguito di somministrazione contemporanea di nitrendipina e antibiotici macrolidi. L'azitromicina e' priva di attivita' inibente il CYP 3A4. Inibitori delle proteasi anti-HIV: non sono stati condotti studi clinici per indagare la potenziale interazione tra la nitrendipina e certi inibitori delle proteasi anti-HIV. E'noto come farmaci di questa classe siano forti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4. Quindi non puo' essere escluso un incremento delle concentrazioni plasmatiche di nitrendipina quando siano somministrati insieme a questi inibitori delle proteasi. Antimicotici azolici: uno studio specifico sulla possibile interazione tra nitrendipina e alcuni antimicotici azolici non e' stato eseguito. E' noto come farmaci di questa classe inibiscano il sistema del citocromo P450 3A4 e come siano state riscontrate varie interazioni con altri calcio antagonisti diidropiridinici. Quando tali farmaci vengano somministrati per via orale con la nitrendipina non si puo' escludere un sostanziale incremento della biodisponibilita' della nitrendipina legato ad un ridotto metabolismo di primo passaggio. Nefazodone: non sono stati condotti studi formali tesi a valutare la potenziale interazione tra nitrendipina e nefazodone. Questo farmaco antidepressivo e' stato riportato essere un potente inibitore del citocromo P450 3A4. Pertanto non si puo' escludere un potenziale incremento delle concentrazioni plasmatiche di nitrendipina a seguito della contemporanea somministrazione di nefazodone. Fluoxetina: la somministrazione contemporanea dell'antidepressivo fluoxetina provoca un aumento delle concentrazioni plasmatiche di nimodipina di circa il 50%. La concentrazione di fluoxetina risulta notevolmente ridotta mentre il suo metabolita attivo norfluoxetina, non viene influenzato. Pertanto, non puo' essere escluso un potenziale aumento clinicamente rilevante delle concentrazioni plasmatiche di nitrendipina incaso di co-somministrazione con fluoxetina. Quinupristin/Dalfopristin: in base all'esperienza con il calcio-antagonista strutturalmente simile, nifedipina, la simultanea somministrazione di quinupristin/dalfopristin e nitrendipina puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di nitrendipina. Acido valproico: non sono stati condotti degli studi formali tesi a valutare la potenziale interazione tra la nitrendipina e l'acido valproico. Dato che l'acido valproico si e' dimostrato in gradodi aumentare le concentrazioni plasmatiche della nimodipina, un calcio-antagonista strutturalmente simile, attraverso inibizione enzimatica, non si puo' escludere un aumento delle concentrazioni plasmatiche, equindi d'efficacia, anche per la nitrendipina. Cimetidina, ranitidina: la cimetidina e in misura minore, la ranitidina possono portare ad un aumento dei livelli plasmatici di nitrendipina e quindi puo' potenziarne l'effetto. Farmaci antiepilettici induttori del citocromo P450 3A4 come fenitoina, fenobarbitale, carbamazepina: non sono mai stati condotti studi formali tesi a valutare la potenziale interazione tra nitrendipina e questi anticonvulsivanti. Tuttavia la fenitoina, il fenobarbitale e la carbamazepina sono noti come potenziali induttori del sistema del citocromo P450 3A4. La concomitante somministrazione di questianticonvulsivanti puo' portare a una riduzione clinicamente rilevantedella biodisponibilita' della nitrendipina e quindi si puo' prevedereuna riduzione della sua efficacia. Se la dose di nitrendipina viene aumentata durante la contemporanea somministrazione di fenitoina, fenobarbitale o carbamazepina, si deve considerare la riduzione del dosaggio di nitrendipina quando sia interrotto il trattamento con anticonvulsivanti. La nitrendipina puo' aumentare l'effetto ipotensivo di altri antiipertensivi somministrati contemporaneamente: diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina 1 (AT1), altri calcio-antagonisti, alfa-bloccanti, inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5), a-metildopa. Digossina: durante la somministrazione di nitrendipina in associazione a digossina puo' determinarsi un aumento dei livelli ematici di quest'ultima; pertanto, dovrebbe essere sorvegliata attentamente la possibile comparsa di sintomi di sovradosaggio di digossina provvedendo, nel caso, anche alla determinazionedella digossinemia ed eventualmente ad effettuare una riduzione delladose del glicoside. Miorilassanti: in corso di trattamento con nitrendipina la durata e l'intensita' dell'azione dei miorilassanti come il pancuronio possono essere aumentate. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il sistema del citocromo P450 3A4. La somministrazionedi diidropiridine calcioantagoniste insieme con succo di pompelmo determina quindi un incremento dei livelli plasmatici di nitrendipina a causa della riduzione del metabolismo di primo passaggio o della riduzione della clearance. Come conseguenza si produce un'accentuazione dell'effetto ipotensivo. In caso di consumo regolare di succo di pompelmo,questo effetto puo' durare fino a oltre tre giorni dall'ultima assunzione. L'assunzione di pompelmo o di succo di pompelmo e' quindi da evitare durante il trattamento con nitrendipina. La concomitante somministrazione di nitrendipina e di enalapril non ha effetto sulla farmacocinetica di nitrendipina. Midazolam: la concomitante somministrazione dinitrendipina e midazolam non ha rivelato alcun potenziale per una reciproca interazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Le compresse devono essere conservate al riparo dalla luce. Conservare i blister nella confezione originale per proteggere le compresse dalla luce.