azitromicina eg*30cpr riv500mg azitromicina eg spa

Che cosa è azitromicina eg 30cpr riv500mg?

Azitromicina eg compresse rivestite divisibili prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Azitromicina eg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti antibatterici per uso sistemico, macrolidi.
Contiene i principi attivi: azitromicina monoidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 compressa rivestita con film contiene azitromicina monoidrato equivalente a 500 mg di azitromicina.
Codice AIC: 037495064 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle seguenti infezioni, causate da micro-organismi sensibili all'azitromicina: sinusite batterica acuta; otite media batterica acuta; faringite, tonsillite; esacerbazione acuta di bronchite cronica; polmonite da moderata a grave acquisita in comunita'; infezioni della cute e dei tessuti molli; uretrite e cervicite non complicate causate da Chlamydia trachomatis Si tengano in considerazione le linee guida ufficiali circa l'appropriato utilizzo di agenti antibatterici. Azitromicina non e' la prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni nelle aree in cui la prevalenza di ceppi resistenti e' uguale osuperiore al 10%.

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Posologia

Il farmaco deve essere somministrato come dose singola giornaliera. Le compresse possono essere assunte con il cibo. Adulti. Nelle uretritie cerviciti non complicate causate da Chlamydia trachomatis: 1000 mg in singola somministrazione per via orale. Per tutte le altre indicazioni: 1500 mg in dosi da 500 mg/die per tre giorni consecutivi. In alternativa la stessa dose totale (1500 mg) puo' essere somministrata nell'arco di 5 giorni iniziando con 500 mg il primo giorno e procedendo con 250 mg dal secondo al quinto giorno. Il medesimo schema posologico adottato per i pazienti piu' giovani puo' essere applicato ai pazienti anziani. Bambini: il medicinale deve essere somministrato solo a bambini con peso superiore a 45 Kg quando deve essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto. Per bambini con peso inferiore a 45 kg sono disponibili altre forme farmaceutiche di azitromicina, come le sospensioni. Nonsi rende necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata. Non si rende necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.

Effetti indesiderati

Infezioni e Infestazioni. Non comune: candidosi, candidosi orale, infezione vaginale; non nota: colite pseudomembranosa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia; non nota: trombocitopenia, anaemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilita'; non nota: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo; raro: agitazione; non nota: aggressivita', ansia. Patologie del sistema nervoso. Comune: vertigini, cefalea, parestesia, disgeusia; non comune: ipoestesia, sonnolenza, insonnia; non nota: sincope, convulsione, psicomotoria iperattivita', anosmia, ageusia, parosmia, miastenia grave. Patologie dell'occhio.Comune: disturbo della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: sordita'; non comune: disturbi all'udito, tinnito; raro: vertigini. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; non nota: torsioni di punta, aritmia incluso tachicardia ventricolare. Patologie vascolari. Non nota: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza; comune: vomito, dispepsia; non comune: gastrite, constipazione; non nota: pancreatite, decolorazione della lingua. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite; raro: funzione epatica anormale; non nota: disfunzione epatica, epatite fulminante, necrosi epatica, ittero colestatico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito; non comune: sindrome di Stevens- Johnson, reazione di fotosensibilita', orticaria; non nota: necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore al sito di iniezione, infiammazione al sito di iniezione, affaticamento; non comune: dolore al petto, edema, malessere, astenia. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta dei linfociti, aumento della conta eosinofila, diminuzione del bicarbonato nel sangue; non comune: aumentata aspartato aminotransferasi, aumentata alanino aminotransferasi, aumentata bilirubina nel sangue, aumentata urea nel sangue, aumentata creatinina nel sangue, valori alterati di potassio nel sangue; non nota: QT prolungato nell'elettrocardiogramma.

Indicazioni

Trattamento delle seguenti infezioni, causate da micro-organismi sensibili all'azitromicina: sinusite batterica acuta; otite media batterica acuta; faringite, tonsillite; esacerbazione acuta di bronchite cronica; polmonite da moderata a grave acquisita in comunita'; infezioni della cute e dei tessuti molli; uretrite e cervicite non complicate causate da Chlamydia trachomatis Si tengano in considerazione le linee guida ufficiali circa l'appropriato utilizzo di agenti antibatterici. Azitromicina non e' la prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni nelle aree in cui la prevalenza di ceppi resistenti e' uguale osuperiore al 10%.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti ipersensibili all'azitromicina, all'eritromicina, ad altri antibiotici macrolidi o chetolidi, alla lecitina di soia o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, carbossimetilamido sodico, silice colloidale anidra, sodio laurilsolfato, magnesio stearato. Rivestimento: polivinile alcool, titanio diossido (E 171), talco, lecitina di soia, gomma xantana.

Avvertenze

Sono state riportate raramente reazioni allergiche gravi, inclusi angioedema e anafilassi (raramente fatale). Alcune di queste reazioni conazitromicina hanno causato sintomi ripetuti e richiedono l'instaurarsi di un periodo di osservazione e di un trattamento prolungato. L'uso di azitromicina deve essere effettuato con cautela in pazienti con gravi malattie epatiche. Sono stati riportati con l'azitromicina casi di epatite fulminante, potenzialmente tendente a insufficienza epatica pericolosa per la vita. In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, devono essere eseguiti immediatamente test/indagini di funzionalita' epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta se si verifica disfunzione del fegato. Nei pazienti in trattamento conderivati dell'ergotamina, la somministrazione concomitante di alcuni antibiotici macrolidi ha accelerato lo sviluppo di ergotismo. Non sononoti dati circa la possibilita' di interazione tra l'ergotamina e l'azitromicina: azitromicina e derivati dell'ergotamina non devono esserecosomministrati. Si raccomanda il monitoraggio per l'individuazione di segni di superinfezione con organismi non-sensibili, inclusi i funghi. E' stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD)con l'uso di quasi tutti gli antibatterici, tra cui l'azitromicina, epuo' variare nella gravita' da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con agenti antibatterici altera la normale flora del colon cheporta alla crescita eccessiva di C. difficile. C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo di CDAD. Ceppi di C. difficile che producono ipertossina causano un aumento della morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono richiedere colectomia. CDAD deve essere considerata in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito dell'uso di antibiotici. E' stato segnalato che CDAD si verifica oltredue mesi dopo la somministrazione di agenti antibatterici. E' stata segnalata la comparsa di colite pseudomembranosa con l'uso di antibiotici macrolidi. Pertanto, questa diagnosi deve essere considerata in pazienti che manifestano diarrea dopo aver iniziato il trattamento con azitromicina. In caso di colite pseudomembranosa indotta da azitromicinae' controindicato l'impiego degli anti-peristaltici. In caso di recidive a rapida insorgenza deve essere considerato un trattamento con altri antibatterici. Non si rende necessario l'aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata. Si raccomanda prudenza nei pazienti con compromissione renale di grado severo. Durante il trattamento con altri macrolidi e' stato osservato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT con conseguente rischio di aritmia cardiaca e torsione di punta. L'azitromicina non deve essere somministrata: a pazienti con prolungamento QT congenito o acquisito e documentato; con altre sostanze attive che prolunganol'intervallo QT come gli antiaritmici delle classi IA e III, cisapride e terfenadina; a pazienti con disturbi elettrolitici; a pazienti conbradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca. Le riacutizzazioni dei sintomi della miastenia grave euna nuova comparsa della sindrome di miastenia sono stati riportati in pazienti in terapia con azitromicina. La sicurezza e l'efficacia perla prevenzione o il trattamento di MAC nei bambini non sono state stabilite. L'azitromicina non e' la sostanza di prima scelta per il trattamento di faringite e tonsillite causate da Streptococcus piogenes. Per quest'ultima indicazione e per la profilassi della febbre reumatica acuta il trattamento di elezione e' rappresentato dalla penicillina. L'azitromicina non e' il farmaco di prima scelta nella polmonite acquisita in comunita'. Il principale agente eziologico delle infezioni dei tessuti molli, Staphylococcus aureus, e' spesso resistente all'azitromicina. Pertanto, il test di sensibilita' e' considerato un elemento indispensabile per il trattamento delle infezioni dei tessuti molli con azitromicina. Spesso, l'azitromicina non e' la sostanza di prima scelta per il trattamento della sinusite. Spesso, l'azitromicina non e' la sostanza di prima scelta per il trattamento dell'otite media acuta. Incaso di malattie sessualmente trasmesse e' necessario escludere una infezione concomitante da T. pallidum. L'azitromicina deve essere somministrata con cautela a pazienti affetti da disturbi neurologici o psichiatrici. Si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina nei pazienti che ricevono un trattamento concomitante con anticoagulanti. L'azitromicina non e' indicata per il trattamento di ustioni infette. L'azitromicina, sotto forma di compresse rivestite con film, non e' adattaper il trattamento di infezioni gravi che necessitano una rapida e alta concentrazione di antibiotico nel sangue. In zone ad elevata incidenza di resistenza all'eritromicina, e' particolarmente importante prendere in considerazione l'evoluzione del pattern di suscettibilita' alla azitromicina e altri antibiotici. Non ci sono esperienze per quanto riguarda la sicurezza e l'efficacia dell'uso a lungo termine di azitromicina per le indicazioni citate. In caso di rapide infezioni ricorrenti, deve essere considerato il trattamento con un altro antibiotico.

Gravidanza e Allattamento

Azitromicina deve essere usato durante la gravidanza solo se strettamente necessario. Non ci sono dati sulla secrezione nel latte materno. L'azitromicina non deve essere usato nel trattamento di una donna durante l'allattamento a meno che i potenziali benefici giustifichino i potenziali rischi per il neonato.

Interazioni con altri prodotti

In pazienti che ricevono contemporaneamente azitromicina e antiacidi,i medicinali non devono essere presi simultaneamente: assumere l'azitromicina almeno un'ora prima o due ore dopo la somministrazione degli antiacidi. La co-somministrazione di un regime di 5 giorni di azitromicina con cetirizina 20 mg allo steady-state non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica e variazioni significative dell'intervallo QT. La co-somministrazione di 1200 mg al giorno di azitromicina con 400 mg al giorno di didanosina in 6 soggetti HIV-positivi non sembra influenzare la farmacocinetica allo steady-state della didanosina rispetto al placebo. E' opportuno considerare la possibilita' che pazienti trattati simultaneamente con azitromicina e digossina manifestino un incremento delle concentrazioni di digossina: i livelli di digossina devono essere monitorati. La somministrazione di dosi singole da 1000 mg edi dosi ripetute da 600 mg o 1200 mg di azitromicina non ha influenzato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide: puo' costituire un beneficio peril paziente. L'azitromicina non interagisce significativamente con ilsistema del citocromo epatico P450. L'induzione o inattivazione del citocromo epatico P450 attraverso il complesso citocromo-metabolita nonsi verifica con azitromicina. Nei pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina, la co-somminstrazione di alcuni antibiotici macrolidi puo' indurre lo sviluppo di ergotismo. Non sono disponibili informazioni circa la possibilita' di interazione tra i derivati dell'ergotamina e l'azitromicina: non devono essere co-somministrati. La co-somministrazione di atorvastatina (10 mg al giorno) e azitromicina (500 mg al giorno) non ha alterato le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina. Nessun effetto significativo e' stato osservato sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo nei pazienti trattati concomitantemente con azitromicina. Cimetidina somministrata 2 ore prima di azitromicina: non e' stata osservata alcuna alterazione della farmacocinetica dell'azitromicina. L'azitromicina non ha alterato l'effetto anticoagulante di una singola dose di 15 mg di warfarin. E' stato segnalato un potenziamento della tendenza al sanguinamento a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e di warfarin o di anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Nonostante non sia statastabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando azitromicina e' usata nei pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Deve essere usata cautela prima di considerare la co-somministrazione di azitromicina e ciclosporina. Se la co- somministrazione viene ritenuta opportuna, si consiglia un attento monitoraggio delle concentrazioni di ciclosporina e un adeguato aggiustamento del dosaggio. La co-somministrazione di una dose singola di 600 mg di azitromicina e 400 mg di efavirenz al giorno per 7 giorni non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa. La co-somministrazione di azitromicina in dose singola da 1200 mg non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo da 800 mg. La co-somministrazione di una singola dose di 1200 mg di azitromicina non ha avuto effetti statisticamente significativi sulla farmacocinetica di indinavir somministrato 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni. Azitromicina non ha avuto effetti significativi sulla farmacocinetica di metilprednisolone. La co-somministrazione di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha causato variazioni clinicamente significative nella farmacocinetica e farmacodinamica di una singola dose da 15 mg di midazolam. Laco-somministrazione di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha determinato un aumento delle concentrazioni di azitromicina: non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio. La co-somministrazione di azitromicina e rifabutina non hainfluenzato le concentrazioni sieriche dei due farmaci. E' stata osservata neutropenia in pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina e rifabutina. Nei maschi, non vi era alcuna evidenza di un effetto di azitromicina (500 mg al giorno per 3 giorni) su AUC e C max , di sildenafil o del suo maggiore metabolita in circolo. L'azitromicina non influenza la farmacocinetica della terfenadina. Studi di farmacocinetica non hanno evidenziato alcuna interazione tra azitromicina e teofillina: i segni di un aumento dei livelli di teofillina devono essere monitorati con cura. La co-somministrazione di azitromicina 500 mg al giorno 1 e 250 mg al giorno 2 con triazolam 0,125 mg al giorno 2 ha nonha avuto alcun effetto significativo su qualsiasi delle variabili di farmacocinetica per triazolam rispetto al triazolam e al placebo. La co-somministrazione di trimetroprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) per7 giorni con 1200 mg di azitromicina al settimo giorno non ha influenzato significativamente i picchi di concentrazione, l'esposizione totale o l'escrezione renale del trimetoprim o del sulfametoxazolo. La co-somministrazione di cisapride puo' comportare un aumento del prolungamento dell'intervallo QT, delle aritmie ventricolari e delle torsioni di punta. Non sono disponibili dati circa le interazioni con astemizolo, triazolam, midazolam o alfentanil. Si richiede cautela durante l'usoconcomitante di questi medicinali con l'azitromicina. La co-somministrazione di una dose singola di azitromicina da 1200 mg non ha influenzato in modo significativo la farmacocinetica dell'indinavir somministrato in dosi da 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.