bactrim perfusione iv 1f 5ml sulfametoxazolo eumedica pharmaceuticals gmbh

Che cosa è bactrim perfusione iv 1f 5ml?

Bactrim perfusione soluzione per infusione conc prodotto da eumedica pharmaceuticals gmbh
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Bactrim perfusione risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: trimetoprim/sulfametoxazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una fiala da 5 ml contiene: sulfametoxazolo 400 mg + trimetoprim 80 mg.
Codice AIC: 028313017 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Polmonite da Pneumocystis carinii o altre infezioni opportunistiche sostenute da germi sensibili in pazienti immunocompromessi.

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Posologia

Prima di essere somministrato in perfusione, il medicinale deve essere miscelato con una delle seguenti soluzioni: glucosio 5%, glucosio 10%, soluzione di Hartmann, soluzione di Ringer "Macrodex" 6% in glucosio, soluzione isotonica di cloruro di sodio 0,9%, cloruro di sodio 0,45% + 2,5% di glucosio. Occorre rispettare lo schema minimo di diluizione, che prevede 1 ml di soluzione per 25-30 ml di liquido per perfusione: 1 fiala per 125 ml di liquido per perfusione. - 2 fiale per 250 mldi liquido per perfusione. 3-4 fiale per 500 ml di liquido per perfusione. La miscela deve essere fatta immediatamente prima dell'uso. Dopoaver aggiunto il il farmaco al liquido per perfusione, ci si assicurera' che la miscela sia ben omogenea agitando energicamente. Se la soluzione diventa torbida o se si formano cristalli prima o durante la perfusione, converra' sostituirla con una nuova miscela. La soluzione deve essere iniettata entro 6 ore dalla sua preparazione. Occorre che la durata della perfusione, determinata in funzione della quantita' di liquido da perfondere, non superi un'ora e mezza. Il farmaco va somministrato per via endovenosa solo previa diluizione con le soluzioni per perfusione prima elencate. Le fiale non devono essere mai iniettate tali e quali ne' in vena, ne' direttamente nella cannula di perfusione. 20 mg/kg/die di trimetoprim + 100 mg/kg/die di sulfametoxazolo, in perfusione endovenosa, suddivisi in 4 somministrazioni giornaliere, corrispondenti a 3-4 fiale ogni 6 ore. La durata del ciclo terapeutico e' di2 settimane. In caso di problemi di tollerabilita', e' possibile apportare variazioni alla posologia diminuendo le dosi a 10-15 mg/kg/die di trimetoprim e 50-80 mg/kg/die di sulfametoxazolo ed eventualmente suddividendo in 3 somministrazioni giornaliere la dose totale. Pazienti con insufficienza renale. Clcr > 30 ml/min: dose standard; clcr tra 15-30 ml/min: meta' della dose; clcr < 15 ml/min: il farmaco e' sconsigliato.

Effetti indesiderati

>>Eventi avversi segnalati nella popolazione generale dei pazienti trattati con TM-SMZ. Infezioni e infestazioni. Molto rare (< 1/10.000): infezioni fungine, quali la candidiasi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rare (>= 1/10.000 e < 1/1.000): alterazioni ematologiche lievi, asintomatiche e reversibili con la sospensione della terapia. Le alterazioni piu' comunemente osservate sono state leucopenia, granulocitopenia e trombocitopenia; molto rare: agranulocitosi, anemia, pancitopenia, metemoglobinemia, ipoprotrombinemia, alterazioni del metabolismo dei folati. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: ipersensibilita'. Si possono verificare reazioni allergiche, anche crociate, in pazienti ipersensibili a uno dei componenti. Sono stati segnalati casidi infiltrati polmonari come quelli verificatisi nelle alveoliti eosinofile o allergiche. Questi possono manifestarsi con sintomi quali tosse o difficolta' respiratorie. Nel caso tali sintomi compaiano o peggiorino inaspettatamente, il paziente deve essere rivisitato e deve essere presa in considerazione la sospensione del trattamento. In aggiunta, sono stati riportati casi di periarterite nodosa e miocardite allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rari: la somministrazione di TM ad alte dosi, come nei casi di polmonite da Pneumocystis carinii, determina un progressivo, ma reversibile, aumento delle concentrazioni sieriche di potassio in molti pazienti. Anche alle dosiraccomandate, TM puo' determinare iperkaliemia se somministrato a pazienti con un disturbo del metabolismo del potassio, insufficienza renale o che sono in trattamento con farmaci che determinano iperkaliemia.Si raccomanda un controllo del potassio sierico in questi pazienti. Sono stati segnalati casi di iponatremia. Sono stati riportati casi di ipoglicemia in pazienti non diabetici trattati con TM-SMZ. Disturbi psichiatrici. Molto rari: allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto rare: neuropatia, uveite. Sono stati segnalati meningite asettica o sintomi simil-meningei, atassia, convulsioni, tinnito, vertigini, cefalea, depressione mentale, insonnia e astenia. Patologie gastrointestinali. Comuni (>= 1/100 e < 1/10): nausea (con o senza vomito); rare: stomatite, glossite, diarrea; molto rare: dolori addominali, colite pseudomembranosa. Sono stati segnalati casi di pancreatite acuta; molti pazienti sono affetti da patologie gravi tra cui AIDS. Patologie epatobiliari. Molto rare: livelli elevati di transaminasi e bilirubina, epatite, colestasi, necrosi epatica, casi isolati di sindrome del dottobiliare evanescente, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: reazioni cutanee multiple; molto rare: fotosensibilita'. Sono state segnalate gravi reazioni avverse cutanee come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme, porpora e porpora di Henoch-Schoenlein. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Molto rare: artralgia e mialgia e casi isolati di rabdomiolisi. Patologie renali e delle vie urinarie. Molto rare: ridotta funzionalita' renale, nefrite interstiziale, livelli ematici elevati di azotemia (BUN), albuminuria, ematuria, livelli elevati di creatinina e cristalluria. Le sulfonamidipossono indurre un aumento della diuresi. L'infusione endovenosa ha occasionalmente determinato la comparsa di effetti indesiderati locali sotto forma di dolore venoso da lieve a moderato e flebite. >>Sicurezza di TM-SMZ nei pazienti HIV-positivi. La popolazione di pazienti HIV-positivi e' simile alla popolazione generale in termini di spettro di effetti indesiderati che possono verificarsi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comuni (>= 1/10): leucopenia, granulocitopenia etrombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comuni: iperkaliemia; non comuni (>= 1/1.000 e < 1/100): iponatremia, ipoglicemia. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: anoressia, nausea con o senza vomito, diarrea. Patologie epatobiliari: transaminasi elevate. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comuni:rash maculopapulari, in genere accompagnati da prurito. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: febbre, in genere accompagnata da eruzioni maculopapulari.

Indicazioni

Polmonite da Pneumocystis carinii o altre infezioni opportunistiche sostenute da germi sensibili in pazienti immunocompromessi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi, ad altri sulfamidici o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza renale grave con iperazotemia;gravi lesioni del parenchima epatico; discrasie ematiche. Bambini al di sotto dei due mesi di eta'. Durante la gravidanza e durante l'allattamento. Insufficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. In combinazione con dofetilide.

Composizione ed Eccipienti

Etanolammina, etanolo, glicole propilenico, sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Negli anziani e nei pazienti colpiti da AIDS affetti da polmonite da Pneumocystis carinii, la terapia puo' comportare un'incidenza di effetti indesiderati aumentata rispetto all'incidenza riscontrata normalmente. Sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossicica (TEN). I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Se si verificano i sintomi o i segni di SJS e TEN, il trattamento deve essere sospeso. Se il paziente ha sviluppato SJS e TEN con l'uso del farmaco, il farmaco non deve essere piu' riutilizzato in questo paziente. Particolare cautela deve essere posta nella terapia di pazienti con disfunzione renale o epatica ed in quelli con carenza di folati o affetti da graviallergie. Durante il trattamento sono da raccomandarsi periodici controlli della funzionalita' epatica, renale e della crasi ematica. Qualora dovessero comparire esantemi, il trattamento dovra' essere immediatamente sospeso. Modificazioni asintomatiche in rapporto con il metabolismo dei folati sono possibili anche se improbabili. Durante un trattamento prolungato e' consigliabile controllare regolarmente la formula ematica e le urine.

Gravidanza e Allattamento

Il farmaco e' controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il farmaco puo' prolungare il tempo di protrombina in pazienti che assumono l'anticoagulante warfarin. Questa possibile interazione va considerata per pazienti gia' in terapia anticoagulante. Il medicinale puo' inibire il metabolismo epatico della fenitoina. I sulfamidici, incluso il sulfametoxazolo, possono competere con il legame proteico e con il trasporto renale del methotrexate aumentando la frazione libera e l'esposizione sistemica al farmaco. Il prodotto puo' anche modificare l'abituale posologia di farmaci ipoglicemizzanti. Un'alterazione reversibile della funzionalita' renale e' stata osservata in pazienti trattati con il farmaco e ciclosporina dopo trapianto renale. Tale effetto e' probabilmente imputabile al trimetoprim. Il trattamento concomitantecon indometacina puo' determinare un aumento dei livelli ematici di sulfametoxazolo. Dopo uso concomitante di TM-SMZ e amantadina e' stato riportato delirio tossico. Vi sono evidenze che TM puo' interagire condofetilide. Trimetoprim 160 mg in combinazione con sulfametoxazolo 800 mg somministrato due volte al giorno contemporaneamente a dofetilide500 mg due volte al giorno, per quattro giorni, ha determinato un aumento dell'area sotto la curva concentrazione-tempo (AUC) del 103% e unaumento del 93% nella concentrazione massima (Cmax). Dofetilide puo' determinare aritmie ventricolari serie associate a un prolungamento dell'intervallo QT, tra cui torsades de pointes, che sono direttamente correlate alla concentrazione plasmatica di dofetilide. La somministrazione concomitante di dofetilide e trimetoprim e' controindicata.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.